Un modugnese in porta alla Reggina

Fra i giovani portieri nel giro delle nazionali italiane è uno dei più talentuosi; ha 19 anni, è un classe’96. Si chiama Marco Ventrella ed è un modugnese doc. Domenica scorsa ha esordito difendendo, alla grande, la porta della Reggina, la squadra in cui è stato mandato a “farsi le ossa” come si dice nel mondo del calcio.
Dopo aver svolto il ritiro precampionato in serie B con la prima squadra del Bari, dov’è cresciuto nel settore giovanile sin da piccolissimo e dopo essere stato tra i migliori nell’ultimo campionato Primavera (fermato ai quarti di finale scudetto dallo squadrone della Fiorentina) può sembrare un passo indietro giocare in serie D, ma al Granillo di Reggio Calabria difendere la porta della squadra di casa è una emozione esaltante che si rinnova ogni volta. Piuttosto che fargli fare panchina come terzo portiere in serie B, Gianluca Paparesta, il presidente del Bari ha ceduto alla insistenze del D.G. della squadra calabrese, Gabriele Martino, sicuro di avere l’anno prossimo di ritorno al Bari un portiere con molta più esperienza.
Di Marco Ventrella, che le cronache sportive descrivono come un elemento di sicuro affidamento fra i pali e temibile nelle uscite, silenzioso nello spogliatoio quanto aggressivo nella sua area di rigore, ne sentiremo parlare spesso.
Domenica scorsa ha esordito con la sua nuova squadra in casa dell’Aversa Normanna, il risultato di 3 a 1, per i padroni di casa, non rispecchia il reale valore delle squadre: troppo madornali gli errori di interpretazione dell’arbitro che ha punito con ben tre rigori ed una espulsione alquanto discutibile la Reggina. Dei tre rigori subiti, il modugnese Marco Ventrella, ne ha respinto uno ma non è stato ben coadiuvato dai suoi difensori, anticipati dall’attaccante dell’Aversa che ha scaraventato il pallone alle spalle dell’incolpevole portiere, portando il risultato sul definitivo 3 a 1.
Una partita sfortunata che però ha dato ai tanti tifosi reggini al seguito della squadra la possibilità di ammirare il talento del giovane portiere modugnese.
Forza Marco, anche i modugnesi sono tuoi tifosi.

Teatro in piazza

‘Maestrale d’amore’ è la commedia portata in scena da Gianni Colajemma nel circondario barese, ad allietare queste calde serate estive, con un po’ di ironia e un po’ di risate, che in questo momento storico non fanno male.
La sera del 4 settembre si è svolta a Palo del Colle, nella bellissima cornice storica di piazza S. Croce, inserita all’interno del programma culturale estivo del Comune, riscuotendo un certo successo di pubblico, con le simpatiche gag  tra gli attori.
Ispirata ad un’opera di Pirandello, insegnante discutibile del figlio (Dario Mangieri) della sua amante sposata (Antonella Radicci), rimasta incinta di lui, vuole disfarsi del problema, cercando di attribuire la paternità al vero marito, capitano di un’imbarcazione (TeodosioBarresi), sempre assente e tra l’altro con una seconda famiglia a Napoli. Per ciò, fa ricorso alla farmacista, sua ex amante – Puledra – (Beatrice Amore), come la chiama Rosaria (Lucia Coppola), cameriera schietta ed invadente, la quale, trova un sistema affinchè il marito si riavvicini alla moglie.     

I dialoghi composti di alternanze di linguaggio in italiano e in vernacolo, incluse le licenze linguistiche di cui la nostra lingua barese è ricca, mettono in luce l’eredità lessicale e di costume che si rifanno al nostro territorio.
Tutto, evidenziabile dai personaggi, con ruoli sociale diversi all’interno dell’opera, che, come spesso accade, non vengono rispettati.
Punto focale della commedia, l’ipocrisia, che ‘u professor’(Gianni Colajemma) attribuisce agli altri, credendo di esserne esente, ma di cui, in realtà, ne è anch’egli vittima, man mano che le occasioni si presentano e non sa più come uscirne, in quanto crede di risolvere i  suoi problemi assecondandola e facendone così, un uso sempre maggiore. L’ipocrisia alla fine, diventa sempre più ingombrante, conducendo alla negazione della realtà, poiché viene autoalimentata, ritenendo che sia la strada più facile, egoistica, meno impegnativa e meno dolorosa… soprattutto per se stessi.

