Comune di Modugno: scuolabus o "squolabus" ?

Luci ed ombre al Comune di Modugno sulla questione trasporto scolastico. Le ditte Lopraino S.r.l., Autoservizi Pascazio Tours e Maggio Beatrice, riunite in ATI, hanno partecipato (gennaio 2012) alla gara di appalto, con il criterio al minimo ribasso, per l’affidamento del servizio trasporto scolastico alunni scuole medie ed elementari periodo 09/01/2012 – 9/06/2012, classificandosi al secondo posto. La gara infatti, è stata aggiudicata all’ATI costituita tra Speedy Enterprise S.r.l. (Bari) e Autolinee Roberto & Dongiovanni S.r.l. (Noci). Fin qui tutto nella norma se non ci fossero state delle gravi anomalie nell’offerta tecnica dell’ATI aggiudicataria, come denunciato dalle ditte “modugnesi” già in sede di gara. Ecco i punti salienti che hanno evidenziato l’incongruenza tra i requisiti richiesti dal bando e l’offerta del servizio espletato:

–    L’ATI aggiudicataria nella propria offerta ha dichiarato di avvalersi del subappalto, che il capitolato speciale espressamente escludeva;
–    nell’offerta non è stato indicato il numero di autobus utilizzati per il servizio, la capienza di ogni mezzo e la data di immatricolazione degli stessi, né le modalità di svolgimento del servizio stesso;
–    garage dei mezzi interessati al servizio, all’interno del territorio comunale

L’assenza di questi elementi avrebbe dovuto rendere l’offerta inammissibile e priva degli elementi essenziali per poter essere valutata, in quanto il capitolato speciale richiedeva, a pena di esclusione, che i mezzi utilizzati avessero data di immatricolazione non anteriore all’anno ‘96 e inoltre sempre il capitolato indicava specificatamente, sia il numero degli alunni da accompagnare, che il numero di corse quotidiane necessarie per garantire un efficiente servizio in ogni istituto scolastico interessato. Nonostante tali irregolarità fossero state denunciate, il Comune di Modugno ha ritenuto ugualmente aggiudicare la gara tra lo stupore e lo sgomento dell’ATI seconda classificata, facendo partire immediatamente il servizio, senza però la stipula di un contratto a tutt’oggi. Ad oggi invece, i verbali dei VV UU di Modugno redatti in data 11/02/2012 e 18/02/2012 hanno concretizzato quelle voci denuncianti irregolarità in sede di gara, testimoniando che alcuni mezzi utilizzati dal trasporto sono stati immatricolati nel 1993 e che alcuni non appartenevano a nessuna delle ditte associate nell’ATI aggiudicataria, venendo così meno, ai requisiti essenziali richiesti dal bando. A questo aggiungiamo che sin dai primi giorni del servizio, le modalità di trasporto avrebbero arrecato gravi disagi ad alunni e genitori, in quanto l’ATI aggiudicatrice avrebbe utilizzato un numero insufficiente di mezzi rispetto alle corse richieste, provocando malumore e scontento tra i genitori nei confronti del Comune di Modugno. Le ditte escluse, che nel frattempo hanno già denunciato tutte le illegittimità all’Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici, oggi chiedono che si faccia assolutamente luce su questa opaca vicenda che gli ambienti di Palazzo Santa Croce ben conoscono, ma chi li vive probabilmente no. Questione che va portata quindi, all’attenzione di tutti i componenti del Consiglio Comunale di Modugno, nonché del Sindaco a cui va anche rivolto l’invito ad adottare ogni necessario provvedimento del caso. Ma in nome del prezioso “risparmio” tanto caro alle casse comunali, si possono assecondare anomalie soprattutto a discapito della qualità di un servizio?

Ancora scritte razziste contro indiani e rom: l’integrazione dov’è?

 

Si sa, in tempo di crisi economica e sociale, storicamente, aumenta il clima di sospetto ed intolleranza verso gli immigrati e, in generale, i diversi che non trovano posto negli schemi  e nelle strutture della società. Modugno non è esente da questo fenomeno. Vittime: le comunità di stranieri residenti sul nostro territorio o la comunità, non meglio definita, rom.

