Inaugurato il laboratorio urbano "G. Fava" – ex mattatoio comunale

inaugurazione ex mattatoio ModugnoE’ stata inaugurato giovedì 6 Settembre 2012, alla presenza delle autorità civili e militari e della sig.ra Elena Fava, il laboratorio urbano “G. Fava”, in via Tagliamento. La struttura  in passato, era un mattatoio comunale che, una volta dismesso, ha rappresentato per molti anni un’area degradata ed in stato di quasi totale abbandono.

L’inaugurazione si inserisce in un percorso che è iniziato da alcuni mesi, dal momento in cui l’aggiudicatario ha formalizzato la rinuncia alla gestione della struttura. L’Amministrazione mira a rendere attivo questo luogo e finalmente metterlo a disposizione della città aprendo le porte della struttura alle diverse realtà sociali della città (associazioni e cooperative sociali). Grazie alla disponibilità della Regione e dello staff di Bollenti Spiriti, è stata aperta ufficialmente la struttura ai cittadini e sono in programmazione presso la struttura, alcuni eventi del Settembre modugnese.

riportiamo l’ntervento del Sindaco all’inaugurazione.

Come nasce l’idea progettuale.
L’idea progettuale è nata da una deliberazione di Giunta Regionale (la n. 1697 del 22/11/2005) che proponeva finanziamenti per progetti finalizzati alla rivitalizzazione economica, sociale e urbana di aree o spazi degradati in favore dei giovani.
La Regione, nell’ambito del Programma di intervento “Bollenti Spiriti”, interveniva a sostegno dei giovani valorizzandone le capacità e le potenzialità creative, professionali ed occupazionali attraverso il finanziamento di progetti di riqualificazione che prevedevano il forte coinvolgimento e la partecipazione giovanile. Con la Deliberazione di Giunta n. 51 del 2006 il Comune di Modugno presentava alla Regione Puglia un progetto predisposto dal nostro Ufficio Tecnico Comunale che prevedeva la riqualificazione urbana di questo immobile per la creazione di spazi di aggregazione giovanile. Il progetto fu oggetto di finanziamento regionale (pari ad 590.000€ per lavori ed 140.000€ per l’avvio della gestione) e fu cofinanziato dal Comune per 610.000€ per i lavori; per un totale quindi di 1.200.000€.

L’area individuata per tale intervento fu quella dell’ex Macello Comunale, all’interno della quale è ubicato un capannone con coperture a falde sorrette da capriate lignee. Il manufatto principale, oggetto di recupero, risale agli anni ’30 del 1900. Dal punto di vista architettonico è stato proposto il recupero ed il riuso del corpo di fabbrica centrale, che conserva i connotati tipici dell’architettura pubblica degli anni ’30, il restauro delle capriate lignee e la demolizione di alcuni volumi perimetrali (le stalle), di superfetazioni e tettoie varie, prive di significato architettonico e comunque in condizioni di avanzato stato di degrado e quindi, non recuperabili. In alternativa alle stesse è stato costruito un nuovo corpo di fabbrica che ospita dei laboratori, con cui è stata ridefinita la quinta muraria su Via Piave, dando un carattere di unitarietà all?intero lotto. La recinzione muraria perimetrale, è stata ricostruita nelle parti mancanti, abbassata tra un pilone e l’altro, con l’intento di dare maggiore visibilità agli elementi architettonici recuperati, che ora riempiono il vuoto urbano, risultato dell?abbandono e della mancanza di funzioni da attribuite ad un luogo in passato vitale.
L’intervento ha previsto diversi ambiti funzionali in questo corpo di fabbrica che ben si presta ad ospitare spazi con una molteplicità di funzioni; infatti, nel salone centrale di circa mq 200, è stata creata una sala polifunzionale, con 90 posti a sedere, dove poter svolgere:
attività teatrali, musicali e cinematografiche; servizi di registrazione su supporto digitale per la produzione di programmi webtv e di prodotti audio-musicali (attivazione studio di registrazione); sala eventi per la musica diffusa; sala eventi per il teatro giovani “on the road”. una sala polifunzionale dove poter svolgere attività teatrali, musicali e cinematografiche. Nella sala laterale di circa mq 50 si vanno ad ubicare una mediateca e spazi per servizi di biglietteria per accesso agli spettacoli pubblici e di prenotazione on-line di biglietti d’accesso che potranno essere gratuiti a favore di giovani a rischio di devianza, emarginati, svantaggiati e immigrati.
Nei locali che si affacciano su via Piave, sempre all’interno dell’area oggetto di intervento, trovano spazio il laboratorio della imprenditorialità femminile e giovanile. I lavori iniziarono nel marzo 2009 e furono ultimati nel dicembre 2010. Alcuni mesi prima della fine dei lavori venne bandita la gara per l’affidamento della gestione; seguirono l’aggiudicazione e la firma della convenzione nell’aprile dell’anno scorso, nel 2011.
A novembre dello scorso anno questa Amministrazione Comunale ha provveduto ad attrezzare la struttura  per renderla subito fruibile.
Nell’aprile di quest’anno la ditta aggiudicataria della gestione ha comunicato formalmente e inaspettatamente la rinuncia alla gestione.