Donne modugnesi fra le eccellenze della Puglia

Tra le non poche eccellenze femminili della nostra città la pittrice Enza Piccolo occupa un posto di rilievo nel campo artistico. La peculiarità dei suoi dipinti la pone all’attenzione di vari critici e mercanti d’arte.
Una serie delle sue opere che hanno come tema i famosi trulli sarà esposta, a far data dal 5 agosto, ad Alberobello, a cura di Massimiliano Crisci – in via Monte Sabotino, 10 – famosa strada storica dell’omonima città che fa da sfondo e cornice alle esposizioni di opere, manufatti e tutto quello che è patrimonio pop e culturale della valle d’Itria.

Modugno, raccolta fondi organizzata dal comune per strage Bruscella

Al via l’erogazione della prima tranche di aiuti economici

Assegni di 4.000 euro per ciascuna famiglia delle vittime
Distribuita in dieci parti uguali, tante quante sono le famiglie di coloro che hanno perso la vita nell’esplosione della fabbrica di fuochi pirotecnici, la somma complessiva di quarantamila euro raccolta sul conto corrente dedicato alle vittime dall’amministrazione comunale. Per i cittadini donazioni ancora possibili fino a fine anno.
Primo intervento di sostegno economico per le famiglie colpite dal tragico incidente sul lavoro nell’azienda pirotecnica ‘Bruscella Fireworks’, reso possibile dal gesto di solidarietà di cittadini, associazioni e imprese. Sul conto corrente bancario, voluto dal Comune di Modugno per una migliore gestione degli aiuti, ammonta a più di quarantamila euro la somma raggiunta grazie alle libere donazioni che vi sono confluite. Dunque, per far fronte all’emergenza in cui sono venuti improvvisamente a trovarsi i parenti delle vittime (dieci i morti a causa della terribile esplosione), l’Amministrazione Magrone ha deciso di procedere all’erogazione di una prima tranche di contributi. Individuati i beneficiari nei coniugi o, ove assenti, nel parente più stretto delle vittime, il Comune ha emesso assegni dell’importo di quattromila euro in favore di ciascuno di loro, la stessa somma per tutti, secondo criteri di ripartizione già condivisi con gli stessi familiari in un incontro tenutosi lo scorso 17 agosto.
“Abbiamo voluto gestire, e continueremo a farlo, il risultato di questa ammirevole gara di solidarietà nata nella società all’indomani del disastro cercando sempre il massimo coinvolgimento delle famiglie colpite dalla tragedia – dice Magrone – tenendo conto cioè delle loro volontà e necessità. Con loro abbiamo condiviso il più possibile anche tutte le altre scelte che l’amministrazione poteva mettere in campo in questa triste vicenda. Questa prima tranche viene erogata adesso, prima della chiusura del conto, affinché le famiglie possano tamponare il dramma dell’emergenza. Chi vorrà dare il proprio contributo potrà ancora farlo fino a che il conto non sarà chiuso, dopodiché procederemo con la stessa operazione di oggi a suddividere equamente le somme che via via il fondo continuerà a raccogliere”.

Il conto corrente acceso dal Comune presso la Tesoreria Comunale – Banca Popolare di Bari, filiale di Modugno, resterà infatti aperto fino alla fine dell’anno alle ulteriori elargizioni che privati cittadini o pubbliche amministrazioni vorranno ancora farvi pervenire utilizzando i seguenti dati: IBAN IT 16K 054244154100000015618, Causale versamento: Raccolta fondi famigliari vittime strage Bruscella.

