Installate undici telecamere per il monitoraggio del territorio

Vestiti di bianco e blu, sempre presenti e “tutto fare”: sono i veri angeli custodi delle nostre grandi e piccole città. I vigili urbani. Dal traffico alle soste, dall’infortunistica stradale ai servizi di polizia annonaria e giudiziaria, dai sopralluoghi urbanistici alla vigilanza.

Questi e tantissimi altri i compiti della Polizia municipale. Se solo non fosse sotto organico di ben 32 unità. Sì perché a Modugno ci sono solo 24 agenti e considerando che il rapporto dovrebbe essere di uno ogni mille abitanti, siamo messi davvero male. Ad aiutare i nostri uomini ci sono 11 telecamere di videosorveglianza installate da poco più di un anno su tutto il territorio cittadino. Tutte gestite dal comando di Polizia Municipale, garantiscono un controllo capillare della città con immagini che vengono registrate e conservate per 7 giorni.

Attente soprattutto, come del resto le pattuglie, a tutelare la sicurezza dei cittadini e “scovare” i furbetti. Del resto è ormai evidente che sul piano della viabilità i modugnesi risultino piuttosto indisciplinati. “La trasgressione – spiega il comandante Nicola Del Zotti – è nell’essere umano. E solo quando l’utente automobilista si trasforma in pedone cambia pelle come un camaleonte e si rende conto dei disagi che una cattiva circolazione stradale provoca”.

“Ma il problema fondamentale di Modugno è un piano del traffico ormai vecchio e superato, che dovrebbe essere aggiornato per venire in contro alle sopravvenute esigenze di una città che ha subito negli ultimi anni una grande espansione urbanistica, necessitando nuove e più funzionali aree di sosta e di deflusso dello stesso traffico automobilistico in entrata e in uscita”.

La popolazione si sente poco tutelata con l'aumento dei furti in casa

Servirebbero più controlli, servizio di pattugliamento del territorio più frequente e capillare, nonchè, più coraggio da parte delle vittime a denunciare i furti. La città di Modugno non è un’isola felice Regna l’illegalità 2560 i reati commessi, 125 le persone arrestate e 930 denuncie. Modugnesi mediamente indisciplinati.
E’ l’elemento che vien fuori chiacchierando con le Forze dell’ordine che quotidianamente controllano il territorio cittadino. Ma il riferimento è in particolare alla circolazione stradale. Come sottolineato, infatti, dal Capitano Daniele Dinoi, comandante della Compagnia dei Carabinieri che ha la sua sede centrale proprio a Modugno, nella nostra città “non si può parlare di criminalità organizzata”.
Daniele Dinoi, 36enne tarantino (di Manduria) e a capo dei Carabinieri modugnesi dal novembre 2007, ha studiato giurisprudenza all’Accademia di Modena prima e nella scuola sottufficiali di Roma poi. Dopo un primo incarico a Cagliari è stato trasferito in Calabria come comandante del nucleo operativo radiomobile e infine qui da noi. E secondo il suo parere tecnico e professionale “siamo in un territorio piuttosto vivibile”.
Certo, non un’isola felice di legalità. Il reato più frequente del 2009 è stato il furto (d’auto e in appartamento), con una media di due colpi al giorno. Nel 15- 20% dei casi i Carabinieri riescono ad acciuffare il responsabile, soprattutto in flagranza di reato o attraverso le dichiarazioni rese da testimoni. In totale sono stati 2650 i reati commessi a Modugno nel 2009, 125 le persone arrestate (soprattutto forestieri), 930 denunce, 1700 sanzioni per violazioni al codice della strada.
Degli incidenti stradali verificatisi sul territorio cittadino, tre quelli mortali. Preoccupante, ma non come in passato, il fenomeno dello spaccio di droga. I sequestri riguardano soprattutto hashish, marijuana e cocaina con grande diffusione tra i giovanissimi. Dopo una fase di rilevante aumento del numero di rapine, spesso ai danni di esercizi commerciali (farmacie, tabacchini, supermercati), a dicembre si è assistito ad un fortissimo decremento, soprattutto se confrontato con lo stesso periodo degli scorsi anni.