Via Roma: il prossimo lunedì partono i lavori per il nuovo manto stradale

I lavori di rifacimento del manto stradale interesseranno via Roma per la sua interezza. Durata stimata: due o tre settimane. E’ stato lo stesso sindaco di Modugno a dare l’annuncio, questo pomeriggio, con un comunicato apparso direttamente su Facebook. Gatti, inoltre, invita la cittadinanza a limitare l’uso delle auto “all’indispensabile”, non solo nelle prossime due o tre settimane, ma anche dopo la chiusura dei cantieri stradali “per rendere la nostra città più vivibile”. E non è finita qui: “cominciamo ad abituarci – conclude – anche perchè il nostro territorio con i lavori di interramento della ferrovia […] sarà sottoposto ad un profondo positivo cambiamento e per la durata dei lavori (non meno di tre anni) saremo costretti a cambiare le nostre abitudini di spostamento”.

NELLA CITTA' DI MODUGNO SCOPPIA LA GUERRA TRA I SINDACATI

COMUNICATO STAMPA       
L’ AMMINISTRAZIONE COMUNALE ASFITTICA E MIOPE HA LA COLPA DI AVERE A CUORE SOLO LE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DI FREGARSENE DEGLI ALTRI DIPENDENTI.

La componente sindacale RSU autonoma DICCAP nell’incontro di delegazione trattante del 18 aprile 2012, è rimasta da sola a difendere il diritto di tutti i dipendenti comunali a percepire la quota di salario accessorio riservata al pagamento della PRODUTTIVITA’ che è stata ridotta di circa 110.000,00 euro.
Rispetto alla opportunità di ridurla c’era stato un preciso indirizzo da parte dell’amministrazione con l’accordo delle organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL affinché dal 2010, a fronte del raddoppio del valore del buono pasto da destinare ai dipendenti, alle posizioni organizzative e ai dirigenti, si eliminavano completamente dal Bilancio comunale le risorse economiche da destinare alla parte variabile del fondo salario accessorio e quindi alla produttività.
Questo accordo fittizio poteva dare l’impressione di essere conveniente per i dipendenti di categoria A, B e C (e contemporaneamente si eliminava il “disturbo” ai nostri dirigenti, di impegnarsi  per  creare programmi di lavoro “autentici” da assegnare ai propri dipendenti) invece, amara scoperta, il raddoppio del valore del buono pasto è svanito nel nulla, per tutte le congiunture che noi tutti conosciamo.
Cari colleghi dipendenti, sono venuti a raccontarvi il proverbio che esprime sfiducia nel realizzare maggiori vantaggi in avvenire, per cui è più conveniente contentarsi del poco certo dell’oggi senza correre rischi: E’ meglio un uovo oggi che una gallina domani.
Il problema è che oggi non vi danno nemmeno l’uovo!!!

 

ll 2010 ha rappresentato dunque, di fatto, l’ultimo anno nel quale sarebbe stato possibile garantire miglioramenti retributivi al personale prima di un lungo periodo di blocco generalizzato. Miglioramenti da assicurare grazie alla contrattazione integrativa. Nel nostro Ente, la contrattazione integrativa a livello aziendale, si trova ora di fronte ad un ammontare di risorse destinate al trattamento accessorio del personale che non può superare il livello del 2010, chiudendo di fatto i due canali di alimentazione di risorse fresche per migliorare i trattamenti retributivi.

Inoltre si scopre all’inizio del 2012, un altro grande problema, nel fondo stabile del salario accessorio per gli anni 2009 e 2010  “il ragioniere dell’Ente”, sbagliando (sicuramente in buona fede) ha destinato per i predetti fondi complessivamente circa 90.000 euro in più, che con i fondi di salario accessorio 2011, 2012 e 2013 saranno recuperati annualmente dal “ragioniere dell’Ente” che ha sbagliato.

