Distruzione creatrice o tutto come sempre?

L’amministrazione Magrone/bis, nel consiglio comunale di martedì 18, proporrà l’approvazione di vari provvedimenti dal prevalente carattere amministrativo che spaziano dall’edilizia (croce e delizia della campagna elettorale) ai trasporti, passando per l’approvazione dell’elenco dei lavori pubblici e delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari da realizzare nel prossimo triennio. Infine è prevista la discussione del bilancio di previsione triennale 2015/17, argomento quest’ultimo che oltre all’aspetto prettamente contabile offre la visione di quello che Nicola Magrone intende realizzare per Modugno; argomento quindi eminentemente politico poiché incentrato sui provvedimenti propedeutici alla realizzazione del programma politico dell’amministrazione e che impegnerà i consiglieri comunali fin dall’inizio della seduta in quanto, nell’ordine del giorno del consiglio, come primo argomento è stata posta l’esposizione delle linee programmatiche del sindaco. (Reg. Cons. Com. – Art.21 comma 5 – Entro venti giorni dalla nomina degli assessori, il Sindaco, sentita la Giunta, presenta al Consiglio le linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare nel corso del mandato).
Appuntamento politico, pertanto, molto importante per la verifica delle offerte e dei propositi di collaborazione abbozzate nei primi consigli comunali di quest’anno.
L’esposizione delle proprie linee programmatiche offre al sindaco Magrone l’opportunità di dare inizio a Modugno a una nuova era politica. La sua vittoria nell’ultima campagna elettorale dimostra che i modugnesi “vogliono” una politica non più basata sulla competizione fra rappresentanti più o meno influenti di particolari categorie sociali, ai quali la lezione subita nell’ultima campagna elettorale dovrebbe (speriamo) essere definitivamente chiara. I modugnesi con il loro voto hanno chiesto che si ponga fine al lungo conflitto politico che ha rallentato se non addirittura impedito di intraprendere quelle iniziative mirate al progresso economico del territorio. La crescita economica è fortemente influenzata dai conflitti fra gruppi politici; conflitti sociali che danno origine a processi destabilizzanti che arrestano la crescita, impedita dagli economie losers (sconfitti economici), coloro che temono di perdere i loro privilegi economici, e dai political losers (sconfitti politici), quelli che temono di perdere la loro influenza sul sistema politico. Conflitti sulle regole, sull’amministrazione, che condizionano le attività economiche e ne selezionano i vincitori.
Si crea un conflitto quando i programmi politici dei vari gruppi non possono essere contemporaneamente realizzati. Qualcuno sarà sconfitto e le sue speranze deluse, mentre i suoi antagonisti riusciranno a ottenere quanto sperato e incideranno profondamente sull’economia della città. Nelle linee programmatiche di un programma di sviluppo economico spesso si evita di introdurre iniziative che possano favorire anche la crescita della cooperazione fra maggioranza e opposizione nella scelta degli interventi da realizzare. Nel passato la classe politica vincente ha seguito sempre la stessa logica: pur di non favorire la crescita della controparte sconfitta in campagna elettorale, non ha introdotto le iniziative economiche o ancorché politiche proposte dall’opposizione, anche se potevano favorire la crescita economica della città. In un regime da molti ritenuto “assolutista” come quello instaurato dall’attuale amministrazione comunale, “dominata” dalla forte personalità del sindaco, un sindaco che si avvale del suo potere per modellare come preferisce il programma economico, sarà possibile giungere alla fine dell’annoso conflitto e favorire la nascita di politiche di cooperazione fra i vari gruppi e movimenti politici della città?
Molti si attendono una risposta negativa, per il semplice fatto che si è sempre fatto così ma in definitiva che cosa lo impedisce? L’ostacolo maggiore al processo di collaborazione fra le forze politiche è rappresentato, da una forma di paura del cambiamento, dal timore verso gli effetti di un cambiamento radicale che si associano a quelli che l’economista Joseph Schumpeter definiva come fenomeni di distruzione creatrice. È necessario distruggere il vecchio perché tutto diventi nuovo. La mancanza di cooperazione politica determina le condizioni per l’esistenza di tanti personaggi dotati di potere sufficiente a esercitare un diritto di veto, “politichetti” che intuiscono quanto la collaborazione indebolirebbe il loro potere politico, rendendo loro più difficile, se non impossibile, intervenire sulle istituzioni economiche del territorio per favorire i propri interessi a discapito di quel bene comune di cui tanto, a parole, si preoccupano.
Nicola Magrone ha l’opportunità di dare inizio a quella distruzione creatrice che tanto spavento procura ai political losers nostrani; glielo permette il mandato degli elettori che l’hanno indicato, per due volte, come migliore fra i candidati a sindaco della nostra città.
Questa però è sempre e soltanto un’opinione.

 

Primi segnali di distensione?

