La lotta al degrado urbano continua

comune di modugnoIn questi giorni i cittadini modugnesi stanno ricevendo delle brochures informative del comune di Modugno indicanti i provvedimenti presi dall’amministrazione con un’ordinanaza del 24/06/2011 per la lotta al degrado urbano.

I provvedimenti, che prevedono sanzioni pecuniarie per i trasgressori riguardano: le deiezioni canine su strade e marciapiedi, per i quali s’impone al detentore dei cani di pulire il luogo dove il cane ha defecato; l’assoluto divieto di abbandono di animali domestici, ritenuto causa primaria del fenomeno di randagismo; la manutenzione di aree verdi private, con il quale si ordina ai proprietari di tali aree di provvedere almeno due volte l’anno alla potatura di vegetazione incolta per contrastare la proliferazione di insetti e roditori; l’obbligo di provvedere ad interventi di derattizzazione in aree private spesso abbandonate. I provvedimenti riguardano anche il conferimento dei rifiuti per i quali si fa divieto di abbandono di pneumatici usati, pericolosi fra l’altro per la loro alta infiammabilità; l’abbandono di rifiuti ingombranti quali mobili o elettrodomestici per cui è indicato il numero di telefono della società di gestione del servizio di igiene urbana (0805367777) da contattare per lo smaltimento; il divieto di conferire materiale di risulta ovvero scarto delle lavorazioni edili nei circuiti di rifiuti urbani. Il volantino inoltre informa sul divieto di imbrattare deturpare o danneggiare il patrimonio pubblico e/o privato, sul divieto di fornire alimenti a piccioni o altri volatili, nonché provvedere a fornire le abitazioni di dissuasori per contrastare la proliferazione di volatili molesti per la cittadinanza. Purtroppo anche ciò che il buon senso poteva suggerire si è dovuto metterlo nero su bianco. Ai cittadini il compito di mostrare il grado di senso civico acquisito.

 

La decima edizione del trofeo Stramaglia va al Milella

la finale del decimo trofeo stramaglia

la finale del decimo trofeo stramaglia

La finalissima si è svolta nella piacevole serata estiva di venerdì 5 agosto tra il Milella, in casacca bianca, e il Simeone, in casacca rossa, sul campo di calcio a cinque della struttura sportiva “Oratorio”, in via Verdi a Modugno. 

Di fronte due squadre molto diverse tra loro: il Milella molto tecnica e organizzata, il Simeone più aggressiva e fisica. La partita parte subito in salita per il Simeone, che subisce un uno-due devastante prima con Donato Vittorio al primo minuto, e appena sessanta secondi dopo con un bel tiro da fuori area di Gianluca Loseto. I ragazzi del Simeone non si fanno spaventare e cercano subito di accorciare le distanze, ma il Milella si conferma squadra matura e solida, così i “rossi”, per accorciare le distanze, devono aspettare l’entrata in campo del loro goleador e capocannoniere del torneo, Nicola Mangialardi, il quale al decimo minuto su calcio d’angolo trova l’imbeccata decisiva. Il Milella accusa il colpo e subisce, appena sessanta secondi dopo, il pareggio grazie alla splendida conclusione su punizione dal limite di Nicola Lisco. Sembra il momento giusto per i rossi, ma ci pensa Cosimo Vittorio a far saltare il banco, approfittando di un errore di posizionamento dei difensori del Simeone su punizione dal limite, insaccando così il 3 a 2 per il Milella. La partita cala di intesità fino a pochi minuti dal termine del primo tempo, quando Cosimo Lanave ripristina le distanze portando sul 4 a 2 il risultato.

L’intervallo porta giovamento agli uomini del Simeone che rientrano in campo con la voglia di riprendere in mano la partita. E così dopo una serie di conclusioni fallite ci pensa il numero 10, Antonio di Bari, ad accorciare le distanze su calcio piazzato al quinto del secondo tempo. Il Simeone ci crede e cerca in tutti i modi di raggiungiere il pareggio, sprecando e correndo molto. Ma il Milella non si scompone restando ordinato e aspettando il momento giusto per affondare il colpo. E così a metà del secondo tempo è l’altro numero 10 della partita, Gianluca Loseto, ad insaccare, con la complicità del disattento portiere Nino Frisone, che tanto bene aveva fatto nella semifinale con il Grottino. Frisone non è in giornata e lo si capisce pochi secondi quando esce fuori tempo su Lanave che non sbaglia, è 6 a 3. E’ notte fonda per il Simeone, mentre il Milella amministra il risultato centrando il settimo e ultimo gol con Nicola Tisi che devia sottoporta un tiro dalla distanza che chiude e annichilisce definitivamente le speranze del Simeone di portare a casa il trofeo. Chiude la partita il gol di Nino Milella che fissa il risultato su 7 – 4.

tutte le immagini della finale qui

il video della premiazione qui

Modugno ricorda la tragedia aerea di capo Gallo

la commemorazione delle vittime di Capo Gallo

la commemorazione delle vittime di Capo Gallo

E’ con mesto raccoglimento e con immutata memoria che il 6 agosto di ogni anno si ricordano le vittime del disastro aereo di Capo Gallo (PA), avvenuto il 6 agosto 2005.

