Emiliano incontra i musulmani in moschea

Per la prima volta il Centro Culturale Islamico di Bari apre le porte al candidato presidente alle regionali Michele Emiliano. Al termine delle consuete preghiere in pubblico del venerdì islamico denominate in arabo “Jumu’ah”, nel Centro Culturale Islamico di Bari, in via Michele Cifarelli 28/C il candidato del centrosinistra per le Regionali in Puglia (in programma il 31 maggio 2015) Michele Emiliano ha incontrato i cittadini musulmani pugliesi. Un’iniziativa desiderata dallo stesso Michele Emiliano e che hanno accolto con piacere l’Imam Abdul Rahman e il vicepresidente della Comunità Islamica di Puglia Sharif Lorenzini.
L’iniziativa ha consentito di aprire le porte della Moschea di Bari, punto di riferimento da anni per i musulmani di tutta la regione per creare un confronto diretto tra il candidato presidente regionale con una comunità molto ben radicata sul territorio grazie alla presenza di numerose famiglie costituite non solo da musulmani d’origine ma anche da tanti cittadini di altre religioni convertiti  nel tempo all’Islam; centinaia di persone che da anni convivono nella società civile con i cattolici, pur rispettando a pieno i precetti religiosi dell’Islam.
L’incontro di venerdì segue la conclusione del tour “La Sagra delle Sagre” del candidato presidente del centrosinistra nelle province pugliesi avviato il 14 marzo scorso durante il quale Michele Emiliano si è confrontato con migliaia di pugliesi illustrando le priorità programmatiche rispetto ad una serie di questioni e  temi discussi insieme ai partecipanti delle sei sagre del programma.
“E’ la prima volta che in campagna elettorale apriamo le porte della moschea ai politici – ha dichiarato l’imam Abdul Rahmanlo facciamo perché siamo convinti che i cittadini musulmani pugliesi abbiano il diritto di confrontarsi con uno dei candidati alle prossime regionali su tematiche che riguardano l’intera comunità islamica pugliese. Non è un caso che abbiamo deciso di incontrare Emiliano al termine della preghiera del venerdì – ha aggiunto l’imam – perché data la presenza numerosa dei fratelli riteniamo che sia un’ottima occasione per mettere a punto una serie di progetti che possano favorire la totale cooperazione in termini pratici dei musulmani pugliesi in questa terra, nel pieno rispetto delle regole della Shariah Islamica”.
Tra le tematiche al centro dell’incontro, le questioni che riguardano i diritti per i quali i musulmani baresi da anni si battono. In particolare, i musulmani pugliesi hanno chiesto al candidato alle Regionali Emiliano, in caso di vittoria, di impegnarsi nella risoluzione di alcune problematiche e difficoltà che vivono i musulmani in ambito sanitario, scolastico e sociale e che da anni si battono per trovare efficaci soluzioni, come ad esempio l’istituzione di menù Halal (ovvero conformi alla Shariah Islamica) nelle strutture ospedaliere, nelle scuole, negli alberghi e più in generale nei punti di ristorazione presenti in città. Un sistema che, se attuato, potrà generare un flusso di economia più che fiorente attraverso l’arrivo nella nostra regione di migliaia di musulmani, sceicchi compresi, finalmente in grado di trascorrere vacanze o giornate dedicate al business senza dover vivere disagi legati allo stile di vita del musulmano.
“Abbiamo chiesto al candidato presidente alle regionali Michele Emiliano – ha dichiarato Sharif Lorenzini vicepresidente della Comunità Islamica di Puglia – di avviare un serio confronto ed una proficua collaborazione per affermare le politiche Halal in ogni ambito e settore, ovvero quelle regole definite conformi alla Shariah Islamica e che fanno di ogni musulmano il giusto stile di vita, a prescindere dal luogo in cui risiedono. Dunque – ha ribadito Lorenzini – abbiamo ribadito a Michele Emiliano che è necessario attivare al più presto i precetti dell’halal in ogni ambito sociale, banche comprese, per incrementare il turismo incoming e di conseguenza l’introduzione di capitali di numerosi sceicchi disposti ad investire nella nostra regione a patto che si rispettino i precetti della Shariah Islamica”.
“Sono stato felice di incontrare la comunità islamica di Bari – ha detto Emiliano – La conoscenza reciproca è la base dell’amicizia e della pace. Io sono venuto qui da sindaco, in passato, insieme al vescovo per festeggiare la fine del Ramadan. Esprimemmo in quell’occasione un concetto fondamentale, ovvero la libertà per ciascuno di praticare la religione che preferisce. Questo principio – ha aggiunto Emiliano – deriva dalla Costituzione della Repubblica. Se dovessi diventare presidente della Regione opererò per far rispettare i vostri diritti di fronte a chiunque intenda minacciarli e per mantenere aperto questo dialogo fondamentale per la crescita reciproca”. L’incontro è stato moderato da Mohammed Alì Alessandro Pagliara, responsabile organizzativo della Comunità Islamica di Puglia.