Chi è Giuseppe Fava
Con Delibera di Giunta Comunale del 13/12/2010 il Comune di Modugno decise di intitolare il laboratorio urbano. Giuseppe Fava fu uno scrittore, giornalista e drammaturgo, personaggio carismatico, apprezzato dai propri collaboratori per la professionalità e il modo semplice di vivere, ucciso a Catania il 05/01/1984. Fu direttore responsabile del giornale del Sud e fondatore de “I Siciliani”, secondo giornale antimafia in Sicilia. Nel 1956 venne assunto dall’ “Espresso Sera” di cui fu caporedattore fino al 1980. Trascorse, quindi, anni di impegno sia nei giornali, sia in radio, televisione e cinema. Nella primavera del 1980 gli venne affidata la direzione del Giornale del Sud, e Fava fece di questo giornale un quotidiano coraggioso. L’11/10/1981 pubblicò “Lo Spirito di un giornale”, un articolo in cui chiariva le linee guida che faceva seguire alla sua redazione: basarsi sulla verità per “realizzare giustizia e difendere la libertà”. Fu in quel periodo che si riuscì a denunciare la attività di “Cosa Nostra”, attiva nel capoluogo etneo soprattutto nel traffico della droga. Di lì a poco, Fava venne licenziato e, rimasto senza lavoro, fondò una cooperativa per poter finanziare un  nuovo progetto editoriale; la nuova rivista si chiamava “I Siciliani”, che diventò una delle esperienze decisive per il movimento antimafia. Le inchieste della rivista diventarono un caso politico e giornalistico. Fava fu assassinato il 5/1/1984 in via dello Stadio.
L’attività antimafia di Giuseppe Fava e de “I Siciliani” viene oggi portata avanti dalla “Fondazione Fava”, di cui la figlia Elena è presidente, che ha lo scopo di stimolare attività contro la delinquenza, tra cui la creazione di centri di aggregazione, l’organizzazione di convegni ed eventi culturali, la pubblicazione di libri e la messa in scene di opere teatrali.

L’Amministrazione Comunale, sensibile ai contenuti della legalità e della partecipazione, ha inteso mantenere alta l’attenzione dei cittadini e delle nuove generazioni su queste tematiche, su cui deve radicarsi una cultura di vita; tenendo ben presenti i suoi insegnamenti:”a che serve essere vivi, se non si ha il coraggio di lottare?”.

Individuazione del futuro gestore
A breve sarà emanato il bando pubblico per la gestione di questo luogo che prende spunto da un ‘piano esecutivo di gestione’ rivisto, reso più adeguato alle caratteristiche del luogo e speriamo sostenibile per le forze culturali, sociali ed economiche del territorio.
Sono disponibili per il primo anno di attività 140.000 euro messi a disposizione dalla Regione e 35.000 euro del Comune.
Sarà rivolto alle realtà territoriali e, in particolare, ai giovani di Modugno che vorranno riattivare
questo luogo e renderlo fruibile.
Obiettivo imprescindibile sarà quello di inserire il nostro ex macello in una rete di teatri, laboratori, eventi in genere a partire dalla rete regionale “Bollenti Spiriti”.Inaugurazione ex mattatoio Modugnoinaugurazione ex mattatoio Modugnoinaugurazione ex mattatoio comunale Modugno

 

A Modugno lo sport e la solidarietà si incontrano per “Vincere Insieme”