I fatti sono noti a tutti: in quella tragica data, alle ore 12,32, il volo TUI 1153 della compagnia Tuninter decollò dallo scalo aereo “Karol Wojtyla” di Bari-Palese con destinazione Djerba. A bordo 39 persone, compresi i 4 membri dell’equipaggio. Dopo circa 45 minuti dal decollo si arrestò il motore destro, ragion per cui l’equipaggio decise di effettuare un atterraggio d’emergenza verso l’aeroporto “Falcone/Borsellino” di Palermo. Nella fase di discesa si arrestò anche il motore sinistro. Nel corso d’una planata di circa 15/20 minuti l’ATR72 nel vano tentativo di effettuare un ammaraggio, precipitò in acqua a circa 12 miglia a NE di Capo Gallo, spezzandosi in tre tronconi.

Terribile il bilancio: 13 vittime, 3 dispersi e 23 superstiti. La causa del disastro è nota a tutti: errata sostituzione dell’indicatore dei livelli di carburante. L’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo, autorità preposta allo svolgimento delle inchieste tecniche sugli incidenti aerei, rese noto in un suo comunicato, datato 7 settembre, che l’indicatore dei livelli di carburante installato nella cabina dell’ATR72, era del tipo destinato agli ATR42. Tale errore d’installazione produsse una lettura di 900 kg di carburante per serbatoio a fronte di un’effettiva consistenza pari a zero. A conclusione del processo di 1° grado furono acclarate le responsabilità del pilota, del copilota e del meccanico che effettuò la sostituzione dell’indicatore dei livelli, nonché del direttore tecnico e del direttore amministrativo della Tuninter (oggi Sevenair), tutti condannati.

E’ iniziato il processo d’appello ed uno dei legali di parte civile ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Credo che il processo d’appello porterà ad ulteriori approfondimenti; non sappiamo ovviamente se le condanne saranno confermate, però la giustizia continuerà a fare il suo corso. Le parti civili sono state integralmente pagate, quelle che erano presenti al processo di 1° grado, e quindi adesso il processo si concentra esclusivamente sulle responsabilità, già riconosciute dalla sentenza di 1° grado, e adesso si vedrà se anche in appello o meno”.

Fra le vittime del disastro c’erano nostri concittadini modugnesi. Il Sindaco Gatti, con la sua presenza accanto ai familiari delle vittime, ha voluto ricordare l’impegno del Comune di Modugno: “Io sono qui per portare la solidarietà della comunità modugnese affinchè il sacrificio di questi ragazzi, nostri e miei coetanei, non cada nel vuoto; è importante anche per le Istituzioni, sono state riconosciute responsabilità nei controlli ed è importante che sia così, affinchè in futuro non abbiano più a ripetersi avvenimenti del genere”.

Più marcata ed incisiva la dichiarazione del Sindaco di Bari. Michele Emiliano ha auspicato la conferma in appello di quanto deciso dai giudici di 1° grado: “Spero che questa vicenda in appello, come purtroppo a volte avviene, non trovi modifiche rilevanti; mi auguro quindi che la sentenza venga confermata. Naturalmente non sono in grado di dire se negli atti di appello siano state introdotte novità particolari; quello che posso dire, ovviamente, è che l’insieme del lavoro fatto dall’Associazione Disastro Aereo di Capo Gallo, dall’Associazione Linate, dai Comuni, ha presentato in giudizio una comunità compatta che, peraltro, ha ottenuto già grandi risultati, nel senso che sono già state modificate tutte le procedure relative ad alcune sostituzioni di parti di ricambio a bordo degli aeroplani. Come ha evidenziato il Presidente dell’Associazione Capo Gallo, ormai i controlli sono continui. Mi auguro quindi che questa tragedia sia servita a qualcosa e abbia sortito l’effetto di rafforzare i controlli”.

