Che tempo farà?

Finalmente è arrivato il caldo e possiamo giustificare l’uso delle borse del ghiaccio che già dal 2 giugno (e due settimane dopo ancora di più) ci hanno refrigerato la scatola cranica. Non è stato facile controllare la temperatura ma ci siamo riusciti. Siamo stati certamente aiutati dalla considerazione che tutto sommato non è andato tutto male, un risultato positivo, anzi, un grosso risultato estremamente positivo è stato raggiunto: la rielezione al consiglio regionale del modugnese Peppino Longo. Se la delusione del risultato elettorale delle comunali ha reso necessario l’uso del ghiaccio per abbassare la temperatura cranica di chi ha dato fiducia ai politichetti e ai freddimpetto nostrani, il risultato conseguito alle regionali ha zittito i tantissimi denigratori del candidato locale.
Oggi a mezzogiorno il Sindaco di Modugno, dott. Nicola Magrone, ha presentato agli organi di stampa, nel suo ufficio al primo piano del palazzo municipale in piazza del Popolo n.16, i componenti della giunta comunale. Una giunta confermata a metà (vedi elenco assessori e relative deleghe)
Così come non sono stati riconfermati molti degli assessori della sua prima giunta, allo stesso modo, il rieletto sindaco, finalmente, sembra non voler riconfermare in toto la sua ”antipatia”; quel suo atteggiamento scostante che durante il suo primo (o prima parte del) mandato metteva gli altri nella difficile condizione di non sapere se si poteva chiedere o meno qualcosa, se proporre o meno una soluzione ai tanti problemi della nostra città. In molti hanno sentito sminuire la loro competenza sul lavoro, i loro studi, la loro onestà sempre messa in dubbio perché di una valenza inferiore rispetto a quella dell’ex magistrato. Questo rende (rendeva?) antipatico Magrone, quel suo stabilire il valore degli altri in funzione della loro adesione ai suoi progetti e alle sue iniziative; e in molti hanno reagito abbandonandolo.
Nelle dichiarazioni finali di questa mattina invece Nicola Magrone è sembrato meno “scostante” e ha gettato un ponte verso i suoi ex competitori per superare le difficoltà derivanti da quelle intemperanze verbali (e non solo) che hanno reso pesante il “clima” dell’ultima campagna elettorale. Lo ha fatto assicurando che presterà la massima attenzione verso ogni proposta e progetto che l’opposizione presenterà all’amministrazione e lo farà fino al punto di essere disposto a “rapinare” e fare proprie le proposte migliori, da qualunque parte esse provengano. Pace fatta? Lo vedremo già questa sera, alla proclamazione dei consiglieri comunali eletti. Sperando in un pò di frescura.

Una attestato di benemerenza dell'Università di Bari

Il 7 luglio scorso il Magnifico Rettore dell’Università degli studi di Bari prof. Antonio Uricchio ha conferito l’Attestato di Benemerenza alla memoria a Gabriella Cipriani la nota violinista molfettese deceduta in un incidente automobilistico. Il riconoscimento è stato assegnato in ragione del brillante curriculum studiorum della Cipriani peraltro prossima alla laurea in Lingue. La cerimonia si è tenuta nella solennità di una riunione del Senato Accademico dove il Rettore ha tratteggiato con particolare interesse gli aspetti salienti del breve ma intenso percorso di studi della studentessa enumerando i riconoscimenti ottenuti in Italia e all’estero. In sintonia col rettore, il prof. Massimiliano Demata, docente col quale la Cipriani lavorava alla stesura della tesi di laurea, non ha trascurato di soffermarsi sul dinamismo e sulla sete di conoscenze che animavano la giovane molfettese. Caratteristiche tutte elencate nella pergamena consegnata ai genitori di Gabriella Cipriani, Michele e Giulia de Ceglia.
L’evento ha visto la presenza di amici e colleghi dello stesso corso di laurea nonché quella della preside prof.ssa Marie Thérèse Jaquet (Lettere, Lingue, Arti, Italianistica e Culture Comparate), della prof.ssa Angela Carbone (corso di laurea specialistica scienze dell’Informazione e sistemi editoriali), della prof.ssa Rosanna Salvemini, docente di Lettere, della prof.ssa Della Rosa (cura l’erasmus per l’uniba), della prof.ssa Alessandra Squeo docente di Inglese e del prof. Fedele Pastore docente di Lingua e Letteratura Francese.     