Atti intimidatori contro candidata di Scelsi

Esprimo solidarietà ad una mia candidata al Consiglio comunale, oggetto nella notte di deprecabili azioni delinquenziali. Ignoti hanno rubato le quattro ruote della sua auto e hanno strappato tutti i manifesti elettorali da lei fatti affiggere al fine di pubblicizzare un appuntamento elettorale in programma questa sera. Un incontro con i residenti di un quartiere periferico della città in cui ascoltare i bisogni, le eventuali doglianze dei cittadini, e assicurare il proprio impegno per porvi rimedio.
Mi auguro che non si tratti di atti intimidatori, facilmente alimentati dal clima velenoso e avvelenato di questa campagna elettorale. Non mi sento di rivolgere accuse a chicchessia, ma non v’è dubbio che la competizione elettorale che stiamo vivendo stia raggiungendo toni tutt’altro che sereni e, in alcune occasioni, di spiccata violenza verbale.
L’episodio è stato subito denunciato ai Carabinieri.
Ribadisco la mia vicinanza alla candidata, alla sua lista e all’intera coalizione che sostiene la mia candidatura a sindaco di questa città, convinto come sono che Modugno non meriti ancora anni bui di terrore, facile demagogia e soprattutto violenza.

Nicola Scelsi

"Ladri" in scena a Modugno

L’associazione Teatro Archè, in collaborazione con Federitalia, presenta il dramma in due atti “Ladri” di Dea Loher. “Quando, la quotidianità diventa così particolare e degna di essere raccontata, se non quando apparentemente è così poco appariscente?”
Loher ci fa riflettere su quelle storture, quelle nostre manie che ci offuscano la vista, che non ci fanno ragionare, quei nostri vizi quotidiani a cui ci aggrappiamo nell’illusione che ci tengano vivi, ma che in realtà sono solo delle strade sbagliate, che ci allontanano dalla meta, dal nostro senso originario, dal nostro essere individui sociali, che hanno bisogno di un certo equilibrio tra la ragione e il sentimento, tra la società e la solitudine, tra il lavoro e la vita privata.
La trama è composta da storie differenti, apparentemente distaccate e indipendenti; ogni scena è separata nettamente da quella precedente, sia nel testo del dramma, sia nella trasposizione teatrale. Queste storie si presentano come frammenti, disposti nel dramma in ordine apparentemente casuale; lo spettatore segue contemporaneamente diverse storie, diversi filoni, i cui segmenti si alternano in scena. Non c’è perciò un flusso lineare del racconto, ma differenti racconti simultanei. Non c’è nemmeno un personaggio che possa essere definito come il protagonista e ognuno dei racconti ha la stessa rilevanza. A tal proposito l’autrice stessa dice: “[…] non volevo creare una storia lineare oppure concentrica, e nemmeno un apice, né tantomeno una prospettiva di racconto che ‘porti da qualche parte’. […] non c’è un centro e non si può nemmeno dire facilmente, aha, di questo si parla nel testo.” Non c’è perciò una trama che abbia un punto centrale e una conclusione, semplicemente Loher vuole mostrare degli sprazzi, dei pezzi di vita, senza dover trovare a tutti i costi un inizio e una fine.
Man mano che il dramma si dipana, ci si accorge però che ci sono dei legami fra i soggetti e che essi non sono completamente indipendenti. Le storie cominciano ad intrecciarsi e a creare punti di contatto e tutto contribuisce a rifinire i dettagli dei personaggi e a conoscerli meglio. La struttura del dramma è perciò un ibrido: non sono storie del tutto isolate, ma non convergono nemmeno in una storia più grande; rimangono sospese, in equilibrio.

Regia di Gianluca Schettino

Traduzione di Luisa De Palo

Con la partecipazione di Annarita Cotecchia, Daniele De Bartolo, Donatello Romanelli, Federica Capriulo, Giorgia Villa, Gianluca Schettino, Giusy Assanti, Giuliano Cavalcoli e Lilli Del Zotti.
Assistente alla regia Adele Saracino

Coreografie di Martina Salvatore

Tecnico luci e audio Giacomo Burdi

Scelsi toglie la coppola ai modugnesi

Finalmente qualcuno rende giustizia ai modugnesi: Modugno è una città di gente onesta. Memore di quanto ammoniva Piero Calamandrei: “Non si confonda la giustizia in senso giuridico, che vuol dire conformità delle leggi, con la giustizia in senso morale che dovrebbe essere tesoro comune di tutti gli uomini civili, qualunque sia la professione che essi esercitano nella vita pratica” , Nicola Scelsi, da quel sopralzo in piazza Sedile, tradizionalmente usato per comodità nei comizi elettorali, ha rotto lo schema della Modugno dall’aria mafiosa che pesa come un macigno sulle spalle della gente onesta di Modugno. Come un diesel, il candidato sindaco di quella parte del centrosinistra modugnese alla quale è stata negata la possibilità del confronto delle primarie dalla dirigenza locale del Pd, ha impiegato qualche minuto a scaldarsi e ha dato il meglio di sé nelle fasi conclusive del suo discorso. Molto apprezzati gli interventi che hanno riguardato l’assenza di memoria storica: Modugno non ha mai gratificato un campione mondiale come Michele Piccirillo e il riconoscere che gli oltre centocinquanta dipendenti comunali non sono dei criminali. Per Nicola Scelsi va riconosciuta ai primi collaboratori del sindaco la rispettabilità dovuta alle persone oneste; oneste e rispettabili come tutti i cittadini di Modugno, che non devono mai vergognarsi della loro città. Qualche riferimento al candidato consigliere regionale Peppino Longo, che ha aperto il comizio, deve aver fatto sicuramente storcere il naso a quanti continuano a parlarne male ma Nicola Scelsi ha tenuto a precisare che avere un modugnese come Peppino Longo in consiglio regionale può fare solo del bene alla città, oltre a permettere di avere un punto di riferimento in quell’istituzione che sicuramente guidata da Michele Emiliano, può agevolare il reperimento di quei fondi finanziari necessari allo sviluppo del territorio.