Il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano conferisce a Modugno lo status di Città

Possiamo definirci cittadini. Fuochi d’artificio, la banda in piazza Sedile e oltre cento modugnesi a celebrare la loro Città. Alla manifestazione era presente il sottosegretario Mantovano. In una gremita cerimonia nella sala consiliare del comune, Modugno ha ottenuto il riconoscimento di Città.

Oltre a rappresentanti delle forze dell’ordine, sindaci dei limitrofi comuni di Bari, Rutigliano, Polignano, Bitetto, Grumo, Bitritto, Adelfia e Giovinazzo, all’evento sono intervenuti i parrochi delle chiese modugnesi, consiglieri e assessori dell’attuale governo cittadino e non ultimi i rappresentanti delle locali comunità senegalese e cinese.

Accanto al sindaco Pino Rana la baby prima cittadina. E poi gli ospiti istituzionali: il prefetto di Bari, Carlo Schilardi, il presidente della Provincia, Francesco Schittulli, e in rappresentanza del presidente della Repubblica il sottosegretario all’Interno, Alfredo Mantovano. Dopo i ringraziamenti di rito, il sindaco Rana ha sottolineato l’importanza del riconoscimento di Città a Modugno, che “non porta soldi ma valore aggiunto a una delle più rilevanti realtà locali del Sud Italia”.

Talenti locali – La Jb band

La Jb band è una vera novità nell’interland barese. Dalla disco-music agli anni ‘70 e al funk Secondi all’Onda Pazza Festival 2009 di Quasano..Da “woman in love ”di Barbra Streisand a Carlos Santana con i suoi famosissimi “Oye como va” e “Samba Pa Ti”, passando per le note di Elisa con “Eppure sentire” e il “Disco inferno” di Tina Turner. Il repertorio musicale della “JB Band” fa davvero venir voglia di cantare e ballare. Nata nel marzo 2006, la band ha esplorato inizialmente il repertorio dei classici della disco-music anni ‘70 e del funk. La sperimentazione è passata inevitabilmente attraverso la ricerca delle sonorità tipiche del funk, in particolare mediante l’utilizzo degli effetti analogici e della strumentazione in generale. Musicisti e cantanti provengono da diverse esperienze, sia come cantanti solisti, sia in diversi gruppi con varie estrazioni musicali, dal rock (in tutte le sue sfumature), al funk, al jazz, al rythm’n’blues, sino al pop moderno. Attualmente la “JB Band” è formata da sei elementi:  Alessandra Pipino 26 anni (voce del gruppo), Vito Ceo 41 anni (tastiere) Mirko Priore 27 anni (basso), Mario Lacalamita 30 anni (chitarra solista); Luigi Bozzi 36 anni (chitarra ritmica); Franco Martino 60 anni (batteria).Tutti modugnesi, li si può facilmente trovare su internet agli indirizzi: http://jbbandweb.spaces.live.com e www.facebook.com/jbband. Nonostante la giovane età vantano già una serie ammirevole di esibizioni. Dallapartecipazione al MMS (Metti in Moto la Speranza) di Japigia alla presenza di 350 giovani, alle innumerevoli serate all’ex CelClub di Bari, oggi Smaila’s. Hanno poi suonato in manifestadi beneficienza, come l’esibizione presso la villa Comunale di Modugno per la campagna di sensibilizzazione alla donazione di sangue promossa dalla FIDAS- FPDS. Ma non è tutto. La JB Band è arrivata seconda all’OndaPazza Festival 2009 a Quasano. La serata “Disco ‘70” proposta attualmente dalla band proponei travolgenti classici della disco.

I pareri della cittadinanza sul doppio mandato Rana

A Modugno serve un cambiamento radicale. Manca un collante politico tra le istituzioni e la comunità locale. Gli innumerevoli rimpasti, le troppe cariche di potere, il cambiare spesso partito hanno dato un chiaro segnale di mancanza di idee e di progettualità amministrativa.

Il 2006 dopo una vittoria al primo turno davvero inaspettata, in quanto ci si attendeva almeno un ballottaggio, considerata la consistenza degli avversari Sanseverino e Bruno, l’amministrazione “Rana due” insediata nel maggio scorso appoggiata dalla coalizione di centrosinistra (Lista civica per Modugno, No alle Centrali, Udeur, Margherita ,DS, Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista) si riconferma alla guida del governo cittadino.

