Bruno rivela i dissidi “in casa Sel”: certe figure troppo attaccate alle poltrone

Pino Bruno si racconta, dalla scelta di fare politica alla candidatura, fino al passo indietro con l’accordo su Mimmo Gatti (Pd). Esplicito, nelle sue parole, il riferimento ad una spaccatura interna al suo partito (Sel) e l’attacco a certa politica fatta di interessi, poltrone e personalismi.

“Ritengo doveroso – scrive in un comunicato a sua firma – fornire alcuni chiarimenti circa il percorso avviato e concluso dalla coalizione dei partiti di centrosinistra. Dopo un lungo periodo di disinteressamento politico attivo e di silenzio, ho ritenuto che fosse arrivato il momento di impegnarmi in prima persona per restituire vivibilità ed una sana programmazione a questa nostra città. Per questo motivo avevo avviato un percorso, confermatosi con I’aggregazione di quattro forze politiche (Sel, IdV, PpV, FdS), avente l’obiettivo, almeno nelle idee, di creare un nuovo modo di fare politica, di interessarsi dei problemi della città e di ridare a Modugno l’immagine di un territorio vivente piuttosto che di mero dormitorio.

Il percorso ha dato vita alla coesione di tante intelligenze che si sono, da subito, immedesimate nel progetto, con grande slancio ed entusiasmo, sino ad arrivare a colloquiare, serenamente e ad un tavolo di pari dignità con il Pd . A malincuore, però, mi sono reso conto che la politica cittadina non è cambiata e non vuol cambiare, soprattutto quando la posta in gioco è data da interessi personali e poltrone. A questo proposito, una componente di Sel, che non ha gradito la candidatura del sottoscritto, forse perché di ostacolo al mantenimento del loro ” status quo “, da subito, ha iniziato a minare il terreno su cui il bel progetto stava camminando”. 

Bruno si chiede allora, retoricamente, se “la situazione di unità e coesione creatasi, venisse vista come un attacco alle loro posizioni personali consolidate ormai da un decennio”. “Per questo motivo – continua – poiché pratico e ho intenzione di praticare una politica per il territorio e non per pochi eletti, ho preferito lasciare libera la strada, a chi in casa Sel, supportato anche dai livelli superiori, continuerà a gestire la res publica con i soliti schemi ed i soliti ricatti, a programmare le proprie cose nelle stanze chiuse , con I’obiettivo di garantirsi il proprio sostentamento, lasciando da parte i problemi ormai noti di questa nostra città sempre più alla deriva, a vantaggio dei propri interessi. Mi auguro- conclude – che i cittadini capiscano e che, riconoscendosi nei valori dal centrosinistra si esprimano isolando quelle figure che al centrosinistra bene non fanno”.

ASL:Scandalo chiamate per visita medica invalidità civile

Caradonna - Scandalo chiamatePubblichiamo a seguito della richiesta, giunta in Redazione, del Presidente A.N.M.I.C. Caradonna Dott. Michele il seguente Comunicato Stampa. Diffida alla Regione Puglia da parte dell’Ufficio Legale A.N.M.I.C. (Ass. Naz. Mutilati Invalidi Civili). Il mondo dell’invalidità Civile soffre purtroppo di questi tempi dell’ennesimo malanno, se negli ultimi anni qualcosa sembrava migliorata, almeno in termini di tempi più celeri nella conclusione dell’Iter procedurale delle visite mediche presso le Asl competenti, successive alla relativa domanda di invalidità, adesso sembra di essere tornati indietro almeno di vent’anni.

Il Dpr 698/94 art 3 comma 1 prevede testualmente quanto di seguito “La commissione, entro tre mesi dalla data di presentaziondell’istanza di cui all’art. 1, comma 1, fissa la data della visita medica. Trascorso inutilmente tale termine, l’interessato può presentare una diffida a provvedere, in carta semplice, all’assessorato alla sanità della regione territorialmente competente, che fissa la data della visita, da effettuarsi da parte della commissione operante presso la U.S.L. di appartenenza, entro il termine complessivo di nove mesi dalla data di presentazione della domanda, ovvero, se la diffida sia presentata oltre il sesto mese dalla data della domanda, non oltre novanta giorni dalla sua presentazione, dandone formale comunicazione all’interessato.

