GP Modugno: ancora una vittoria per la squadra di nuoto modugnese.

Successo della GP Modugno al trofeo Primavera

Successo della GP Modugno al trofeo Primavera. Foto di Carlo Grandi

Dopo il successo alle regionali invernali dello scorso febbraio, il team di Cagnetta si porta a casa un nuovo trofeo quello del “meeting Primavera”,  conseguito alle piscine del quartier S.Paolo di Bari.

Quasi 600 atleti hanno partecipato, nelle giornate del 2 e 3 aprile, al primo trofeo di nuoto “Primavera”, organizzato dalla seconda società modugnese SSD Sharks Academy. La manifestazione si è svolta nel complesso sportivo delle piscine comunali del quartier S.Paolo a Bari, in una cornice di festa e sano agonismo, tra squadre provenienti da molte regioni, tra cui Calabria, Campania, Lombardia e Lazio. Degna di nota anche la partecipazione di un team ungherese, la “Budapest Senior Swimming Club”. Al termine delle gare, gli atleti della GP Modugno, hanno conquistato ben 54 medeglie, di cui 36 ori, 11 argenti e 7 bronzi, totalizzando 54281 punti, 20000 in più della seconda classificata, la Netium SSD.

Pienamente soddisfatto il mister Cagnetta: “Nonostante i carichi di lavoro siano in questo periodo maggiori del solito, la prova dei ragazzi è stata molto positiva, caratterizzata da performance vicine, o, come in alcuni casi, migliori delle gare regionali, gare alle quali gli atleti arrivano al massimo della condizione”. “Nonostante – continua Cagnetta – il trofeo Primavera rappresentasse solo una tappa di avvicinamento alle regionali estive di giugno, e nonostante le numerose defezioni dei nostri atleti, alle prese con qualche acciacco muscolare che li ha costretti a bordo vasca, le altre squadre della regione non ne hanno saputo approfittare”. Alle congratulazioni alla squadra si è aggiunto anche il presidente della società Vittorio Scagliarini che nei giorni passati ha fatto affiggere all’intero della piscina comunale, un manifesto di notevoli dimensioni, che ricorda il successo alle scorse regionali invernali.
In ultimo registriamo il primato regionale conseguito da Gianfranco Cioce della GP Modugno, nei 100 rana, con il tempo di 1’27”21.

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Settant'anni dopo…il soldato Pepe ritorna nella sua terra

Non si poteva scegliere migliore occasione, quale quella delle celebrazioni per i 150 anni dalla proclamazione del Regno d’Italia, per il ritorno nel paese d’origine dei resti mortali del soldato modugnese Francesco Pepe, caduto il 16 aprile del 1941 sul fronte greco/albanese a seguito delle gravi ferite riportate nel combattimento che permise la riconquista del passo di Klisura.

 

La cerimonia, iniziata nella mattina del giorno 8 aprile scorso presso il Sacrario dei Caduti d’Oltremare di Bari, con la consegna solenne alle rispettive Autorità cittadine dei resti di 13 Caduti, dei quali Francesco Pepe era l’unico pugliese, è proseguita in forma più raccolta e sentita nella Chiesa Matrice Maria SS. Annunziata, alla presenza delle Autorità militari e civili. Al rito della benedizione dell’urna, celebrato dal parroco don Nicola Colatorti, hanno presenziato il Sindaco di Modugno, dott. Giuseppe Rana, la Presidente del Consiglio Comunale, avv. Stella Sanseverino e le rappresentanze delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma di Modugno e dei Comuni limitrofi, fra cui la delegazione bitontina dell’Istituto delle Guardie d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon. Da evidenziare la presenza altresì della delegazione dell’Associazione Nazionale del Fante – Sezione di Val Menaggio (CO), alla sua prima partecipazione dopo la sottoscrizione del protocollo d’intesa con il Comitato Feste Patronali e le locali Associazioni Combattentistiche e d’Arma, un cui iscritto ha avuto l’onore di portare l’urna in solenne corteo dalla Chiesa al camposanto cittadino.

