Vasile raccoglie nuovi consensi

Pinuccio Vasile e Nicola Canonico

Pinuccio Vasile (Moderati e Popolari) guadagna nuovi consensi. Anche la lista Schittulli appoggerà la sua candidatura a sindaco, abbandonando la coalizione gravitante intorno all’Udc. E non è tutto. Sabato scorso il Pdl, in un incontro alla presenza del segretario regionale Massimo Cassano e di Nicola Canonico (segretario regionale dei Moderati e Popolari), ha sottoscritto l’accordo con Vasile.

Per qualche giorno l’intesa ha visto convogliare nel nuovo gruppo solo una parte del Pdl, guidato da Mario Pilolli. I tre consiglieri uscenti del partito, Stella Sanseverino, Pino Mele ed Enzo Romito, avevano infatti deciso di uscire dal Pdl e appoggiare l’Udc di Filippo Bellomo. Nelle ultime ore nuovo cambio di scena con la ricomposizione del partito, tutto a sostegno di Vasile.

Ed è proprio di ieri la nota del coordinatore provinciale del Pdl e vice coordinatore regionale, Antonio Distaso, che annuncia ufficialmente “l’accordo politico con la lista dei Moderati e Popolari che fa capo al consigliere regionale Nicola Canonico”. “Alle prossime elezioni amministrative – sottolinea Distaso – il centrodestra si presenta unito in tutti i nove Comuni della provincia di Bari interessati al voto. Intorno al Pdl abbiamo registrato un grande consenso, riuscendo in alcuni casi ad allargare l’alleanza di centrodestra a tutta l’area moderata”.

“Finalmente possiamo andare avanti per vincere alle prossime elezioni amministrative – ha commentato Canonico – Abbiamo stretto un importante patto politico con il Pdl sulla base di un programma che abbiamo condiviso con gli interlocutori del centrodestra. I Moderati e Popolari -prosegue il segretario- correranno con il Pdl. Lo faremo con entusiasmo come sempre, pur continuando a rimanere equidistanti dai due poli e mantenendo l’autonomia precipua del nostro movimento. Un’intesa -conclude- che ci fa sperare in grandi risultati per le amministrative e che non potrà che consolidare il radicamento sul territorio del nostro movimento moderato e centrista per vocazione”.

 

Diritto allo studio: A Bari scarseggiano le borse di studio

Cinquant’anni di riforme, movimenti di massa composti da studenti e gruppi etnici formati per aggregazione spesso spontanee; giovani che guardano al futuro puntando sul lavoro credendo “utopicamente” nella possibilità di un mondo migliore e voglia di incrementare le proprie capacità non sono ancora sufficienti a livellare le ineguaglianze nei diversi sistemi universitari europei.

L’accesso all’istruzione universitaria è ancora fortemente influenzato dallo status socio economico famigliare. Dagli indicatori statistici EUROSTAT, EUROSTUDENT e OCSE risulta che in tutti i paesi europei gli studenti di condizioni socio-economiche disagiate hanno minori opportunità di iscriversi all’università. L’origine sociale ed economica spesso devia la scelta di proseguire gli studi dopo la scuola dell’obbligo perché i costi (tasse di iscrizione, mantenimento e libri) sono affrontati dalle famiglie o dagli stessi studenti con enorme sforzo; al contrario è appurato che gli studenti con un elevato status socio-economico non combattono con queste difficoltà avanzando su un percorso più stabile ed accomodante.

Al netto della polemica tra i ragazzi intervistati a Bari, emerge che scarseggiano i fondi per le borse di studio che oggi, per la stragrande maggioranza, sono auto finanziati dagli studenti tramite un’apposita tassa. L’università di Bari insieme al Politecnico di Bari totalizzano circa 66 mila studenti di cui solo una bassa percentuale è risultata vincitrice di borsa di studio nell’anno accademico in corso. L’art. 34 della Costituzione, garantendo il diritto allo studio, cita: “… i capaci ed i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso”.

La Costituzione non fa discriminanti sul lavoro dei genitori, ma solo sulla possibilità economica e le capacità, ma secondo i dati e le affermazioni della realtà che vivono gli studenti intervistati, le tasse studentesche non bastano a finanziare tutti coloro che ne hanno diritto. Gli studenti idonei, che non l’hanno ottenuta per mancanza di fondi sono 9010 ragazzi a Bari. Molto alta è anche la percentuale tra i ragazzi pugliesi, tra i 20 e i 30 anni, intervistati che non si iscrive in quanto è comprovato che la condizione finanziaria incide sia prima che dopo l’accesso agli studi universitari. Malgrado tutto l’ “Eventus docet” (l’esperienza insegna) sosteneva il sommo autore latino Tito Livio. L’esperienza dei nostri precursori ha insegnato e dovrebbe continuare ad insegnare a noi giovani che nonostante le difficoltà è importante provarci. Non deve limitare il punto di partenza, quello che conta è il punto d’ arrivo.