Si moltiplicano casi per così dire ‘antipatici’ che, seppur non raggiungono alti livelli di guardia, sono certo il segnale preoccupate di un crescente senso di intolleranza della città. Aumentano scritte contro la comunità indiana invitata ad andarsene dalla città, scritte visibili in via Marconi o sul gabbiotto della biglietteria Fal in p.zza Garibaldi e, anche se ora cancellata, per un periodo in c.so Vittorio Emanuele. Spesso di sera le donne di colore che vivono nella città vecchia (attorno a p.zza Romita), sono disturbate da quanti cercano di sfondare le loro porte o, semplicemente, le apostrofano ricordando il lavoro che sono costrette a fare, come se i loro clienti non fossero anche modugnesi. Diverso il fenomeno che accompagna il disagio rappresentato dalla presenza dei rom. Coloro che comunemente vengono definiti zingari, per il loro stile di vita quasi opposto al nostro, sono ancor più difficili da accettare e con loro sembra ancor più arduo un tentativo di integrazione. Sembra essere giustificato il malcontento suscitato dalla loro presenza dal fatto che, molto spesso, questi spargono sulle strade gli indumenti pescati dal bidone dei vestiti usati, sono protagonisti di atti di accattonaggio e sono accompagnati dal pregiudizio, vero o falso che sia, sulla loro propensione al furto. Fenomeni diversi che, tuttavia, non vanno sottovalutati. Storicamente le spirali di violenza sono sempre iniziati dai piccoli atti, sottovalutati e minimizzati, che spesso si sono ingigantiti a dismisura. C’è bisogno in questo caso dell’impegno di tutti: dei cittadini che devono cercare di crearsi degli anticorpi contro le facili generalizzazioni e pregiudizi, e delle istituzioni, politiche e scolastiche, per facilitare un’integrazione che sembra impossibile. Solo quando le istituzioni avranno fatto tutto il possibile in termini di integrazione ed educazione, si potrà esprimere un parere sulla presenza o meno di queste comunità. Ma, allora, dopo il tentativo istituzionale varrà la pena di ripercorrere strade di solidarietà serie nel rispetto di tutti i soggetti coinvolti.

Asd Atletico Modugno – il calcio si tinge di rosa

atletico modugnoSpalti gremiti, tifo, entusiasmo, sano agonismo, sono questi gli elementi che hanno fatto da cornice all’avvincente incontro casalingo a tinte rosa, tra l’Asd Atletico Modugno Calcio a 5 e il Torre Pino Spinazzola valevole per il 16° turno del campionato regionale, girone A.

Il quintetto del presidente Michele Sifanno, ha ben figurato al cospetto di un avversario ostico e ben organizzato, deciso a portare a casa l’intera posta. Le ragazze in casacca gialloblu trascinate dall’ottima Campanelli (autrice di una doppietta), hanno risposto azione su azione a Tricarico (tre reti), Cotugno (splendida la sua realizzazione che ha chiuso i conti) e compagne, portandosi in vantaggio per 4 a 3 e subendo solo nel finale il ritorno delle avversarie, grazie ad una pregevole azione personale di Cotugno, su cui l’ottimo portiere modugnese, Mercurio (preziose le sue parate e abilissima negli uno contro uno) non ha potuto far altro che cogliere la palla dalla rete. Il 4 a 4 finale cala il sipario sulla quinta giornata di ritorno, rendendo a tutte le giocatrici il merito di aver regalato agli spettatori giunti numerosi per l’occasione, un gradevole spettacolo, agonisticamente valido, ma mai cattivo.

