Modugno: tre novità importanti sul fronte ambientale

Tre novità molto importanti sono state comunicate dall’assessore all’Ambiente Di Ciaula sulla pagina Facebook “Modugno verso Rifiuti Zero”. La prima: posizionate sul territorio modugnese le campane di raccolta per gli oli vegetali domestici usati. I cittadini possono trovarle nel cortile della Scuola Media Statale “Francesco Casavola” in via Enrico Fermi, al parco urbano “San Pio” in via Giovanni Verga e alle Piscine Comunali in via M.llo Giuseppe Di Cristo. Il conferimento sarà possibile durante gli orari di apertura delle strutture. E’, inoltre, possibile avanzare richiesta di posizionamento di ulteriori campane di raccolta da parte di condomini privati di grandi dimensioni che siano dotati di un cortile recintato, all’indirizzo di posta elettronica g.cramarossa@comune.modugno.ba.it.
Di seguito un piccolo vademecum: “Lo smaltimento dell’olio usato nel lavandino della cucina o in qualche scarico è uno dei maggiori errori che possiamo commettere, perché è un atto altamente inquinante. Un solo chilo di olio versato su uno specchio d’acqua forma uno strato di pellicola grande come un campo da calcio, rendendo necessaria una bonifica di alcune centinaia di metri quadri. Gli oli esausti gettati nei lavandini vanno a finire nelle falde acquifere, dove formano una pellicola al di sotto della quale niente può rimanere in vita perché viene impedito lo scambio di ossigeno fra aria e acqua. Un litro di olio rende non potabile circa un milione di litri d’acqua, quantità sufficiente per il consumo di acqua di una persona per 14 anni. Gli oli esausti, inoltre, dopo essere stati filtrati e controllati, possono essere riciclati in alcuni processi industriali, trasformandosi da rifiuto pericoloso in risorsa utile in processi produttivi”.

Cosa si deve raccogliere: Tutti gli oli utilizzati nell’alimentazione, per esempio: olio di oliva, olio di semi, olio di palma, gli oli usati per conservare verdure o altri alimenti, oli e grassi residui di cottura e frittura.

Cosa non si raccoglie: Olio minerale, cioè quello usato per la lubrificazione di qualsiasi tipo di veicolo a motore. Questa è una prescrizione molto importante, perché la miscela di oli vegetali e oli minerali, oltre a non essere più riciclabile, è anche difficile e molto costosa da smaltire.

Come eseguire la raccolta differenziata degli oli vegetali usati: Aspettare che l’olio si raffreddi e collocarlo in bottiglie di plastica o vetro, in attesa del conferimento nelle apposite campane di raccolta.

La seconda buona notizia: “La Regione – spiega Di Ciaula – ha comunicato ufficialmente di aver approvato il piano di raccolta differenziata del Comune di Modugno, basato sulla raccolta porta a porta spinta e sulla riduzione della produzione di rifiuti, assegnandoci un finanziamento di 144mila euro per il potenziamento del servizio”.

La terza ed ultima notizia si concentra sulla rete di monitoraggio Sorgenia. “Sul portale ambientale del Comune – conclude l’assessore – sono disponibili i report della rete di monitoraggio della centrale, sino ad ora inaccessibili alla maggior parte dei cittadini. Verranno aggiornati in tempo reale appena trasmessi da Arpa Puglia. Al momento sono presenti i report dell’intero 2011. Senza trasparenza è difficile garantire la partecipazione. Senza partecipazione è impossibile garantire i diritti democratici”.

Pallanuoto Modugno: ultimo appuntamento prima dello spareggio per la B

Sabato 9 giugno 2012 alle ore 14,00 presso le Piscine Comunali di Modugno si disputerà l’ultima partita del campionato nazionale di serie C: GP Modugno – Flipper Nuoto. La compagine modugnese, già matematicamente vincitrice del girone Puglia – Basilicata – Calabria, festeggerà a fine partita i successi ottenuti durante l’anno agonistico, in attesa di disputare lo spareggio con la prima classificata del girone Sardegna, per l’accesso al campionato di serie B.

