Amianto in Puglia: scatta l'allarme per la bonifica

Bonifica di un tetto in amianto

In Puglia sono stati rilevati, con apposite attrezzature, circa 5000 tetti fatti di amianto, di cui 2751 aventi la superficie di 200 metri quadri, ora l’ obiettivo principale è quello di smaltire l’amianto rinvenuto. E’ stato stilato un ‘crono programma’ che avrà inizio tra un anno, con lo scopo di bonificare la Puglia, liberandola da un grave problema ambientale e salutare.

A prima vista risulta essere un’iniziativa encomiabile, anche se tardiva. L’unico dettaglio che stona con la buona volontà dimostrata, è l’aspetto economico, che irrimediabilmente graverà sulle spalle dei cittadini. Infatti, Il cittadino che ha un tetto fatto di amianto, ha il dovere di stilare un progetto e presentarlo al Comune. Dopo l’approvazione ottenuta dal sistema sanitario e da quello ambientale, potrà procedere allo smaltimento. Tutto l’aspetto economico graverà sulle spalle dello stesso.

Il fine proposto dalla “Commissione tecnico-scientifica interdisciplinare amianto”, è anche quello di ridurre il fenomeno dello smaltimento abusivo di amianto, smaltimento che porta a problematiche ben più gravi, come l’evaporazione e la diffusione di micro particelle e di fibre dannose, che finiscono per recare gravi danni alla salute dei cittadini. Per ridurre lo smaltimento abusivo la Commissione ha a propria disposizione, una fotografia del 2005, che  permetterà di individuare quelli che erano i tetti in amianto e capire, così, chi tra i cittadini ha pensato di smaltirli abusivamente.

Sembrerebbe proprio una minaccia, se non fosse che le sanzioni previste per questo genere di reato sono irrisorie, e a meno che non si tratti di traffico illecito di materiali pericolosi, la pena è una semplice contravvenzione, simile a quella della sosta in zona vietata. Importante è anche la presenza di corsi di formazione per gli addetti, per tutti gli operai che ogni giorno, lavorano a stretto contatto con l’amianto. Negli ultimi 15 anni, attraverso la SPESAL, Servizi Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro, sono stati attivati più di cento corsi di formazione per operai, direttori tecnici ed altre figure professionali.

Zona Cecilia, concerto rock con l'associazione La Pira

La musica sbarca a Quartiere Cecilia. Dopo anni di assenza per motivi non giustificati finalmente il 5 maggio la musica tornerà nel nostro quartiere che ballerà al ritmo di musica rock indiavolata e percussioni al massimo. Si esibiranno i “Red 4 Magik”, la tribute band Red Hot Chili Peppers, la “Compagnia del blasco”, tribute band Vasco Rossi, e i “Malandra” trio di percussioni virtuosistiche. Questo gruppo di ragazzi scalmanati che, spesso, dimenticano di utilizzare i canonici strumenti musicali per far percussione con tutto quello che hanno intorno, nasce da un’idea di Dario Nitti e Marco Ninni. Con Antonio Valente formano un trio di percussionisti che spaziano dalla musica orchestrale a sonorità più etniche e moderne. Qualsiasi cosa viene utilizzata per produrre suono e ritmo: dal pavimento ai tavoli e sedie circostanti, bicchieri, bottiglie, buste di plastica. Finanche i loro stessi corpi e quelli del pubblico diventano percussione. Hanno partecipato a manifestazioni quali il Flash Mob tenutosi per l’evento “BARIcuci” (8-11 luglio 2010); “Aspettando Italia Creativa 2010”, Notte bianca di Grumo Appula (BA), la commemorazione delle vittime dell’Atr 72 presso Parco Perotti. Grazie alla collaborazione con il sassofonista Pasquale Calò, conosciuto all’interno del collettivo “Mediterraneo Radicale”, hanno superato la prima selezione del “Festival Fuori dal Comune”, esibendosi al Teatro Kismet di Bari.

Il Concerto si terrà dalle 19.30 alle 23.30 in Via Giorgio la Pira, presso la chiesa San Pietro. L’evento è autofinanziato dall’Associazione Giorgio la Pira che, per l’occasione, presenterà ufficialmente la lista civica “Quartiere Cecilia”.

