NOTA SEGRETERIA SINDACO MAGRONE

ESPLOSIONE FABBRICA FUOCHI A MODUGNO, IL SINDACO MAGRONE PROCLAMA IL LUTTO CITTADINO PER DOMANI E PER IL GIORNO DELLE ESEQUIE. ATTIVITA’ DEL COMUNE PER IL SOSTEGNO PSICOLOGICO ALLE FAMIGLIE DELLE VITTIME E DEI FERITI.

INIZIATIVE DEL COMUNE ANCHE PER AIUTI ECONOMICI, DE BARTOLOMEO MANIFESTA A MAGRONE LA DISPONIBILITA’ DI CONFINDUSTRIA PUGLIA

Per l’esplosione nella fabbrica di giochi pirotecnici Bruscella Fireworks il Sindaco di Modugno, Nicola Magrone, ha proclamato il lutto cittadino per domani, domenica 26 luglio, e in concomitanza con la celebrazione delle esequie sino alla conclusione della cerimonia funebre.

Il sindaco – è detto nell’ordinanza – ha voluto così Interpretare “il sentimento di dolore, sgomento e profonda commozione che ha colpito il sindaco stesso, il Consiglio e la Giunta Comunali, l’intera comunità cittadina” e “manifestare in modo tangibile e solenne il dolore della città per questo tragico evento” e la “profonda e commossa partecipazione dell’intera comunità al dolore dei familiari”.

L’assessorato comunale ai servizi sociali, intanto, sin da ieri ha cercato di avviare attività di sostegno alle famiglie delle vittime e dei feriti. Anche tramite l’interessamento del prefetto di Bari, Carmela Pagano, il sindaco Magrone e l’assessore comunale ai servizi sociali, Rosa Scardigno, hanno preso contatti con volontari pugliesi della Società italiana di Psicologia dell’Emergenza (Sipem) per un loro coinvolgimento diretto nel necessario aiuto psicologico ai famigliari delle vittime.

L’amministrazione comunale sta ora anche cercando di capire quali e di che entità possano essere eventuali esigenze economiche delle famiglie coinvolte nella strage: a questo riguardo Magrone fa sapere che il Comune si farà carico di coordinare ogni intervento volontario su questa questione e sottolinea che il presidente di Confindustria Puglia, Domenico De Bartolomeo, lo ha già chiamato per manifestargli la disponibilità della sua organizzazione alla erogazione di aiuti.

Intanto, secondo quanto è stato reso noto da funzionari dei vigili del fuoco, sono concluse le attività di recupero delle persone coinvolte nella strage. E’ previsto un nuovo sopralluogo del procuratore della Repubblica, Giuseppe Volpe, col quale si avvieranno i rilievi utili alle indagini per capire le cause e le modalità di quel che è accaduto.

Cordoglio unanime

Non ho parole, così Peppino Longo porge il proprio cordoglio alle famiglie colpite dall’esplosione.

 

Questa gravissima tragedia ha colpito tutti noi, la nostra città, l’Italia tutta, portando il lutto in numerose famiglie della nostra comunità. Lo sgomento e il dolore per quanto è accaduto mi stringe il cuore, non ho parole per esprimermi, sono vicino alle mogli, ai figli, ai genitori, alle mamme delle vittime di questa gravissima tragedia. Molti di loro sono miei amici e conoscenti. Un sentitissimo cordoglio alla famiglia Bruscella e a tutte le famiglie che oggi, purtroppo, piangono un loro caro. Una tragedia che colpisce un nostro settore di eccellenza, riconosciuto a livello internazionale. I fuochi d’artificio sono un ricordo indelebile del nostro patrimonio culturale e sociale, che accompagnano e concludono le festività civili e religiose, non c’è festa in nessuna parte del mondo se non ci sono i fuochi d’artificio, momenti meravigliosi che tutti noi ci portiamo nella nostra memoria. Qui a Modugno la maggior parte di esse, se non tutte, sono state realizzate dai Bruscella, perciò è ancora più doloroso e triste ciò che è accaduto. A nome mio e di tutta la famiglia Longo un sentitissimo cordoglio a tutti i familiari delle vittime.

Anche l’UdC di Modugno esprime il proprio cordoglio per l’immane tragedia che ha colpito la nostra città, ed è vicina alle famiglie delle vittime tutte. Tragedie come queste devono unire tutti nell’aiuto da portare a chi è rimasto coinvolto per alleviare le loro sofferenze.

Pino Oro e tutta la redazione di Bari Sud Ovest sono vicini a tutti i modugnesi colpiti dalla dolorosa vicenda.

Peppino Longo: Sono pronto a rappresentare tutte le forze politiche

Il modugnese Peppino Longo, consigliere regionale dell’Udc, è stato eletto come vice presidente del Consiglio regionale della Puglia ecco come ha commentato la sua elezione: “Voglio ringraziare la maggioranza che mi ha candidato e mi ha sostenuto per ricoprire questo importante incarico istituzionale. E’ un ruolo di grande responsabilità. Sono pronto a rappresentare tutte le forze politiche e per questo lavorerò per ricambiare la fiducia riposta nella mia persona. Il mio impegno sarà rivolto non solo nei confronti di tutti i consiglieri che l’intero ufficio di Presidenza rappresenta, ma anche e soprattutto nei confronti di tutti i pugliesi”.

Modugno, la prima seduta del consiglio comunale.

Una maggioranza compatta e dialogante, una minoranza tremante che frena l’inclinazione al dialogo di alcuni suoi consiglieri.