Modugno, una nuova azienda a rischio inquinamento chimico

L’amministrazione comunale interviene nella procedura AIA perché si valuti l’impatto sulla salute e il danno sanitario. Magrone: “nel nostro territorio già molte realtà incidono pesantemente sulla salute, abbiamo bisogno di imprese che diano occupazione e certezza di nessun danno sanitario”
Una nuova azienda a rischio inquinamento chimico chiede di installarsi nel territorio di Modugno ma l’Amministrazione comunale guidata da Nicola Magrone è pronta ad operare in difesa della salute dei cittadini: la giunta farà sentire la propria voce in materia di impatto sulla salute umana e di danno sanitario ed ha per questo disposto, sin dai primi giorni di agosto, di intervenire nel procedimento di Autorizzazione integrata ambientale (AIA) avviato a maggio 2015 dalla Regione Puglia per il nuovo insediamento industriale.
L’impianto che si intende realizzare a Modugno è il primo impianto, a livello mondiale, su scala dimostrativa per la produzione di 1.000 tonnellate l’anno di idrocarburi (benzene, toluene, xilene) a partire da lignina, un composto chimico che dà al legno rigidità e resistenza. La richiesta alla Regione Puglia di avviare la procedura per l’Autorizzazione integrata ambientale (AIA) è della biochemtex, azienda del Gruppo chimico piemontese Mossi Ghisolfi, secondo gruppo chimico in Italia dopo l’Eni. A Modugno Biochemtex intende convertire la lignina, uno degli scarti di lavorazione di biomasse, in nafta e suoi derivati aromatici, una nafta che presenta le stesse caratteristiche della nafta derivante dal petrolio.
Il procedimento Aia è stato avviato dalla Regione il 18 maggio 2015: circa un mese e mezzo dopo si è insediata l’amministrazione Magrone che – come già avvenne due anni fa per Ecofuel – si è trovata subito dinanzi una questione che rischia di avere un elevato impatto sulla salute della comunità. Per questo, ha anche chiesto al referente pugliese dell’Associazione internazionale di Medici per l’ambiente, Agostino Di Ciaula, di redigere per conto del Comune di Modugno le Osservazioni tecniche sulla richiesta di Biochemtex. Di ciaula, interpellato il 13 agosto 2015 dall’assessore comunale all’ambiente, tina luciano, e dal sindaco magrone, ha accettato l’incarico di consulenza, chiedendo di fornirlo a titolo gratuito.
“Il Comune può intervenire nel procedimento autorizzativo solo portando le proprie ragioni – afferma l’assessore Lucianoed è una facoltà, questa, che intendiamo esercitare appieno in questa come in tutte le altre situazioni in cui ce ne sarà data l’opportunità”. “Non siamo contrari a nuovi insediamenti industriali – afferma Magrone – ma riteniamo che, in un territorio come quello di Modugno dove già impattano pesantemente sulla salute molte realtà, non abbiamo bisogno di un impianto che non ha pari in tutto il mondo: siano benvenute le produzioni ad alto livello tecnologico e scientifico ma non ci piacciono le società che altrove fanno ricerca e qui vogliono realizzare impianti sperimentali i cui effetti nocivi sull’ambiente non sono noti perché non sono mai stati realizzati prima da nessuna altra parte. Abbiamo invece molto bisogno di produzioni che ci diano certezze di nessun danno sanitario e di alti livelli di occupazione: cose che questo impianto non sembra proprio garantire, visto che conta a pieno regime di dare lavoro in tutto a 50 persone, molte di altissima specializzazione, che, temiamo, non saranno assunte tra quelle formate qui in Puglia”. L’amministrazione comunale – sottolinea ancora il sindaco – farà tutto quello che è in suo potere per evitare che un nuovo insediamento industriale che dovrebbe significare lavoro e benessere si trasformi esclusivamente in danni per la salute di un’intera comunità.
La realizzazione dell’impianto chimico Biochemtex a Modugno è stata avviata con la richiesta aziendale del dicembre 2011 di accedere a finanziamenti europei tramite un contratto di programma con la Regione Puglia. Nel marzo 2012 l’azienda presenta il progetto definitivo, che la Regione Puglia approva tra ottobre e novembre 2012, ammettendo lo stabilimento di Modugno ai finanziamenti. Il 18 maggio 2015, il Servizio Rischio Industriale della Regione Puglia, sulla domanda di Autorizzazione Integrata Ambientale presentata da Biochemtex  in qualità di gestore dell’impianto IPPC, avvia il procedimento e ne informa il Comune di Modugno perché intervenga nel procedimento con le proprie valutazioni ed, eventualmente, con osservazioni tecniche.