Le volontarie di "Mamma Rosina"

Oggetto: Testimonianza di un gruppo di volontarie della mensa di “Mamma Rosina” in Via Gorizia 52 a Modugno (BA)

Gentilissimo direttore,
Ci scusiamo se ci permettiamo di disturbarla.
Siamo un gruppo di volontarie, residenti in Modugno provincia di Bari, che nonostante i loro impegni familiari dedicano le loro giornate a servizio degli ultimi. Ci presentiamo a lei con i rispettivi nominativi: Corriero Giuseppina, Scelsi Anna, Lenuti Angela ed io De Tullio Adelaide partecipante alla mensa con la sua famiglia. Ci rivolgiamo a lei spinte da un immensa gioia, che le chiediamo di condividere con noi.
Nel nostro paese un uomo di nome Amedeo Padovano carico di grande fede, carità, umiltà ha deciso di dedicare tutto il suo tempo a disposizione dei più bisognosi. Infatti da circa due anni e mezzo, ha aperto una struttura adibita a mensa per i poveri, una casa che ha allestito sin dall’inizio da solo a sue spese, con l’intento di realizzare un ambiente sicuro, accogliente e ben organizzato a tal punto da poter soddisfare le esigenze di ciascun fratello bisognoso. Ogni giorno infatti Amedeo con l’aiuto di queste amiche volontarie accoglie 35 fratelli (che aumentano sempre di più), ciascuno con problemi di diverso genere: fratelli senza tetto, senza lavoro, con altri problemi e purtroppo abbandonati dalle loro famiglie, che riescono qui ad avere non solo un piatto caldo, ma soprattutto riescono a ritrovare l’affetto, l’amore, l’armonia di una vera famiglia.  Sì, una vera famiglia, dove Amedeo inculca innanzitutto l’amore verso la Madonna e Gesù (che ci ricorda di mettere al primo posto pregando), Infatti condividiamo insieme la preghiera di lode e di ringraziamento prima del pranzo, dopo il pranzo si prega, si canta riservando uno spazio di tempo dedicato alla condivisione delle proprie esperienze e degli eventi presentati durante la giornata. E’ proprio vero che Dio manda i suoi Angeli, è per questo che le chiediamo umilmente di condividere questa nostra intensa gioia, in quanto Amedeo riesce a svolgere questo suo incarico sorretto dalla sua grande fede e dal suo immenso amore verso la Madonna e Gesù, pur non avendo nessun aiuto da parte di alcuna istituzione, affronta ogni giorno tutto da solo coprendo le esigenze di ciascun fratello e pagando le spese di consumo che la casa comporta. Infatti dopo aver conseguito la pensione, ha rinunciato alla sua vita, privandosi dei suoi beni, dei suoi interessi, delle sue comodità mettendo da parte la sua famiglia per dedicarsi completamente a servizio degli ultimi. Tanto è vero che nonostante la grandiosità di questo disegno divino, che realizza con grande spirito di carità e di sacrificio (senza nessun tornaconto), la sua nobiltà d’animo e la sua umiltà, lo portano a rinunciare a se stesso al suo io, e quindi preferisce restare nell’ombra perché non ama mettersi in mostra .Gentilissimo direttore, dopo aver condiviso questo progetto divino, che Amedeo realizza ogni giorno con la sua mensa, vogliamo renderla partecipe alla meravigliosa testimonianza che stiamo per descriverle. Alcuni anni fa, Amedeo ha affrontato un lungo periodo duro e difficile, infatti è stato in coma per molto tempo e dopo aver lottato tra la vita e la morte, si è risvegliato dal coma, dopo aver visto un lungo tunnel irradiato da una immensa luce che lo ha riportato in vita. Noi riteniamo infatti che Dio, lo ha rimandato in vita perché doveva realizzare il grande progetto che gli aveva disegnato e gli ha affidato la Madonna per aiutarlo nel suo cammino. Infatti a partire da quel momento, la Madonna gli parla e gli appare ogni notte, gli comunica dei messaggi che Amedeo ci consegna in busta chiusa con le relative date, alcuni preannunciano eventi che con il tempo si manifestano e ne confermano la veridicità, altri che non ci rivela perché la Madonna gli chiede di tenere in segreto. Gentilissimo direttore, approfittiamo dunque del suo giornale, per rendere testimonianza di questa meravigliosa realtà: “La Madonna affida a noi cristiani un compito rilevante, ci chiede di evangelizzare”. Noi dobbiamo impegnarci ad eseguire tale compito nella nostra vita quotidiana, affinché ognuno possa credere, che la Madonna continua a manifestarsi ovunque e non solo nei grandi santuari, così come si manifesta da noi a Modugno e ogni giorno compie i suoi prodigi e le sue meraviglie. La ringraziamo infinitamente, gentilissimo direttore, per aver dedicato il suo tempo e soprattutto per aver condiviso con noi questa magnifica testimonianza, che vorremmo estenderla e rendere partecipe chiunque voglia conoscerla, con un unico proposito: “Eseguire la volontà che la Madonna chiede ad ognuno di noi – Evangelizzare”

Distinti Saluti
Modugno 22 Marzo 2015                  De Tullio Adelaide

"Le tentazioni di don Antonio" al Duse

L’associazione Teatro Archè presenta la farsa in due atti “Le tentazioni di don Antonio” di Michele Diomede. Lo spettacolo andrà in scena da martedì 7 a domenica 12 aprile e da martedì 14 a domenica 19 aprile 2015 al teatro Duse di Bari.