Sette Comuni si uniscono per l’ambizioso obiettivo “Rifiuti zero”

Rifiuti sero Modugno“Dal 30 aprile l’Ato (Ambito territoriale ottimale) Ba/2 non esiste più. Sette Comuni (Modugno, Sannicandro, Palo del Colle, Binetto, Bitetto, Bitritto,  Giovinazzo) hanno deciso di percorrere una strada condivisa nella gestione dei rifiuti, separandosi da Bari e dal ‘modello Amiu’. Sta nascendo un’unione di Comuni che hanno iniziato il percorso condividendo la necessità di adottare regole precise: riduzione della produzione dei rifiuti, riciclo, riuso, raccolta porta a porta spinta. Se riusciremo nell’intento (e ci riusciremo), sarà la prima Unione di comuni a Rifiuti Zero! Se me lo avessero detto solo due mesi fa non ci avrei creduto”. Si esprimeva cosi l’assessore all’ambiente Di Ciaula, sulla sua pagina Facebook, il 4 maggio sulla cessazione dell’organismo giuridico dell’Ato Ba/2. Ora, a distanza di poco più di un mese, i sindaci di questi sette Comuni il 31 maggio hanno trasmesso alla Regione Puglia una lettera di intenti con la quale si comunica, dopo la cessazione dell’Ato Ba/2, la volontà di adottare una gestione unitaria dei rifiuti, proponendo questa nuova delimitazione territoriale e, soprattutto, seguendo i principi della strategia “Rifiuti Zero”. Un sogno, dunque, quello di “Rifiuti Zero” che prende pian piano forma.

“Il passo successivo – dichiara Di Ciaula-, entro circa un mese, l’identificazione della forma giuridica da dare a questa nuova aggregazione di Comuni e l’adozione di modalità e regole condivise che consentiranno a tutti i Comuni interessati di allontanarsi rapidamente dallo spiacevole passato che ci ha accomunati, fatto di percentuali di raccolta differenziata assolutamente illegali, per affrontare nel modo migliore un futuro fatto di strategie per la riduzione della produzione di rifiuti, di riciclo, di riuso, di centri raccolta, di differenziata porta a porta, di allontanamento irreversibile dalla logica delle discariche e degli inceneritori. Un tappa importante – continua l’assessore – che di certo porterà i comuni che hanno inteso condividere il percorso già intrapreso dal comune di Modugno a diventare, nel giro di alcuni mesi, un modello virtuoso di cui vantarsi. I 115.000 residenti del nuovo ambito territoriale – conclude Di Ciaula – finalmente avranno modo di condividere un futuro fatto di legalità, di civiltà, di crescita economica virtuosa legata sia alle filiere del riciclo e del riutilizzo, che ai considerevoli risparmi derivanti dalla drastica riduzione delle quantità di rifiuti indifferenziati da smaltire”.

Per la prima volta, dunque, vi è l’unione di sette Comuni che vogliono diventare un modello virtuoso per i loro cittadini. L’unione, in questo caso, sta facendo davvero la forza.

Ex cementeria: incontro promosso da 'Italia Giusta secondo la Costituzione'

“La vicenda della ex cementeria di Modugno è come quella della Fibronit di Bari, un luogo pericoloso per il quale da una parte ci sono i cittadini che chiedono tutele e dall’altra amministrazioni, di qualunque colore siano, che latitano”. Lo ha detto il presidente del comitato Fibronit di Bari, Nicola Brescia, comitato che in 13 anni di lotte contro la Fibronit, fabbrica di eternit che si trova in un’area centrale del capoluogo pugliese, è riuscito ad ottenere la messa in sicurezza d’urgenza e un piano di bonifica definitiva (approvato pochi mesi fa). Brescia ha parlato del pericolo della ex cementeria di Modugno in un incontro promosso dal movimento ‘Italia Giusta secondo la Costituzione’ e dalla rivista online ‘Sudcritica’, che da mesi hanno avviato una campagna a causa delle tonnellate di amianto dell’ex stabilimento, per le quali non è noto il piano di bonifica e smaltimento, e contro lavori di demolizione dei fabbricati che sono in corso senza che – secondo Italia Giusta – siano state adottate cautele per la ricaduta delle polveri e la loro diffusione attorno per chilometri.

