Il Modugno Volley pareggia i conti e spera di centrare le semifinali

Modugno VoleyVittoria doveva essere e vittoria è stata. Il risultato dell’andata infatti, imponeva alla formazione allenata da Claudio Loiacono, dopo la sconfitta per 3-0 subita nel fortino dell’Azzurra Patrono Carosino, un prova superba per assicurarsi “la bella” in questa fase dei quarti play off, che garantirà l’accesso alle semi finali.

 

Determinazione, grinta, concentrazione e voglia di vincere, erano queste le armi in più, messe in campo dai biancazzurri “trascinati” da un Nicola Regina, protagonista di una prova tutta cuore e carattere. Successo che ridona quella convinzione nei propri mezzi, visto che le ultime prestazioni in campionato e il match di andadata dei play off,lasciavano presagire ad un Modugno Volley stanco e con poche speranze.

Primo set combattuto, con l’Azzurra Patrono Carosino pericolosa, ma allo stessoconsapevole che il Modugno avrebbe avuto una reazione d’orgoglio dopo la sconfitta nell’incontro precedente. Anche il secondo set è stato vinto con non poche difficoltà e sofferenze, per 25 a  23, con un recupero di ben 5 punti da parte di capitan Cramarossa e compagni che nel parziale erano sotto per 11 a 16. Terzo e ultimo set della gara, avvincente concluso con 28 a 26, vietato ai deboli di cuore.

“Sono molto soddisfatto dell’agonismo dei ragazzi messo in gara. Questo è stato il nostro punto di forza durante tutto il campionato, ma che nelle ultime gare è venuto a mancare” – commenta Mr Loiacono, che poi aggiunge – “Questo è un segnale positivo che ci deve rendere maggiormente ottimisti.Nella prossima gara servirà sicuramente più concetrazione, per mettere in pratica la tattica provata in allenamento. Lasciatemi infine ringraziare questi meravigliosi sostenitori, che con il loro tifo hanno galvanizzto e supportato gli atleti, contribuendo ad una bella serata di sport”. L’appuntamento per la terza e decisiva gara play off tra il Modugno Volley e l’Azzurra Patronato Carosino, è per domani, domenica 22 maggio 2011, alle ore 18:00, presso il Palazzetto dell Sport di Via Paradiso. Accorrete numerosi.

Barriere acustiche: 10 anni di inutili denunce

Tratto della SS 96

Sono anni ormai che i residenti di Porto Torres vedono i loro sogni infranti. Il problema principale per gli abitanti del quartiere periferico di Modugno, infatti, è proprio la difficoltà nel riuscire a dormire tranquillamente. Come ben sappiamo, il quartiere è circondato da due importanti bretelle stradali: la strada statale 96 che collega Bari a Foggia e Potenza, e lo snodo autostradale Bari- Taranto.

“La situazione è insostenibile” urlano gli abitanti di via Guido Reni e via Paolo Marzi. Sono passati già più di dieci anni dalla prima denuncia presentata dai cittadini all’allora sindaco Bonasia. Numerosi sono stati gli esposti, le raccolte firme, le relazioni tecniche ed i rilievi fonometrici, tutto per chiedere all’Anas di installare lungo il tratto in questione (poche centinaia di metri) delle barriere fonometriche che assorbano il rombo continuo degli automezzi che a qualsiasi ora del giorno attraversano le due strade in questione.

“Il disagio acustico dovuto alla SS 96 per il tratto in cui questa corre parallela alle abitazioni – leggiamo nelle conclusioni della relazione realizzata nel lontano 2002 con determina del 14 maggio 2002 del terzo settore del comune di Modugno – si avverte in tempi immediati a causa dell’elevato rumore di fondo prodotto dal continuo passaggio di mezzi mobili di vario tipo e dimensioni, al punto da giustifica la misura del livello di rumore solo come adempimento di un obbligo istituzionale”.

