Al caro futuro amministratore, conosci la tua citta?

Siamo arrivati alla presentazione dei programmi elettorali e come al solito si parla di progetti e proposte che seppur condivisibili risultano spesso troppo tecnici, che non concordano con le esigenze dell’elettore (al quale non gliene può fregar di meno) perché oggi la priorità assoluta è “portare il pane a casa” e come tutti ben sappiamo questo non è facile per nessuno. Questa crisi, che non è solo locale, una cosa buona, però, l’ha prodotta: l’appiattimento delle differenze di classe. Se non ci rendiamo conto dei reali bisogni delle persone che votano, non si va da nessuna parte; purtroppo è questo quello che sta accadendo. Rivolgo dei quesiti, non tanto per saperne le risposte (le so già) ma quanto per fare riflettere. Sarebbe interessante sapere, da chi si occupa della scrittura dei programmi e da chi intende candidarsi, se sanno com’è composto il loro elettorato (quanti laureati, quante casalinghe, quanti over 60, quanti giovani nella passata tornata elettorale hanno votato per il programma proposto). Vorrei sapere a quanti imprenditori della Z. artigianale e dell’ASI è stata posta la fatidica domanda: “qual è il provvedimento del comune che può darti una mano a ripartire e rimettere in moto la tua azienda?” Qual è il tipo di dipendente di cui hai bisogno? Quale tipo di investimento ti serve? Qual è il tuo bacino d’utenza? Per quanto riguarda i giovani: “qual è il sogno o il progetto di vita che intendi perseguire? Cosa serve ad un giovane per essere pronto ad affrontare il mondo del lavoro? Sarebbe disposto a rischiare in prima persona, a trasferirsi altrove, a rimboccarsi le maniche, a dare una mano nel sociale?” Per quanto riguarda gli over 60 – qui da noi ce ne sono ben cinquemila – è stato chiesto a costoro: “se hanno una città a loro misura, se le attività ludico-ricreative adatte a loro sono a sufficienza? Se c’è una rete di trasporto o viabilità cittadina che permetta loro di spostarsi da un sito ad un altro con facilità, se c’è qualcuno che provveda a fare la spesa, pagare le bollette, accompagnarli dal medico?”Quante famiglie povere ci sono a Modugno?” Temo che la maggior parte di questi quesiti, spero non tutti, rimarrà senza risposta. Bisogna guardare la realtà in faccia, questo tipo di mappatura degli elettori qui da noi non è stata mai fatta, ed molto grave che non si conoscano neanche in linea generale i reali bisogni della città che s’intende amministrare. Per ultimo, ma non per questo meno importante: “conoscete (voi prossimi amministratori) i meccanismi interni di ciascun settore della PA del comune di Modugno, gli sprechi, i sistemi lavorativi dei dipendenti, l’organizzazione e le mansioni di ciascuno di questi, quanto tempo (reale) serve per scrivere una determina, una delibera. Come mai la piscina comunale è a pagamento? Come mai la PA non ha mai provveduto ad utilizzarla per corsi di nuoto gratis per i meno abbienti, come mai non c’è ancora un percorso ciclabile, come mai Piazza Sedile non è ancora chiusa al traffico, come mai il nostro Centro Storico è in totale abbandono (eppure i soldini ci sono e possono essere presi dall’UE per la riqualificazione dei CS) e nessuno se ne occupa mai? Ci dovrebbero essere dei gruppi di lavoro che vanno in giro per la città per capire quali sono i problemi e come l’elettorato vorrebbe fossero risolti. Si rimarrebbe a bocca aperta, sentendo le loro soluzioni “innovative”, molto spesso ben lontane dalle proposte da campagna elettorale a cui ci hanno abituato. I suddetti quesiti se li pongono in tanti ed è grave che non si ottengano risposte. Infine la domanda più importante: SIAMO DISPOSTI A CAMBIARE LE COSE?

