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Calcio a 5, Tre Zeta Modugno: una sconfitta amara

Prima sconfitta casalinga per il “Tre Zeta Modugno” nella decima giornata del girone d’andata contro il “Giovani Aquile Rutigliano” a cui è stato malamente regalato l’intero secondo tempo. Lo score finale è di 5-9 in favore degli ospiti. Al fischio d’inizio la squadra padrone di casa mostra subito grinta e voglia di riscattarsi dopo il pareggio in casa del “Noci c5”. Gli ospiti tentano di penetrare nella difesa avversaria ma senza fortuna, in quanto capitan Colaianni e compagni sbarrano loro la strada; al contrario i modugnesi si rendono subito pericolosi in diverse occasioni e dopo 10′ trovano il primo goal con Massimo Avitto, il quale non ci mette molto a raddoppiare. L’andamento del match sembra essere in discesa per il “Tre Zeta Modugno” che continua a dettare i ritmi del gioco senza serie preoccupazioni, dimostrato anche dalle successive reti del pivot Beppe Vitale e del leader difensivo Raffaele Colaianni. Solo negli ultimi minuti della prima frazione di gara i rutiglianesi riescono ad andare a segno, arrivando così all’intervallo sul punteggio di 4-1.

Il secondo tempo risulta essere una partita completamente differente. Le due contendenti alla conquista dei tre punti di questa giornata sembrano essersi scambiate di ruolo. I padroni di casa provano ad allungare ma non riescono più ad avere la stessa incisività vista nei primi 30′, mentre il Rutigliano si rende sempre molto pericoloso. Al 5′ minuto gli ospiti vanno a segno accorciando le distanze e da qui in poi si verifica un vero e proprio calo di concentrazione dei modugnesi. Per quest’ultimi la gara diventa difficile e sfugge di mano, tanto che in pochi minuti si giunge alla parità (4-4). Non è finita: l’atmosfera diventa tesa, la partita nervosa, mentre i rutiglianesi spingono ancora e superano l’estremo difensore modugnese Leo Spano per altre due volte. A questo punto coach Mazzarella decide di provare a riaddrizzare le sorti della gara utilizzando Dino Loseto, al suo debutto con la maglia del “Tre Zeta Modugno”, come portiere in movimento. Per qualche minuto questa strategia dà i suoi frutti con Massimo Avitto che porta a -1 il proprio team, ma la speranza non dura molto in quanto il “Giovani Aquile Rutigliano” sfrutta ogni piccolo errore per effettuare contropiedi ed allungare il vantaggio sino al 5-9. Una sconfitta che lascia l’amaro in bocca per il “Tre Zeta Modugno” che si ferma al terzo posto in classifica con 20 punti, raggiunta da “Dream Team Palo del Colle” e “Atletico Cassano”.

MAL D'AMORE

Con questo articolo iniziamo oggi a pubblicare una serie di riflessioni sul cosiddetto mal d’amore. I vari comportamenti e le conseguenze nefaste per cui il mal d’amore degenera in amore criminale.

Sempre più spesso assistiamo, purtroppo indifferenti, a situazioni che si protraggono per anni e che si trasformano in incubi che finiscono per lo più in tragedie di cui sono piene le cronache di questi giorni. Ogni due giorni nel nostro paese muore assassinata una donna; ultimo episodio la giovane ragazza trovata morta sulla riva del  lago di Bracciano, notizia preceduta di poco dall’efferato delitto che ha visto vittime innocenti due bambini assassinati dal padre marocchino.

 

Su queste delicate tematiche ci soffermeremo spesso, non ponendoci come esperti ma cercando di portare all’attenzione dei lettori le varie fasi, modi e comportamenti per cui possano riconoscere per tempo i segnali d’allarme e correre ai ripari; un vademecum sui comportamenti standard che il malato di amore criminale adotta nei confronti della persona che nei peggiori dei casi porterà alla morte. L’intento di queste riflessioni è quello di portare a conoscenza dei nostri lettori le patologie e le varie fasi per cui un amore in apparenza sano e normale all’improvviso si trasforma in un incubo.

L’amore criminale ha radici profonde, quasi sempre le cause risalgono all’infanzia quando è più facile subire danni a livello affettivo. Gli studiosi della psiche asseriscono che esiste un comportamento standard, una procedura ben precisa che il carnefice adotta nei confronti della vittima. Una delle principali e più importanti cause che scatenano l’ossessione criminale è il sentirsi respinto o trascurato sessualmente e questo rifiuto riporta in superficie le mancanze affettive o le punizioni subite da parte della madre o di quella figura femminile che ne aveva cura da piccolo. In genere queste sono fasi dell’infanzia che la maggior parte supera interiorizzando la figura materna o paterna, alla quale da grandi si farà riferimento quando ci s’innamora. È la figura del padre e della madre che condiziona, inconsciamente, nella persona la scelta del partner. Ma se questo non avviene in positivo, getterà le basi per far diventare costui un adulto insicuro che magari per anni ha relegato nell’inconscio la mancanza d’amore o il troppo amore ricevuto da piccolo e un qualsiasi episodio farà riaffiorare la sofferenza subita, acuendola e alimentandola ogni volta che se ne presenterà l’occasione.