Al termine del rito, prima dell’allocuzione del Sindaco Rana, il quale ha evidenziato nel suo intervento il valore del sacrificio di Francesco Pepe e di tanti silenziosi eroi ai quali dobbiamo la riconquista delle libertà civili e democratiche, è stata data lettura di un messaggio di saluto a firma del Presidente Nazionale dell’Associazione del Fante, il M.d.L. Antonio Beretta. Particolarmente toccanti, nel messaggio, gli accenni al superamento delle divisioni di parte e l’invito a guardare con spirito di gratitudine il supremo sacrificio di Francesco Pepe, ed i riferimenti al Beato Papa Giovanni XXIII, da poco proclamato Patrono dell’Esercito Italiano, già Fante presso il 73° rgt. f. “Lombardia”, cui è stata affidata la celeste intercessione per tutti i Caduti. Al termine della lettura del messaggio, lo stesso è stato consegnato alla figlia del Caduto, visibilmente commossa.

Ma chi era Francesco Pepe? Nato a Modugno l’8 gennaio 1915 da Domenico e Anna Caputo, da poco coniugato con Giacoma Muraglione, dalla quale ebbe una figlia, Anna, di soli tre mesi quando egli cadde in combattimento, venne mobilitato allo scoppio del secondo conflitto mondiale nell’11^ Armata – VIII Corpo d’Armata – 47^ Divisione di Fanteria “Bari”, dislocata sul fronte greco/albanese. All’atto dell’avanzata finale italiana l’11^ Armata, iniziò il proprio movimento il 13 aprile lungo la direttrice Tepeleni – Argirocastro – bivio di Kalibaki – Gianina – Missolungi. Anch’essa incontrò una dura resistenza e difficoltà rilevanti connesse al movimento e dove le interruzioni erano sempre faticose da superare. Nonostante tutto il 17 riconquistò Klisura. In quello stesso giorno lo schieramento delle retroguardie avversarie dal Tomori al mare era crollato; la sinistra dell’Armata, con la Pusteria, attestava ad Ersekë; al centro la Bari risaliva la valle della Vojussa verso Premeti, mentre in quella del Dhrinos la Ferrara e la Casale si avvicinavano ad Argirocastro; l’ala destra, alquanto più arretrata, era a Porto Palermo. Fra il 19 ed il 22 reparti della Bari, della Cagliari e della Cacciatori delle Alpi ebbero ragione della testa di ponte di Perati, congiungendosi con quelli della 9^ Armata giunti in contemporanea.

Scende in campo la società civile: Angiulli candidato sindaco

Pubblichiamo il comunicato stampa pervenuto in Redazione recapitato dall’ ufficio stampa della lista civica “Impegno per Modugno”. A Modugno si è costituita l’associazione “Impegno per Modugno” coordinata e ideata da Massimo Angiulli. Tale associazione ha dato vita alla lista civica omonima che presenta come candidato sindaco alle prossime amministrative Massimo Angiulli. Un gruppo di cittadini appartenenti a diverse realtà imprenditoriali, sociiali e professionali con il primo obiettivo di dare voce, ascolto e sguardo a chi non ha voce, ascolto e rispetto.

Dai primi bisogni sociali alle grandi scelte per una politica seria, onesta, coerente e dignitosa. Senza padroni nè paladini ma tutti uguali e tutti cittadini per dare un contributo, per cambiare la modalità di fare politica, intesa come vero servizio per il cittadino e nessuna ambizione di potere. Ridare entusiasmo e riaccendere la speranza ormai sopita. Riavvicinare il cittadino alla politica e l’amministrazione ai bisogni del cittadino. Noi e non io, essere e non avere, la persona al centro dell’attenzione e non gli interessi di pochi, la  dignità e non il malaffare, la moralità e la legalità prima della mediazione e del compromesso. Questo lo scopo dei candidati al Consiglio comunale che in alcuni mesi hanno fatto un percorso insieme, senza pregiudizi e prevaricazioni, che ha portato a maturare questa scelta con Angiulli come guida “uno tra eguali”.

Massimo Angiulli ha avuto esperienze politiche negli anni 95/2001 dapprima come consigliere comunale e poi negli ultimi tempi anche assessore al Personale e ai Servizi demografici. Candidato 5 anni fa in una lista civica ha da sempre (per 12 anni) operato nel sociale fondando ,aderendo, ideando diverse realtà associative al servizio dgli ultimi, dei più deboli, degli ammalati ,dei disabili, degli  anziani; al servizio del volontariato, della scuola e dello sport, nonchè della cultura modugnese. Ama la sua città da cui ha le sue origini familiari da oltre 150 anni. Un modugnese “doc” che si presenta per soddisfare l’Impegno per Modugno,con le mani tese verso tutti, sapendo amministrare e volendo ridare vita al sorriso ed alle voci della città.

