Popoli e Costituzioni: associazione a tutela dei diritti costituzionalmente riconosciuti

Popoli e Costituzioni è una fondazione onlus presente a Modugno da più di trent’anni, con presidente onorario l’ex Procuratore della Repubblica Nicola Magrone.

La Fondazione si articola in vari organismi: per la pubblicazione della rivista “Sudcritica”, di libri, manuali, guide, e, più in generale, per svolgere attività editoriale “secondo criteri e con finalità di solidarietà sociale”, si avvale delle “Edizioni dall’Interno- Sudcritica”; mentre, per attività di dibattito culturale e convegnistico, e per ogni altra attività di promozione sociale, ha come articolazione interna la Convenzione “Italia Giusta secondo la Costituzione”. Una rubrica televisiva autogestita e curata da Mino Magrone sull’emittente televisiva Rtg, un sito internet (www. popoliecostituzioni.it) e, al suo interno, un forum di discussione di argomenti attuali di varia natura completano la presenza mediatica della fondazione.

“Il vero adeguamento dello Stato alla stagione dei diritti dell’Individuo e delle ragioni della collettività – ha scritto Nicola Magrone – si fa attuando la Costituzione italiana, non modificandola”. Questa è la premessa fondamentale intorno alla quale vertono le attività della Fondazione, a partire dal volume “Il piccolo libro della Costituzione”, pubblicato dalle edizioni “dall’Interno- Sudcritica” e curato da Nicola Magrone con l’obiettivo di “leggere oggi la Carta Costituzionale; contiene il testo aggiornato della Costituzione, “annotato ed assistito – articolo per articolo – da un minimo di informazione storica, giuridica, finanche di cronaca dei nostri giorni”.

A difesa della Costituzione e dei beni storici di Modugno

Questa è la “rivoluzione mite” di Italia Giusta. Chiediamo a Francesco Taldone, membro del Direttivo di Italia Giusta, di parlarci, appunto, dall’interno dell’associazione di cui fa parte.

“La nostra fondazione, vista anche la sua età, è molto radicata nel territorio. Suo obiettivo fondamentale è lo specifico impegno culturale e sociale per la conoscenza di massa e per la difesa e l’attuazione della Carta Costituzionale Italiana del 1948. Esiste, in più, una dislocazione nel Salento con una sede e un Direttivo a Lecce, dove si organizzano eventi, convegni e si promuovono iniziative. In ogni attività di Italia Giusta secondo la Costituzione è sempre proclamata l’assoluta centralità della nostra Costituzione di cui, di volta in volta, vengono trattati e analizzati alcuni articoli”.

“Il nostro occuparci della Costituzione non è generico, perché riteniamo che parlarne senza conoscerla a fondo o citarla nella sua interezza senza analizzarne i singoli articoli equivalga, in realtà, a non dire nulla. Perché la Carta Costituzionale a cui Italia Giusta fa riferimento è quella originaria del 1948? Perché a differenza di quello che si pensa, secondo noi la Costituzione del ’48 presa senza modifiche, stranezze, rimaneggiamenti e alterazioni non è affatto un rottame. Non è qualcosa da modificare per adattarla ai tempi che cambiano. Questo nostro modo di vedere è diametralmente opposto a quello dominante che accomuna, direi, la maggior parte delle componenti dello spettro politico”.

“Anche per questo motivo, la nostra associazione procede come organismo indipendente; non s’appoggia a nessuna organizzazione politica. I nostri incontri settimanali, ai quali tutti possono partecipare, si risolvono in democratiche discussioni su principi e articoli della Costituzione, di volta in volta verificati nei casi di cui ci dà conoscenza la cronaca. E, solitamente, siamo costretti a prendere atto che tutti gli attori del nostro teatro politico che si dicono difensori della Costituzione, in realtà lo sono solo a parole, mentre la massacrano nei fatti”.

“I nostri incontri, inoltre, partoriscono iniziative di convocazioni di assemblee pubbliche su questioni riguardanti la comunità della nostra cittadina o su quelle meno dirette ma altrettanto toccanti relative alla nostra comunità nazionale. Esempi di argomenti dibattuti in queste assemblee? Negli ultimi due anni, siamo quasi sempre partiti dal caso amministrativo della nostra comunità modugnese: un caso esemplarmente anomalo, secondo noi, soprattutto negli ultimi dieci anni, di spegnimento di ogni fiammella di vitalità democratica e, perciò, di abbattimento un uno dei principi portanti della nostra Costituzione”.