“Dal riscontro dei livelli equivalenti ponderati di rumore registrati – leggiamo più avanti – si deve evidenziare una situazione di effettivo disagio per gli abitanti della abitazioni presenti lungo il tratto interessato; disagio dovuto agli elevati livelli di rumorosità presenti ma soprattutto al persistere di un elevato rumore di fondo immediatamente sensorialmente percepibile. […] Pertanto, sarebbe opportuno e necessario a provvedere quantomeno per il tratto della SS 96 all’installazione di sistemi tecnologici di abbattimento del rumore, ad esempio pannelli fonoassorbenti e/o fono riflettenti o quant’altro si dovesse eventualmente ritenere utile a tal fine”.

Il comune di Modugno, in una raccomandata del 9 gennaio 2003, comunica che “i rilievi fonometrici effettuati dal 22 al 29 ottobre 2002, evidenziano la necessità di predisporre a cura e spese dell’Anas adeguati sistemi di abbattimento del rumore al fine di salvaguardare la salute dei residenti nel popoloso quartiere cittadino”. In risposta a tutto questo, l’Anas S.p.a., che dovrebbe risolvere la questione, ha risposto in una nota protocollata risalente al17 agosto del 2004 “inserendo l’area interessata nel piano generale assicurando la risoluzione del problema segnalato secondo l’idoneo grado di priorità previsto dall’art. 3 del D.M. Ambiente del 2000”.

Wedding planner: nozze da sogno con i consigli di un'esperta del settore

Figura professionale recente, importata dagli Stati Uniti e solo da una decina d’anni relativamente diffusa in Italia.

Può spiegarci in maniera semplice chi è un Wedding planner? Il wedding planner è una figura professionale relativamente recente, ideata oltreoceano e sviluppatasi in Italia da una decina d’anni. E’ un direttore d’orchestra che mette insieme in modo armonico tutti gli ‘strumenti’ necessari ad organizzare un matrimonio. dedicandosi alle attività di creazione del concept dell’evento, affinché sia impeccabile dal punto di vista organizzativo.

Come è nata l’idea di avviare un’agenzia di wedding planning? È nata da diverse esigenze. Innanzitutto la volontà di progredire in un settore di competenza già da diversi anni. La conoscenza pluriennale ha permesso di individuarne pregi e difetti di tale mercato e da questa motivazione è nato il desiderio di affiancare tante coppie nelle scelte da adottare per organizzare al meglio un giorno tanto importante.

Gli sposi in primo piano sempre e comunque? Assolutamente si! Il Wedding Planner non è una figura che si intromette nel loro matrimonio. Al contrario. E’ una figura che con la sua professionalità, tranquillità, creatività e discrezione crea INSIEME A LORO il giusto ”mix” tra desideri e realizzazione. La capacità di entrare in sintonia con la coppia il quale dovrà carpirne i gusti, le aspettative e i sogni più nascosti.

Quale è il vostro metodo di lavoro? Semplice. Per comprendere a fondo i sogni, la personalità e gli obiettivi della coppia la fase iniziale è incentrata sul dialogo Conseguente alla fase iniziale c’è quella del “budgetario”, ovvero, assistiamo la coppia evitando inutili sprechi di denaro ottimizzandone le spese che il matrimonio comporta.

Il budget fissato inizialmente rimane solitamente immutato o dipende dalle soluzioni che trovate in corso d’opera? Si fa di tutto per mantenerlo inalterato, ma può capitare che gli sposi richiedano allestimenti particolari o rivedano le scelte iniziali con conseguente aumento o diminuzione di costi. Tutto viene comunque sempre concordato a priori.

Quanto tempo prima di sposarsi bisogna contattarvi e quanti incontri sono previsti con gli sposi, orientativamente? L’ideale sarebbe 12 mesi prima per evitare situazioni di emergenza. Prevediamo almeno due incontri iniziali l’uno a carattere informativo l’altro conoscitivo. Stabilito l’incarico, ne susseguono altri per la definizione dei fornitori.