Riepilogando:
azzeramento parte variabile    – 110.000,00
recupero errore parte stabile   –   90.000,00  nel triennio

totale……………    – 140.000,00 in meno nel Fondo salario accessorio

CHI CI GUADAGNA, CHI CI  PERDE
…….E CHI SI SACRIFICA!!!

certamente nel 2009 ci ha guadagnato chi, per la produttività ha percepito illegittimamente da €1.500,00 a €7.000,00 per  “obiettivi” decisi in giunta a fine anno;
dal 2010 in poi chi, da oltre 10 anni “coltiva il proprio orticello”: 14 Posizioni Organizzative, molte incaricate a PIOGGIA, di cui solo qualcuna, tiene conto realmente dello svolgimento di funzioni di direzione di unità organizzative di particolare complessità, caratterizzate da elevato grado di autonomia gestionale e organizzativa  – 7/8 dipendenti addetti al recupero evasione ICI, per cui le risorse calcolate per l’incentivo assorbono del tutto la parte variabile del fondo – 5/6 dipendenti addetti alla progettazione OO.PP., che utilizzano impropriamente le risorse derivanti da specifiche disposizioni di legge anche per i lavori di manutenzione.

Sicuramente nel 2009 ci ha perso chi, per la produttività ha percepito solo €100,00; certamente ci perdono e si sacrificano 120 dipendenti appartenenti alle Cat. A, B e C che non hanno la fortuna di “coltivare nessun orticello” perché dal 2010 al 2013 l’amministrazione ha già ipotecato la destinazione del salario accessorio, azzerando le economie da destinare alla produttività e ad altri   compensi.

Da troppi mesi discutono, parlano tanto e incontrano “luminari della scienza”, senza concludere mai niente, intanto passa il tempo ( è la loro strategia ) e veniamo alla nostra proposta.

Lo strappo è stato provocato dalle determinazioni dirigenziali con cui i dirigenti dott. Fulvio Gesmundo e Ing. Emilio Petraroli hanno attribuito le posizioni organizzative scadute il 31 dicembre 2011, senza un formale e necessario provvedimento di Giunta che confermasse la proroga.
Secondo la nostra organizzazione sindacale, che nei giorni scorsi ha tenuto una infuocata delegazione trattante, il finanziamento riservato a questa particolare voce del salario accessorio dei dipendenti risulta nel 2012 inopportuno, alla luce del nuovo organigramma aziendale del personale in atto nel nostro ente, che consentirà tra qualche mese, al Sindaco del nostro comune privo di personale con qualifica dirigenziale di conferire le funzioni dirigenziali ai dipendenti non dirigenti, con proprio provvedimento motivato, ai sensi dell’articolo 109, comma 2. Tali dipendenti sono gli attuali responsabili dei servizi.
Il sindaco del comune privo di dirigenti, pertanto, compie un’operazione equivalente a quella che compirebbe in un ente dotato di qualifiche dirigenziali. Individua, infatti, i responsabili degli uffici e dei servizi e definisce i loro incarichi. Tali incarichi sono qualificabili come dirigenziali, perché il provvedimento di conferimento della funzione di responsabile dei servizi per legge assolve alla funzione di attribuire al funzionario incaricato la competenza, che è dunque derivata, ad esercitare le funzioni dirigenziali.
Le risorse economiche in questo caso, sono a carico del Bilancio, ma attenzione, solamente se dal fondo generale del salario accessorio destinato ai dipendenti per l’anno 2012 si elimina  il finanziamento riservato al Fondo delle posizioni organizzative, altrimenti questo Fondo verrebbe assorbito nel Bilancio.
Tuttavia quest’ultimi dipendenti, non resterebbero “a digiuno”, anzi non perderebbero quasi nulla, in quanto il contratto prevede per il personale della cat. D, che non risulti incaricato di funzioni dell’area  delle posizioni organizzative, un compenso sino ad un massimo di 2.500,00 euro, la possibilità di effettuate 180 ore di straordinario, circa 4.000,00 euro e la produttività.
Il nostro sindacato ha chiesto all’amministrazione la revoca delle posizioni organizzative, ma la parte pubblica unitamente ai rappresentanti territoriali CGIL, CISL e UIL e ai rappresentanti RSU Foggetti, Proscia, Loiacono, Mangialardi e Tedesco  è stata irremovibile.

E tanto è bastato a far dissotterrare l’ascia di guerra.