I.p.M. con Massimo Angiulli sindaco – Comitato elettorale via Cesare Battisti Modugno

Colpo duro alla destra

La destra al tappeto

Quello che doveva diventare il più grande partito di centro destra della storia locale, il catalizzatore del consenso elettorale dei modugnesi di centrodestra, il movimento politico che avrebbe dovuto guidare l’amministrazione comunale verso il futuro, si è scisso, fratturato, spaccato in due. Chi fino ad oggi ha rappresentato il PDL in consiglio comunale non ne fa più parte.

Chi di quel partito, nato su di un predellino – come dicono sfottendo a sinistra – ne fa ancora parte, si è schierato con Pinuccio Vasile che dimostra ancora una volta di essere in grado di cogliere in anticipo, proprio come una “antenna”, tutti i segnali, le intenzioni e…tentazioni politiche dei frequentatori ed aficionados del palazzo municipale modugnese. Fatti i complimenti a Pinuccio per i suoi meriti, bisogna però che qualcuno faccia il mea culpa per la brutta figura che si è realizzata. Brutta figura che i protagonisti locali del PDL, che hanno mantenuto fino alla fine la rappresentanza del partito nel consiglio comunale, certamente non volevano fare ma è stata, da loro, provocata e dai vertici provinciali e regionali (nazionali?) non inpedita. In ogni separazione le cause sono sempre addebitabili alle parti in lite; come sempre ci sarà qualcuno che giurerà di non avere alcuna colpa e altri che le addebiteranno tutte a chi va via.

Via sì ma dove? Una parte aderisce alla coalizione di Vasile portando in dote il simbolo del partito, mentre i consiglieri Mele e Romito sfideranno, in un’altra lista, chi ha creato le premesse per questa frattura non appoggiando la candidatura a sindaco dell’attuale presidente del consiglio comunale Stella Sanseverino. Quello che arriva agli elettori di centro destra, a Modugno, è un messaggio lanciato da chi, pur potendo, non ha saputo annullare il dissenso interno al gruppo e non permette agli elettori modugnesi del popolo della libertà di votare per un candidato sindaco del loro partito. Del resto sono anni che i vertici regionali del centro destra dimostrano di non avere alcuna conoscenza della classe politica locale, non li conoscono, non li seguono, non li fanno crescere e alla fine faranno piangere gli elettori per il colpo subito.

Giovani e Modugno : Via Crucis inter parrocchiale

“Sotto la sua croce…giovani nel mondo” è stato il titolo della Via Crucis svoltasi ieri sera in Piazza Garibaldi a Modugno. All’evento, organizzato e animato dai giovani delle cinque comunità parrocchiali di Modugno (Immacolata, Maria Santissima Annunziata, Sant’Agostino, Santi Apostoli e Sant’Ottavio) ha preso parte Mons. Domenico Ciavarella, vicario generale della nostra Diocesi di Bari-Bitonto.

La Via Crucis è stato divisa in cinque momenti di riflessione, ognuno dei quali è stato caratterizzato da una lettura di un brano biblico supportato dal racconto di una testimonianza importante: molto interessanti sono stati i filmati delle testimonianze di Giorgio La Pira, politico italiano che ha agito al servizio di Dio,e di Claudia Koll, la celebre attrice che ha raccontato la sua conversione alla fede cattolica. Significativi anche i segni deposti nel corso della celebrazione sotto la croce al centro del Cisternone alla fine di ogni momento; il primo segno è stata una brocca con l’asciugatoio, simbolo della vocazione cristiana al servizio degli altri. A seguire una lampada, segno della preghiera del cristiano che è luce che illumina la notte, una telecamera, segno della ricerca di notorietà e del guadagno facile; infine un megafono per significare che occorre rompere il silenzio e far sentire la voce dei cristiani nella società.

La Via Crucis si è conclusa con l’omelia del vicario che ha apprezzato molto l’impegno giovanile e ha sottolineato quanto la croce sia fonte di forza per tutti soprattutto nei momenti di sconforto, rivolgendo un pensiero ai giovani abbandonati dalla società e agli immigrati: in questa situazione di emergenza il cristiano deve avere un atteggiamento di accoglienza perché solo così puo’ vivere pienamente la  Pasqua. E’ stata una Via Crucis che ha colpito molto i tanti modugnesi presenti che hanno manifestato il loro gradimento con un caloroso applauso finale.