Per tale motivo, per tutelare la salute pubblica e nel rispetto del principio di precauzione, è stata avanzata dal Comune di Modugno ad Arpa Puglia una richiesta motivata di verifica dello stato di possibile contaminazione da radionuclidi delle ceneri e dei fumi prodotti dalla centrale Sorgenia”. La risposta di Arpa Puglia non si è fatta attendere. Infatti il 30 ottobre scorso, con una nota a firma dello stesso Assennato, del direttore generale Blonda e del responsabile U.o.s. Agenti Fisici Carducci, Arpa Puglia ha chiesto e ottenuto da Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) di inserire la centrale termoelettrica Sorgenia di Modugno fra i casi-studio di un gruppo di lavoro nazionale (Norm, “Naturally Occurring Radioactive Materials”), che si sta occupando della problematica delle pratiche industriali che comportano l’impiego di materiali radioattivi presenti in natura, anche per l’elaborazione di una proposta di direttiva europea sull’argomento.
“In conseguenza di questo- ha concluso Di Ciaula- Arpa Puglia ha già chiesto a Sorgenia di consentire l’accesso alla centrale a personale tecnico dell’agenzia regionale, per prelevare campioni da esaminare. L’interesse mostrato da Arpa Puglia, la fattiva collaborazione dell’agenzia regionale e l’inserimento della centrale Sorgenia nell’elenco degli impianti valutati dal gruppo “Norm” a livello nazionale sono sicuramente validissime garanzie di tutela per la salute dei residenti nei territori limitrofi alla centrale.”