Concorso Vigili Urbani:pubblicato l'elenco degli esclusi

I futuri agenti della Polizia Municipale avranno un’età compresa tra i 22 e i 44 anni. I 100 che hanno superato le preselezioni dovranno cimentarsi ancora in due scritti e un orale. I 100, 36 donne e 64 uomini, potranno partecipare alle prove scritte (non ancora calendarizzate) del concorso indetto a Modugno per 7 nuovi Vigili Urbani.

Dei 1204 che avevano presentato le domande di partecipazione alla preselezione del 15 dicembre, se ne sono presentati solo in 187. Con la prima grossa fetta di esclusi possiamo cominciare ad immaginare il profilo dei nostri prossimi sette agenti di Polizia Municipale. Sicuramente non al di sotto 22 anni né al di sopra dei 44. I 187 che hanno partecipato alle preselezioni si sono trovati a dover rispondere a 60 domande di cultura generale in 50 minuti nel teatro tenda Palatour di Bitritto.

Tutt’altro che una formalità. “Le domande – ci ha detto uno dei partecipanti esclusi – erano davvero difficili, e spaziavano dall’attualità alla storia, con domande specifiche di diritto ed economia”. Ma il vero esame deve ancora cominciare. I 100 preselezionati dovranno cimentarsi in due prove scritte ed una prova orale che comprenderà anche l’accertamento della conoscenza della lingua straniera nonché delle procedure informatiche più diffuse.

Nelle due prove scritte dovranno redigere un elaborato su nozioni di diritto pubblico o penale o legislazione comunale, e formulare uno schema di atto amministrativo sulle materie oggetto della prima prova scritta o sul codice della strada. Per la prova orale sono richieste nozioni di diritto pubblico penale, ordinamento nazionale e regionale per gli Enti locali, statuto e regolamenti comunali, legge sulla pubblica sicurezza, codice della strada, diritti e doveri del personale comunale.

Nominato Andrea Mercurio ad assessore all'Urbanistica

Scatta l’ottavo assessorato Mercurio all’Urbanistica Andrea Mercurio, ex assessore modugnese al Bilancio, schierato tra le fila dell’Udc, è tornato in Giunta con la nomina di assessore all’Urbanistica. Non sostituisce nessuno. La delega per questo assessorato, infatti, era ancora nelle mani del sindaco, Pino Rana, che aveva nominato solo 7 assessori. Con questa nomina, ad ormai pochi mesi dalla fine del mandato gli assessori della Giunta modugnese diventano così 8.

La S.M."San Francesco d'Assisi" accorpata alla "Dante Alighieri"

Scuola, iniziano gli accorpamenti la Francesco d’Assisi perderà l’autonomia da settembre 2011. La nuova struttura comprensiva dipenderà dalla Dante e accoglierà ben 889 alunni. Che una scuola perda l’autonomia non significa che sia destinata a chiudere. Stiano tranquilli quindi genitori e studenti della scuola secondaria di primo livello “Francesco D’Assisi”, che dal prossimo settembre dipenderà dalla Dante Alighieri.

E’ uno degli accorpamenti decisi dal nuovo piano di riordino della rete scolastica regionale, per ottemperare ai tagli previsti e imposti dalla riforma Gelmini. In nessuna città della regione ci saranno chiusure di scuole ma solo accorpamenti di strutture, specie nei grandi centri dove gli istituti sono poco popolati rispetto alla loro reale capienza. Con il provvedimento del governo regionale, e dunque con l’accorpamento, 19 scuole in Puglia perderanno l’autonomia: un numero comunque inferiore rispetto alle richieste dell’ufficio scolastico regionale che puntava a cancellare l’indipendenza di 34 istituti.

Per Modugno la Regione ha disposto l’accorpamento della scuola “Francesco D’Assisi” (276 alunni) con la “Dante Alighieri” (613). Tecnicamente l’edificio resta, le classi e gli alunni pure. Le uniche teste e poltrone a saltare sono quelle del preside e del cosiddetto dsga, il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi. Quello che Modugno si augura è che l’accorpamento non penalizzi una struttura che da sempre si è impegnata, più di altre scuole, nei progetti per l’integrazione sociale.

La Francesco d’Assisi, infatti, istituita il primo ottobre 1980, è sede del Centro Territoriale Permanente e del Centro Risorse Intercultura Territoriale. Inoltre tutti i progetti realizzati per gli extracomunitari nell’ambito del distretto fanno riferimento a questa scuola media. Un plesso che perderà la propria autonomia per una pura e semplice questione di numeri. E poi non ci vengano a dire che per chi fa i conti lassù a Roma quello che conta sia la qualità e non la quantità: questa legge ne è la prova tangibile.

Ma per non fasciarsi la testa prima ancora di essere caduti, aspettiamo di vedere cosa accade. “La Regione Puglia – ha detto il presidente Nichi Vendola in occasione della presentazione della nuova rete scolastica – ha lavorato perché la razionalizzazione non diventasse, come in tante altre realtà è accaduto, la chiusura delle scuole nelle aree periferiche o nei piccoli Comuni. La scuola non può essere valutata secondo una logica meramente aziendalistica, perché anche in un piccolo comune è il fondamento di un comunità, è un presidio di democrazia e di legalità.

