La Storia Bandita

Uno scenario antico mozzafiato si sviluppa davanti a noi, si snoda imponente e verace, avvolgendoci in una macchina del tempo che rielabora le dimensioni, senza distinzione: il passato è come fosse il presente e viceversa. Effetti speciali resi tali da un’ambientazione in 5D: luci e immagini suggestive proiettate sulle montagne e nella valle, specchi e giochi d’acqua, ombre minacciose di battaglie,  incendi, scoppi di cannoni e altre armi da fuoco a pochi passi da noi. Prigionia, violenza, morte, ma anche dignità patriottica, unità popolare e soprattutto amore della propria terra. Musiche e canti in chiave popolare che lamentano le profonde ferite subite che, chissà se si rimargineranno mai, coreografie concertate per 300 figuranti e animali,  voci narranti, doppiate da mostri sacri del teatro, del cinema e della musica, come Michele Placido, Orso Maria Guerrini, Paolo Ferrara, Lina Sastri e pezzi musicali di Lucio Dalla, Antonello Venditti, Eddy Napoli.
Tutto questo e altro ancora, ciò che coinvolge lo spettatore che si appresta a vedere il Cinespettacolo ‘La Storia Bandita’, edizione 2015; una rievocazione storico-politica che lascia spazio a ben poche interpretazioni. Siamo nel parco rurale della Grancia, 25mila metri quadrati di estensione, alle spalle del borgo storico di Brindisi di Montagna, da cui è gestito; l’alternanza di monti, corsi d’acqua, rupi, discese e valli erbose, hanno fatto di questo sito un teatro di emozioni, che ha portato in risalto la vera storia del ‘Brigantaggio’, fenomeno di ribellione all’imposizione del nuovo governo instaurato forzatamente dall’Unità d’Italia del 1861. Moti insurrezionali che hanno investito tutto il sud Italia, allorquando bande dei cosiddetti ‘briganti’ e folle di contadini, si sono uniti per affermare i loro diritti, usurpati materialmente dall’esercito piemontese. Terre e averi rubati a forza di omicidi efferati ed inutili, violenze su donne e anche bambini. Eroe simbolo della libertà e del diritto rubato, Carmine Donatelli Crocco (egregiamente interpretato da Angelo Pessolano), originario di Rionero in Vulture, ricercato con una taglia che pende sul capo (vedi foto), militare dell’esercito borbonico prima e brigante dopo, intuisce che tutto va a discapito della sua gente e diventa il punto di riferimento di una saga di cui tuttora la Basilicata, ma anche tutto il sud ne è fiero. Figura importante nel Brigantaggio è quella della donna: le brigantesse, ritratte nelle litografie storiche nel loro abbigliamento, corredato anche di pantaloni e con fucile, pistola e coltello, hanno sguardo truce e minaccioso, pronte a uccidere, chi, oltre a rubare la terra, strappava anche la loro innocenza di donne.
A partire dal 14 agosto, il cinespettacolo si concluderà il 26 settembre con inizio alle 21, anche se le attività iniziano dal pomeriggio con apertura del parco alle 12 con postazioni rustiche dedite alla cucina del tempo che fu, percorsi didattici, teatro per bambini e per adulti ‘Imarcord’ a cura di Compagnie Botteghe invisibili, sui miti e le tradizioni lucane, escursioni, spettacolo di falconeria a cura di Bitmovies, fino alla conclusione finale della ‘Storia bandita’ a cura di ‘Amici della Grancia’ e ‘Spazio Grancia’.
… Sì, la storia bandita; ma quale? Quella dei briganti o dei libri di storia?   

L’ALBERO VERDE DELLA VITA

L’associazione L’Albero verde della vita è lieta di invitare gli associati, parenti, amici e simpatizzanti

alla manifestazione culturale e conviviale che si terrà il 25 settembre 2015 presso la location del ristorante L’Archeologia sita alla via Appia Antica 139 Roma. Il concerto per pianoforte sarà eseguito dal maestro Vincenzo Silvestris, con la partecipazione straordinaria della nota attrice Diana Iaconetti che esguirà il monologo “Scelgo di essere libera”.
La presidenza vi attende numerosi.

Per prenotare ed ulteriori informazioni rivolgersi:
segreteria@alberoverdedellavita
Mariagrazia Mazzaraco: 349 295 1144
Roberto Gentile: 335 831 4693

 

Capo Gallo 10 anni dopo…

16 Vittime da non dimenticare.

Evento per ricordare le vittime….sono trascorsi dieci anni dal disastro del ‘ATR 72,l’aereo della Compagnia tunisina “Tuninter” partito da Bari e precipitato nel mare della Sicilia il 6 agosto 2005: morirono 16 persone e ne rimasero ferite 23.