Brescia ha sottolineato il gravissimo danno alla salute dei cittadini prodotto dall’amianto, a maggior ragione se accumulato in quantità rilevanti e in condizioni di deperibilità. “Dati ormai consolidati – ha sottolineato – ma che non hanno peso rispetto alle esigenze delle proprietà di evitare bonifiche costose e smaltimenti quasi impossibili per grandissime quantità di amianto”. D’altro canto, l’amministrazione comunale di Modugno – ha sottolineato tra l’altro Nicola Magrone, presidente del movimento Italia Giusta – per un verso, nega che l’amianto nell’ex cementeria costituisca un pericolo e, per un altro verso, nel “Documento di rigenerazione urbana” col quale ha ottenuto finanziamenti europei per circa tre milioni di euro dalla Regione Puglia definisce l’area una “polveriera ecologica”.

Un’altra analogia tra la vicenda Fibronit e quella della ex cementeria di Modugno Brescia l’ha rilevata nel desiderio “delle proprietà” di edificare in quelle aree, a maggior ragione se cospicue come è la Fibronit (100.000 metri quadrati) e come l’impianto di cemento-amianto di Modugno (65.000 metri quadrati). “Scavare in quelle aree – ha detto Brescia – diventa pericolosissimo, sempre per la diffusione delle polveri, al punto che a Bari si è finalmente deciso di ‘tombare’ tutto l’amianto e realizzare nell’area un parco”.
E la realizzazione di un parco pubblico è quanto chiede “Italia Giusta secondo la Costituzione” nell’area della ex cementeria per la quale, invece, esiste un progetto per la realizzazione di oltre 2.000 appartamenti di edilizia popolare, nonostante uno studio del Politecnico di Milano, che ipotizza nell’area l’inquinamento della falda acquifera, e una sentenza del Consiglio di Stato, secondo la quale non può essere modificato il piano regolatore che destina l’area a verde pubblico.
Per “Italia Giusta” anche a Modugno l’amianto ha già prodotto vittime: esiste – secondo il Movimento – un “legame epidemiologicamente verificato da esperti” tra l’inquinamento da amianto “e le numerose manifestazioni tra i cittadini modugnesi delle patologie e delle morti ad esso correlabili”.

Italia Giusta ha presentato sulla vicenda anche una denuncia alla procura della Repubblica, confluita in una megaindagine in corso a Bari sull’amministrazione comunale modugnese per appalti in edilizia: vi sono indagati per associazione per delinquere il sindaco Pd, Domenico Gatti, e numerosi consiglieri comunali del suo partito, compreso il presidente del consiglio comunale ed esponenti ex Udc. A quest’ultimo riguardo, Magrone ha ricordato che il 23 maggio Gatti – che è già imputato in un’altra vicenda giudiziaria – ha commemorato Falcone in una scuola: “Noi non siamo giustizialisti – ha detto Magrone – ma pretendiamo, come cittadini, che il sindaco spieghi alla cittadinanza le sue vicissitudini giudiziarie, eviti di porsi come portabandiera della lotta per la legalità ed abbia almeno il pudore di stare lontano da Falcone”.