Alla sua prima seduta il Consiglio comunale di Modugno, per merito della maggioranza che sostiene il sindaco Magrone, si presenta ‘nuovo’ per oltre due terzi, cosa che non era forse mai accaduta nella sua storia: i 16 consiglieri di maggioranza sono infatti quasi tutti giovani (età media 35 anni) preparati e appassionati, entrati per la prima volta a far parte dell’assemblea comunale e consapevoli della responsabilità del ruolo. “Possiamo fare cose buone – ha detto il sindaco Magrone – contro i grossi problemi che a Modugno sono da risolvere. Anche per questo ribadisco che siamo aperti a tutte le proposte di risoluzione delle questioni, senza arroccamento e pregiudizi di sorta”. A dispetto del nuovo rappresentato dalla maggioranza, la minoranza è apparsa invece frammentata e incoerente e lo ha dimostrato particolarmente nella votazione per l’elezione del presidente del Consiglio.
Il giuramento del Sindaco e la votazione per eleggere il presidente del Consiglio comunale. In primo luogo, in consiglio il Sindaco Magrone ha giurato sulla Costituzione italiana. Poi s’è votato per l’elezione del presidente del Consiglio comunale. La maggioranza ha proposto alla carica il consigliere Valentina Longo (di Italia Giusta secondo la Costituzione); la minoranza ha votato scheda bianca. Sicché, Valentina Longo ha ottenuto 16 voti (l’intera maggioranza). Per l’elezione alla prima votazione, però, Longo avrebbe dovuto ottenere, oltre al voto della maggioranza, almeno 1 voto dalla minoranza. Non è avvenuto. La votazione si ripeterà al prossimo Consiglio dove, con assoluta ragionevolezza, Longo sarà eletta Presidente. L’astensione della opposizione nella votazione del presidente del consiglio ha impedito, tuttavia, che sin dalla prima seduta l’assemblea costituisse rapidamente i suoi organi. Un errore, secondo noi: il vicepresidente toccherebbe alla opposizione, i cui 9 consiglieri non potranno mai da soli eleggerlo; se la maggioranza si comportasse come ha fatto ieri la minoranza sarebbe subito il muro contro muro. In pro di che?
Capigruppo ‘a tempo’ nella maggioranza. Nella prima seduta si sono costituiti anche i gruppi consiliari con la nomina dei rispettivi capigruppo.  A tal proposito la maggioranza ha dichiarato di aver introdotto tra le proprie fila il criterio, ritenuto giusto e opportuno per una compagine così rinnovata, della temporaneità del ruolo del capogruppo (criterio che troverà applicazione nella rotazione dei capigruppo da farsi ogni sei mesi circa).
Sono stati adempiuti inoltre gli altri obblighi previsti dalla legge e dallo statuto comunale. Sono stati così eletti i componenti della commissione elettorale e della commissione per gli albi dei giudici popolari. Anche in questo caso, compatta la maggioranza e spezzettata la minoranza i cui designati sono stati eletti ma non hanno ricevuto i voti di tutti i componenti della opposizione.
La volontà della maggioranza per una stagione di responsabilità civica e politica. La prima seduta del Consiglio comunale era un’occasione preziosa per testimoniare la volontà di tutte le forze politiche di recuperare il tempo perduto con lo scioglimento del precedente Consiglio e il commissariamento del Comune: non aver eletto il presidente significa dunque che si è già perso un po’ di tempo e di fatica, in un contesto politico-sociale allarmante. Una contraddizione profonda tra dichiarazioni retoriche di apertura al dialogo e azioni settarie. L’appuntamento è alla prossima seduta del Consiglio dove la maggioranza ribadirà comunque la sua volontà di assicurare alla comunità una stagione di responsabilità civica e politica.

Invito alla collaborazione o alla discordia?

Ancora poche ore e potremo verificare se l’invito alla collaborazione, rivolto dal rieletto sindaco Magrone alle opposizioni, è stato accettato o meno. Segnali positivi in tal senso, però, non se ne registrano ancora. Certo dopo quanto udito nell’ultimo comizio e durante la presentazione della squadra assessorile si ipotizzava un diverso approccio politico, un’apertura verso i rappresentanti di quella grande maggioranza che Nicola Magrone proprio non lo vuole come sindaco; o almeno un inizio diverso da quello del 2013 quando, come dicono, con un atto d’imperio fu imposta l’elezione a presidente del consiglio di Giovanna Bellino e sappiamo come è andata a finire. Concedere all’opposizione tale incarico sarebbe un segnale di discontinuità con quanto fatto nel passato e coerente con quanto riaffermato solo qualche giorno fa, invece è quasi certo che tale mansione sarà affidata alla consigliera Valentina Longo e questo giustifica il larga parte la diffidenza dei consiglieri di opposizione nel nuovo “corso” politico proposto dal sindaco. È pur vero che nel quadro politico offerto ai modugnesi sono evidenti le divisioni dell’attuale opposizione alle prese innanzitutto con i guasti e le lacerazioni che dividono in due tronconi la sinistra locale. Divisione che i futuri “frazionamenti” del partito a livello nazionale acuirà ancora di più e che comporterà nel prossimo autunno la necessità di decidere quale “corrente” debba rappresentare la sinistra a Modugno e quali saranno i loro referenti a livello regionale. Referenza regionale che il rieletto Peppino Longo potrebbe rappresentare per tutta la città se le proposte e gli inviti alla collaborazione che Nicola Magrone ha prospettato assumessero consistenza e diventassero realtà. Si paventa invece, da più parti, che quanto proposto dal sindaco più che un invito alla collaborazione è una sorta di “pomo della discordia” da lanciare sui banchi dell’opposizione per mantenere divisa una compagine che d’altronde, già di suo, fa di tutto per continuare ad esserlo.