ASD Modugno costretta a giocare in altri impianti vista l'inadeguatezza delle strutture locali

Accrescere le strutture sportive locali ed evitare migrazioni fuori città al fine di non perdere la tifoseria. Spostarsi comporta notevoli costi da parte della società e disagi dei giocatori.

Nonostante l’ottimo campionato che la compagine del presidente Vittorio Zizzari sta conducendo è doveroso chiedersi come mai la squadra ad inizio anno sia stata costretta ad emigrare a Ruvo. Gli uomini di Bellarte, infatti, sia per le gare ed in parte per gli allenamenti sono costretti ad un frenetico quanto inverosimile andirivieni da e verso un palazzetto dello sport che dista decine di chilometri da Modugno.

Ciò a causa dell’inefficienza del locale palazzetto, al regolare svolgimento di un campionato di A2. La struttura nella quale i ragazzi di Zizzari avrebbero dovuto giocare le gare casalinghe ha una capienza di circa trecento posti, mentre per un campionato di questa levatura ne serve uno che ne possa contenere almeno un migliaio. Senza voler entrare in questioni di natura politica, è difficile non pensare come un’entità sportiva locale, fiore all’occhiello della cittadina alle porte di Bari, non venga tutelata come dovrebbe.

Se non fosse per la passione del presidente e del suo staff di collaboratori, anche questa bella espressione dello sport locale, come successo per altri sport cittadini, avrebbe già detto la parola fine. Andare fuori comporta notevoli esborsi di denaro, tempi lunghi per gli spostamenti, sacrifici, ma soprattutto perdita di tifosi nostrani, scoraggiati dalle trasferte.

ASD Modugno: Verso il campionato e l’accesso alla Final Eight

Nel 2007 svanisce di un soffio l’obiettivo della Coppa Italia Nazionale con una sconfitta ai rigori. Vittorio Zizzari guida la squadra con impegno, passione e determinazione. Inizia nel 1986 l’avventura dell’ASD Modugno Calcio a 5. La prima denominazione è CAG Modugno ed è il modugnese Pino Germinario a fondarla.

Erano gli albori dell’avvento del calcio a 5 in Italia. Sino ad allora, infatti, il calcio a 5 a livello federale ed organizzativo stava movendo i primi passi. Dopo diverse militanze in serie C la presidenza passa a Michele Terrone e nel 1997 la squadra disputa il primo campionato di serie B. Nella stagione precedente in bacheca compare il primo trofeo: la Coppa Italia Regionale.

Dopo diversi campionati condotti con discreti risultati, ma sempre riuscendo a mantenere la categoria, arriva l’anno della svolta. La squadra cambia presidente e passa nelle mani di Vittorio Zizzari, che comunque era già presente nell’organigramma della società nello staff dirigenziale. Nel 2006-2007 svanisce di un soffio l’obbiettivo della Coppa Italia Nazionale con una sconfitta patita ai rigori in semifinale dal Grosseto.

Però nella stessa stagione giunge la storica promozione in A2. Negli anni successivi raggiunge diverse volte i play off, ma per un soffio non riesce a raggiungere la promozione in A1. Quest’anno le cose sono iniziate nel migliore dei modi. La squadra guidata da Bellarte sta primeggiando in campionato e si è assicurata già l’accesso alla Final Eight. In sostanza i modugnesi parteciperanno nei primi mesi del nuovo anno alla Coppa Italia Nazionale. A contendersi l’ambito trofeo ogni anno sono le migliori otto squadre meglio classificate, quattro per ogni girone, al termine del girone d’andata.

La politica è la via dell'inganno

Cosa stia succedendo nell’UDC a Modugno, al partito che in questi ultimi tempi ha raccolto consensi e successi ben superiori al numero dei voti raccolti, è uno dei tanti misteri che la politica locale ci regala. In politica i calcoli e la pianificazione strategica sono essenziali. Ogni azione viene preceduta da un’accurata valutazione delle forze coinvolte.

La vittoria politica più ambita è quella che si conquista senza clamore, senza l’uso della forza. La gente comune ignora come tutto ciò che accade in politica sia la conseguenza di un piano preciso e di una organizzazione sofisticata. L’azione politica viene condotta con tutti i mezzi possibili e il suo obiettivo non è la vittoria ma il profitto che si può ricavarne. Non si mettono mai due forze a confronto, non si cerca mai la vittoria con il prevalere di una forza sull’altra, ma se è necessario si «colpisce l’uovo con la pietra», cioè si attacca il vuoto con la pienezza, «ciò che conta è l’arte della politica, una sfida di intelligenze, non un confronto di forze ».