”Attualmente le attese sono siderali e dette norme di Legge sono molto spesso violate e ciò che maggiormente risulta frustrante è che probabilmente l’assenza del tanto sollecitato Osservatorio sull’invalidità (che da anni sollecitiamo alla Regione Puglia), fa sentire la mancanza di un valido interlocutore cui denunciare le mancanze della pubblica amministrazione stessa. “La Regione Puglia è stata da noi sollecitata innumerevoli volte a partire dall’ottobre 2009” rammenta il dott. Michele Caradonna, Presidente dell’ANMIC di Bari, “affinché realizzasse un intervento chiaro e definitivo, ma abbiamo ottenuto solo silenzi o al più repliche evasive contenenti solo vaghi propositi (…).

La nostra protesta in merito alla creazione di un osservatorio sulla disabilità, composto anche dalle associazioni di categoria, va ormai avanti da più di due anni, ma nessuno sembra ascoltare le nostre richieste…” “Ora è tempo di dire basta a tutto questo: ecco perché abbiamo deciso di rendere pubblica questa problematica -prosegue Caradonna – facendo appello a tutti i cittadini diversamente abili e non solo affinché ci forniscano ulteriori segnalazioni e lamentele in merito e denuncino presso le nostre sedi, ma soprattutto alle Autorità Competenti, tutte le situazioni di forte disagio ed i soprusi, che riguardano loro in prima persona o i loro conoscenti.

Donne che amano troppo

Quando una donna ama troppo? Qualcuno potrebbe averci insegnato che l’amore non è mai abbastanza, non ha limiti, che “sacrificarsi” per il proprio uomo è un dovere, anche quando lui ci maltratta. Lo si giustifica pensando che è stanco, che ha il suo momento di follia e se ci tradisce pensiamo che è colpa nostra perché ci siamo trascurate. 

Quando parlate solo di lui, con le vostre amiche, state amando troppo. Quando avete una giustificazione per i suoi sbalzi di umore, state amando troppo. Quando pensate di adattare i vostri gusti, i vostri pensieri, il modo in cui vi vestite a quello che a lui piace, state amando troppo. Quando vi maltratta, vi picchia, ferisce la vostra anima con parole orrende, e basta una carezza per farvi dimenticare tutto, state amando troppo. Molte donne cercano un uomo con cui avere una relazione, prima di avere una relazione con se stesse.

Si rischia di cercare nell’altro ciò che manca dentro di noi. Nessuno può darci l’amore per noi stesse. Come possiamo capire cos’è l’amore se non lo abbiamo prima per noi? Siamo ciò che manifestiamo, un riflesso delle nostre paure, delle nostre carenze, del nostro diritto alla felicità, al rispetto, diritto a una vita serena, che non significa senza problemi, ma con la voglia e la forza per risolverli, ma tutto questo sarò possibile solo quando cambieremo il nostro atteggiamento di donne che “amano troppo”.

Vi offriamo dieci suggerimenti per cambiare: -Amare troppo è una patologia, siate consapevoli. -Cercate di parlarne con altre donne, cercate il confronto. -Sviluppate il vostro lato spirituale. -Coltivate il vostro sogno segreto. -Smettetela di controllare gli altri. -Non fatevi condizionare dai meccanismi perversi di una relazione. -Affrontate i problemi con il vostro partner a viso aperto. -Diventate egoisti. -Ogni giorno create uno spazio temporale per stare sole con voi stesse. -Coccolatevi. Vi consigliamo la lettura di due libri: Donne che amano troppoFalli Soffrire o Gli uomini preferiscono le stronze.

