Destra modugnese, crisi di rappresentanti non di valori

Il giorno 16 nella sala B. Romita, Pierpaolo Ventrella ha presentato la nuova compagine cittadina di Fratelli d’Italia, interrompendo così la lunga assenza di una rappresentanza politica territoriale di una larga parte dell’elettorato. Quell’elettorato modugnese di destra che negli ultimi anni non ha potuto proporre una alternativa politica che si distinguesse per correttezza e rettitudine morale, ancor prima che politica, dagli altri partiti e associazioni del territorio, a causa di una serie di vicissitudini che hanno visto coinvolte persone alle quali era stato consegnato l’incarico di rappresentarli. Rappresentanti che hanno dimostrato di tenere in poco conto quei  valori che contraddistinguono l’elettore di destra. Valori morali che l’elettore modugnese di destra, per ben due volte, ha visto essere più presenti nella figura di Nicola Magrone che in quella di altri candidati sindaco. Merito della correttezza e rettitudine morale dell’attuale sindaco senz’altro, ma estremo demerito di chi pur dotato delle stesse, alte, valenze morali non è stato capace di esprimere correttezze politiche tali da rappresentare degnamente la destra modugnese. La crisi della leadership cittadina del centrodestra si manifesta ben prima della crisi nazionale che deprime l’elettore di destra. Come emerso dai discorsi di presentazione di Pierpaolo Ventrella e del coordinatore provinciale di F.d’I. Filippo Melchiorre, quello che deprime l’elettore, non solo di destra, non è tanto l’onnipresente immoralità politica ma soprattutto è la mancanza di coerenza; coerenza con i valori morali che si spera e si vuole che tornino a contraddistinguere la destra e che il commissario cittadino di F.d’I. invoca come panacea per guarire dal deficit di rappresentanza politica del popolo di centro destra modugnese. Ben venga, quindi, l’encomiabile sforzo di ricostruzione che Ventrella si appresta a compiere, in molti gliene saranno grati, ancora di più se, con coerenza, saprà fare a meno di qualche vecchio rappresentante.

Protesta mercatali

Modugno, spostamento mercato settimanale prospettate soluzioni per la sistemazione definitiva nell’incontro con l’amministrazione

Modugno, 15.01.2015 – A conclusione di un corteo di protesta per le vie della città contro lo spostamento del mercato settimanale del venerdì, in vigore da oggi – con una determina dirigenziale – a conclusione di una lunga e complessa vicenda burocratica, i manifestanti (alcuni dei commercianti ambulanti e rappresentanti di associazioni di categoria) hanno chiesto e ottenuto di essere ricevuti dall’amministrazione comunale. Nel corso dell’incontro sono state prese in esame soluzioni diverse rispetto alla localizzazione del mercato nell’area intorno alle piscine comunali, una destinazione che era stata decisa dall’amministrazione comunale di Modugno del 2011 (giunta Pd-Udc), era stata allestita con denaro pubblico, sempre per decisione della stessa amministrazione, ed era stata confermata dal commissario straordinario predecessore dell’attuale amministrazione.

“Ribadiamo con estrema chiarezza – ha detto il Sindaco Magrone durante l’incontro – che non condividiamo la scelta di emarginare i mercati in estrema periferia, com’è estrema periferia la zona delle piscine, ed è nostra intenzione fare tutto ciò che è necessario per favorire un ritorno del mercato settimanale nel centro urbano. Per fare questo c’è una strada da seguire e noi ci impegniamo a percorrerla nel più breve tempo possibile. Chiediamo agli operatori fiducia e responsabilità nel comprendere che la zona delle piscine, dove dal prossimo venerdì dovranno riprendere a svolgere le loro attività, è solo una soluzione temporanea, una tappa verso la sistemazione definitiva del mercato settimanale. Siamo animati dallo stesso spirito e della stessa determinazione con i quali abbiamo già riportato in centro la Fiera del Crocifisso”.