In Italia, e a Modugno ancora di più, i voti, come le famose azioni in Mediobanca, si pesano e, in un sistema maggioritario come quello che elegge il Sindaco, i voti del Centro pesano di più. I voti che il gruppo Vasile raccoglie sono voti pesanti; il loro peso nella prossima campagna elettorale sarà certamente decisivo nel determinare da quale parte penderà la bilancia nel dopo voto. Il livello dei risultati raggiunti negli ultimi anni dimostra la validità e l’acume politico che caratterizzano il candidato sindaco Vasile.

Considerare pertanto la rottura con i vertici provinciali del partito come il frutto di un momentaneo offuscamento delle sue capacità politiche potrebbe rivelarsi come la sottovalutazione dell’aristotelico “animale politico” che dal 1995, ininterrottamente, siede in consiglio comunale. Molti ritengono invece che l’episodio sia parte di un preciso piano strategico elaborato da chi conosce a fondo la politica modugnese. D’altronde vale il detto: se conosci l’avversario e conosci te stesso, non devi temere il risultato di cento battaglie. Se conosci te stesso ma non il tuo nemico, per ogni vittoria ottenuta potrai subire anche una sconfitta. Se non conosci né il nemico né te stesso, soccomberai in ogni battaglia. Se è vera gloria lo diranno i posteri in quel dì di maggio.

Piero Lacalamita e la passione per il calcio

Tantissimi i ragazzi passati dall’Us Modugno. Qualcuno ha continuato a giocare a calcio, altri no. Tante facce, tante storie che si sono sfiorate, intrecciate.

“Sono tantissimi – esordisce il dirigente Piero Lacalamita – i ragazzi che sono passati di qua. Con loro abbiamo vissuto tante belle esperienze ed abbiamo cercato di metterli sempre nelle migliori condizioni per poter giocare e crescere serenamente. Non abbiamo vinto tantissimi trofei – continua il dirigente – ma li abbiamo aiutati a crescere in un ambiente sano, praticando sport, cercando di aiutare questi ragazzi a restare lontano da distrazioni pericolose. Credo che ciò, soprattutto nell’epoca che stiamo vivendo può di per sé essere considerata una cosa molto importante. Da quando sono qui abbiamo vinto due titoli provinciali nella categoria giovanissimi ed altrettanti in quella allievi”.

“Un anno siamo approdati alle finali regionali. Nel 1997 dopo la vittoria del titolo provinciale abbiamo sancito un gemellaggio con la città di Podgorica e siamo stati invitati in Montenegro per giocare un quadrangolare con le rappresentative di Podgorica, Serbia, Montenegro. Ciò, al cospetto di autorità locali ed il Ministro dello Sport montenegrino. Dei ragazzi che sono passati da noi ricordo sicuramente Carlo Cardascio, attualmente in forza al Catanzaro, ma che ha militato anche con Bari, Martina e Moens in Belgio”.

Regionali Nuoto Master: i risultati della prima giornata di gare

Domenica 6 Febbraio si è tenuta a Taranto la prima giornata di gare che ha visto impegnati alcuni degli atleti della G.P. Modugno, l’elenco dei primi medagliati:

200 misti

Fabrizio De Serio: ORO(2’35”50)
Giorgia De Vietro: ARGENTO(3’31’40)
Maurizia Bizzarro: ARGENTO(3’15″17)
Luigi Nesta: BRONZO(3’50”01)

100 rana

Alessandra Ferrara: ORO(1’36″10)
Grazia Dirella: ARGENTO(2’00”68)
Maurizio Chieco: BRONZO(1’42’22)
Marcello Ceglia: BRONZO(1’35”08)

50 farfalla

Filippo Ardito: ORO(34″4)
Grazia Dirella: ARGENTO(49”29)
Niki Oro: ARGENTO(29”75)
Gianfranco Peragine: BRONZO(32”86)
Martina Fariello: BRONZO(46”30)

200 farfalla

Sabino Ricci: ORO(4’27″98) – nuovo record regionale
Gigi Cagnetta: ORO(2’42”67)

50 stile libero

Filippo Ardito: ORO(30”70)
Jole Bussola: ORO(31”40)
Roberto Bellomo: ARGENTO(29”33)
Maria Pia Argentieri: ARGENTO(32’20)
Jaime Hernandez Aguero: ARGENTO(26”75)