Modugno 'sbarca' su Marte

La sonda americana ‘Curiosity’, approdata sul pianeta rosso lunedì mattina – orario italiano -, porta con sè hardware realizzato a Modugno. Il microchip Rems Asic, realizzato dalla Sitael, azienda leader nella produzione di apparecchiature elettroniche per l’aeronautica, il segnalamento ferroviario e la diagnostica in campo medico, presente sulla statale 231 Modugno – Bitonto, avrà il compito di rilevare alcune delle caratteristiche del meteo marziano (vento, umidità e temperatura) resistendo alle dure e impervie condizioni del pianeta rosso come l’elevata presenza di radiazioni.

Modugno calcio a 5: il prossimo campionato si giocherà al Palaflorio a Bari

Dopo la notizia del cambio alla guida della squadra e in attesa di rivelazioni di mercato, il Modugno annuncia un’altra novità. La prossima stagione la squadra di patron  Zizzari sarà di casa al PalaFlorio di Bari.
Già l’anno scorso il Modugno aveva disputato due gare casalinghe, quella con l’Acireale e quella con la Me.Co. Potenza, nella prestigiosa struttura barese, per poi tornare  ad animare il palazzetto comunale. La variazione del Regolamento degli Impianti Sportivi della Divisione calcio a 5, però, costringe i rossoneri ad “emigrare” nella vicina Bari  per poter disputare con regolarità il prossimo campionato. La Divisione, infatti, ha stabilito che le misure minime di un campo per la serie A2 siano 18×36 mt. Il Palasport  di Modugno purtroppo, non rispetta le indicazioni federali perché è grande 16×35 mt. La dirigenza non ha avuto molte alternative: per giocare in A2 è stato necessario  trovare un’altra casa. La scelta è ricaduta sul PalaFlorio sia perché i gestori hanno dimostrato grande professionalità, sia perché non ci si voleva allontanare troppo da  Modugno. Giocare al Palaflorio richiederà il sacrificio di tutti, squadra, dirigenza, sostenitori e tifosi che si spera vogliano continuare ad accordare fiducia e sostenere il Modugno partita dopo partita.

Il nostro potenziale mentale nascosto

Nella realtà in cui viviamo, posti al centro di una vita frenetica, con la necessità di ricordare mille appuntamenti, commissioni da sbrigare, dati e nomi da memorizzare, non possiamo non fare appello alla nostra capacità di interiorizzazione mentale.

Facendo leva su noi stessi, visto che i dispositivi telematici sono passibili di errore o per motivi tecnici, possono essere non utilizzabili. Il master Eureka della High Consulting è un una sfida a quanto di più scettico e insostenibile si possa manifestare, nell’ammettere che esistono tecniche e metodologie, atte a mettere in moto i meccanismi della nostra mente, adibiti alla memorizzazione, sostenendoli e potenziandoli, in modo da rendere questo bagaglio culturale, sicuro e proficuo per il futuro e non solo limitato al periodo di apprendimento, dal momento che quest’ultimo avviene in maniera più che altro pratica e attiva e non prettamente teorica.
Tecniche per migliorare la resa della propria memoria, mappe mentali, ovvero la rappresentazione grafica del pensiero e annotazione in chiave personale, lettura veloce, classificare le nostre credenze, trasformando ciò che in passato ha ostacolato i nostri obiettivi, in motivazione per aumentare la nostra forza interiore, sono gli obiettivi della fase 1 di Eureka.

Per migliorare il metodo di studio e la strategia di lavoro con il work management, utilizzando il tempo secondo priorità e scadenze, usufruire sempre e per ogni evenienza del metodo di apprendimento, soprattutto per le lingue straniere con il workshop, tecniche di colloquio per rendere produttiva ed efficace la comunicazione, come una riunione di lavoro che tende a protrarsi lungamente e senza esiti proficui; crescita personale e sviluppo psico-emotivo, per ottenere soddisfazione dalle proprie performances e dalla propria vita, mirando al personale atteggiamento mentale, sono gli obiettivi della fase 2.
Rafforzare le proprie conoscenze e quindi il proprio sapere, competenze, cioè il proprio saper fare e la propria capacità, che è il nostro saper essere, sono i cardini di un percorso per ribadire che mente, corpo e spirito sono tre realtà imprescindibili fra loro, che lavorando insieme armoniosamente e in equilibrio, portano a risultati davvero inaspettati e soprattutto positivi, che Eureka mette in luce. 