"Dalla Sofferenza alla Gioia" mostra d'arte nei locali della Chiesa dei Cappuccini

Cari lettori questa settimana vi proponiamo, in vista della Pasqua, una mostra di artisti locali sul tema del cammino dell’uomo dalla sofferenza alla gioia organizzata dalla Parrocchia Immacolata di Modugno; saranno esposte 17 opere nei suggestivi locali della Chiesa dei Cappuccini dal 17 aprile al 14 maggio dalle 19 alle 21. La mostra avrà più momenti. Quattro imperdibili appuntamenti presso la Chiesa dei Capuccini con ingresso libero. Domenica 17 aprile ore 20.00 – Concerto Stabat Mater di Pergolesi per soprano, mezzo soprano e quartetto d’archi; Venerdì 29 aprile ore 20.00 – Presentazione del libro “Viaggio nel Silenzio” – Immagini, musica, parole per raccontare un cammino; Venerdì 6 maggio ore 20 – L’Arte si racconta – La Pietà di Michelangelo (a cura di Paola Zaccheo); Venerdì 13 maggio ore 20,00 – Incontro – Dibattito “La Solidarietà e la Donazione: Un binomio affascinante” l’importanza e il valore della donazione (a cura del gruppo FRATRES).

 

Grazie ai progressi scientifici aumenta l'aspettativa di vita

Dal 1861, anno dell’unità d’Italia, la sanità nazionale ha realizzato progressi notevoli per la tutela della salute. Il ministro della Sanità Ferruccio Fazio durante un’intervista nel 2010 ha dichiarato – “In passato si moriva intorno ai 33 anni e a causa delle precarie condizioni igienico sanitarie il 44% dei bambini moriva sotto i 5 anni. A distanza di 150 anni la situazione si è evoluta e le differenze tra nord e sud si sono ridotte”.

Grazie al progresso della scienza statistica e delle stime effettuate dai principali indicatori demografici dell’ISTAT ed EUROSTAT,è emerso che l’aspettativa di vita registrata nel nostro Paese è di 79,1 anni per gli uomini e 84,3 anni per le donne, con una media comune intorno agli 81,5 anni. Queste quote fanno dell’Italia la quarta potenza mondiale per longevità dopo Giappone(86,9), Svizzera(82,4) e Francia (81,8). Nell’ultimo decennio la percentuale di soggetti con età superiore ai 65 anni è aumentata al 20% cosi come risulta in espansione il numero di persone anziane sopra gli 85 anni.

Sorprendentemente triplicato risulta il numero di ultra centenari ,i “grandi vecchi” che è passato da 5400 individui in tutta la penisola nel 2001, a 16 mila del 2011. Il merito è da attribuire ai progressi scientifici e alle nuove tecnologie che ci permettono di vivere meglio in condizioni sanitarie ottimali. Per migliorare ulteriormente la qualità di vita futura è necessario implementare le tecnologie che abbiamo già a disposizione, soprattutto quelle che mirano a curare le malattie.

 

 

Quartier Cecilia invaso dai volantini

Abbandonati. Accolti con entusiasmo quando costituiscono una novità e poi dimenticati. Usati e poi lasciati per strada. Ecco dove vanno a finire i numerosi volantini delle offerte dei supermercati. Non nelle buche delle lettere, non nelle apposite cassette comuni, ma per terra.

Eppure quasi tutti i palazzi della Zona Cecilia si sono dotati di una comoda buca esterna per la pubblicità, questo per evitare i noiosi squilli del citofono, a tutte le ore, del poverino di turno che, con la pioggia o con il sole, con il vento o la neve, gira per i palazzi distribuendo il volantino pubblicitario. Una cassetta comune, generalmente posta vicino al citofono, che deve accogliere tutte le forme di pubblicità cartacea. Ma spesso e volentieri la pubblicità finisce col tappezzare le strade e i marciapiedi antistanti i palazzi, divenendo rifiuti.

Un ottimo uso delle risorse naturali. Rimane ancora un mistero se siano i responsabili del volantinaggio a buttare per terra la pubblicità, o gli stessi inquilini dei palazzi che, una volta letti, trovano che l’asfalto sia il luogo ideale per questi pezzetti di carta. Non è il caso di entrare nel merito della correttezza di chi viene pagato per fare volantinaggio e che, invece, pensa bene di buttare la pubblicità per terra. È necessario ricordare, però, che la carta è un materiale riciclabile e che invece di imputridire sporcano le strade, i giornali letti o in avanzo potrebbero comodamente essere gettati nell’apposito bidone della carta che non è poi tanto distante.