Con ben diciotto consiglieri (sedici più due determinati dal premio di maggioranza) tra l’entusiasmo dei suoi sostenitori e il gradimento di coloro che pur non masticando quotidianamente il “politichese”, assolutamente, non dispiaciuti di una sua riconferma anche alla luce di un buon operato nel primo mandato. Ora ci chiediamo cosa sia successo nel corso di questi anni di tanto grave, da trasformare l’incanto in amaro disincanto. Il rapporto cittadini modugnesi e Palazzo di Città davvero deteriorato è ai minimi storici. Il crescere in maniera spropositata di associazioni, comitati pro e contro, se da un lato sono la conferma più alta di un’espressione democratica, dall’altro sottolineano come gli avvenimenti siano stati avversi.

Quando la gente si associa? Quando non sente tutelata i propri diritti, quando vede a rischio quelle idee e/o nel concreto quei beni universali quali potrebbero essere l’ambiente tanto per citarne uno o progettuali quali una riqualificazione dell’ambiente urbano, il che non significa costruire ed erigere esclusivamente case e palazzi, ma il tutto bisogna contestualizzarlo all’interno di un progetto urbanistico degno di questo nome.

Le aziende della Zona Asi di Modugno chiedono aiuto alle Istituzioni

Cosa succede nella zona ASI? Separata dal tessuto urbano delle due città fin dalla sua creazione, circondata da tre linee ferroviarie e dalle ex Strade Statali 96 e 98, l’area industriale di Bari e Modugno non attraversa un buon momento. Abbandonati da tempo i sogni di grandezza nati con ’arrivo di giganti quali Fiat, Bosch, Magneti Marelli, Isotta Fraschini, Philipps, Osram Sud che insieme alle officine Calabrese, alle Fucine Meridionali, alla Pignone davano lavoro a decine di migliaia di operai e impiegati, l’ASI è in crisi di identità. Le grandi fabbriche, se non hanno già chiuso, sono in difficoltà. L’indotto, cresciuto accanto a tali giganti industriali, si è perso per mancanza di strategie comuni idonee ad affrontare la crisi del manifatturiero e abbandonano l’area. Molte aziende sono state smantellate e gli opifici abbandonati. Le infrastrutture, che non hanno mai raggiunto i livelli necessari e più volte richiesti, ormai mostrano il degrado degli anni e della mancanza di manutenzione. Da sempre stretta fra l’autostrada A14, le direttrici ferroviarie Taranto/Bari/Foggia e le varie strade statali, l’area di sviluppo industriale di Bari e Modugno non ha mai avuto dei collegamenti facili con queste importanti arterie; negli ultimi tempi, anzi, i binari che i vecchi progettisti avevano incluso nella viabilità della zona per collegarla al porto e alle ferrovie, vengono coperti di asfalto a dimostrazione della loro inutilizzazione. Del nuovo casello autostradale che doveva essere realizzato nella zona non se ne parla più da anni. La mancanza di innesti alle infrastrutture viarie per un rapido inoltro ed arrivo delle merci ha penalizzato le aziende del comprensorio industriale. Solo le aziende dislocate lungo le ex strade statali hanno potuto usufruire di tale vantaggio; non è casuale quindi la presenza di aziende di trasporto di grandi dimensioni che stanno occupando tutti gli spazi disponibili. Ed è proprio questo l’aspetto più rilevante che si evidenzia a chi attraversa la zona industriale, che di industriale ormai ha ben poco. Le aziende di trasporto, inglobando alle aree che si affacciano sulle grandi strade le aree retrostanti e utilizzando gli ex opifici come deposito merci, stanno trasformando l’ASI in un enorme polo logistico, con gravi ricadute sui livelli occupazionali del territorio. Da Area di Sviluppo Industriale ad Area Senza Industrie?

AGESCI e SeD: due associazioni a sostegno degli adolescenti

L’Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani (AGESCI) Bari 10 costituita da 90 ragazzi è presente al quartier Cecilia presso la parrocchia San Pietro. Associazione che si identifica per l’amore e il rispetto verso l’ambiente, ai principi di fraternità e di pace. All’interno della parrocchia è inoltre presente il gruppo SeD (Ispirato a Samuele e Daniele).