“Aspettando Godot”. E’ più probabile che il signor Godot faccia una sua apparizione nella celebre opera teatrale di Samuel Beckett piuttosto che veder un mezzo pubblico alla fermata bus di Via Bitritto.
Nel 1997 D'Ambrosio fonda la Bari Insieme
In classifica permanente nel campionato provinciale. Salvo improvvise catastrofi sportive, il prossimo anno potranno ripetere l’avventura nella competizione dimostrando una elevata preparazione.
Passione per il Bari e fair play: questo l’esplosivo mix che determina la nascita e l’esistenza della società di calcio giovanile Barinsieme Modugno. La società nasce nel 1997 dalla grande passione di Giuseppe D’Ambrosio per il Bari e per il calcio in generale. Così con l’ausilio di un gruppo di amici prende corpo la Barinsieme.
Lo staff tecnico è composto da Giuseppe D’Ambrosio, allenatore degli allievi regionali, Giovanni Marolo, che si occupa della categoria giovanissimi provinciali e da Giuseppe Germinario ed Emanuele Lattanzi rispettivamente allenatori di esordienti e pulcini. Il presidente è invece, Cesarea D’Ambrosio.
E’ noto a tutti però, che l’anima della società è Giuseppe D’ambrosio, che si occupa materialmente, oltre ad allenare, di coordinare materialmente tutte le attività agonistiche e non dei ragazzi. Attualmente le due compagini che rappresentano le categorie, più grandi d’età, giovanissimi ed allievi si stanno ben comportando nei rispettivi campionati. I giovanissimi sono tra le prime posizioni nel campionato provinciale, mentre gli allievi stanno facendo altrettanto bene . Questi ultimi, sulla base di rendimentoe classifica, sono ormai virtualmente fuori dal rischio di un’eventuale retrocessione.
Ciò significa che salvo improvvise catastrofi sportive, l’anno prossimo potranno ripetere l’avventura nel campionato regionale: Pur non essendo questo lo scopo principale la società non disdegna, qualora le qualità tecniche lo permettano, di lanciare qualche giovane promessa nel calcio che conta. Attualmente l’ex barinsieme Michele Maurelli fa parte della rosa della compagine Primavera del Bari.
Una Coppa Disciplina tra i trofei della Barinsieme
Nel palmares dei trofei della Barinsieme figura un titolo provinciale vinto con la categoria giovanissimi nella stagione 2006 – 2007. Inoltre, c’è l’ottimo secondo posto ottenuto nel campionato provinciale l’anno scorso. Infine, il trofeo che Giuseppe D’ambrosio, anche presidente del Centro Coordinamento Bari Club, ritiene il più importante: la Coppa Disciplina vinta l’anno scorsocon i giovanissimi.
Il vero scopo della Bari Insieme
Lo scopo della Barinsieme non è meramente calcistico. “ il mio primo obiettivo – sottolinea Giuseppe D’Ambrosio – è quello di tenere i ragazzi lontani da tentazioni pericolose. Ciò, soprattutto nell’epoca nella quale viviamo credo rivesta grande importanza sociale. Ho sempre cercato di inculcare ai miei ragazzi il rispetto per gli altri e quello per le regole. La finalità è quella di formare soprattutto degli uomini, oltre che dei buoni atleti”.
Una conferenza del movimento cattolico "azione e tradizione"
“Difendere i diritti della chiesa e la cura delle anime diventerà sempre più difficile”. Si è svolta a gennaio la conferenza sull’Europa Crocifissa organizzata dal Movimento Politico Cattolico “Azione e Tradizione”.
È intervenuto don Ugo Carandino,dell’Istituto Mater Boni Consilii osservando che mentre nell’enciclica sulla Regalità di Cristo di Papa Pio XI “Quas primas”, il laicismo veniva definito come una “peste (…) coi suoi errori e i suoi empi incentivi”, col Concilio Vaticano II, Paolo VI cambia rotta nell’enciclica “Dignitatis Humanæ” definendo la libertà religiosa addirittura come un diritto umano da promuovere e tutelare da parte degli ordinamenti civili degli stati.
“Il magistero dei veri e legittimi successori di Pietro – ha osservato don Carandino – ha sempre criticato il laicismo e la libertà religiosa perché, nella migliore delle ipotesi, finisce coll’uguagliare Gesù e Maometto; la Chiesa di Cristo e la sinagoga di satana; la Verità e l’errore. E se Gesù stesso nei Santi Vangeli ha detto di essere la Via, la Verità e la Vita, ne consegue che non esistono altre vie ed altre verità che conducono alla salvezza ed alla vita eterna”.
Questo dietro-front delle gerarchie ecclesiastiche che hanno abbracciato il Concilio Vaticano II ha condotto ad una scristianizzazione delle società, degli ordinamenti giuridici e delle famiglie che finiscono col subire i voleri degli stati laici così come la vicenda sulla rimozione del Crocifisso ha dimostrato. “Non esiste una laicità buona ed una cattiva – ha proseguito don Carandino – come, purtroppo insegnano da oltre quarant’anni tutti gli ultimi Papi.
Se non si difendono i diritti della Chiesa di pascere il gregge allora anche la cura delle anime diventerà sempre più difficile. Dobbiamo riconoscere, tuttavia, che questo oggettivo cambiamento d’insegnamento – è la manifestazione della guerra senza quartiere condotta dai nemici di Cristo e della Sua Chiesa e che – sul piano storico – ha avuto tappe importanti come la nefasta data del 20 settembre 1870 quando Roma venne assediata decretando la fine del potere temporale del’ultimo Papa-Re, Pio IX”.