All’assemblea ha partecipato anche Ivano Siciliani, esperto coltivatore di prodotti biologici. Numerosi gli interventi degli aderenti al movimento (tra gli altri, Pasquale De Santis, che ha coordinato l’incontro, Nicola Catucci, Giovanna Crispo, Giorgio Tarquini) e che hanno toccato vari aspetti della “mala amministrazione” a Modugno: dalla raccolta differenziata ferma a poco più del 10% (“una cifra irrilevant”) alla mancata tutela del paesaggio al nessun rimedio contro l’inquinamento da traffico e polveri sottili, al degrado di interi quartieri (“non solo le periferie ma anche il centro storico, tenuto in uno stato di abbandono e a rischio di crolli”), i servizi sociali (“inesistenti, nonostante uno stanziamento di due milioni di euro di qualche anno fa” e un progetto “finanziato e unico nel Sud Europa di assistenza per i tossicodipendenti”).

Asd Atletico Modugno Calcio a 5, tra bilanci e progetti futuri in fiocco rosa e non solo

calcio a 5 femminile modugnoCon l’arrivo della bella stagione e il consequenziale termine delle attività agonistiche, è tempo di bilanci e primi pensieri in vista della stagione futura. Non sfugge a questa regola non scritta nessuna società sportiva, compresa l’Asd Atletico Modugno del presidente Michele Sifanno orgoglioso per l’ottimo risultato conseguito dalle sue atlete.

“Se dovessi dare un voto alla stagione delle mie ragazze darei un bell’8 – dice –. Se lo meritano tutto, anche in virtù del fatto che è il secondo campionato disputato al cospetto di compagini molto più attrezzate di noi. Giocare con avversarie come il Five Molfetta o la Nuova Atletico Giovinazzo, corazzate blasonate che potrebbero giocare benissimo in categorie superiori, è davvero avvincente e soprattutto un’opportunità di crescita. Peccato per i ripetuti infortuni cha hanno caratterizzato la nostra annata, ma ciò nonostante abbiamo raggiunto un ottimo sesto posto. E’ vero che avevamo come obiettivo il migliorare la classifica dello scorso campionato (girone A composto da 10 squadre) quando raggiungemmo la quinta posizione, ma quest’anno (girone A composto da 12 squadre) giunti ad un punto della stagione con numerose assenze, non potevamo chiedere di più. Le mie atlete hanno dato davvero tutto e di questo le ringrazio infinitamente”.

E’ questa la lucida analisi sulla stagione appena conclusa del presidente Sifanno, che continua con un encomio anche al pubblico sempre caloroso e presente sugli spalti: “Sotto questo punto di vista siamo stati anche un po’ penalizzati dall’orario delle partite casalinghe, giocate il più delle volte la domenica mattina alle 9. L’ormai cronico problema legato alla carenza di strutture sportive e le tante partite delle tante discipline da disputare all’interno del palazzetto, poche volte ci ha permesso di giocare in notturna. Quando questo è capitato abbiamo sempre registrato il cosiddetto pubblico delle grandi occasioni”. Per quanto riguarda gli obiettivi futuri, il numero uno biancoazzurro ha in riserbo tante novità.

“Innanzitutto – annuncia – punteremo a migliorare il risultato conseguito, rinforzando e puntellando la squadra portandola ad un organico di 15 giocatrici. In ottica societaria invece, numerose saranno le novità. In primis: un cambiamento all’interno dell’organigramma, con l’inserimento di figure importanti che possano dare un contributo sostanziale dal punto di vista dirigenziale. Inoltre, novità di quest’anno, targata Asd Atletico Modugno, affiliata Csen (Centro Sportivo Educativo Nazionale), è la partenza del ‘Campo estivo 2012’ aperto a ragazzi/e tra i 5 e i 16 anni con l’intento primario di avviarli all’attività agonistica, che si terrà presso la struttura ‘Campo dei fiori’. Progetto che si accosta alla già ben avviata scuola calcio, partita ad ottobre presso i ‘Campi Balsignano’”. Queste sono solo alcune delle novità e delle offerte proposte dall’Atletico, a cui non ci resta che augurare buone vacanze ed un in bocca al lupo generale per le sue attività e soprattutto per la prossima stagione.