La trama:
Commedia in costume ambientata a Bari nel 1630, ispirata alla figura dell’abate gesuita Antonio Beatillo, primo storiografo della città ed autore di un libro sulla vita di San Nicola.
L’abate Beatillo, non particolarmente anziano ma afflitto da qualche acciacco nonché da occasionali crisi di demenza senile, vive accudito da tre serve.
E’ dedito principalmente allo studio e alla scrittura ed attende con impazienza il nulla osta per la pubblicazione della sua “Vita di San Nicola”.
Ma nonostante la sua devozione per il Santo Patrono, Beatillo ha tutte le debolezze di un uomo comune e, quando il demonio in persona viene a cercare la sua anima, il prelato dovrà fare i conti con sé stesso per resistere alle sue diaboliche tentazioni e salvare le proprie serve minacciate da un usuraio senza scrupoli.

Con la partecipazione di Gianluca Schettino, Adele Saracino, Daniele De Bartolo, Donatello Romanelli, Dina Lorusso, Mariella Lorusso, Rosa Ungaro, Rosario Palladino

Regia di Gianluca Schettino

Coreografie di Federica Capriulo

Tecnici luci e audio Giacomo Burdi e Daniele Capriulo

Consulenza linguistica Nicola Cutino

dr. Daniele De Bartolo
Addetto stampa Teatro Archè.
debartolodaniele@virgilio.it
3497107216

Torna lo scudocrociato

Il simbolo, mai dimenticato, del partito e della classe politica che ha guidato quell’Italia che molti oggi rimpiangono, riappare – seppur rimaneggiato da evidenti e note necessità elettorali – nel contrassegno della lista con la quale l’Udc di Modugno si presenta, con i suoi uomini e donne migliori, in questa campagna elettorale insieme a Nicola Scelsi come candidato sindaco.
Le note vicende politiche che vedono l’Udc, il partito erede della Democrazia Cristiana, impegnato nella competizione elettorale per le regionali, in coalizione con Centro Democratico e Realtà Italia, hanno reso necessario (in molti ritengono anche opportuno) presentare un simbolo elettorale che comprendesse i simboli dei tre partiti, inseriti in un cuore che insieme al nome “I Popolari” indica agli elettori di antica fede democristiana la compagine politica che ha più a “Cuore” il destino della regione Puglia.
Un “Cuore” altrettanto grande racchiude a Modugno uno scudocrociato – con la scritta Popolari – che non è solo un invito agli elettori “democristiani” a tornare a votare per l’antico simbolo, ma è una esortazione rivolta ai tanti delusi che non si recano a votare per evitare di rendersi complice di politici avidi, prodighi di promesse quando chiedono voti ma incapaci di un minimo onesto comportamento.
Qualche arguto osservatore fa notare, fra le altre cose, una particolarità emergente non solo nella politica regionale – la Puglia laboratorio politico – ma anche e soprattutto a Modugno: tutte o quasi le segreterie dei partiti, movimenti e associazioni modugnesi sono rappresentate da democristiani.
Il constatarlo e verificarlo ci fa riflettere.

La lista "I Popolari" in consiglio regionale

I consiglieri Salvatore Negro, Euprepio Curto e Peppino Longo, insieme al consigliere Tommy Attanasio

hanno costituito, in consiglio regionale, il gruppo “I Popolari” espressione della sempre più grande area dei moderati di Puglia.

Il simbolo è quello della formazione politica nata dall’unione di Udc, Centro democratico e Realtà Italia costituita per sostenere la candidatura di Michele Emiliano a presidente della Regione Puglia.

Il gruppo ha conservato i simboli tradizionali di ciascuna delle liste racchiudendole in un cuore delimitato da un cerchio.

Parliamone tanto invece

 

Nicola Magrone si è candidato con una coalizione….che è durata quanto è durata con questi che sono i consiglieri eletti insieme a lui: Loiacono Nicola, Gianvecchio Lorenzo, Ragnini Giancarlo, Bellino Giovanna, Alfonsi Antonio, Lacalamita Giuseppe, Spizzico Massimiliano, Pascazio Giuseppe, Brunetta Matteo, Longo Valentina, Angiulli Massimo, Catucci Nicola, De Benedictis Pietro, Libero Vito, Occhiofino Anna Rosa.
Quando poi lo hanno mandato a casa erano rimasti con l’ormai ex sindaco: Loiacono Nicola, Bellino Giovanna, Alfonsi Antonio, Longo Valentina, Catucci Nicola.
Passata qualche altra settimana, come conferma delle sue capacità di governo, all’ex magistrato rimangono come reduci della sua coalizione… solo Longo Valentina e Catucci Nicola, con i quali, fra poco e dopo l’arrivo di qualche altro e con un’altra coalizione che spera risulti meno… si candida alla carica di sindaco.
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