Esposto alla magistratura sulla nomina di Bruno a City Manager inviato delle Associazioni modugnesi
La spinosa e ormai nota questione del City Manager del comune di Modugno ha toccato il suo apice non solo con i profondi malumori provenienti da ogni dove, dalle associazioni ai singoli cittadini, ma si è tradotto in sostanza con la presentazione da parte dei Verdi e Azione e Tradizione di un documento esposto alla Procura della Repubblica di Bari, alla Procura Regionale della Corte dei Conti, alla Guardia di Finanza ed alla Prefettura di Bari relativo a presunti illeciti penali, irregolarità contabili, amministrative e/o civili.
Le accuse principali che si muovono alla nomina del dott. Serafino Bruno come City Manager, sono legate oltre al fatto di mera inopportunità di nominare tale carica e quindi accettarla a questo punto terminale della legislatura e agli esborsi economici in termini di lauto stipendio che tale nomina comporta, anche e soprattutto al fatto che come si evince dall’esposto, il soggetto in questione non abbia titoli sufficienti atti allo svolgimento della mansione di Direttore Generale, ovvero: “esperienza, almeno quinquennale in qualifica e funzioni dirigenziali in aziende pubbliche e/o private” ed essere in possesso di “titoli di studio e di specializzazione in materia di organizzazione, gestione ed economia az.le” o aver pubblicato qualcosa in tal senso.
Requisiti che dalla lettura del suo curriculum vitae allegato alla delibera di giunta dell’ottobre 2009 non sono assolutamente deducibili. E nemmeno il “concetto” dell’intuito personae (fiducia personale tanto per essere più chiari) introdotto nella delibera del 12 agosto 2009 con la quale la giunta ha modificato il “Regolamento degli Uffici e dei Servizi” mutando parzialmente la prassi di nomina ha placato gli animi, anzi, ciò ha amplificato la sfiducia popolare nella classe politica se si aggiungesse a questo anche che la nomina sia stata viziata da assenza di motivazione, obbligo che scaturisce da un dettato normativo contenuto nell’art.3 della legge 241/90. La disputa è iniziata e a prescindere da come essa si concluderà gran parte della cittadinanza ha già sancito un vincitore…almeno sul piano etico e morale.
L'Opinione dell'Editore: La speranza degli Onesti
Molti gli opportunisti che si annidano nei gangli delle amministrazioni locali.
Quando nel 1993 il parlamento nazionale, stremato da decine di arresti e avvisi di garanzia, varò la legge per l’elezione diretta dei sindaci, Mani Pulite aveva già esaurito la sua fase rivoluzionaria. L’inchiesta, nata con l’obiettivo di eliminare i branchi di lupi famelici intanati nei vecchi partiti, in brevissimo tempo aveva realizzato la disintegrazione delle sovrastrutture partitiche e della classe politica dirigente, colpevoli sicuramente di disattenzione se non di connivenza.
La nomina diretta del sindaco doveva realizzare la speranza degli onesti in una Italia migliore, ha trasformato invece i lupi in sciacalli. Le bestie fameliche della partitocrazia che agivano in branchi organizzati con strategie e tattiche finalizzate al portare giovamento alla loro parte, ora agiscono isolatamente, da sciacalli. Il sindaco, una volta espressione di maggioranze garantite dai partiti, è ora ostaggio dei singoli, che agiscono senza alcuna strategia.
La trasformazione ha incrementato il numero degli “a’mme c’sta”, opportunisti che si annidano nei gangli vitali delle amministrazioni pubbliche, che sono diventate la grande tana in cui trovano rifugio le bestie fameliche orfane dei ricoveri della partitocrazia, nell’ombra dei regolamenti e determinazioni dirigenziali, sempre in agguato. Gli “a’mme c’sta”, sguardo assente e sorriso mellifuo, si aggirano nei meandri degli uffici comunali, fra aule consiliari e assessorili, in attesa della vittima.
A’mme c’sta? sibilano al cospetto dell’ingegnere per il progetto, del commerciante per la licenza. A’mme c’sta? alitano impudicamente negli oscuri antri del palazzo. Nelle prossime elezioni regionali gli elettori potranno fare pulizia. Sapranno sostenere chi merita davvero? Candidati onesti ce ne sono, anche nella nostra città.
E’ ritornato l’amore politico tra Rana e Vasile
I servizi sociali bandiscono l'elenco dei beneficiari per l'assegno di prima dote
Chiusa la prima fase istruttoria ed approvato l’elenco dei beneficiari del contributo di assegno di cura e prima dote.
Il Coordinamento Istituzionale dell’Ambito sociale n.10 composto dai comuni di Modugno, Bitetto e Bitritto, ha deliberato l’approvazione dell’elenco dei beneficiari dei contributi previsti dalle azioni regionali “Prima dote” e “Assegno di cura”.