Il maestro della cartapesta Gianni Mazzoccoli a Modugno

Incuriositi dai commenti sulla “mostra di soldatini”abbiamo deciso di darle un’occhiata di persona. Statuette alte appena 35cm in storiche uniformi risalenti al periodo compreso tra il ‘700 e i giorni nostri. E poi le uniformi straniere dei secoli ‘400-‘900.

La dovizia di particolari, la cura dei dettagli, la precisione usata dal maestro Mazzoccoli in ogni sua opera è ammirevole. Si intuiscono lo studio, la ricerca, l’impegno e il tempo che il maestro ha dedicato a questa collezione. La collezione di “soldatini” sarà esposta al pubblico modugnese in via Cairoli 52 sino alla fine del mese. Abbiamo chiesto al maestro quale fosse stato il suo percorso artistico: “In tenera età è stato mio padre, pittore, che mi ha fatto  respirare l’aria di artista – ci ha raccontato – Da giovane mi sono arruolato nell’esercito italiano, e qui mi sono scoperto cultore della divisa, cosi ho cominciato a documentarmi, a  studiare, a fare ricerca. E alla fine della mia carriera militare, nel rivedere mio padre dipingere, ho tirato fuori la vena artistica assopita, per creare la collezione che oggi qui si vede esposta”.

Come mai Modugno? “E’ presto detto – ci risponde – per mezzo del mio carissimo amico colonello Savino Vignola, illustre cittadino modugnese, che mi ha chiesto di esporre in occasione del 150° dell’Unità d’Italia la mia collezione, che non è in vendita, ci tengo a precisare, qui a Modugno, sua città natale. Non potevo rifiutare, e colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione della mostra”. E noi ci auguriamo che torni ad esporre le sue creazioni a Modugno. 

Agosto 2012: La previsione del popolo Inca

Secondo la Tradizione Andina, il punto di trasformazione associato al 2012 coincide con l’emergere di un nuovo livello di coscienza (Quinto Livello) che può essere comparato al livello di coscienza raggiunto dai primi discepoli del Buddha e di Gesù Cristo. Secondo la Tradizione Hopi, la nuova Era, che avrà inizio nel 2012, produrrà una Quinta Umanità.

Il fenomeno che può verificarsi nel 2012 è una sorta di salto di qualità nel livello di coscienza dell’Umanità. Il cambiamento si dovrebbe produrre in un numero limitato di persone (dette “CARISMATICHE”) e ciò innescherebbe un processo d’innalzamento del livello di coscienza del resto dell’Umanità. Secondo la Tradizione Andina, dal gruppo di persone già entrate nel Quarto Livello alla fine del XX Secolo, potrebbero emergere uno o due leader spirituali del Quinto Livello e queste persone sarebbero in grado di produrre a livello globale un cambiamento considerevole e coordinato.

Quanto su riportato va inteso solo come sintesi di un’interessantissima lezione. Oggi parleremo di mitologia Incas, la popolazione vissuta in Perù a Cuzco, che era costituita da leggende affascinanti. La popolazione Inca credeva che il mondo in cui vivevano fosse composto da tre livelli, il mondo superiore dove c’erano le divinità chiamato Hanan Pacha, il mondo dove vivevano detto Kay Pacha ed il mondo sotterraneo detto Uku Pacha. Per loro le divinità erano le stelle o la natura con i suoi elementi, ecco alcune divinità:

Wiraqucha unico vero Dio. Creatore del sole, della luna e delle stelle. Plasmò gli essere viventi. Inti creatore e protettore degli Inca,marito di Mama Quilla la madre Luna, padre del primo inca e di Mama Ocllo. Pachatayta marito e fratello della Pachamama, madre terra, protettrice dei raccolti e dea della fertilità. Apu dio delle montagne, Apocatequil o Apotequil dio del fulmine, Catequil dio dei tuoni, Cavillaca la dea vergine da cui nacque Coniraya, dea della Luna, Chasca dea dell’alba e del crepuscolo, ma anche del pianeta Venere e protettrice delle vergini. Chasca Coyllur dea dei fiori, Mama Coca o Cocomama dea della salute e della gioia e Coniraya una delle divinità lunari.