Karol Wojtyla fonte di "positività emotiva" per i degenti dell'oncologico di Bari a lui intitolato

Papa Giovanni Paolo II

Giovanni Paolo II è beato per la sua fede, forte e generosa, apostolica “ha detto Papa Ratzinger. Noi lo percepimmo quando, nella quotidianità, ci occupavamo del rilancio dell’Istituto Tumori (IRCCS-Oncologico). Abbiamo sentito il bisogno di sublimare l’attività tutta, assistenziale e di ricerca, dell’Istituto titolandolo a Giovanni Paolo II. Già al suo funerale “noi sentivamo aleggiare il profumo della sua santità”.

“Ed ecco che il giorno atteso è arrivato, è arrivato presto: Giovanni Paolo II è beato”. A volte madre natura, la Provvidenza, per chi crede, dispensa speranza per chi soffre ed anela a guarire. Con la beatificazione di Papa Wojtyla si è riproposta un’esplosione di spiritualità planetaria. Tutti i continenti rappresentati dalle bandiere in piazza S.Pietro hanno dato la cifra della carica umana di CHI ha saputo essere duro con i grandi, dolce con i giovani, tenero con i diseredati, rasserenante con i sofferenti. E di questi ultimi interpretammo i sentimenti per cui ci attivammo e realizzammo che Ospedale Oncologico di Bari portasse il suo nome: Giovanni Paolo II.

Certamente, domenica, tutti i pazienti avranno potuto contare su di una spinta accessoria, sulla via della agognata guarigione. La spinta della speranza, sostanziata da un esempio proveniente dalla terra, domenica si stava illuminando di luce più forte e più viva. Un Papa che ha dimostrato di affrontare la sofferenza ed il sacrificio nel fisico con l’umanità più profonda ha avvicinato a sé le affinità di tutti coloro che soffrono. L’occasione celebrativa ha prodotto, nei pazienti dell’Istituto, una carica di rinnovata e prepotente speranza.

Per un medico, poi, sia credente che non credente, una simile spinta di positività emotiva data ai degenti di una struttura oncologica, significa potenziare l’effetto di ogni terapia. Di sicuro domenica 1° maggio tutto l’Istituto Oncologico di Bari ha risentito delle benefiche vibrazioni emanate dalla sua stessa denominazione. E questo farà del bene tutti.
Prof. Rosario Polizzi già Commissario dell?Istituto Tumori-Oncologico

Lo spettacolo è iniziato

È arrivato il tempo dei comizi in piazza sedile. È sempre uno spettacolo assistere ai comizi dei politici. Sembrano attori che interpretano una parte. Ci sono quelli bravi e quelli che si impappinano sentendo addosso il peso delle centinaia di occhi che li osservano. Non c’è da ridere, parlano del futuro della città, ma a volte non si resiste, sembra di essere al cinema. Ascolti uno e viene in mente il titolo di film come “Orlando Furioso” o a “È arrivato Sartana – hai chiuso”, oppure ancora “ … ne rimarrà solo uno” e speriamo per carità cristiana che non gli stacchino la testa. Ascoltando un altro il pensiero corre a “I magnifici sette”… che rimarranno fuori. I titoli dei film a volte descrivono meglio di tante parole quello che si vede in piazza. Al comizio di uno assistono “Quattro mosche di velluto grigio”, molti di più sono “Alì babà e i quaranta ladroni”, non c’è “la pantera rosa”, purtroppo però c’è “Il magnifico idiota” e “La preda” che viene invitata a votare.  Osservando da vicino i volti estasiati di chi li circonda il pensiero corre a “Le mani sulla città”. Per qualcuno è un bene che a parlare sulla scalinata non ci sia il politico appassionato a “Lolita” ma molti altri vorrebbero assistere a “Sesto non rubare”. E non al cinema.
E i manifesti? Anche i manifesti riportano alla mente spettacoli già visti. “I vitelloni” , “Gli intoccabili” e quell’altro non è spiccicato a “Il ritratto di Dorian Gray”? E non per quello che ritraggono ma per i luoghi in cui sono posti vengoo in mente “La strada”, “Sentieri selvaggi”, “I ragazzi della via Pal”. Alcune facce sono state attaccate ai cassonetti dei rifiuti, altre alle cabine del telefono, per decenza non ai bagni pubblici. “Vendetta” per lo scarso compenso, promesso, per il servizio di attacchinaggio svolto?

