Chieti batte Modugno 3 a 0

Chieti batte Modugno 3 a 0La trasferta a Chieti non è andata secondo le aspettative. I rossoneri di mister Magalhaes tornano a casa senza punti e con la speranza molto più ridimensionata della salvezza diretta.
La gara di sabato ha visto i padroni di casa controllare il match e andare a segno tre volte in poco più di cinque minuti nel primo tempo: prima con la girata di Di Muzio e il tiro di Cesaroni, entrambi rientrati dalla qualifica, poi con Della Matrice che segna il suo primo goal stagionale.
Il Modugno prova a reggere alla pressione dei cussini, Montelli impensierisce più volte Mazzocchetti, Canavese, De Antonis e Di Maria si fanno vedere in area, ma il portiere e la difesa del Chieti non lasciano molto spazio ai rossoneri.
Con la sconfitta rimediata in questa 18ma giornata di campionato per il Modugno diventa più difficile mirare alla salvezza diretta. «In questa situazione, i play-out diventano il nostro obiettivo, dichiara mister Magalhaes. Non che la salvezza diretta sia matematicamente impossibile, ma le partite che dobbiamo affrontare di qui al termine del campionato sono forse le più difficili per una rosa corta come la nostra».
Intanto il Modugno torna a concentrarsi per la partita contro il Napoli Futsal S. Maria, anticipata a giovedì 14 marzo alle ore 18.00.

CUS CHIETI – MODUGNO 3-0 (3-0 p.t.)
CUS CHIETI: Mazzocchetti, Palusci, Goldoni, Cornacchia, Corregiari, Di Muzio F., Da Silva, Della Matrice, Leombruni, Loconte, Cesaroni, D’Alessandro. Allenatore: Di Marco
MODUGNO: Rubino, Castro, Tissi, Cavallo, Montelli, Cucolicchio, Canavese, De Antonis, Colaianni, Di Maria, Longo. Allenatore: Magalhaes
Arbitri: Scarapelli (Padova) Bizzotto (Castelfranco Veneto). Crono: Di Filippo (Teramo)
Reti: 4’ Di Muzio (C), 5’15” Cesaroni (C), 11’Della Matrice (C) del p.t.
Ammoniti: Palusci (C), Cucolicchio (M).