PRESENTAZIONE
“Il Bosco nel Cielo – Una Favola per Imparare la Responsabilità” – è un progetto avviato dall’Associazione Disastro Aereo Capo Gallo 06/08/05 col patrocinio della Regione Puglia e dell’ Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Bari.
Affiancandosi ad alcune scuole del capoluogo pugliese, l’Associazione – in linea con i propri intenti di divulgare l’importanza del concetto della Responsabilità e della rilevanza delle Conseguenze nel
sottovalutarle – ha coinvolto bambini dai 5 agli 11 anni in un progetto mirato a tale scopo, sotto forma di compito-gioco adatto alla loro età.

20 settembre ore 18:00 Modugno

Piazza Sedile, 22 –  Modugno BA –  “ Pro Loco”
Interverranno: Presidente:  “Associazione Capo Gallo”: Rosanna Albergo
Presidenti: “Proloco Modugno” e “ Associazione Onlus Village Modugno”
L’Autore della favola: Avv. Nicky Persico

Tutta la cittadinanza Modugnese è invitata

Programmi scarsi o candidati inadatti?

A leggere i commenti, tutti negativi, sulle iniziative, proposte o progetti dell’attuale amministrazione, riversati sulle “pagine” facebook che parlano di Modugno, ci si rende conto di quanto poco tali “pagine” siano considerate dal sindaco. Del resto se tali pagine, account o siti di notizie, come anche BSO, avessero avuto una pur minima influenza sulle persone alle quali si rivolgono non si sarebbe realizzata la duplice elezione di Nicola Magrone. Questa scarsa capacità di influenzare l’elettorato però, non porta, i più, a riflettere sulle ragioni di questa mancanza di appeal politico dimostrata nei loro confronti dagli elettori nelle due ultime tornate elettorali. Da notare, sempre su FB (si fa prima a chiamarle così) l’evidente vicinanza politica dei commentatori alle coalizioni antagoniste di Magrone e contemporaneamente l’assenza, fra questi, dei candidati in quelle liste; fatta eccezione dei pentastellati candidati a sindaco e consiglieri, loro sì sempre “sul pezzo”, come si dice; anche loro, però, contrari a prescindere e questo è alquanto strano visto che Magrone, come dichiarato in campagna elettorale, è molto vicino alle politiche del M5S.
Il 90% dei commentatori continuano ad essere sempre e comunque in disaccordo con il sindaco che gli elettori hanno votato e dimostrano, così, di continuare a non tenere in alcun conto l’opinione degli elettori. Sono in disaccordo a prescindere dalla iniziativa o proposta che il sindaco adotta o propone. Eterni bastian contrari si pongono come unico obiettivo da perseguire quello della critica dell’avversario e pur di dissentire si incartano in argomentazioni prive di qualsiasi elemento costruttivo, di proposte alternative.
Gli sconfitti dell’ultima campagna elettorale criticano, per interposta persona, l’operato della amministrazione ma non propongono nulla come alternativa, nemmeno attingendo ai loro programmi elettorali facendo sorgere il sospetto che, anche per loro e non solo per gli elettori che non li hanno votati, i loro programmi erano di scarso valore. O magari erano loro scarsi e inadatti.

ODORTEL per i modugnesi Vs Tersan Puglia

La regione Puglia, per concedere l’autorizzazione ambientale (AIA), impone adeguamento degli impianti, riduzione della quantità di rifiuti trattati e anche ‘sentinelle contro la puzza’, accogliendo una richiesta del comune di Modugno
Magrone, Tersan è ormai una grande azienda e sa che la comunità di Modugno non ce la fa più a sopportare l’aria irrespirabile. Ci liberi al più presto di questo disagio: d’ora in poi ne andrà del suo buon nome e della sua attività

Alla società di compostaggio Tersan Puglia, per la sua produzione di compost dal trattamento della frazione organica dei rifiuti di gran parte della Puglia e di regioni limitrofe, la Regione Puglia ha concesso l’Autorizzazione integrata ambientale (AIA) imponendole però di mettere a norma i suoi impianti, di ridurre la quantità settimanale di rifiuto trattato e di evitare la dispersione del ‘cattivo odore’ che, per la sua pervasività e intensità, da anni causa ‘molestia’ alla popolazione di Modugno nel cui territorio ha sede l’impianto. Inoltre, accogliendo una richiesta fatta dal Comune di Modugno tra le prescrizioni da imporre a Tersan Puglia per l’AIA, la Regione ha stbilito che le ‘emissioni odorigene’ siano monitorate secondo il sistema ODORTEL – lo stesso adottato da qualche anno per l’Ilva di Taranto – “al fine di verificare l’efficacia in tempo reale delle misure di contenimento e abbattimento” del ‘cattivo odore’. ODORTEL è un progetto innovativo – secondo Arpa Puglia – nel quale sono coinvolte decine di cittadini in varie aree della città che, attraverso un numero verde, informano ARPA degli eventi odorigeni che si verificano nell’area attivando, nel contempo, un sistema di campionamento che viene automaticamente acceso attraverso il software del sistema.