Il master, è guidato dall’istruttore  dott. Vincenzo Palmisano, nelle sedi di Bari e Roma per un totale di 52 ore nella fase 1 e di 64 ore nella fase 2. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito internet www.apprendimentorapido.it , scrivendo all’indirizzo di posta elettronica info@apprendimentorapido.it  o chiamando il numero verde 800-180499.

Nuove soddisfazioni dalla pallanuoto modugnese

I ragazzi dell’under 17 hanno vinto le semifinali nazionali svoltesi a Palermo.
Nonostante la sconfitta maturata all’esordio contro la squadra campana di Cava dei Tirreni (4-7), i giovani pallanuotisti modugnesi hanno inanellato una serie di quattro vittorie consecutive: sabato mattina è stata la volta della squadra di casa battuta per 7 a 3; nel pomeriggio la stessa sorte è toccata ai sardi della Rn Cagliari, sconfitti per 8 a 7; domenica mattina il successo è arrivato contro l’Alma Nuoto (Roma) per 4 a 3, nella gara più sofferta e difficile; nel pomeriggio la vittoria finale arriva contro Simply Sport (Pescara) per 8 a 6, insieme al primato in classifica. Per il settebello modugnese l’avventura continuerà a fine luglio con la partecipazione alle fasi finali nazionali, dove affronteranno i ragazzi della Posilippo, Pro Recco, Ortigia, e di altre “big” della pallanuoto nazionale.

“Salviamo il paesaggio”: convegno importante senza amministratori né amministrati

Si è svolto, dinanzi a pochi intimi, il convegno dal titolo ‘Salviamo il paesaggio. Il censimento del Cemento’ promosso dall’associazione ‘Giovani Menti Attive’. Hanno relazionato l’assessore all’Ambiente Agostino Di Ciaula e il referente provinciale della campagna ‘Salviamo il paesaggio’ Giuseppe Milano. Ha moderato l’incontro il presidente dell’associazione ‘Giovani Menti Attive’ Tommaso Trevisi, il quale, in apertura ha ricordato come “questo evento, assieme al convegno del 16 maggio scorso, rappresenta un ulteriore step per sensibilizzare la cittadinanza modugnese sul tema dello sviluppo della sostenibilità. Infatti, proprio un mese fa, l’assessore regionale alla Qualità del  territorio, Angela Barbanente, ci parlava del Pug (Piano urbanistico generale) strumento che, partendo dalle conoscenze artistiche e paesaggistiche di un territorio, come Lama Misciano appunto, opera nell’interesse pubblico, per il benessere dei cittadini e a vantaggio di chi opera nelle vesti imprenditoriali nella città. La campagna ‘Salviamo il paesaggio’ potrebbe rappresentare, da un lato, un primo passo per qualsiasi Amministrazione comunale verso quel grande e coraggioso percorso partecipato che è la realizzazione del Pug, concetto che ribadì il sindaco Gatti in quella stessa conferenza. Dall’altro, invece, può offrirsi come strumento per alimentare sempre più la mobilitazione di  associazioni, comitati e forum nazionali che richiedono maggiore democrazia partecipativa nei procedimenti che danno vita alla gettata di distese di cemento, alla costruzione di impianti di incenerimento o di discariche. E proprio a fronte di questa richiesta di democrazia – ha concluso Trevisi – pochi sono i segnali dal mondo politico. Anzi, si ha sempre la tendenza a favorire il privato sia appaltandogli la realizzazione di opere pubbliche che, molto spesso, data la loro inutilità o pericolosità, mal si conciliano con la tutela dei beni comuni”.