Doping – il killer che uccide nel tempo

Le piscine comunali di Modugno

Diverse morti sospette soprattutto nel calcio e nel ciclismo; diverse scoperte di ‘inidoneità’ ai campionati olimpionici nel ciclismo, nel nuoto, nella corsa; crescita esponenziale dell’aggressività di alcuni atleti, anche nella vita privata, che non trova spiegazione a detta di chi da tempo ha conosciuto i loro carattere e personalità. Un mostro silente si affaccia, serpeggiando nello sport: il Doping. Un’ombra, un assassino inattaccabile fisicamente e celermente, perché non si nota subito e si traveste di utilità, avvelenando quanto di più nobile possa esserci nell’espressione della vitalità dell’uomo, oltre che dell’atleta. Ne abbiamo parlato con Umberto De Ceglie, capo allenatore del settore agonistico del nuoto nelle Officine dello Sport a Modugno.
D: Come si fa capire ai propri allievi, nel raggiungimento di alcune tappe, che c’è qualcosa che potrebbe far loro scalare una montagna e cadere?
R: Il Doping è una tentazione quando i propri mezzi non permettono di superare certe barriere. Alla base deve esserci un’educazione da parte dei ‘veri allenatori’, da quando si è piccoli. Poi ci deve essere un ‘credo’: obiettivi posti sempre dall’allenatore, tappe reali, quasi oltre la capacità, ma pur sempre tangibili, inoltre la volontà alla base di chi esordisce. L’allenatore deve selezionare gli atleti in base a ciò e la famiglia deve essere di supporto, sia all’allenatore che all’allievo.
D: Come si fa a capire che lo sport non è annientamento dell’altro, che si vinca o si perda, ma equilibrio.
R: Io vengo da uno sport di squadra, il basket e, la mia esperienza personale mi ha portato ad inserire le dinamiche di gruppo all’interno di uno sport individuale:il nuoto. L’avversario è un confronto continuo e può essere anche il compagno di squadra. L’unione va cercata:ad esempio alla fine di ogni allenamento, inserisco 15-20 minuti di stretching, che è un modo per comunicare. Ciò permette di interfacciarsi con altre squadre, costruendo anche rapporti d’amicizia, quanto sana rivalità. Ho organizzato così, gare collegiali, con atleti che sono venuti qui da noi, ma che sulla carta sono nostri avversari.
D: Pietro Mennea, ex corridore nei 200 mt, avvocato e deputato parlamentare europeo dal ’99 al ‘04 ha affermato che ‘a livello comunitario c’era una forte lobby che faceva pressione per non far passare la legge di reato penale per Doping, fenomeno che alla criminalità organizzata rende più delle droghe’. Tutto questo, gli atleti lo sanno?
R: Io cerco di informare gli atleti sul contenuto e i rischi di queste sostanze, inoltre di stabilire obiettivi pluriennali, giusti, equilibrati e fattibili:ad esempio, nell’arco di 10 anni, creare una squadra con 1-2 atleti per i campionati italiani.
D: Il Doping è sistema senza regole, senza consenso-assenso:nelle strutture sportive viene fatta una campagna informativa?
R: No, lo fanno solo gli operatori di settore, perché vogliono informarsi. Non ci sono lezioni sul doping. Per allenarsi serve metodo e una sana alimentazione. Io ho istituito delle lezioni di educazione alimentare, coinvolgendo una nutrizionista che fa lezione ai piccoli per l’educazione alimentare in generale e ai grandi fa eseguire esami di sangue e continui richiami.
D: I prodotti che inducono il Doping sono facilmente acquistabili su Internet e nei negozi. Come redarguire che molte malattie come infarti, tumori, ecc., sono solo l’esito finale?
R: E’ bene sapere che per molti prodotti è trascurata la posologia e comunque manifestano i loro effetti nel tempo, poiché questi ultimi non si toccano e non si modellano. Uno sprazzo di tentativo è stato fatto dalla Federazione Nuoto Puglia, creando una lista su Internet con i nomi di istruttori e i loro titoli, i luoghi, perché i genitori sappiano dove i loro figli vanno e con chi. Peraltro le Istituzioni non prevedono un’obbligatorietà alla responsabilità.
D: Come si potrebbe agire?
R: Si dovrebbe partire accreditando le strutture, con la presenza di medici, psicologi e nutrizionisti che controllino, e non solo con esami generici.
D: Quali sono stati i vostri risultati nelle ultime gare di nuoto?
R: Ai campionati regionali, a fine febbraio, un nostro atleta, Giorgio La Gioia ha portato a casa dei titoli – 50-100-200 rana e 200 misti – Il 25-26-27 marzo prossimi ci saranno i campionati italiani a Riccione, ai quali lui parteciperà.
“ Eravamo consapevoli di atleti che sposarono un sistema diverso dal nostro, ma chi lavora, prima o poi raccoglie: è dura, ma meno dell’ ‘dell’altra strada’” (Pietro Mennea)

 

Magalhaes, «Vincere a Chieti per mirare alla salvezza diretta»

Magalhaes, «Vincere a Chieti per mirare alla salvezza diretta»Dopo la bellissima vittoria casalinga con il Palestrina che ha permesso al Modugno di schiodarsi dalla retrocessione matematica, i rossoneri partono alla volta di Chieti per affrontare la 18ma giornata di campionato.
«Anche quella di Chieti sarà una partita difficile, dichiara mister Magalhaes. Il Cus Chieti è una società storica, proprio come la nostra. Col mercato invernale hanno anche rinforzato la rosa con Goldoni, un giocatore esperto capace di condizionare con la sua presenza una partita. Ma soprattutto, sabato sarà ancora una volta una partita vitale per entrambe le squadre».
Cus Chieti e Modugno, infatti, registrano una differenza di 2 punti in classifica: vincere al Palasport S.Filomena, replicando il successo casalingo di dicembre firmato da De Antonis e Garcia, significherebbe per il Modugno cominciare ad uscire dal pantano della zona retrocessione.
Per la sfida di Chieti Magalhaes potrà contare su tutti i suoi giovani ragazzi. «La nostra squadra, pur avendo una panchina corta, sta attraversando un momento positivo, chiosa il mister. È l’ora di approfittare di questa situazione per portare a casa questi 3 punti importantissimi facendo leva sul nostro sistema di gioco».