A proposito dei congegni costituzionali che, tutto sommato, hanno preservato la nostra democrazia dal ’48 fino ai giorni nostri, agli inizi dell’estate del 2009 indicemmo un’assemblea cittadina in cui dichiarammo anticostituzionale il referendum che stava per aver luogo sulla legge elettorale, perché, secondo noi, se fosse passata l’opzione maggioritaria, sarebbe stato demolito un principio cardine, secondo la Costituzione, per eleggere le nostre rappresentanze parlamentari. A febbraio dello stesso anno discutemmo pubblicamente del caso Eluana Englaro.

Via Abruzzi: senza parcheggio il doppio senso è utopia

Via Abruzzi, doppio senso alternato “forzato”. In Via Abruzzi siamo già nel futuro. Potrebbe sembrare una di quelle strade che si vedono nel cartone animato “I Jefferson” o in molti dei film futuristici che tanto ci appassionano al cinema.

Solo un’automobile volante, infatti, potrebbe passare in questa strada ove niente e nessuno impedisce agli abitanti di parcheggiare su entrambi i lati. Ma non essendo in possesso di mezzi “futuristici” gli abitanti del quartiere Cecilia la trovano totalmente impraticabile. La via in questione copre due isolati. Su di essa si affacciano tre palazzi, due dei quali permettono l’uscita delle auto proprio sulla via.

Fin qui tutto regolare, ma il problema comincia quando lo spazio a disposizione per le manovre di uscita dai cancelli si rimpicciolisce e il normale attraversamento della strada viene reso praticamente impossibile da una serie di macchine parcheggiate. “Spesso sono costretta a fare numerose manovre per poter uscire dal cancello – testimonia Angela Cacciapaglia, residente in via Abruzzi – la mia macchina non ha il servosterzo quindi lascio immaginare la fatica a cui sono sottoposta”.

Ma il problema non è solo di chi ha bisogno di uscire dai parcheggi, ma anche di chi deve semplicemente transitare. La sottoscritta si è trovata, spesso e volentieri, nella situazione di dover indietreggiare, sperando che una macchina non sopraggiungesse da dietro, per poter far passare quella che veniva nella direzione opposta. Scene da “Mezzogiorno di fuoco” si ripetono ogni qual volta due macchine si ritrovano una difronte l’altra con gli autisti che rimangono perplessi su chi dei due debba fare marcia indietro.

Ovviamente la colpa di tutto questo ricade, in gran parte, sui residenti che, volendo la macchina parcheggiata sotto casa, non si fanno il problema del passaggio. Ma visto che, come affermava John Fitzgerald Kennedy “In assenza di pianificazione, la legge della giungla prevarrebbe ”, sarebbe il caso che l’amministrazione comunale provvedesse a mettere ordine al caos posizionando un semplicissimo cartello di divieto.

Le Onlus presenti sul q.re Cecilia riqualificano il territorio

La riqualificazione del quartiere inizia dalla terra: volontari al lavoro sulle aiuole di via Ancona. Gli scout dell’Agesci Bari 10 della parrocchia San Pietro in collaborazione con l’associazione culturale Giorgio La Pira. Un piccolo gesto ma un grande passo per il Quartiere Cecilia.

Domenica 6 febbraio, i ragazzi scout del gruppo Agesci Bari 10 della Parrocchia San Pietro, in collaborazione con l’associazione culturale Giorgio La Pira, hanno ottenuto una piccola vittoria nella sfida che gli americani chiamano “Garden in the ring”, verde in lotta. Armati di entusiasmo, zappe e carriole hanno lavorato per tutta la giornata alla sistemazione delle aiuole spartitraffico di via Ancona.

Una vittoria per tutti ma, principalmente, per Don Giuseppe Bozzi, il parroco della parrocchia San Pietro che si è battuto strenuamente per ottenere questo risultato che, finalmente, ha preso corpo. Il nostro giornale ha seguito le tappe di questa battaglia. Prima la segnalazione, poi la richiesta inascoltata da parte del Comune, la risposta benevola ma insufficiente della Regione e, infine, la tanto attesa realizzazione.