Qui di seguito riportiamo gli interventi di Di Ciaula e Milano. Molto interessanti soprattutto per le loro capacità di approfondimento e analisi. Ciò che più ha inquietato nella serata è stata la totale assenza dei consiglieri comunali e di tutta la Giunta, eccezion fatta per l’assessore alla Cultura Elena Di Ronzo. Da segnalare, infine, la presenza dei giovani delle associazioni ‘Diamoci del Tu’ e ‘Piazza Pubblica’ che hanno reso meno amara l’indifferenza totale dei cittadini e di quegli imprenditori senza scrupoli che, anche grazie alla classe politica, hanno fatto di Modugno una colata di cemento.

DI CIAULA – Ringrazio l’associazione Giovani Menti Attive per le grandi occasioni di confronto sull’ambiente che sta organizzando con frequenza periodica. Il Fai-Wwf ha classificato la Puglia al terzo posto per il consumo di suolo. La legge regionale 25 maggio 2012 n.12 fa si che si possano costruire le opere attraverso la parola ‘pubblica utilità’ senza remore. Questa legge va assolutamente rivista. A Modugno tra il 2001 e il 2011 il numero dei residenti è aumentato del 3,3%. Sempre nella nostra città le abitazioni sono aumentate del 4,5% nello stesso arco di tempo. La zona Asi in cui è compresa Modugno è la terza per estensione in Puglia. La cosa preoccupante è che le aree verdi accessibili al pubblico sono pochissime. Tutto ciò inficia la qualità della vita. All’entrata di un paesino vicino Friburgo, Vauban, c’è scritto “stiamo creando il mondo che vogliamo”. Questo ci deve spingere, anche attraverso la definizione del nuovo Pug a Modugno, a definire una città sostenibile e a misura d’uomo.

MILANO – La prima campagna nazionale del Forum: ‘Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori’ è la proposta di un censimento capillare, in ogni Comune italiano, per mettere in luce quante abitazioni e quanti edifici produttivi siano già costruiti ma non utilizzati, vuoti, sfitti. Un gruppo di oltre 150 persone (tra cui amministratori locali, architetti, urbanisti, professionisti del settore) ha elaborato una scheda di censimento da recapitare a tutti gli 8.101 Comuni italiani, richiedendone la compilazione entro 6 mesi. Il suolo, infatti, è un bene comune, una risorsa strategica per il Paese. L’Europa ha fornito una preoccupante stima dei costi annui provocati dal degrado del suolo nell’Unione Europea. Negli ultimi anni vi è stata una perdita di produttività di frumento e grano. E’ per questo che ci poniamo la precisa proposta di un metodo di pianificazione, che andrebbe adottato con immediatezza per scongiurare ciò che sta purtroppo accadendo, ovvero che i piani urbanistici siano realizzati lontano dai bisogni effettivi delle comunità locali e che prevedano nuovo consumo di suolo nonostante l’ampia disponibilità edilizia già esistente. I Piani Urbanistici a ‘crescita zero’ non devono spaventarci, se sappiamo con esattezza a quanto ammonta (in termini numerici e di superficie) questo patrimonio edilizio costruito ma non utilizzato. E le scelte di molti Comuni lo dimostrano: Cassinetta di Lugagnano (Mi), Solza (Bg), Camigliano (Ce), Ronco Briantino (Mi), Ozzero (Mi), Pregnana Milanese (Mi) hanno già elaborato nuovi Piani urbanistici a ‘crescita zero’, grazie al coinvolgimento preventivo della cittadinanza e alla parallela analisi sul come arrivare alla conseguente ‘perdita’ degli oneri di urbanizzazione per le nuove costruzioni. Tra novembre e gennaio sono stato costituiti più di 50 i Comitati locali ‘Salviamo il Paesaggio’: l’obiettivo è rendere possibile la compilazione dei censimenti comunali e ampliare l’informazione specifica nei confronti di tutti i cittadini italiani. Altri 50 Comitati si formeranno nel corso dei prossimi mesi: una chiara dimostrazione di come la tutela del ‘Bene Comune’ sia entrata a far parte delle priorità di tutta la cittadinanza italiana. Ora spetta ai sindaci, ai Consigli comunali e ai tecnici contribuire all’esatta ‘misurazione’ di questa mappa del territorio.