“La bella prova delle ragazze, mi rende davvero orgoglioso – ci racconta il presidente Sifanno – la partita è stata davvero entusiasmante e ben giocata da entrambe le parti, con repentini capovolgimenti di fronte. Peccato per il goal preso negli ultimi minuti, ma ritengo che il pareggio sia alla fine un risultato giusto. Il pubblico considerato il grado di coinvolgimento, penso abbia ampiamente apprezzato lo spettacolo e di questo sono molto soddisfatto. Questa squadra, unica di calcio a 5 femminile a Modugno, è davvero un fiore all’occhiello della e per la città e merita davvero tutto il rispetto e le attenzioni del caso. Stiamo facendo un buon campionato e non vi nascondo che il nostro obiettivo è migliorare il piazzamento dello scorso anno, quando abbiamo terminato la stagione al quinto posto. Domani (11/3) faremo visita alla capolista Five Molfetta, una squadra di altissimo profilo tecnico-tattico, che assieme alla Nuova Atletica Giovinazzo si giocherà fino alla fine la vittoria del girone A. Nonostante l’imponente blasone della prima della classe, sono convinto nella bella prova delle mie ragazze, soprattutto dal punto di vista dell’impegno e del sacrificio, che ad onor del vero, è sempre stato una costante sin dagli albori di questa società”

Risultati 16^ giornata:

Arcadia Bisceglie –  Futsal Girls Ruvo 5 – 0

Adelfia in Movimento – Nuova Atletica Giovinazzo 1 – 7

Atletico Modugno – Torre Pino Spinazzola 4 – 4

Five Molfetta – Team Bisceglie Girl 8 – 0

Fovea Foggia – Salinis 3 – 3

Soccer Altamura – Don Tonino Bello Molfetta 3 – 7

Classifica 16^ giornata:

Five Molfetta 45, Nuova Atletico Giovinazzo 45, Salinis 29, Fovea Foggia 28, Arcadia Bisceglie 28, Torre Pino Spinazzola 23, Atletico Modugno 23, Soccer Altamura 17, Team Bisceglie Girl 16,  Don Tonino Bello Molfetta 15, Adelfia in Movimento 9, Futsal Girl Ruvo 0

Italia Giusta scrive all'assessore Di Ciaula: "Apra i cancelli della ex cementeria"

la cementeria di ModugnoL’associazione Italia Giusta secondo la Costituzione ha pubblicato una lettera aperta all’assessore all’ambiente Agostino di Ciaula. Con questa lettera si vuole rivolgere l’attenzione delle istituzioni e della cittadinanza verso il problema “cementeria”.

 

L’associazione Italia Giusta secondo la Costituzione ha pubblicato una lettera aperta all’assessore all’ambiente Agostino di Ciaula. Con questa lettera si vuole rivolgere l’attenzione delle istituzioni e della cittadinanza verso il problema “cementeria”.

“Agostino Di Ciaula – leggiamo nella lettera – Lei certamente sa e ricorda che il Movimento Italia Giusta secondo la Costituzione, e prima la rivista Sudcritica, hanno posto e imposto all’attenzione del Comune e della popolazione di Modugno il drammatico problema dell’inquinamento da amianto dentro e fuori dell’area della ex cementeria. Lei ricorda altrettanto certamente che la rivista Sudcritica dette doverosamente conto – nel contesto di una sua inchiesta giornalistica – della sua posizione di medico intorno al problema sollevato riportando testualmente, tra l’altro, questo suo messaggio al Direttore della Rivista: “Ho letto con grande piacere ed interesse l’articolo “LA CEMENTERIA DEI RIMORSI E DEI MORTI” e condivido in pieno la necessità di continuare a parlare di questo problema, anche perché purtroppo la cementeria non è la sola fonte di amianto alla quale i modugnesi sono esposti. Mi sono occupato per anni di questo argomento e ho avuto anche occasione di parlare di questo con Pinuccio Loiacono, che mi ha mostrato tutta la documentazione da lui raccolta. In previsione della seconda parte dell’inchiesta pubblicata su “Sudcritica” spero di fare cosa utile allegando un estratto (in pdf) del mio “Profilo di salute della città di Modugno” ed un aggiornamento (in doc) sulla situazione epidemiologica del tumore maligno della pleura nei residenti a Modugno negli anni 2000-2005 (ultimi dati in mio possesso). L’idea di creare lì un parco cittadino è sicuramente entusiasmante, ma bisognerebbe mettere in conto una bonifica integrale anche della cava, nella quale sembra ci sia addirittura più amianto che nella stessa cementeria. Ci sarebbe inoltre da risolvere la questione del nuovo tracciato ferroviario, che se non ricordo male dovrebbe attraversare in pieno la cava, secondo me con enormi problemi logistici. Un caro saluto, Agostino Di Ciaula”.

