L’inciviltà la fa da padrona
E’ successo, il 28 agosto scorso, nel Giardino degli Aquiloni, in via Devito Francesco (nei pressi dell’extramurale Capruzzi) di Bari: sostando nel parco, nel primo pomeriggio, un tale ed altri tre giovani, avevano al seguito, rispettivamente, due cani di razza Boxer, a briglia sciolta, che hanno cominciato a scorazzare, con certa loro incuranza; quando, uno dei due cani, attratto dall’odore di un pasto che si consumava sui tavolini, si è avvicinato dalle spalle, furtivo e curioso, senza che il suo padrone, a lui vicino, lo richiamasse all’ordine. Idem, il cane dei ragazzi, che correva libero per arrivare, a quanto dicevano loro, alla fontana, per bere. Nel contempo è arrivata una donna, con un neonato nel passeggino, la quale è stata debitamente avvertita dello scenario e non ha più proseguito per i vialetti. Al monito del ritiro dei due cani, i proprietari si sono giustificati, dicendo che non c’era pericolo (se lo dicono loro!), ma nessuno ha mosso un dito per riportare la situazione in sicurezza e sono usciti dal parco senza le briglie, né tantomeno la museruola, come la legge prevede. …Ordinanza del Ministero della Salute, contingibile e urgente, concernente la tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani… (G.U. Serie Generale n.209 del 06.09.2013) che si rifà a varie altre leggi ed ordinanze, a partire dall’art.32 della Costituzione Italiana e ad articoli di natura penale. Come pure la L.220/12 sui condomìni, che recita… ‘Nessuno può vietare che vi siano animali domestici in un condominio, ma possono esserci condotte sanzionabili (deterioramento, distruzione, deturpamento e imbrattamento di cose mobili o immobili altrui’. Alla stessa stregua, ogni mattina, sui marciapiedi che costeggiano la ferrovia, scorazzano enormi cani, senza guinzagli , né museruole, in orario di lavoro e scolastico. Senza contare le defecazioni a cielo aperto, che i proprietari hanno l’obbligo di raccogliere in sacchetti.
Sembra quindi che debbano essere le persone a doversi adattare agli animali lasciati liberi e non viceversa, che poi, liberi non possono essere in tali casi, con tutto il rispetto che si deve loro e non viceversa.
C’è da chiedersi: perché questi casi non finiscono all’attenzione della Polizia Municipale?