Già oggi, infatti, il mercato avrebbe dovuto svolgersi in via M.llo Di Cristo, via Savatti e piazzale parcheggi Piscine Comunali, per effetto dell’ordinanza dirigenziale dell’11 gennaio scorso lo ha trasferito dalla sede, divenuta nel tempo sempre più problematica (anche per lavori legati alla realizzazione di una pista ciclabile). I commercianti e i sindacati, tuttavia, anziché aprire e consentire a far aprire gli stand nella nuova area attrezzata, hanno preferito manifestare per le vie di Modugno contro la nuova destinazione, sgradita soprattutto per l’eccessiva distanza dal cuore del paese. “Questa amministrazione – ha detto l’assessore alle attività produttive, Danilo Sciannimanico – è sempre stata l’unica a comprendere e condividere le ragioni dei mercatali, l’unica a dialogare con loro. Non meritava pertanto la protesta inscenata oggi per le vie del centro abitato. Nonostante questo, però, continuiamo a confidare in una loro responsabile collaborazione per la condivisione delle scelte che li riguardano”.

COMUNICATO SEGRETERIA SINDACO MAGRONE

Dati “dati” – solo accettati o anche verificati?

Qualche giorno fa l’assessore Tina Luciano ha reso noti i dati della raccolta dei rifiuti solidi urbani di Modugno relativi ai mesi da gennaio ad ottobre dello scorso anno. I dati, insieme ad alcune considerazioni dell’assessore, hanno chiarito – era necessario farlo – i motivi per i quali il costo di smaltimento dei rifiuti aumenterà e conseguentemente aumenterà la tassa che i cittadini dovranno versare al comune per tale servizio. L’incompletezza dei dati però, solo dieci mesi su dodici e la loro non omogeneità, messi così bene in evidenza dall’assessore, fanno sorgere altri interrogativi e dubbi che si spera l’assessore, nell’interesse dei contribuenti modugnesi, chiarisca altrettanto bene.
Proprio l’incompletezza dei dati fa dubitare sulla conoscenza, altri potrebbero dirsi certi dell’“ignoranza” dell’ufficio ambiente del nostro comune, dei dati relativi al peso totale dei rifiuti raccolti e ovviamente del peso della parte differenziata: se l’assessore non è in grado di fornire, comunicare, tali dati è perché non si ritiene necessario rilevarli o peggio non vengono rilevati perché chi, nell’ufficio ambiente, ha il compito di rilevarli omette di farlo? È una scelta dell’attuale amministrazione non raccogliere quei dati o è per l’“incuria” delle “passate amministrazioni” se tale incombenza non è mai stata affidata ad alcuna figura, professionalità, dipendente comunale? In ogni caso sarebbe opportuno chiarire tali dubbi ed ovviamente rimediare nel minor tempo possibile perché non è assolutamente concepibile che si paghi un servizio così oneroso per le cassecomunali, o meglio, per le tasche dei modugnesi, senza avere la certezza di pagare il giusto prezzo. Siamo di fronte al paradosso di dover pagare per consegnare dei materiali a chi, dopo averli trasformati, ce li rivende a caro prezzo; come a dire paghiamo il fornaio perché accetti un quantitativo di farina, fornito da noi ma di cui lui “stabilisce” il peso, e dopo acquistare ad un prezzo stabilito sempre e solo da lui i prodotti ottenuti usando quella stessa farina. Quello che non si capisce, detto in maniera più chiara, è come si fa a ritenere esatti i dati forniti da qualcuno che ha tutto l’interesse a fornire dati sballati; se pago di più i rifiuti non differenziati mi dirà che non ho fatto la differenziata e potrà dirlo perché non c’è nessuno che può certificare il contrario. Il che è grave ma ancora più grave, da denuncia alla corte dei conti, sarebbe se quel qualcuno che dovrebbe controllare ci fosse e non controlla perché è stato spostato ad altri compiti e mansioni.