Io voto Peppino Longo

Sempre più numerosi giungono in redazione messaggi e comunicati di rappresentanti di associazioni e di elettori

desiderosi di esternare la loro riconoscenza e vicinanza al candidato modugnese per il consiglio regionale Peppino Longo.

Quello che sorprende è il contenuto dei messaggi, tutti o quasi improntati al ringraziamento per l’operato del consigliere regionale. C’è chi lo ringrazia per un suo interessamento istituzionale verso la propria iniziativa, altri per qualche aiuto economico o agevolazione di tipo logistico ma in ogni caso tutti assicurano che voteranno per Peppino Longo nelle prossime elezioni regionali.
Il contenuto dei messaggi e dei comunicati risulta ancora più sorprendente se si paragonano alle esternazioni, a questo punto da ritenersi solo malevoli, di chi accusa di poca concretezza l’esponente politico più in vista della città di Modugno.
A chi ringrazia Peppino Longo per i disinteressati favori ricevuti, risulta estremamente facile esternare la propria riconoscenza e non fanno mistero della loro decisione di votarlo ancora una volta e di essergli vicino in questa competizione elettorale. Sono in molti quelli che pur avendo ricevuto favori da “Peppino” temono di esternare la loro intenzione di voto perché non vogliono diventare bersaglio dei demagoghi o dei puri e vergini che non avendo ottenuto i non ottenibili favori richiesti, oggi sminuiscono l’operato di Peppino Longo in consiglio regionale.
Una semplice considerazione basta a controbattere questa “interessata” opera denigratoria: non ci sono personaggi politici davvero onesti che possono vantare quanto fatto dal consigliere regionale di opposizione Peppino Longo.

In allegato le missive di ringraziamento giunte in redazione inviate da:

Bartolo Silvestri
Michele Moramarco
Associazione OLTRE IL MURO…DELLE MALATTIE RARE
Mondi Colorati Onlus

 

Poesia al palazzo della Cultura

L ‘Università della Terza Età dott. Francesco Del Zotti – L ‘Associazione FI DA PA – BPW Italy sez . di Modugno presentano

il volume più recente di poesie inedite di

Renato Greco

docente di poesia del ‘900 presso l’UTE
“Mattinali e tramonti dell’opera compiuta”

Mercoledì 8 Aprile ore 18,00
Palazzo della Cultura  Modugno – Corso Cavour

Introducono: Dott.ssa Maria Pia Corrado – presidente UTE
Dott.ssa    Ketty Mangialardi – presidente FI DA PA
Presenta : Prof.ssa Giulia Notarangelo poetessa del gruppo dei poeti della Vallisa – Bari

Interverrà l’Autore

 

 

L ‘U niversità della Terza E dott. Francesco Del Z otti

L A ssociazione FI DA PA B PW I taly sez . di M odugno

presentano

 

il volume più recente di poesie inedite

di

R enato Greco

docente di poesia del 900 presso l’U TE

“M attinali e tramonti dell’opera compiuta”

M ercoledì 8 A prile ore 18,00

Palazzo della Cultura M odugno Corso Cavour

I ntroducono: Dott.ssa M aria Pia Corrado presidente U TE

Dott.ssa K etty M angialardi presidente FI DA PA

Presenta : Prof.ssa Giulia Notarangelo poetessa del gruppo dei poeti della V allisa B ari

I nterverrà l’A utore

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Il museo del Nastro Azzurro rimane dov’è

Grazie alla sensibilità del Commissario Prefettizio, Mario Ruffo, l’associazione del Nastro Azzurro e il suo museo non saranno sfrattati e messi per strada. Il tempestivo intervento del dott. Stefano Alberotanza, segretario regionale della Società Italiana per la Protezione dei Beni Culturali (S.I.P.B.C); della Dott.ssa Lella Ruccia del Movimento Cittadini senza Fili e dell’Udc di Modugno, oltre all’altrettanto conveniente puntualizzazione di I.G.s.C. hanno sortito il tanto auspicato effetto della sospensione del provvedimento di sfratto dell’associazione dai locali del cosiddetto palazzo dell’ex direzione.
La comunicazione inviata il giorno di San Giuseppe al presidente dell’associazione, con la quale si sospende la diffida a rendere liberi i locali in cui i soci dell’associazione hanno approntato un simpatico museo dedicato ai caduti modugnesi di tutte le guerre, dimostra ancora una volta che tutto si aggiusta quando si dialoga senza pregiudizievoli opinioni di schieramento.