Forse non sarà stato stabilito un record ma quello di ieri è certamente uno dei consigli comunali più corti della storia amministrativa modugnese. In poco più di un’ora è stato esaurito l’intero ordine del giorno che prevedeva, in ultimo, l’elezione del (della) presidente e del vice presidente del consiglio comunale. L’esito delle due votazioni, che hanno determinato la nomina di Valentina Longo a presidente del consiglio e di Pietro Massarelli come vice, è stato pressoché identico: ventitré voti su ventiquattro votanti per ognuno dei candidati e una scheda bianca (è piacevole supporre che entrambi gli eletti non abbiano voluto votarsi). Mentre il nome della candidata dalla maggioranza, Valentina Longo, circolava già, quello di Pietro Massarelli è stato concordato dai consiglieri di minoranza negli incontri precedenti la seduta consiliare e successivamente comunicato alla maggioranza. Non è usuale vedere un tale scambio di “favori” per le nomine consiliari ma evidentemente l’appello ad una maggiore collaborazione fra gli schieramenti lanciato dal sindaco Magrone deve essere stato raccolto positivamente dai consiglieri di opposizione. Potrà essere questo l’inizio di un nuovo modo di intendere il proprio mandato elettorale da parte di tutti i consiglieri come auspicato dal sindaco? Sarà possibile dare l’avvio a quella fase di piena collaborazione fra tutte le forze politiche per la soluzione dei tanti problemi che affliggono la città? L’opposizione ha dato un primo segnale positivo votando, insieme alla maggioranza, Valentina Longo all’importante ruolo di presidente; la maggioranza ha risposto votando, altrettanto unanimemente, il candidato della minoranza alla vicepresidenza. I due incarichi hanno un peso diverso per la riuscita dei lavori consiliari e la maggioranza ha ritenuto opportuno tenere per sé quello più importante. Per dare una valenza maggiore a quell’invito però sarebbe stato opportuno concedere la presidenza all’opposizione (sarebbe stata una dimostrazione di forza politica, ma questa è solo un’opinione). Non è mai troppo tardi, se c’è davvero la volontà di dare una svolta importante alla politica locale si potrà rimediare con le nomine delle presidenze delle varie commissioni.

Restate con noi

Strage Bruscella, domenica 2 agosto, a Modugno, la marcia “restate con noi” promossa dal comune di Modugno

Il sindaco Magrone: “Abbiamo voluto intitolare Restate con noi la manifestazione di domenica sera perché una marcia silenziosa che si snodi per le vie cittadine e si concluda nel cuore del paese si rivolge simbolicamente alle vittime dell’esplosione dicendo loro vi riportiamo in seno alla città”.

In attesa di capire quando si potranno svolgere i funerali delle dieci vittime dell’esplosione della ‘Bruscella Fireworks’, fabbrica dei fuochi pirotecnici andata completamente distrutta lo scorso venerdì 24 luglio, l’Amministrazione Comunale di Modugno ha definito l’organizzazione della manifestazione pubblica promossa per una commemorazione civica di coloro che hanno perso la vita nella strage e per esprimere solidarietà alle famiglie delle vittime.
La manifestazione pubblica avrà inizio con un raduno, alle ore 20.30, in Piazza E. De Nicola (nei pressi di via Bitritto), dal quale si metterà in movimento un corteo civico che attraverserà le principali vie cittadine e si concluderà nella centrale Piazza Sedile. Tutta la cittadinanza è invitata.
Nei giorni immediatamente successivi al disastro, in una città scossa dal terribile incidente, il Sindaco aveva proclamato due giorni di lutto cittadino, il primo dei quali  già trascorso. La seconda giornata di lutto cittadino è invece indetta nella data delle esequie, in merito alle quali il Comune di Modugno sta curando i contatti con le famiglie e con le comunità di riferimento coinvolte affinché si possa tenere una cerimonia unitaria utilizzando il sagrato della Chiesa del Purgatorio, sempre in Piazza Sedile.

Raccolta Fondi

Strage Bruscella – l’amministrazione comunale di Modugno promuove raccolta fondi Sostegno alle famiglie delle vittime, chiunque può donare utilizzando il conto corrente aperto nella tesoreria comunale
Il Sindaco Magrone: “Tanti cittadini desiderosi di aiutare economicamente i famigliari delle vittime e dei feriti, si utilizzi un conto corrente del comune”.
L’Amministrazione Comunale ha aperto, nella Tesoreria Comunale – Banca Popolare di Bari – sede di Modugno, un apposito conto corrente, IBAN IT16K0542441541000000156180, sul quale far confluire le libere donazioni di chiunque (privati cittadini o pubbliche amministrazioni) voglia fornire il proprio contributo a sostegno dei famigliari delle vittime e dei feriti nel disastro avvenuto a Modugno lo scorso venerdì 24 luglio, nello stabilimento ‘Bruscella Fireworks’, azienda di pirotecnica.
“Viste le circostanze luttuose e le difficoltà estremamente gravi in cui sono improvvisamente venuti a trovarsi i famigliari delle persone coinvolte nell’esplosione – dice il Sindaco di Modugno Nicola Magrone – mi auguro che la popolazione partecipi alla raccolta fondi attraverso il conto corrente che l’amministrazione comunale ha voluto creare al fine di meglio coordinare e di veicolare direttamente, cioè senza intermediari, le elargizioni dei cittadini.”
Dopo aver avviato il sostegno psicologico ai parenti distrutti dal dolore, continua dunque senza tregua l’impegno del Comune di Modugno per assicurare ogni forma di soccorso alle famiglie colpite dal terribile incidente che ha raso al suolo la fabbrica di fuochi artificiali causando la morte di nove persone. Nei giorni scorsi disponibilità ad erogare aiuti fu manifestata a Magrone in primis da Confindustria Bari e Bat, attraverso il presidente Domenico De Bartolomeo.
La città di Modugno continua ad esprimere vicinanza al dolore per le vittime: Domenica ha vissuto la prima delle due giornate di lutto cittadino proclamato dal Sindaco.