Lei sa che il suo predecessore nelle funzioni di assessore all’ambiente – d’intesa con il sindaco – ha negato in uno scambio epistolare con il capogruppo del Pd in consiglio comunale il problema ed ha affermato che nella ex cementeria non è mai esistita traccia di amianto, tanto meno oggi e che, dunque, il problema sollevato da Italia Giusta non esiste. Lei ovviamente ricorda quello che lei stesso ha detto intervenendo, appena nominato assessore, al convegno del 24 febbraio 2012 di Italia Giusta: “Io ho sempre sostenuto e ho scritto che nella cementeria c’è amianto”. Lei sa che lo stesso Comune di Modugno, quando si è trattato di richiedere e di ottenere finanziamenti europei (v. il Documento Progetto Rigenerazione Urbana presentato nel luglio 2011 dal Comune di Modugno alla Regione Puglia per ottenere fondi europei e dalla Regione ammesso a finanziamento  – 2.987.000 euro – il 20 settembre 2011), non ha esitato a definire l’“area della ex cementeria una vera e propria polveriera ecologica per la presenza di manufatti in amianto”. Lei sa, infine, che da circa un anno sono in corso lavori di demolizione di manufatti (proprio i “manufatti in amianto” di cui al Progetto di Rigenerazione Urbana di cui sopra) e di trasferimento di una quantità impressionante di contenitori di amianto; il tutto  – come hanno  scritto l’assessore che l’ha preceduto e il sindaco, oggi dunque il “suo sindaco” – senza alcun controllo e senza alcuna misura a tutela della salute degli operatori e della comunità. Lei si è giustamente e lodevolmente definito nel convegno del 24 febbraio 2012 di Italia Giusta “un medico per l’ambiente” e ha detto che “non ha per niente intenzione di continuare a fare il medico e l’assessore” il suo mestiere essendo quello di medico. Ecco, prima che lei risolva il suo dilemma (o che glielo facciano risolvere), vada a vedere nell’area della ex cementeria e verifichi la situazione di fatto di oggi (quella di ieri e di avantieri la conosciamo molto bene nonostante le reticenze e le inerzie del Comune che lei oggi concorre ad amministrare); non si lasci condizionare dagli intrighi del piccolo palazzo del Comune; in quella rete finiscono per svanire anche le migliori intenzioni dei migliori “medici dell’ ambiente”. Fuori di lì – conclude la lettera – c’è Italia Giusta secondo la Costituzione che non sa avere rancori nei confronti di nessuno ma ha buona memoria per le rare, rarissime buone azioni. Una di queste le capita di poterla compiere lei.”

Restiamo in attesa di una risposta o dell’apertura di un’eventuale inchiesta amministrativa che faccia luce una volta per tutte sulla spinosa questione dell’ex cementeria.

Mai più allagamenti, al via lavori per 1 milione di euro

In passato i nostri avi scavavano per cercare l’acqua, oggi si scava per farla andar via o, perlomeno, per permettere che questa defluisca nel migliore dei modi. Ecco dunque che l’eterna sfida di Modugno contro gli effetti devastanti del reflusso delle acque piovane, si arricchisce di un nuovo capitolo. Dal 27 febbraio, ruspe e pale meccaniche sono all’opera nelle vie adiacenti il passaggio a livello, più precisamente in via Maranda all’altezza dell’incrocio con via Adige. I lavori, sul tronco n°1, dovrebbero eliminare i problemi di allagamento in via XX settembre, la stessa via Maranda, via Rossini e altre vie, fino a risolvere lo stesso problema nella zona del mercato coperto e della scuola media “Dante Alighieri”.  Il costo complessivo dei lavori è di un milione di euro e l’importo contrattuale, al netto del ribasso d’asta del 13,16%, è pari a euro 642.574,08 oltre Iva. L’amministrazione comunale ha già annunciato di destinare tutte le economie rivenienti dal ribasso d’asta, per la realizzazione di tronchi di fogna bianca al quartiere Cecilia, in particolare per eliminare i disagi segnalati in via Lombardia.