Per leggere la comunicazione

Mostra fotografica alla ProLoco

In mostra alla Pro Loco di Modugno l’opera fotografica di Roberto Sibilano “Miraggi. La città di San Nicola”

Dalla presentazione di Sara Meledandri :
«Questa esposizione fotografica nasce da un’idea di  Rocky Malatesta, Direttore Generale del CESVIR (Centro Economia e Sviluppo Italo-Russo), che per il quarto Festival dell’Arte Italiana “Suggestioni di Puglia” a Mosca ha concepito con entusiasmo l’ipotesi di promuovere il territorio a lui caro attraverso il fascino di una città caratterizzata da diversi aspetti e che inaspettatamente a volte sa raccogliersi in una sola anima. Cinque le tematiche individuate: Bari dall’alto, Bari dal mare, Bari a tavola, Bari spirituale, Bari commerciale. La città, per Malatesta, è pronta per divenire una meta turistica, è pronta per essere conosciuta e valorizzata nel mondo. L’idea è concretizzata in immagini da Roberto Sibilano, che con questa personale fotografica porta il capoluogo pugliese in Russia, suggellando un’intesa tra due realtà geografiche e spirituali, che dura da secoli.
Ritrarre Bari non è semplice. È una amica, una mamma, una sorella; si conosce da sempre e come spesso accade per le persone che si conoscono da sempre, si incorre nel rischio di darle per scontato. Invece Sibilano lascia scoprire Bari con la morbidezza che contraddistingue le sue fotografie.
Fotografo, già cultore della materia della cattedra di Beni Culturali e Ambientali dell’Accademia di Belle Arti di Bari, capo redattore per la Digital Library della Regione Puglia, vive e lavora con la macchina al collo dall’età di 16 anni. Ritrae spesso luoghi, oggetti nelle loro condizioni di realtà o di circostanza, uomini e donne colti per strada. Da artista concepisce opere fotografiche concettuali, di significato, come nella recentissima Speranza esposta ad ottobre all’ultimo Premio Nazionale delle Arti a Bari, nella quale elabora un ambiente in cui le pietre convivono con la piuma, come la pesantezza del pensiero convive con la leggerezza dell’essere.
Roberto Sibilano ama il bianco e nero. Quando inquadra un soggetto non vede il colore, l’ha già reso in bianco e nero prima ancora nella sua mente che con la tecnologia. Il B&W gli dà effettivamente la possibilità di drammatizzare le visioni, regalando suggestioni che solo un occhio attento può cogliere.
Le venti fotografie esposte a Mosca raccontano Bari a 360 gradi, dalle vedute aeree mozzafiato fino ai dettagli delle stradine del centro storico. Ma è attraverso la ritualità della Basilica di S. Nicola – conosciuta ma non vissuta dal popolo barese – che il fotografo, questa volta nel calore del colore, esprime al massimo la sua poetica. Sibilano entra nel mondo ortodosso in punta di piedi, ritraendone gesti e volti semplici e intimi, raccontando la tradizione e l’anima di un popolo che solo apparentemente sembra altro da noi e che in realtà ne è parte, nel melting pot che storicamente è segno della nostra Puglia. I giochi di messa a fuoco e sfocatura, sapientemente modulati, sono una delle sue firme stilistiche: intensificano la ritualità della funzione sacra, percepita come sentimento e non solo come abitudine, facendola vivere in prima persona anche al fruitore.»

La mostra resterà aperta da Domenica 29 marzo a martedì 7 aprile, dalle ore 19.00 alle 21.00.

Michele Ventrella
(Presidente Associazione Pro Loco Modugno)