Welfare, un milione di euro per l’asilo nido

Welfare, un milione di euro per potenziare l’asilo nido di Modugno e i servizi alla prima infanzia nei comuni dell’ambito Modugno – Bitetto – Bitritto Importante risultato, conseguito grazie agli strumenti predisposti dall’amministrazione Magrone, in collaborazione con i comuni di Bitetto e Bitritto, sottolineato dalle parole della dott.ssa Scardigno, prossimo assessore di Modugno ai servizi sociali: “Una grande soddisfazione essere nella Regione Puglia i primi, come ambito territoriale (BA-10, Modugno comune Capofila, ndr), ad aver ottenuto l’approvazione del secondo riparto PAC Infanzia con un finanziamento di 994.668 euro: sarà utilizzato per potenziare l’asilo nido comunale di Modugno e offrire buoni di conciliazione vita-lavoro per sostenere economicamente l’inserimento negli asili privati. Raccolti i frutti dell’ottimo lavoro svolto dall’Ufficio di Piano, la struttura tecnica che cura il funzionamento del Piano Sociale di Zona e che noi, nella passata amministrazione, abbiamo fortemente voluto mettere finalmente in grado di operare”.
Aumentati fino a 40 i posti nido, si amplia ora la fascia oraria dell’Asilo Comunale di Modugno, servizio pubblico essenziale per la città. A partire dal nuovo anno scolastico (comincia a settembre) l’asilo nido comunale sarà aperto anche nelle ore pomeridiane, di sabato e nel mese di luglio, portando così gli standard del servizio al livello delle migliori strutture della Puglia e non solo. Tutto questo grazie all’approvazione del Piano di Azione e Coesione Infanzia presentato dall’Ambito Territoriale BA10, organismo di cui Modugno è il comune capofila, per accedere ai fondi europei destinati alle Regioni a “Obiettivo Convergenza”. Dunque, dopo il finanziamento della prima annualità (oltre 500.000 euro), è stato approvato dal ‘Comitato Operativo per l’attuazione del Programma Nazionale per i Servizi di cura all’infanzia e agli anziani non autosufficienti’ anche il Piano di Intervento, cosiddetto di secondo Riparto, per un importo di 994.668 euro da destinare al potenziamento dell’asilo nido modugnese e all’offerta di buoni di servizio da utilizzare in nidi e centri ludici nei comuni di Modugno, Bitetto e Bitritto.
Valorizzando, all’interno delle politiche sociali, l’efficacia dei servizi come fattori di sviluppo, e non di mero costo, in quanto orientati alla conciliazione e alla promozione della qualità della vita, i PAC (Piani di azione e coesione) si pongono in stretta continuità con gli obiettivi del Piano Sociale di Zona, riconoscendo la centralità dei sistemi associati dei Comuni e delle unità territoriali coincidenti con i distretti sociosanitari.
Il Piano Sociale di Zona oggi in via di attuazione, strumento principe nelle mani dei comuni per l’aiuto dei cittadini più bisognosi, è stato adottato nel 2014 durante l’amministrazione Magrone, a coronamento di un lungo e complesso percorso guidato dal Comune di Modugno, Capofila d’Ambito. A curarne il funzionamento è l’Ufficio di Piano, servizio reso finalmente efficiente dalla giunta Magrone, la quale lo ha messo in grado di operare con una dotazione organica completa e con un regolamento sul funzionamento dell’Ufficio, dopo che per molti anni era stato malamente gestito e mantenuto in una situazione confusa e sterile.
Grazie all’approvazione e all’attuazione dei PAC (infanzia e anziani) e del Piano Sociale di Zona 2014-2016, oggi i cittadini possono disporre di servizi socioassistenziali indispensabili e mai attivati prima nel territorio d’Ambito. Di questi ultimi sono esempio l’avviamento, sin da inizio 2015, del servizio di Assistenza Domiciliare Integrata per gli ultrasessantacinquenni in condizioni di non autosufficienza (consentito dal PAC Anziani presentato nel 2014 e finanziato come Primo Riparto) e l’istituzione della Porta Unica di Accesso a Modugno, servizio che semplifica l’accesso dei cittadini alla rete dei servizi socio-sanitari dell’Ambito.

