Omicidio Campanella, per difendere la vittima ferisce il killer: arrestato 41enne vicino ai Capriati
Potrebbe esserci una storia di estorsioni o, comunque, un affare legato alla gestione di un’attività commerciale, dietro l’omicidio del 48enne pregiudicato Francesco Campanella, ucciso a Modugno il 14 novembre scorso. Per il delitto era già stato arrestato il 34enne Nicola Lupello, rimasto ferito nell’agguato. Ieri e’ finito in manette il pregiudicato 41enne Antonio Domenico Guglielmi, vicino al clan Capriati di Bari, rintracciato a Modugno in compagnia di una donna, subito denunciata per favoreggiamento personale, perché Guglielmi era già latitante in seguito ad una condanna definitva per estorsione e usura. Secondo la ricostruzione del delitto fatta dai Carabinieri, quella sera la vittima, in compagnia di una persona rimasta non identificata, sarebbe stata avvicinata da Lupello. Dietro una siepe della sua abitazione, accanto ad un capannone adibito ad officina meccanica, in via dei Gelsomini nella zona industriale di Modugno, c’era nascosto Guglielmi, che quando ha visto Lupello armato, gli ha sparato ferendolo. Non si e’ fatta attendere la risposta di Lupello, che ha reagito uccidendo Campanella. La dinamica e’ stata ricostruita grazie al video delle telecamere di sorveglianza posizionate nel cortile della casa della vittima. Video che la Procura ha voluto diffondere, sperando nella collaborazione dei cittadini per identificare la quarta persona presente sul luogo del delitto, che stando alle immagini non avrebbe avuto un ruolo attivo, ma potrebbe fornire elementi utili a ricostruire gli affari di vittima e killer.