“Questa è la dimostrazione che quando promettiamo una cosa la manteniamo – afferma un Don Giuseppe – ci siamo anche autotassati come parrocchia per ottenere questo risultato ma ne è valsa la pena”. Le piante che sono state posizionate nelle aiuole sono quelle comprate dalla parrocchia e quelle che l’Istituto Agronomo di Valenzano ha generosamente donato. Per un totale di più di 100 esemplari tipici della macchia mediterranea.

“Questo piccolo gesto è una dimostrazione di come il quartiere possa e debba migliorarsi con le proprie forze – commenta Giuseppe Parlavecchia, presidente dell’Associazione Fratres – i ragazzi hanno riscoperto il gusto di creare qualcosa, molti di loro non avevano mai preso una zappa in mano. Vogliamo invitare tutti gli abitanti di Cecilia a cooperare per mantenere vive e curare queste piccole piante, che hanno bisogno dell’aiuto di tutti per essere salvaguardate e crescere”. La posa delle piante è stata diretta dall’agronomo Gaetano Ladisa, storico membro degli scout e dell’associazione Giorgio La Pira.

Trasporto pubblico: ne usufruiranno gratuitamente alunni e disabili

Bus urbani, 250mila km dall’ospedale San Paolo fino alla zona artigianale. In “politichese” si dice che un paese che vuole crescere deve migliorare le proprie infrastrutture. Tra queste un’importanza strategica è ricoperta dai trasporti e ancor più da quelli pubblici che spesso possono rispondere sia ad esigenze ecologiche che ad esigenze sociali.

Di questo abbiamo parlato con l’assessore ai Trasporti del Comune di Modugno, Giuseppe Mangialardi, nel tentativo di capire come l’amministrazione si sta muovendo per perseguire obiettivi strategici per la città. Se da un lato è vero che la presenza di mezzi pubblici urbani non è abbastanza numerosa da dissuadere dall’utilizzo di mezzi privati, è pur vero, riferisce l’assessore, che i nostri mezzi rispondono soprattutto alle esigenze di anziani e dei pazienti di ospedali.

«Negli ultimi anni – sottolinea Mangialardi – il chilometraggio del percorso urbano è aumentato da 100.000 a 250.000 chilometri, a costo zero per il Comune, e la linea dei pullman Miccolis raggiunge il “SERT”, la ASL di via I maggio, il “Cavallino”, l’ospedale “San Paolo” e la zona artigianale». Un’attenzione particolare merita il servizio per i disabili e per gli anziani: per loro il trasporto pubblico è gratuito se rientrano nei casi previsti dalla legge 104/92. L’assessore precisa che «il servizio ad oggi è erogato a 78 persone che ne hanno fatto formale richiesta e collega le scuole in cui gli studenti disabili sono iscritti e i centri diurni di accoglienza, servendo anche la popolazione di zona Cecilia».

Per fornire il servizio il Comune si è dotato di 3 automezzi di cui 2 di proprietà comunale e 1 in comodato d’uso impiegando 3 autisti a tempo indeterminato e 3 autisti più un assistente su ogni mezzo con contratto a tempo determinato. Circa i trasporti extraurbani, bisogna precisare che questi non sono di competenza comunale eppure l’intervento del Comune è stato necessario per la pianificazione di tragitti anche fuori dal nostro territorio per il raggiungimento di centri di cura ospedalieri come il “Di Venere” o altri centri riabilitativi per disabili, tutto a spese della Regione.

Ma parlando di trasporti non si può non pensare all’annoso problema delle ferrovie che di fatto tagliano in due il paese. «Circa il tracciato ferroviario appartenente alle ex Ferrovie dello Stato – ci informa l’assessore – esiste un progetto che prevede la delocazione del percorso ma l’aggiudicazione dei lavori è sospesa per un contenzioso tra le aziende concorrenti e i tempi, essendo giudiziari, non sono quantificabili. Diverso discorso invece va fatto sul tracciato delle FAL che vedrà l’interramento dei binari e per la cui realizzazione sono previsti tempi brevi: il progetto accompagnato da un finanziamento di € 26.000.000 è stato appaltato ed è in corso l’approvazione di Comune e Regione». Insomma, parlando di trasporti e viabilità, fuor d’ironia possiamo affermare che di strada ne è stata fatta ma c’è ancora da camminare.