Se l’Amministrazione non provvede entro 10 giorni, alla copertura delle risorse finanziarie necessarie (circa 110.000,00 euro) da utilizzare anche per gli altri istituti contrattuali previsti dal Contratto Collettivo Nazionale degli Enti Locali, tuttora vigente, la nostra Organizzazione Sindacale, e invito anche le altre sigle sindacali e la RSU, nell’interesse di tutti i dipendenti comunali, non sottoscriverà mai il Fondo salario accessorio del 2011 e del 2012.

Viviamo una fase oggettivamente difficilissima nelle relazioni sindacali, assistiamo ancora una volta ad una amministrazione “ostaggio” di alcuni funzionari.

C’è chi dice che la rottura in seno al sindacato corrisponda ad una guerra strisciante tra i dipendenti del nostro Ente, che vede i funzionari che fanno parte della catego
ria D da un lato, e i dipendenti di categoria C e B dall’altro o addirittura ad una guerra personale del nostro sindacato contro le posizioni organizzative.
In realtà, i contratti sono bloccati da anni, gli stipendi sono quelli che sono, ma proprio per questo è necessario premiare i più bravi e i più efficienti, indipendentemente dalla categoria cui appartengono, ed ottimizzando al meglio l’applicazione del salario accessorio che, allo stato delle cose, è l’unico istituto contrattuale che consenta qualche riflesso positivo sulle buste paga.

Noi oggi chiediamo per tutti i dipendenti,
sia l’uovo che la gallina!!!

Cari colleghi lavoratori non abbiate timore o vergogna a chiedere ciò che Vi spetta,  sono i vostri “amici” funzionari  (questi finanziariamente non rinunciano a niente) che hanno notevolmente bisogno di Voi, non il contrario.  Se non lo fate il Sindaco e gli amministratori diranno, “che tutti  stiamo bene e non abbiamo niente di cui lamentarci”.

N. B. Si allega  istanza con la quale i dipendenti, nella loro rispettiva qualità, potranno rappresentare la propria situazione di grave disagio agli organi decisionali, per il mancato conferimento di istituti economici contrattuali, che ritenete non vi siano stati riconosciuti e di adire i competenti organi giurisdizionali.  E’ indubbiamente  provocatoria, ma in questa circostanza serve,  per far sapere realmente che siamo tanti ad essere delusi e non gratificati.
Modugno, 25 aprile 2012
Il Direttivo Aziendale

La RSU

Il Segretario Aziendale

Giuseppe Debenedictis

 

 

AL SINDACO

AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

ALLA GIUNTA COMUNALE

AL COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI

ALLA DELEGAZIONE TRATTANTE

LORO SEDI

Con la presente lo scrivente, ________________________________________________________,

in servizio presso _________________________________________________________________,

rappresenta alle SS.VV. la situazione di grave disagio, personale e lavorativo, in cui si trova ad operare derivante dal mancato conferimento, da parte della Delegazione Trattante, dei seguenti istituti economici contrattuali:

? Compenso per la produttività per i dipendenti di Cat. A, B, C e D non incaricato di posizione organizzativa (da un minimo di € 600 sino ad un massimo di € 800);
? Compenso per l’esercizio di compiti che comportano specifiche responsabilità per i dipendenti di Cat. B e C (da un minimo di € 1.000 sino ad un massimo di € 2.500).

Essendosi, quindi, maturata una situazione di grave danno, psicologico, lavorativo e patrimoniale che lo scrivente non è in grado di sopportare ulteriormente, si ritiene opportuno informare le SS.VV. della decisione, non revocabile, di adire i competenti organi giurisdizionali, per ottenere il riconoscimento e la tutela dei diritti spettanti.

Poiché la gestione del personale rientra tra le competenze del Consiglio Comunale, ai sensi dell’art. 42 TUEL, si chiede al Presidente del Consiglio Comunale di portare detta missiva a conoscenza dei Consiglieri tutti.

Distinti saluti.