Altra causa di mal d’amore si fa risalire all’individuare nell’altra persona un ostacolo, un impedimento a raggiungere un determinato obiettivo e questo scatena il proposito di vendetta, di punizione per il torto apparentemente subito. Non è detto che l’ostacolo sia la propria compagna, moglie, fidanzata o amante, può essere una qualsiasi donna che per un rifiuto fatto in un certo modo, risveglia i disagi psicologici infantili. Un cambiamento che non avviene all’improvviso ma ha delle fasi, non sempre evidenti ad un occhio profano, di cui purtroppo la vittima si rende conto nella fase terminale della degenerazione mentale  del suo carnefice.
Il tema del prossimo articolo sarà “Il tradimento”.

Modugno, parte la piantumazione di 45 nuove piante

Sarà avviata oggi 15 novembre in diversi punti della città la piantumazione di 45 nuove piante arboree di differente tipologia. Vari esemplari di brachychiton, jacaranda mimosaefolia, mimosa marina, canfora, acero e prunus troveranno dimora alla Villa Comunale, in piazza Capitaneo, p.zza Plebiscito, via Cairoli, via XX Settembre e nei parchi cittadini.
L’intervento di piantumazione è finalizzato ad incrementare la concentrazione di verde nella città per migliorare il decoro e la vivibilità dell’ambiente urbano.
L’assessore Di Ciaula delegato al “verde urbano” ha precisato che “è opportuno realizzare nuove piantumazioni che siano omogenee tra loro e con quelle esistenti e consentano di migliorare sia l’estetica del paesaggio urbano che il microclima cittadino“.

Siamo felici per questa iniziativa anche se nel bilancio di previsione di quest’anno – ha dichiarato il Sindaco Gatti – avevamo anche appostato delle risorse economiche per un progetto di riqualificazione arborea dell’intero corso Vittorio Emanuele; nel frattempo, purtroppo è arrivata l’ennesima mannaia dal cosiddetto decreto statale sulla “spending review” che taglia ulteriori risorse ai Comuni e che mette a rischio la realizzazione di questo progetto; in occasione dell’assestamento generale di bilancio di fine novembre bisognerà rivedere l’intero bilanco, rifare i conti e vedere il da farsi. Di certo in questa situazione è complicatissimo amministrare ed è impossibile impostare un minimo di programmazione amministrativa“.

Falchi addestrati per l’allontanamento dei colombi nel centro storico di Modugno

I colombi di città sono considerati animali domestici e specie protetta dalla normativa nazionale e comunitaria. Quando, tuttavia, la loro concentrazione in un territorio ristretto è elevata, si creano numerosi problemi legati sia alla presenza di guano che al potenziale rischio sanitario. È questo il caso di alcune zone di Modugno, in particolare del centro storico.
A tal proposito, dunque, è intervenuto l’assessore all’Ambiente Di Ciaula che ci ha spiegato come “si è reso necessario identificare misure ecosostenibili finalizzate alla riduzione della concentrazione di volatili e alla salvaguardia dell’igiene pubblica e della salute dei residenti. Infatti dopo un periodo di analisi della situazione, sono stati messi in campo interventi correttivi basati su una serie di attività non cruente per la riduzione graduale della concentrazione di volatili nelle aree urbane maggiormente interessate da tale fenomeno, mediante operazioni di allontanamento progressivo per cerchi concentrici e di inibizione della nidificazione. Tali attività – continua Di Ciaula – sono condotte da personale esperto e consistono in rimozione di carcasse e nidi, disturbo incruento dei volatili per il loro allontanamento, chiusura di cavità che possano prestarsi a nidificazione, ricerca, monitoraggio e bonifica di case abbandonate origine di focolai e utilizzo di sistemi di falconeria durante le ore notturne. In quest’ultimo caso si utilizza il naturale istinto alla sopravvivenza dei colombi, che causa una fuga per la salvezza come risposta all’attacco da parte di un rapace. Naturalmente il falco, addestrato, non compie battute di caccia finalizzate all’abbattimento ma soltanto all’allontanamento. I colombi capiscono che quel luogo è pericoloso e si allontanano, non facendovi più ritorno”. Il personale che è stato utilizzato è di alta qualità ed “è lo stesso che opera all’aeroporto di Bari per evitare il cosiddetto “bird strike” (impatto tra volatili e aerei) ed è riuscito, coadiuvato dai volontari della Protezione Civile, a generare dopo solo un mese di attività una già rilevante riduzione della presenza di piccioni nei luoghi in cui sta operando. Questa fase sperimentale – ha concluso l’assessore Di Ciaula – durerà tre mesi e, nel caso di comprovata efficacia, sarà prolungata ed estesa ad altre zone della città”.