Al Comune di Modugno e ad Arpa Puglia – ha stabilito ancora la Regione Puglia – sono affidate le modalità definitive di applicazione del sistema ODORTEL “con indicazione delle misure da adottare in caso di misurazione di molestia delle emissioni”, misure tra le quali il Comune di Modugno ha già indicato, nell’agosto scorso, la sospensione dell’attività in caso di superamento delle soglie della ‘puzza’. Il concetto di ‘molestia’ causato dalle ‘emissioni odorigene’ di Tersan ai cittadini di Modugno, nonostante i disagi manifestati da almeno 30 anni dalla popolazione, è stato espresso per la prima volta in una pesante relazione di Arpa Puglia, fatta dopo un sopralluogo portato a termine nel marzo 2014 sulle pressanti sollecitazioni dell’Amministrazione Magrone per la risoluzione della questione. Arpa Puglia nella sua relazione affermava tra l’altro che i livelli ‘odorigeni’ delle lavorazioni di Tersan “sono tali da poter determinare molestia per la popolazione esposta” e che le “criticità riscontrate” in quel sopralluogo erano tante.

“La Tersan Puglia – afferma il sindaco Modugno, Nicola Magrone – è ormai una grande azienda e ha quindi tutti i doveri di una grande azienda, come ha dimostrato questo ulteriore traguardo dell’AIA legato anche ad un nuovo progetto industriale con finanziamenti pubblici: siamo lieti che Tersan prosperi ma liberi finalmente Modugno dall’aria irrespirabile. Non siamo contro gli insediamenti industriali ma non vogliamo impatti sul benessere dei cittadini. Va bene che si faccia ricerca e si investa… ben vengano anzi altri investimenti, ma rispettando l’interesse generale. Tersan è ben in grado di farlo e sa bene che la comunità di Modugno non ce la fa più a subire aria insopportabile. All’amministrazione e ai cittadini non importano tanto le modalità ma che ci liberi definitivamente da questo problema: d’ora in poi, ne andrà del suo buon nome e della sua attività”.
L’applicazione anche del progetto ODORTEL, per trovare una soluzione al problema dell’aria resa sovente irrespirabile dal trattamento cui l’azienda sottopone la frazione organica dei rifiuti, fu sollecitata per la prima volta nel novembre 2013 dall’assessore comunale di Modugno all’ambiente, Tina Luciano. “Speriamo questa volta – afferma l’assessore – nel reale raggiungimento di un risultato definitivo: la scomparsa degli odori molesti con la messa a punto di tutto il processo, dall’inizio alla fine. Indipendentemente dalle soluzioni tecniche e dagli adeguamenti alle BAT ai modugnesi interessa il risultato: su questo non siamo più disposti ad aspettare. La richiesta del sistema ODORTEL mira a questo risultato: se in città arriva il famigerato e riconoscibilissimo odore molesto delle lavorazioni della TERSAN e ciò è segnalato attraverso il protocollo del sistema ODORTEL, l’attività deve essere sospesa fino a quando non viene individuata l’anomalia del processo e, contestualmente, l’azione correttiva sul processo. Non siamo più disposti a discutere di altro, il tempo è scaduto e lo avevamo già detto nella conferenza di servizi in Provincia nel 2014, poco prima dello scioglimento del consiglio comunale”.

Oltre al progetto ODORTEL, entro il prossimo 7 novembre dovrà essere realizzata dalla Tersan Puglia, sempre per evitare la ‘molestia’ ai cittadini, e inviata all’Autorità competente AIA e ad Arpa Puglia una proposta di monitoraggio al confine dell’impianto, in almeno 2 punti individuati lungo la direzione prevalente dei venti (uno a monte ed uno a valle) per “valutare la concentrazione odorimetrica espressa in ou/mc”. Inoltre, per “minimizzare le emissioni odorigene di natura fuggitiva, il Gestore (Tersan) dovrà dotare tutti i portoni di un sistema automatico di gestione delle aperture, nonché di un sistema di registrazione della durata di apertura dei varchi”. Nei prossimi mesi, poi, Tersan Puglia dovrà anche progressivamente ridurre le quantità di rifiuti in ingresso in azienda da 420 a 350 tonnellate al giorno.

Il controllo della corretta gestione ambientale da parte della Tersan Puglia – stabilisce ancora il documento della Regione Puglia – è affidato ad Arpa Puglia, “cui sono demandati i compiti di Autorità di Controllo” e alla Città Metropolitana di Bari, che ha assunto le funzioni un tempo appartenute alla Provincia di Bari.