La manifestazione a carattere solidale, patrocinata dalle associazioni Acli Modugno e Unitalsi, è giunta alla seconda edizione e offrirà al suo pubblico un sano divertimento per tutte le età, impegno benefico ma anche tante sorprese. Il campo sportivo “Oratorio” di Modugno ospiterà ,domenica 16 settembre, il quadrangolare di calcio che vedrà impegnate le squadre di quattro club sportivi modugnesi: Inter Club “Giacinto Facchetti”, Juventus Club, Bari Club Amici della Sud e Milan Club i Fedelissimi. I presidenti dei club Vito Fiore, Savino Ventrella, Michele Calia e Giuseppe Vitale saranno i promotori di quello che dovrebbe sempre essere una sana competizione sportiva, basata sì sulla fede calcistica, ma sopratutto guidata dall’amore per lo sport, solidarietà e dalla voglia di divertirsi. A scendere in campo a favore dei diversamente abili e degli ammalati, ai quali saranno devoluti i proventi della serata, non saranno solo le squadre ma anche i volontari delle due associazioni che allestiranno degli stand per la degustazione dei prodotti tipici locali come il panino con la salsiccia, le sgagliozze e il vino della nostra terra. Novità per quest’anno la presenza di uno stand dei bambini del progetto doposcuola e scuola estiva dell’Acli di Modugno che mostreranno bracciali e collane rigorosamente fatti a mano e di loro creazione. «Il nostro obiettivo è quello di giungere ad un appuntamento fisso e annuale – ha affermato Vito Martinelli, presidente del circolo Acli San Rocco e San Nicola da Tolentino – Un ringraziamento speciale va all’Assessore alle attività produttive, polizia municipale e sport Roberta Chionno, che ci ha sostenuto attivamente in questa iniziativa, che servirà non solo a far sentire meno soli i diversamente abili ma anche a sensibilizzare i modugnesi alla necessità e all’importanza sul territorio di associazioni di volontariato come l’Unitalsi, troppo spesso costrette a combattere contro la difficoltà di far sentire la loro voce e la loro presenza». «Sono orgogliosa di questa iniziativa – ha commentato Tina Pascazio, referente dell’Unitalsi di Modugno – crediamo nella generosità dei modugnesi ma ancor più crediamo alla possibilità, mediante l’iniziativa, di poter coinvolgere sempre più alla partecipazione nel sociale a favore di chi ne ha davvero bisogno».
Altri appuntamenti previsti nella serata saranno quelli con la musica di Vito Pascazio, e con l’intrattenimento per bambini. Alle ore 19,00 è previsto un momento di raccoglimento in preghiera, che darà il via alla manifestazione. La premiazione del vincitore del torneo e la consegna del ricavato della serata avverranno il 25 settembre in Piazza Sedile, in occasione dei festeggiamenti per i santi patroni San Rocco e San Nicola da Tolentino, nel calendario dei quali la manifestazione è rientrata. Le Acli e l’Unitalsi vi aspettano numerosi, non mancate.

 

Modugno senza amore

Passeggiando nel centro storico di Modugno si incontrano dei contenitori di uno spento colore marrone posizionati in punti strategici dell’abitato.

Dicono che hanno fatto la loro comparsa all’indomani dell’insediamento dell’attuale sindaco Gatti. Sono posizionati in prevalenza presso quelle attività commerciali che per la loro natura producono grandi quantità di rifiuti organici, come le pescherie, i negozi di alimentari, i fruttivendoli o le focaccerie. Lodevole iniziativa, ma non sufficiente. Proprio presso le attività commerciali questi contenitori non vengono lavati e disinfettati a fine giornata. Molti addirittura da quando, circa un anno fa, sono stati posizionati, non sono mai stati lavati e quelli rotti, mai sostituiti. I residenti si lamentano in quanto appena si solleva il coperchio per depositare il sacchetto vengono investiti da una ventata maleodorante. Gli abitanti del centro storico lamentano l’assenza ingiustificata dei piccoli contenitori, quelli per le carte, le lattine, eccetera; non ci sono le colonnine per i fumatori, quindi cicche e cartacce tutte per terra.