Amministrative: La campagna elettorale è anche su Facebook.

Alzi la mano chi non è stato ancora aggiunto, a propria insaputa, ad un gruppo Facebook creato apposta da un candidato sindaco o consigliere che sia. Grazie alle recenti modifiche volute dal giovanissimo miliardario e Ceo di Facebook, Mark Zuckerberg, bastano pochi click per creare un gruppo, aggiungervi i propri amici, anche senza disporre del loro consenso, e dare il via allo “spam” politico. Seguendo l’esempio di Obama, intervistato direttamente da Zuckerberg su Facebook, anche i nostri politici hanno spostato la campagna elettorale sulle pagine e sui gruppi del social network più famoso al mondo.

La bacheca del gruppo diventa così una sorta di “piazza Sedile” virtuale, dove tutti hanno la facoltà e la libertà di scrivere di tutto, nel pieno rispetto, però, delle regole imposte dal contratto di Facebook, sottoscritto nel momento dell’iscrizione al social network. E come in ogni piazza pubblica che si rispetti, anche qui sono presenti gli incitamenti, gli slogan, i programmi e le critiche, anche se poche, al candidato di turno, il quale, la maggior parte delle volte, è anche amministratore del gruppo e può decidere liberamente di censurare.

Quali sono allora i numeri di questa campagna elettorale virtuale? Effettuando una ricerca utilizzando il nome dei vari candidati alla poltrona di sindaco come criterio, riscontriamo tra i gruppi più seguiti quello di Mimmo Gatti, con 829 iscritti, e quello del candidato consigliere Gianluca Ladisa con 873, 44 in più del dello stesso Gatti. Molto attivo “il buon senso in tutti i sensi” dell’avvocato Fabrizio Colavecchio, con 279 iscritti, quasi 100 in più del gruppo ufficiale di Pinuccio Vasile che si ferma a 151 iscritti. Meno movimento nei gruppi di Filippo Bellomo, dove troviamo i 53 iscritti di “udc giovani insieme a Filippo Bellomo Sindaco” e i 36 di “Bonasia con Futuro e Libertà”. Nicola Magrone si difende con i suoi 78 iscritti al gruppo “con Nicola Magrone sindaco di Modugno”. La ricerca non ha prodotto alcun risultato, invece, per Massimo Angiulli, Raffaele Ventola e per Peppino Scognamillo, presenti comunque su Facebook con il proprio account personale, rispettivamente con 458, 88 e 418 amici. A questi si aggiungono, comunque, i profili di Filippo Bellomo con 472 e Mimmo Gatti con 693 amici. Assente dai risultati Cinelli.

Si sa, questi numeri su Facebook non sono mai fissi, tendono molto spesso ad aumentare, raramente a diminuire. I numeri veramente importanti saranno quelli del 15 e 16 maggio dove non ci sarà gruppo, profilo o pagina Facebook che conti.

I risultati della ricerca ( a destra il numero degli iscritti):

IL BUON SENSO IN TUTTI I SENSI 279
Pinuccio Vasile Sindaco di Modugno 151

Viviamo Modugno – Vota Gianluca Ladisa 873
Mimmo Gatti, Sindaco di Modugno 829
VINCENZO INGROSSO CONSIGLIERE COMUNALE di MODUGNO 194
GIUSEPPE LONGO CONSIGLIERE 88

CON NICOLA MAGRONE SINDACO DI MODUGNO 78

UDC GIOVANI INSIEME A FILIPPO BELLOMO SINDACO 53
BONASIA con FUTURO E LIBERTA’ per MODUGNO 36
Modugno in Movimento di Filippo BELLOMO 16

segnalati dai lettori:

MARINO CASSANO VIVIAMO MODUGNO 113

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