Usura: tutti a processo dal primo giugno i 27 presunti affiliati ai Parisi

Usura ed estorsioni a Modugno: Il gip Giuseppe De Benedictis ha disposto il giudizio immediato su richiesta dell’Antimafia. Saranno processati dalla seconda sezione collegiale del Tribunale di Bari i 27 imputati (tra cui 8 modugnesi) accusati di associazione per delinquere finalizzata a usura, estorsione, riciclaggio ed esercizio abusivo del credito.

Il processo inizierà il primo giugno prossimo. Ad accogliere la richiesta di giudizio immediato formulata dalla pm Antimafia Elisabetta Pugliese è stato qualche giorno fa il gip Giuseppe De Benedictis (lo stesso che ha emesso l’ordinanza d’arresto), scongiurando il rischio scarcerazioni per decorrenza dei termini di custodia cautelare preventiva. Gli imputati, presunti affiliati al clan Parisi di Japigia, furono arrestati il 27 ottobre 2010 durante un blitz compiuto dai militari della Gdf barese.

Ventisei le misure cautelari emesse all’alba di quel giorno (18 in carcere e 8 ai domiciliari). Ad oggi sono ancora in carcere 9 di loro, 8 agli arresti domiciliari e gli altri 9 sono stati rimessi in libertà nel corso di questi mesi. Un errore nella notifica del 415 bis (l’avviso di conclusione delle indagini preliminari) rischiava di causare la scarcerazione di 12 imputati. La pm, infatti, nell’atto aveva omesso del tutto la parte che prevede i cosiddetti avvertimenti di legge, cioè la possibilità di rendere interrogatorio o di depositare memorie antro 20 giorni dalla notifica.

Dai sindacati l’appello alla politica : La zona industriale chiede attenzione

“Le aziende sono l’unica risorsa del territorio”. “Vogliamo il bene delle aziende per il bene dei lavoratori. La nostra parola d’ordine è: più attenzione”. L’appello-denuncia arriva da alcuni sindacalisti modugnesi che lavorano e rappresentano le più grandi aziende della nostra zona industriale. Michele Barile (rsu Fim Cisl – Getrag), Raffaele Barile (rsu Fim Cisl – Bosch), Vito Libero (rsu segr prov Cisl – Magneti Marelli) e Nicola Chiusolo (rsu Filctem Cgil – Bridgestone), hanno raccontato le criticità delle grandi aziende in un territorio che poco offre in termini di sostegno e politiche di sviluppo.

“E’ evidente – ha detto Michele Barile – la poca attenzione dimostrata negli ultimi anni dalle amministrazioni”. Barile ha sottolineato la carenza di infrastrutture, lo stato di degrado e abbandono dell’intera area, senza tralasciare il problema occupazione. “Avremmo voluto – ha detto – un’azione più incisiva da parte dell’amministrazione comunale per quanto riguarda le assunzioni. Visto che le aziende ricadono nel territorio di Modugno, il Comune dovrebbe imporre una percentuale d’ingresso. Con la nascita della zona industriale di Bari – ha ricordato Barile – i modugnesi hanno rinunciato alle proprie terre.

Mi risulta che all’ex ufficio di collocamento c’è un accordo che risale all’inizio degli anni ’70 che avrebbe dovuto garantire al territorio di Modugno una certa percentuale di assunzioni, accordo di cui non si è più parlato. In più non siamo stati capaci di sviluppare un indotto in grado di soddisfare le esigenze di queste multinazionali. Il Comune non è stato capace con fiscalità di vantaggio di attirare investimenti imprenditoriali e quello che chiediamo, è un meccanismo che garantisca occupazione a un certo numero di cittadini modugnesi. Raffaele Barile ha invece sottolineato i “notevoli investimenti fatti per la zona artigianale ma non in quella industriale, tenuto conto che sono le grandi aziende a dare lavoro ai piccoli”.