A fine serata, quando dopo il lavoro magari si vogliono fare quattro passi, il nostro centro storico si presenta in condizioni pietose, buste di immondizia abbandonate, per terra cartacce e rifiuti in quantità. Eppure la mattina si vedono le massaie pulire e lavare energicamente lo spazio antistante l’ingresso delle loro case e vista la vicinanza di ognuna rispetto alle altre questo vuol dire spesso lavare l’intera strada, segnale inequivocabile di persone “pulite” (come si suol dire da noi). Ma tutto ciò non produce un risultato visibile proprio perché mancano le piccole pattumiere, mancano le colonnine per i fumatori, i famosi contenitori “marrone” sono rotti, sporchi e fatiscenti; sono anche pochi ma la cosa più “obbrobriosa” sono la miriade di sacchetti della spazzatura che spuntano per strada già dalle diciotto. E passa la voglia di andare a fare una passeggiata nel centro storico. Eppure è uno dei centri più belli e caratteristici della Puglia, ma certamente tra i meno valorizzati. Le responsabilità sono di tutti, abitanti, istituzioni, associazioni, ma basterebbe poco per rimediare. Un po’ d’amore per la città, questo ci vuole.

Porto Torres: la denuncia di Pro Ambiente per il rondò di accesso al quartiere

Comitato Pro Ambiente ModugnoIn questi giorni dal comitato Pro Ambiente è sorta l’ennesima denuncia pubblica. Questa volta si tratta dell’incolumità dei cittadini di Porto Torres. Questi ultimi, infatti, sono circa 2000 cittadini che, a detta del presidente del comitato Pro Ambiente Ferrulli, “da oltre un anno si sono rivolti a noi per le condizioni in cui versa il rondò che immette al quartiere Porto Torres. Questo è un autentico scempio ambientale, un serio pericolo per l‘incolumità degli stessi cittadini della zona.

” Da segnalare come anche il precedente sindaco di Modugno Rana il 3 marzo dello scorso anno si attivò denunciando all’allora dirigente del III settore Petraroli le gravi condizioni in cui versava l’incolumità pubblica dei cittadini modugnesi. Nella missiva era scritto testualmente:”Numerosi cittadini mi segnalano situazioni di grave pericolo per la pubblica incolumità per la mancanza di strisce pedonali su alcune strade dell’abitato ad alta affluenza veicolare, in particolare Via Roma, dove vi è l’assenza quasi totale di strisce pedonali e al rondò che immette al quartiere Porto Torres. Si richiede pertanto un intervento urgentissimo al fine di evitare che ignari cittadini possano essere vittima della mancanza di predetta segnaletica.”

Interventi urgentissimi che, nel caso di specie, non si sono ancora materializzati. “E’ necessario- continua Ferrulli- che il Sindaco dinnanzi a tale denuncia si adoperi ed in fretta. Quell’incrocio è pericoloso e prima o poi si verificherà quello che non vorremo mai leggere sui giornali. Chi proviene dalla statale per immettersi sulla strada del cavalcavia, spesso svolta ad alta velocità e potrebbe scontrarsi con quelli che attraversano a piedi o in auto per raggiungere Porto Torres”. Va giù duro anche il dott. Stefano Vernia, consulente ed esperto in materia archeologica del comitato Pro Ambiente, che su facebook ha una posizione molto netta: “Tutto è stato descritto in maniera più che circostanziata; se ci scappa un morto, scateniamo la rabbia di oltre duemila persone direttamente coinvolte, e sappiamo farlo!”. Dal canto suo il Sindaco Gatti, interpellato da noi telefonicamente, ci ha fatto capire come non abbia ancora ben approfondito l’intera vicenda ma che i problemi di Porto Torres siano strutturali e decennali. In ogni caso il sindaco Gatti si è reso disponibile a prendersi carico della situazione, verificando anche la fattibilità di porre rimedio all’incolumità dei cittadini di Porto Torres interloquendo direttamente con l’anas. Per rendere quel rondò meno pericoloso di quanto non lo sia già.

Il Modugno calcio a 5 mette a segno un altro colpo di mercato

Modugno Calcio a 5 - FredDopo l’arrivo di Thiarley e Canavese, la società di calcio di patron Zizzari dimostra di fare sempre più sul serio acquistando il 23enne João Frederico Ávila Faria de Andrade, o più semplicemente Fred. Ex nazionale under21 brasiliana, l’universale verdeoro ha collezionato tantissimi successi in patria, tra cui il Campeão Estadual (2009) e il World University Futsal Championship Servia (2010).
In Italia ha indossato per due stagioni la maglia dell’Albano calcio a 5, mettendo a segno 36 reti in 38 partite.

Soddisfazione da parte di tutta la dirigenza che accoglie in casa un’altra pedina importante in vista del nuovo campionato.