Nasce la nuova pagina Facebook “Modugno verso rifiuti zero”

Agostino Di Ciaula - Rifiuti ZeroIl 25 aprile scorso l’assessore all’Ambiente, Agostino Di Ciaula ha dato vita ad una nuova forma di comunicazione mai sorta a Modugno: creare una pagina Facebook per divulgare le informazioni necessarie al nascituro progetto “Rifiuti Zero”. Di solito si comunicava ai cittadini con i tradizionali mezzi cartacei, ma adesso internet è economico e facile da utilizzare. Inoltre riesce a essere visionato da un gran numero di persone. Per questo passo “epocale” abbiamo voluto parlare direttamente con l’assessore che ci ha spiegato i dettagli della sua iniziativa. “Ho creato questa nuova finestra telematica, ‘Modugno verso rifiuti zero’ (link www.facebook.com/ModugnoVersoRifiutiZero), che rappresenta una piazza virtuale nella quale saranno divulgate informazioni relative al progresso del progetto Rifiuti Zero a Modugno. Saranno anche fornite informazioni pratiche sulla raccolta differenziata, sulle modalità di smaltimento dei residui e sulle possibili forme di collaborazione tra cittadini e Amministrazione comunale, per migliorare le strategie di gestione dei rifiuti nella nostra città.
Ridurre la produzione di rifiuti, incrementare le percentuali di raccolta differenziata e ridurre in maniera significativa l’entità del residuo post-raccolta sono sfide di cui ciascun cittadino, amministratore o no, si deve far carico. Internet – continua Di Ciaula – grazie alla sua capacità di raggiungere un grande numero di persone e di mantenere disponibili nel tempo una serie di informazioni rilevanti, è una opportunità che va assolutamente utilizzata.
Migliorare la collaborazione e la comunicazione tra Amministrazione e cittadini può essere la chiave per vincere questa ambiziosa sfida e c’è bisogno dell’aiuto di tutti per operare quel cambiamento culturale del quale abbiamo bisogno”. Una sfida, dunque, che Modugno non può assolutamente fallire. “L’auspicio è che la pagina venga visitata e condivisa dal maggior numero possibile di modugnesi, che potranno trovarvi strumenti pratici utili al miglioramento delle pratiche di riduzione dei rifiuti e di differenziazione. Abbiamo bisogno di una svolta culturale, e l’utilizzo di internet può accelerarla. La vera svolta – conclude l’assessore – l’avremo quando finalmente partirà la raccolta porta a porta, ma un grande lavoro può essere fatto già da ora, con gli strumenti che abbiamo a disposizione e con la collaborazione di tutti”.

Il diritto di essere visibili

La Convenzione sui diritti del fanciullo dell’Onu del 1989 meglio conosciuta come Convenzione di New York costituisce il principio cardine dell’ ordinamento giuridico in materia di tutela dell’infanzia e dei minori abbandonati.

Norma di diritto internazionale a cui il nostro paese ha aderito con l’entrata in vigore della legge n.179 del 27maggio 1998. La legge sancisce espressamente che: “in tutte le azioni riguardanti bambini, se avviate da istituzioni di assistenza sociale, private e pubbliche, tribunali, autorità amministrative, corpi legislativi, i maggiori interessi dei bambini devono costituire oggetto di primaria importanza”.
La tutela dell’infanzia è assegnata ai servizi sociali comunali che a seguito delle segnalazioni delle forze dell’ordine o di persone che denunciano situazioni di abbandono minorile, di abusi o maltrattamenti, applicano le procedure di salvaguardia dell’incolumità dei minori in primis anche attraverso l’allontanamento del minore dal luogo dove risiede o dove sia accaduto il reato relazionando nei minimi particolari al Tribunale dei Minori, nella persona del Giudice Tutelare. Questo è quanto la legge prevede per tutelare i minori in stato di bisogno.
In base a quanto esposto sorge spontanea la domanda: nella nostra città ci sono bambini in queste condizioni?
Purtroppo la risposta è sì.
Il fenomeno di minori in stato di bisogno è in crescita, soprattutto fra gli immigrati che per vari motivi perdono il lavoro. Ci sono immigrati che lasciano incustodita la prole e si allontanano dalla loro dimora in cerca di lavoro; chi si occupa di questi minori? Per la maggior parte vengono affidati ad immigrate che danno una mano ai loro connazionali; ma non tutte le etnie si comportano allo stesso modo. Spesso sono famiglie italiane che accolgano dei minori in casa in attesa del ritorno dei genitori. Soluzione encomiabile allorquando si tratta di minori iscritti nel permesso di soggiorno del padre o della madre e venga fatto nell’interesse esclusivo e supremo di bambini che hanno il diritto sacrosanto di essere spensierati e felici; ma tutto si aggrava quando i minori vengono abbandonati dall’unico genitore in possesso del permesso di soggiorno – concesso spesso “per assistenza minori”(!) – che vengono lasciati in custodia alla madre che essendo però ancora clandestina è condannata a non poter avere un lavoro e di conseguenza a non poter affittare una casa, a non poter rivolgersi alle autorità perchè a rischio di espulsione. Oggi, con le nuove normative, la clandestinità è un reato penale. Questi bambini non possono avvalersi dell’aiuto di famiglie con cuore disposte ad ospitarli perché costoro sarebbero soggetti che favoriscono la clandestinità e commetterebbero un reato se aiutassero questi minori in assoluto stato di bisogno.

