L'autosilo e i tempi della burocrazia

Più lo stile di vita diventa frenetico e più i tempi (paradossalmente) si dilatano. Parliamo del difficile rapporto tra realtà e burocrazia -istituzioni. Come può un progetto che alleggerirebbe il centro di Modugno dalle troppe auto in transito, snellendo la viabilità in uscita e in entrata, rimanere sulla carta per anni?

La risposta è appunto: i tempi della politica, la burocrazia. Riunioni dopo riunioni, tavoli tecnici e commissioni esaminatrici. E così passano i mesi, gli anni, le amministrazioni comunali. E intanto le opere, quelle stesse opere che avrebbero dato un impulso vero alla crescita della città, alla modernizzazione della viabilità e dei trasporti, diventano ormai vecchi, ormai inutilizzabili. Tutto da rifare. Con la speranza che non passino altri decenni prima di vedere la “Modugno di domani”.

Tre project financing in cantiere dal 2005 ma non ancora avviati

Disponibili 10 ml di euro per finanziare e realizzare nuovi parcheggi interrati La giunta ha approvato il pubblico interesse per alcune aree della città. Traffico congestionato e parcheggi introvabili in quasi tutto il centro cittadino. Questa è Modugno ogni giorno, nelle ore di punta ma non solo, soprattutto nelle vie principali.

Che beneficio ne trarrebbero tutti i modugnesi su 4 ruote se venisse finalmente realizzato e conseguentemente messo in atto un nuovo piano del traffico adeguato alle esigenze attuali e soprattutto una ridistribuzione della stessa viabilità attraverso le preannunciate chiusure al traffico, strade pedonali, soste a pagamento e finalmente i parcheggi interrati.

Tre i Project Financing in cantiere dal 2005 ma non ancora partiti. Il primo progetto, del valore di 3 milioni di euro, prevede un parcheggio interrato sull’area dell’ex Omni (per intenderci la cosiddetta Maternità). Più di 3mila mq per complessivi 220 box auto suddivisi in tre piani,oltre a verde attrezzato sulla piazza, un centro polivalente per anziani e uffici pubblici e privati. Il secondo progetto, del valore di oltre 4 milioni di euro, prevede un parcheggio interrato sotto la villa comunale dal cisternone al bar Masino che comprende, suddivisi in due piani, 373 posti auto.

Infine il terzo parcheggio interrato, del valore di oltre 3 millioni di euro, dovrebbe essere realizzato in via Padre Annibale di Francia (di fronte all’attuale mercato coperto). In totale 281 posto auto più 70 posti moto suddivisi in tre piani. Le tre strutture, se realizzate, garantirebbero uno snellimento notevole del traffico cittadino soprattutto nelle zone più congestionate. Abbiamo chiesto all’assessore ai Lavori Pubblici, l’ingegnere Antonello Corriero, il perché di tanto ritardo.

Corriero è lo stesso che nel 1999 collaborò col Comune in qualità di tecnico redigendo per la Giunta Bonasia un nuovo piano urbano del traffico mai attuato (nelle intenzioni via Roma e corso Vittorio Emanuele sarebbero state chiuse al traffico e si sarebbe eliminata la parte sporgente del sottopasso ferroviario di via Rossini).

“I progetti che comprendono i parcheggi interrati – spiega Corriero – rientrano in una più ampia programmazione che prevede il rifacimento del centro storico con la chiusura al traffico di alcune vie che diventerebbero esclusivamente pedonali. Ma dare il via ai lavori nella città vecchia significa scontrarsi con la disapprovazione dei residenti”.

Consulenza e assistenza fiscale offerti dal "patronato" INAS

Pietro Baldasarre è il fiduciario locale dell’Inas. L’Istituto Nazionale Assistenza Sociale notoriamente conosciuto come “patronato INAS” nasce nel 1949.Presente nel territorio comunale dal giugno 2005 si è sempre contraddistinto per l’impegno quotidiano nel garantire la tutela gratuita a chi non può sostenere delle spese per difendere i propri diritti.

“Assistere, tutelare, offrire consulenza a tutti i cittadini – sottolinea Pietro Baldasarre – impiegato al patronato di Modugno ubicato in via Principessa Elena al numero civico 40, rappresenta il nostro modo di operare caratterizzato da quei valori di solidarietà sociale su cui si fonda il sindacato di cui facciamo parte.