Comunicato stampa PD Modugno

Abbiamo protocollato in data 7/9/2015 una interrogazione sullo spostamento del mercato del venerdì, raccogliendo le proteste che il comitato di quartiere negli ultimi anni ha inoltrato all’Amministrazione. Dopo circa due mesi ci fu risposto dal Sindaco in consiglio comunale che il commissario Ruffo aveva risolto le problematiche relative alla cessione della nuova area di via Di Cristo e che, pertanto, lo spostamento del mercato restava un atto meramente gestionale, quindi unicamente in capo alla responsabilità del dirigente del settore attività produttive. Come effettivamente dimostra la determina/ordinanza dirigenziale dell’11 gennaio, che decreta definitivamente lo spostamento del mercato a far data dal 15 gennaio prossimo.
La pista ciclabile su via Salvo D’Acquisto, sede attuale del mercato, e la relativa questione di sicurezza per i cittadini e i mercatali stessi sono state solo l’ultima complicanza di una vicenda nella quale il pregiudizio dell’amministrazione a percorrere quella strada ha di fatto rallentato e ritardato questa assunzione di responsabilità, che è alla fine è stata comunque lasciata al Dirigente, che ha “ordinato” il trasferimento.
Le proteste prossime già annunciate dai mercatali a chi saranno recapitate, dopo che gli era stata data ampia rassicurazione che il mercato non si sarebbe spostato da lì?
La soluzione adottata oggi e pronta da svariati mesi, è la stessa che proponevamo civilmente a settembre, ma è servita la prevedibile caduta di una cittadina a smuovere le acque.
Come una pista ciclabile richiedeva un piano del traffico e delle soste, che dorme nei cassetti e deve essere solo adottato, così un mercato settimanale in una sede diversa da quella di via Di Cristo, come annunciato più volte ma a denti stretti dall’amministrazione, ha bisogno di un rinnovato piano del commercio. Noi ci siamo.

Il Circolo PD di Modugno

Politica modugnese: una cosa seria che rallegra

Politica, è noto, viene da polis e indica tutto quello che riguarda la città. Per gli antichi greci non esisteva un luogo della politica che fosse diverso dalla città. Il vivere in comune era politica: era inconcepibile che qualcuno non partecipasse attivamente a ciò che in definitiva organizzava tutta la sua esistenza.

Aristotele, uno di quegli antichi greci, definiva l’uomo “animale politico” e si sa che gli animali non ridono. Per questo si ritiene che la Politica sia una cosa seria che va affrontata in modo grave, senza alcuna concessione al frivolo o al ridicolo. Sbagliato; la Politica, in quanto organizzatrice del vivere comune, si occupa di tutti gli aspetti della esistenza umana e si pone, come obiettivo ultimo, il miglioramento del benessere comune. Se si sta bene la gente sorride, il “bene essere” si vede quando gli occhi lacrimano per il ridere non per il pianto. Siamo fortunati noi modugnesi ad avere un sindaco ed una amministrazione che hanno reso allegra la città; non ci possiamo lamentare, l’abbiamo votato, la maggioranza dei votanti modugnesi al ballottaggio l’ha votato determinando in tal modo anche il grado di divertimento della nostra esistenza per i prossimi anni. Bene fa il sindaco Magrone quando nei suoi interventi in consiglio comunale o in qualche manifestazione pubblica fa sorridere la gente, il riso fa buon sangue, come si dice, e accresce il benessere comune. Del resto la storia è piena di esempi autorevoli di politica mirata a rallegrare i propri concittadini: Cesare per esempio, Caio (o gaio ?) Giulio Cesare, il grande scialacquatore romano di immense fortune il quale a chi gli urlava, mentre sulla biga scorrazzava per Roma: <> lui, proprio per far ridere, rispondeva <>. Ora i sesterzi non ci sono più, sono stati  sostituiti  dagli euro, ma anche questi mancano e sono una delle richieste che i modugnesi fanno al sindaco. Finora le risposte ricevute non fanno ridere ma non bisogna disperare; nel frattempo i modugnesi possono continuare ad essere allietati dalle risposte che l’amministrazione fornisce in merito alle questioni che riguardano il mercato settimanale e la pista ciclabile. In virtù di quanto sopradetto, per aumentare il benessere comune, l’amministrazione ha provveduto a quanto documentato nelle foto allegate, nelle quali è evidente l’intento dell’amministrazione di incrementare l’allegria dei modugnesi transennando gli attraversamenti stradali sulle strisce pedonali, vietando l’accesso dei pedoni ai marciapiedi, obbligando gli automobilisti a deviare dalla loro strada per non sbattere contro la pista ciclabile e i cicloamatori a “scanzare” pali ed alberi qualora, inforcata la bicicletta, volessero allungare il tragitto per recarsi alle piscine comunali o al mercato del venerdì. Mercato del venerdì che è necessario rimanga lì dov’è finchè il funzionario (uno “spostato”?) non si convincerà a  redigere, con estrema ilarità, la graduatoria per l’assegnazione delle postazioni di vendita dei mercatali settimanali che, come alcuni dicono, a denti stretti applauderanno divertiti.