Quante di queste situazioni si verificano nella nostra città? Quali rimedi si utilizzano? Bisognerebbe approfondire l’argomento perché alla base di tutto ci sono dei bambini che hanno il diritto di essere protetti, tutelati; che quando si recano ai giardini o escono da scuola, quando vanno in giro in bici, non devono aver paura di essere adescati da sconosciuti e molestati o portati via per sempre; che non devono essere usati per raccogliere denaro per strada come si vede troppo spesso. Un fenomeno questo di cui mai nessuno parla.

Dove sono le istituzioni? Dove le autorità religiose di qualunque credo? Dove le associazioni di carattere sociale? Dove le politiche in favore e a riparo di tali fenomeni? A quale diritto hanno accesso questi bambini? Hanno diritto ad un futuro migliore o sono condannati ad essere invisibili?

 

Organico all'osso: il sindaco chiede in prestito dirigenti dagli altri comuni

Tra i tanti problemi che disturbano la quiete delle notti estive dei nostri amministratori emerge imponente il problema “dirigenti”. Il comune di Modugno risulta essere, infatti pesantemente sotto organico se si considera che per sette settori: Personale, Urbanistica e Ambiente, Lavori Pubblici, Finanza, Pubblica istruzione e Cultura, Servizi sociali e Polizia municipale, l’unico dirigente di ruolo attualmente in carica è Emilio Petraroli. Petraroli, infatti, ha in carico il settore Urbanistica (con l’aggiunta di Ambiente e Attività produttive), il settore Lavori pubblici, il settore Servizi sociali ed il settore Polizia municipale. Fulvio Gesmundo invece ricopre la carica di dirigente (non di ruolo) per il settore Personale (e Affari generali), per il settore Finanze e Pubblica istruzione (con l’aggiunta di Cultura e Sport). Ad aggravare la situazione, in ottemperanza al decreto Brunetta e relative restrizioni, l’amministrazione può nominare solo un altro dirigente.

Alle richieste insistenti da parte della comunità cittadina, il sindaco Mimmo Gatti risponde sabato 6 agosto sulla pagina Facebook “Mimmo Gatti Sindaco di Modugno”. “appare evidente – leggiamo nel testo –  che è al limite dell’impossibile amministrare un comune in queste condizioni con tutte le complessità presenti sul territorio. Diventa difficile anche fare una seria programmazione in quanto i dirigenti in carica a malapena riescono a seguire le emergenze quotidiane. Siamo al lavoro per chiedere ‘in prestito’ ad altri comuni del circondario qualche dirigente almeno per due giorni alla settimana ma le procedure non sono immediate; ce ne sono pochissimi; il compenso economico per gli stessi non muterebbe, pur essendo presenti in due comuni; non è affatto facile trovare disponibilità sul territorio provinciale.”

Per quanto riguarda le emergenze in merito alla carenza del personale leggiamo nella nota che saranno assunti a tempo determinato sino alla fine dell’anno (per circa tre mesi) quattro vigili urbani attingendo alle graduatorie di altri comuni. È in programma anche l’assunzione di due nuovi assistenti sociali a tempo determinato. In questo caso però le procedure sono state espletate a Modugno.