Tenere i rapporti con gli enti previdenziali e curare le pratiche per ottenere prestazioni per l’invalidità civile, pensioni, disoccupazione, assegni familiari, infortuni e malattie professionali, sono solo alcune delle nostre attività tradizionali a cui si aggiungono la difesa dei diritti sociali e dei diritti alla salute”.

Gli urologi lanciano l'allarme sull'uso sconsiderato del Viagra

E’ pericoloso acquistare on-line il farmaco senza prescrizione medica.Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il viagra è il farmaco più contraffatto nei paesi occidentali.Nel corso del 2009, in occasione del proprio congresso nazionale, la Società Italiana Urologi (S.I.U.) ha denunciato le preoccupanti sfaccettature che il consumo di Viagra sta assumendo in Italia. Concepito per la cura della disfunzione erettile, nel corso degli ultimi anni il farmaco ha acquisito erroneamente i connotati di sostanza dopante, di afrodisiaco destinato anche a soggetti sani.

 Con i dati in loro possesso, gli esperti hanno individuato un nuovo target di consumatori: lavoratori tra i 30 e i 40 anni, desiderosi di ottimizzare il breve weekend abbattendo la timidezza con alcool e droghe, e ricorrendo poi al Viagra per garantirsi una prestazione sessuale più che soddisfacente. Se fino a qualche tempo fa il ricorso a questo farmaco era una pratica imbarazzante, da tenere nascosta, negli ultimi anni il trend sembra essersi modificato: secondo i dati forniti dall’azienda produttrice, la Pfizer, l’Italia è il terzo Paese in Europa per consumo di Viagra, con 27 milioni di pillole utilizzate dalla messa in commercio nel 1998 e una media di una pastiglia a settimana per ogni cittadino. 

Oltre alla fascia principale di consumo, costituita da un’utenza mediamente cinquantenne che acquista il farmaco su regolare prescrizione, esiste perciò una fetta di mercato che vi fa ricorso non per risolvere un reale problema fisiologico, ma per raggiungere prestazioni da record, talvolta in combinazione con altre sostanze stupefacenti. Alla base di questa preoccupante situazione vengono collocati due fattori: una malintesa percezione della sessualità ed un approccio “fai da te” ai farmaci, agevolato dall’incontrollabile processo della vendita on-line. 

Il primo campanello d’allarme fu lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2003: già allora ci si era accorti di come il Viagra fosse divenuto il farmaco più contraffatto dei paesi occidentali, grazie alla crescente domanda di coloro che, spinti dalla curiosità ma refrattari all’idea di presentarsi dal proprio medico per la ricetta, si affidavano ad acquisti effettuati mediante siti internet. Il numero di acquirenti online, dal 2003 ad oggi, non ha fatto che crescere: e con esso sono proliferati i rivenditori.

Chi acquista in questo modo si espone ad un rischio inutile: i farmaci acquistati su siti di incerta provenienza possono infatti non contenere ilprincipio attivo (sostituito, nella migliore delle ipotesi, da un placebo) o contenerne una quantità sbagliata. Ma anche gli acquisti controllati possono nascondere delle insidie, se alla loro base non vi sono un confronto con il medico e un uso corretto. Intervistati all’interno dei locali notturni pugliesi, i trentenni disposti a parlare di Viagra affermano di vederlo come una garanzia, come un supporto a cui affidarsi per evitare che la stanchezza o l’imbarazzo facciano loro perdere un’occasione.

Gli effetti collaterali legati all'uso del Viagra

Con l’uso del viagra possono comparire la cefalea e il priapismo. Gli effetti collaterali che possono comparire in seguito all’uso di Viagra spaziano dalla cefalea alle vampate di calore, dalle difficoltà digestive al priapismo (erezione prolungata in assenza di desiderio).

Il farmaco è controindicato in soggetti affetti da cardiopatie, da retiniti, da disfunzioni epatiche o renali e in pazienti già in cura con nitro-derivati, in quanto il principio contenuto nel Viagra provoca un aumento del flusso di sangue ai corpi cavernosi grazie ad un effetto vasocostrittore. Ricordiamo pertanto come il farmaco possa essere assunto solo su prescrizione medica, e non vada considerato come un coadiuvante della prestazione sessuale.