Fa un 13 miliardario ma non lo pagano

Martino Scialpi, un commerciante che nel 1981 fece “13” ma il Coni non ha ancora pagato.

Miliardario mancato, con un montepremi di un miliardo di vecchie lire, in questi anni ha perso tutto: moglie, casa e lavoro. Nel 2012 una sentenza condanna l’ente sportivo a pagare ma ancora oggi Martino si dibatte tra aule di tribunale e carte bollate per riscuotere i suoi soldi.
La presentazione del libro, in programma per giovedì 2 luglio presso il Palazzo della Provincia alle ore 18.00, spiega il dott. Valenzano, Consigliere delegato alle politiche sociali della Città Metropolitana, si inserisce nell’ambito della settimana dedicata alla prevenzione e cura del gioco patologico, e intende sottolineare come un evento che avrebbe dovuto essere la svolta della vita di un semplice commerciante, possa diventare un incubo.
Al di là di ogni considerazione di natura prettamente giuridica e processuale, in una cornice di vignette sul tema, l’argomento risulta di grande attualità anche per le note vicende che occupano in questi giorni il gioco calcio e le sue preordinate “scommesse”…

La storia: È il 1 novembre del 1981. Un giovane ragazzo pugliese, Martino Scialpi, scopre, al termine dei risultati delle partite di campionato, che la schedina da lui giocata qualche giorno prima è vincente. Ha totalizzato un tredici! Quella che avrebbe dovuto essere la svolta della sua vita, di semplice commerciante, diventa un incubo: qualche giorno dopo, infatti, dai giornali locali e nazionali, scoprirà che la sua schedina non è tra quelle date per vincenti. Inizia così una vera odissea, che dura ancora oggi e che non ha trovato la sua soluzione. Trentaquattro lunghissimi anni, tra carte bollate, aule di tribunale, avvocati, accuse e proscioglimenti. Scialpi, novello Davide, ha intrapreso una battaglia contro Golia, rappresentato dal Coni e dallo Stato. Una battaglia che lui stesso definisce “un complotto”, e che è diventata la sua ossessione.

PRESENTANO IL LIBRO

MARTINO SCIALPI HO FATTO 13!

Una vincita negata e 34 anni di menzogne del Coni

Schena Editore

Dino CassoneCuratore del libro

Guglielmo Boccia Avvocato Foro di Taranto

SALUTI

Giuseppe ValenzanoConsigliere Delegato Politiche Sociali Città Metropolitana di Bari

Stella SanseverinoConsigliere di Parità Città Metropolitana di Bari

Rossana LalloneDirigente Politiche Sociali Città Metropolitana di Bari

INTERVENTI

Ferdinando ImposimatoMagistrato, Presidente Onorario aggiunto S.C. di Cassazione

Rosario PolizziDocente Università Facoltà Medicina – Bari

Andrea Rossini Avvocato Foro di Roma

Beppe MontebrunoAvvocato Foro di Bari

MODERA

Miriam PalmisanoGiornalista

 

 

La ProLoco festeggia il Solstizio di San Giovanni

Festa del Solstizio di San Giovanni 23 – 24 giugno “MUSEO DI STRADA”: Progetto di arredo urbano in Piazza del Popolo e via Carmine in collaborazione con l’Associazione Culturale 70ZERO26