Dopo la Messa, celebrata presso la parrocchia di San Sabino, ha avuto luogo presso il Parco di Punta Perotti la deposizione della corona d’alloro al monumento eretto in memoria delle vittime dell’incidente; una cerimonia austera ma molto sentita dai presenti e ricca di significato, alla quale era presente il gonfalone della Città di Modugno, oltre a quello del Comune di Bari. Nelle parole pronunciate per l’occasione da parte del Sindaco di Bari è stato evidenziato come, nonostante il dolore che attanaglia i superstiti per la perdita delle persone care, si riesca a essere uniti ed a trovare nella condivisioni d’intenti la forza per proseguire e guardare al futuro raccogliendo e moltiplicando le energie. Dalla tragedia di Capo Gallo si è riusciti a far diventare “ossessivi” i controlli, aumentando il senso di responsabilità ed avendo cura degli altri, sì da non rendere vana la morte di innocenti, vittime dell’incuria e della disattenzione. alt

Il sindaco Gatti, messaggio su Facebook: dirigenti in prestito e nuovi vigili

il gruppo di Mimmo Gatti su Facebook

il gruppo di Mimmo Gatti su Facebook

Il sindaco di Modugno, Mimmo Gatti, torna a scrivere su Facebook sul suo gruppo, “Mimmo Gatti, Sindaco di Modugno“. Il sindaco dapprima chiarisce la “situazione dei dirigenti del Comune di Modugno e su eventuali potenziamenti dell’organico del personale del Comune”, riproponendo e integrando alcune sue risposte apparse sul social network nei giorni scorsi:” Il Comune di Modugno è composto da 7 settori: Personale, Urbanistica e Ambiente, Lavori Pubblici, Finanze, Pubblica istruzione e cultura, Servizi Sociali, Polizia Municipale. Dovrebbero esserci 7 dirigenti. Situazione attuale: 1 dirigente di… ruolo – ing Petraroli. Prospettive future: possibilità per il Sindaco di nominare 1 solo altro dirigente per via del decreto Brunetta e relative restrizioni. Questa la situazione attuale: Ing. Petraroli al settore urbanistica (con ambiente e attività produttive), al settore lavori pubblici, al settore servizi sociali, al settore polizia municipale; il dottor Gesmundo al settore personale (con affari generali), al settore finanze, al settore pubblica istruzione (con cultura e sport)”. “Appare evidente – continua il sindaco – che è al limite dell’impossibile amministrare un Comune in queste condizioni con tutte le complessità presenti sul territorio. Diventa difficile anche fare una seria programmazione in quanto i dirigenti incaricati a malapena riescono a seguire le emergenze quoridiane. Siamo al lavoro per chiedere in “prestito” ad altri comuni del circondario qualche dirigente almeno per 2 giorni alla settimana ma le procedure non sono immediate; ce ne sono pochissimi; il compenso economico per gli stessi non muterebbe, pur essendo presenti in due comuni; non è affatto facile trovare disponibilità sul territorio provinciale. Non per questo ci abbattiamo… continuiamo a lavorare”.

Poi continua anticipando l’assunzione a tempo determinato di 4 agenti di polizia municipale:” Per quanto riguarda il personale più in generale: le novità più sostanziali sono costituite dalle assunzioni a tempo determinato fino alla fine dell’anno (per 3 mesi e mezzo quindi) di 4 vigili urbani attingendo da graduatorie di altri comuni. Perchè da altri Comuni? Semplicemente perchè ci sono risorse legate al “rispetto del Codice della strada” da spendere entro la fine dell’anno e non si riuscirebbe materialmente a mettere in piedi una nuova procedura “modugnese”. E’ anche in programma l’assunzione di due assistenti sociali a tempo determinato fino alla fine dell’anno; in questo caso le procedure sono state già espletate qui a Modugno. Con ciò che residua si sta pensando a n. 3 geometri per smaltire il grosso carico di lavoro dell’Ufficio tecnico. Vedremo anche di concerto con i sindacati aziendali (del comune)”.

Conclude con il secco no al precariato:” Non siamo per la politica delle “assunzioni a tempo determinato” nel modo più assoluto perchè non danno certezze nella programmazione di una vita, ma va considerata la normativa nazionale in vigore in materia di personale: ogni anno devi spendere almeno un euro in meno dell’anno precedente. Per cui al fine di proseguire nel 2012 con l’espletamento dei concorsi a tempo indeterminato (7 vigili e 4 assistenti sociali) è necessario utilizzare (nel senso di spendere) per quest’anno tutte le risorse disponibili. E visti i tempi ristrettissimi di quest’anno che quasi volge al termine, bisognerà attingere dalle graduatorie già esistenti e validate su tutto il territorio nazionale”.