Ristorante De Amicis: un oasi verde in pieno centro

De Amicis, cucina mediterranea e vini selezionati immersi nel verde. “Facciamo venire l’acquolina in bocca ai nostri commensali solleticando prima il loro olfatto”. Un’oasi verde nel pieno centro storico di Modugno. Una sala interna, calda e accogliente, per trascorrere in allegria le serate invernali. Un gazebo esterno circondato da alberi e aiuole curate. Il tutto costruito in legno sul modello delle baite di montagna.

Il Ristorante Pizzeria De Amicis è nato a fine agosto, ma la famiglia Cirone è nel campo della ristorazione da ben 15 anni. « Abbiamo incominciato la nostra avventura nel mondo della ristorazione con Il Banchetto degli Dei – commenta Piero Cirone – il nostro è sempre stato un lavoro di famiglia. Ora è mio figlio che si occupa di questo locale e speriamo che vada bene come il primo». Il ristorante Deamicis, situato difronte all’omonima scuola, non ha bisogno di pubblicità perchè da sempre l’obbiettivo è quello di far conoscere la loro cucina mediante l’esperienza diretta dei clienti.

«Tutti sono in grado di farsi una buona pubblicità – afferma Francesco Cirone – ma pochi sono in grado di mantenere le promesse. E noi le manteniamo. La nostra clientela è costituita, fino ad oggi, prevalentemente da non modugnesi. A causa della considerevole concorrenza di locali che da anni sono sul territorio i modugnesi ancora non ci conoscono. Ma lo faranno presto perchè da noi, chiunque venga a trovarci, poi ci ritorna ».

Il menù proposto dagli chef segue le ricette della cucina tradizionale, con una particolare attenzione per le carni. «Serviamo carni di prima scelta, come la Tagliata di Angus cotta su pietra ollare – aggiunge Pietro Cirone – i clienti stessi possono decidere la cottura del pezzo; la preparazione delle carni avviene a vista e, per l’estate, abbiamo pensato ad un braciere all’aperto. Facciamo venire l’acquolina in bocca ai nostri commensali solleticando prima il loro olfatto ».

Ancora una fumata grigia sull'approvazione dello Statuto Comunale

Quattro sedute andate deserte. Ancora una volta salta il via libera al nuovo Statuto comunale. “Giovani Menti Attive” sul piede di guerra. Può l’approvazione dello Statuto del Comune di Modugno risvegliare passioni politiche improbabili opposizioni e ostruzionismi trasversali? Evidentemente si!

Dopo diverse sedute del Consiglio incentrate sull’argomento, richieste di approfondimenti e rinvii, assistiamo ancora ad un nulla di fatto. Il 28 ottobre, il 9 novembre, il 6 dicembre e il 20 dicembre a Modugno si sono tenuti quattro Consigli comunali, aventi ad oggetto l’approvazione delle modifiche dello Statuto. Se nella prima data non si era raggiunto il numero legale, nelle altre non si è raggiunto il quorum dei due terzi dell’assemblea necessario per l’approvazione delle modifiche. La cosa non è andata giù all’associazione “Giovani Menti Attive”, che ha seguito da vicino l’evolversi della vicenda, particolarmente interessata al passaggio in cui si definisce l’acqua come “diritto umano” e il sevizio idrico come “privo di rilevanza economica”.

Per tali motivi il gruppo ha ritenuto opportuno dire la sua. In un comunicato stampa, solleva un’eccezione di carattere formale e procedurale sulle sedute del Consiglio, domandandosi “come mai non si è scelto di applicare il quarto comma dell’articolo 6 del Testo Unico sull’ordinamento degli Enti Locali” che così recita: “Qualora tale maggioranza non venga raggiunta, la votazione è ripetuta in successive sedute da tenersi entro trenta giorni e lo Statuto è approvato se ottiene per due volte il voto favorevole della maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati. Le disposizioni di cui al presente comma si applicano anche alle modifiche statutarie”.

Ma le obiezioni dell’associazione non si limitano a sottolineare questo passaggio formale. Il comunicato spiega anche la necessità di inserire una dichiarazione sull’acqua intesa come bene comune: “L’associazione […] ritiene che siano di notevole importanza le modifiche da approvare. Infatti tra queste si enumera il riconoscimento sia del diritto all’acqua come diritto umano, universale, indivisibile, inalienabile, sia del servizio idrico come privo di rilevanza economica. È rilevante tale modifica perché, a seguito della futura approvazione, non solo la città di Modugno sarebbe il secondo paese della Regione Puglia, dopo il Comune di Altamura, a riconoscere tale diritto, ma anche perché si porterebbe a compimento la volontà popolare, poiché ricordiamo che, da gennaio a marzo 2010, sono state raccolte 1922 firme con le quali i cittadini modugnesi hanno chiesto questo riconoscimento”.