Martedì 23 giugno
Presso la Chiesa di S. Maria di Modugno in Via Paradiso
•  Ore 17.00 Mercatino artigianale e gastronomia
in collaborazione con l’Associazione Promidia
• Ore 20.00 Partenza da piazza Sedile: “IL RAPIMENTO DELLA SPOSA”: rievocazione storica in costume medioevale
in collaborazione con l’Associazione Culturale Trani Tradizioni
“Giugno 1096, vigilia di S. Giovanni. Adelaide, figlia del normanno Gualterio Buzzardo, signore della Terra di Modugno, e di Gemmata sua legittima consorte, va in sposa al longobardo Boso, conte del castello di Modugno…..”
Partendo da Piazza Sedile, il corteo nuziale percorrerà via Cairoli, via X Marzo, via Padre Annibale M. di Francia, via Paradiso. Celebrazione delle nozze nella Chiesa di S. Maria di Modugno.

Mercoledì 24 giugno
Chiesa di San Giovanni nel Centro Storico

• Ore 19.00: celebrazione S. Messa
• Ore 20.00: festa popolare con
Bassa musica, fuochi, luminarie, distribuzione di prodotti tipici locali

La Vigilia di S. Giovanni è, nella cultura popolare, un momento particolarmente ricco di significato esoterico, di cui la scelta delle noci per confezionare il nocino digestivo non è che un pallido surrogato.
L’Associazione Pro Loco di Modugno ha voluto quest’anno festeggiare la data conferendole nuova valenza portando i festeggiamenti in un sito altamente simbolico per i Modugnesi: i ruderi della chiesa di S. Maria Assunta, detta “di Modugno”, il luogo dove la tradizione, confermata dagli scavi archeologici condotti dalla Soprintendenza negli anni Ottanta, vuole che il paese sia nato.
Anche dopo l’abbandono del sito, la chiesa rimase oggetto  di particolare devozione da parte del clero, in quanto considerata la prima Matrice. Il paese fu ricostruito intorno alla “Motta” verso l’anno Mille.
Partendo dai nomi riportati su pergamene coeve, dove Modugno è citata come sede vescovile suffraganea di Bari, con un Giovanni episcopo di Modugno, Gualterio Buzzardo dominator, cioè signore della terra, e Boso conte del castello, i membri dell’associazione culturale Trani Tradizioni (che già da anni allestisce a Trani lo spettacolo rievocativo Le Nozze di Manfredi) hanno ricostruito sullo sfondo della facciata della chiesa un momento della storia del paese recitando in costume medioevale le nozze tra il castellano Boso e Adelaide, figlia del Buzzardo.
Come in tutte le favole, anche qui avremo la peripezia, ovvero il tentativo di rapire la sposa, il combattimento dei buoni contro i cattivi e il lieto fine con la punizione dei malvagi con una pena esemplare, il tutto nella cornice di bancarelle di un mercatino artigianale allestito dall’associazione culturale Promidia.
Il giorno successivo i festeggiamenti continueranno con la celebrazione della S. Messa nella chiesa di S. Giovanni nel Centro Storico di Modugno, che conserva un imponente affresco absidale del trecento con una Crocifissione fra Santi sotto lo sguardo di un Padre pantocratore benedicente, luminarie e bassa banda.
Nei giorni di Martedì e Mercoledì, dinanzi agli edifici più significativi di via Carmine, saranno collocati dei pannelli didascalici per raccontarne ai passanti la storia ed il significato. E’ un suggerimento che la Pro Loco di Modugno, in collaborazione con l’associazione 70ZERO26, intende offrire alla nuova Amministrazione cittadina: l’allestimento di un Museo di Strada a somiglianza di quelli che si vedono visitando i paesi e le città intorno. Si è pensato di cominciare da via Carmine perché era l’antica via publica che inglobata nell’abitato in seguito all’ampliamento delle mura urbiche, congiungeva il Portello con la Porta di Bari attraversando la Piazza del Popolo.
Sul gruppo Facebook “Associazione Pro Loco Modugno” sarà reso disponibile un opuscolo dedicato alla chiesa di S. Giovanni.
Ai volontari della Protezione Civile e dell’Univol è affidata la sicurezza dei partecipanti.

Michele Ventrella
(Presidente Pro Loco Modugno)