Modugno svende(si)?

Modugno in vendita?Alcuni giorni fa è stata pubblicata una proposta di deliberazione da parte del consiglio comunale dai contenuti molto significativi. Tramite i social network, alcuni cittadini hanno diffuso la notizia di una possibile vendita degli immobili comunali a Modugno.

Ma cerchiamo di vederci chiaro. L’oggetto della proposta di deliberazione al consiglio comunale recita cosi: “Approvazione del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari per l’anno 2011 ex art. 58 D.L. n.112/2008 convertito con modificazioni dalla legge n.133/2008”. Quest’ultima legge prevede che “per procedere al riordino, gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di regioni, province e comuni ciascun ente con delibera dell’organo di governo individua, redigendo apposito elenco, i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza (…), suscettibili di valorizzazione, ovvero di dismissione, redigendo il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari da allegare al bilancio di previsione”. In altre parole, la normativa recita chiaramente che ogni ente può dismettere, valorizzare o alienare (ossia vendere) un proprio bene immobile. Sicché la Giunta Comunale il 18 luglio scorso, con deliberazione n. 35, ha provveduto alla “formazione di un elenco dei beni da valorizzare o alienare/dismettere”.

Ma quali sono questi beni? Ed ecco subito allegata una tabella con i beni immobili comunali “disponibili”. Sono ben otto, con l’aggiunta di un terreno costituente il lotto 19 della lottizzazione Cornole di Ruccia (Zona C/3). I beni in elenco recano la data del 31 dicembre 2010 come ultimo periodo dalla valorizzazione: si tratta dei due chioschi in piazza Garibaldi (ang. corso v. Emanuele e ang. Corso Umberto), noti ai modugnesi come i chioschi di Masino e di Pallone, dei locali torre Pro loco (in p.zza Sedile), dei locali ex convento (in via X Marzo), del locale deposito villa comunale (in p.zza Garibaldi), meglio conosciuto come “la Pizzicata”, dell’Ufficio Piano di zona in via X Marzo, degli uffici dell’Associazione Italiana Persone Down (in p.zza E. De Nicola) e dei locali dell’ex macello, ora Laboratori Urbani “Giuseppe Fava”, in Via Tagliamento e in Via Piave. Il totale della valorizzazione di suddetti immobili ammonta ad euro 1.923.470. Insomma, quasi due milioni di euro per otto beni immobili. Per ciò che concerne il terreno (un vigneto in Contrada Paganello), la quota è stimata a 170.000 euro.

Accanto a questa tabella vi è il prospetto delle alienazioni. Solo per il terreno si prevede una vendita nel 2012, mentre per gli otto beni immobili su citati, almeno sino al 2013 non si prevedono vendite. Tuttavia, sempre nel piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari emerge che al fine di operare il “riordino, la gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare, l’ufficio tecnico e l’ufficio provveditorato (…) ha proceduto alla formazione degli elenchi degli immobili da valorizzare o dismettere, redatti sulla base dei dati risultanti dalla revisione generale, completamento e aggiornamento degli inventari dei beni mobili e immobili del comune, loro informatizzazione e ricostruzione dello stato patrimoniale, in corso di espletamento da parte della R.T.I. AIPA S.p.a mandataria -GESTAM S.r.l. società appositamente incaricata (…) del patrimonio risultante al dicembre 2010. Il patrimonio immobiliare comunale è stato quindi suddiviso in funzione della destinazione prevista, della potenziale alienabilità del bene e delle previsioni di valorizzazione dello stesso”. Dunque, si parla di “potenziale alienabilità”.

Cosa significa tutto questo? Che i beni immobili potenzialmente potrebbero essere venduti? Questo piano non lo escluderebbe, almeno a firma del responsabile del III settore, ing. Emilio Petraroli. Ci si pone numerose domande soprattutto sul perché questi immobili siano valutati con così basso prezzo. D’altra parte, non ci sono previsioni di vendita almeno sino al 2013. Ma perché c’è stata la valutazione di questi beni? Se sono al ribasso significa che verranno venduti? Ma da chi, poi, verranno acquistati? L’amministrazione comunale dovrà dare risposte certe e precise. Il consiglio comunale, poi, dovrà esprimersi su questi punti anche in previsione del fatto che tutto ciò andrà a costituire voci del bilancio. Troppi dubbi e troppi quesiti. Fatto sta che l’alienazione non avverrà prima del 2013. Ma ai modugnesi verrà riservata la beffa della svendita a saldi nel 2014? Ai posteri l’ardua sentenza.