Pantheress vs virus

03/03/2013 6° giornata di Coppa Italia Rugby Femminile Il virus stagionale decima le Pantheress, ma senza indugi le atlete partono in otto dirette al Pacevecchia di Benevento stadio utilizzato la domenica precedente dalla Nazionale Femminile contro il Galles partita persa solo di un punto.
Gli animi sono incerti, i volti un po’ preoccupati per la completa assenza di cambi in panca, ma il capitano sprona le atlete e con un sorriso sarcastico ribadisce che “a rugby femminile si gioca in 7 e noi siamo 7 tante quanto bastano” è uno sport duro, di combattimento, ma noi siamo allenate e decise, sarà dura ma siamo le Pantheress.
L’arrivo al Pacevecchia è di buon auspicio per l’ottima temperatura, la società ci ospita subito con cortesia e disponibilità, poco dopo alle 14.30 incominciano le gare.
Il torneo si svolge con :
1) Pantheress vs Torre del Greco : ris. 1 – 6 (mete segnate) punt. 5-30;
2) S.m.c.v. vs Benevento : ris. 0-9 (mete segnate) punt. 0-45;

3) S.m.c.v. vs Torre del Greco : ris. 2-2 (mete segnate) punt. 10-10;
4) Pantheress vs Benevento: ris. 0 – 6 (mete segnate) punt. 0-30;

5) Pantheress vs S.m.c.v.: ris. 2 – 4(mete segnate) punt. 10-20;
6) Benevento vs Torre del Greco: ris. 0 – 6(mete segnate) punt. 0-30;

Le Pantheress :

Annamaria Giangregorio (cap)
Rita Girone (v.cap)
Alessandra Pastorelli
Emmanuela Palattella
Sara Palattella
Annunziata Bitritto
Camilla Crisanti
Angela De Chiara

 Una Domenica di gruppo, di squadra, di Rugby… e di passione (in tutti i sensi).

Ieri quando ci siamo incontrati al distributore dell’Agip sulla 16 Bis, ho vissuto due sensazioni… il dispiacere perchè non ci sono i soldi per poter andare con un pulmino, come eravamo abituati, e da un ‘altra parte il piacere di vedere la gioia e la contentezza di un gruppo di persone che ha il piacere di incontrarsi, si sente gruppo e squadra e, a testa alta, sa di andare ad affrontare una Domenica dove ci sarà da….. sudare;
una bella sensazione di chi dice a se stesso e agli altri: Ok andiamo!! E il tutto con il sorriso sulle labbra e nel cuore: Bello!…. poi sono iniziate le partite…… e lì è venuta fuori la passione…

L’ultima partita non l’ho vista perchè ho accompagnato Sara e sono stato con lei al Pronto Soccorso… ma avevo visto abbastanza…. Vedere Alessandra, Camilla, Angela, Sara Ela, Rita, Nancy… vedere Annamaria, straordinaria impagabile, in ogni parte del campo, mai doma……. Grande Capitano!!…. Rita ha fatto una meta intercettando un pallone mentre giocava con un braccio appeso al collo… non so se mi spiego; Ela non solo ha rigurgitato di tutto mentre giocava per questo maledetto virus stagionale, ha preso due botte allo stomaco da togliere il fiato, comunque ha fatto una meta con uno scatto da 50 metri e non si è mai tirata indietro; Nancy ha fatto un placcaggio da far paura e lei stessa diceva: Sabino me ne sono accorta solo dopo… è stato bellissimo; e Angela… è vero, ormai una certezza che può solo crescere (scusate..ma è un vero pilone e chi non lo è stato non può capire) ; Alessandra che è entrata negli spazi con una grinta e una voglia che trasudava da ogni suo poro; Camilla è stata grande e ha dato tutto e di più e sei stata importante come tutte le altre; e Sara, piccola grande Sara… ha buttato giù ragazze robuste il doppio di lei e solo la cavglia distorta l’ha messa fuori….
Dopo che si è fermata Sara, Rita aveva già il braccio fuori uso, Ela non aveva più succhi gastrici da rimettere, io e Mirko ci siamo guardati e ci siamo chiesti se era giusto continuare….. ci siamo girati e Rita ed Ela erano già in campo…….. e abbiamo avuto la risposta.
Un pò mi prendete in giro… e fate bene…. ma nello scrivere queste cose e pensando a voi… sono veramente orgoglioso di far parte di voi….

C’è una cosa che voglio aggiungere a quanto ha detto il Capitano e che condivido.

Io sono convinto che chiunque di voi si fosse trovata lì, avrebbe fatto la stessa cosa……. Valeria, Angelica, Lia, Lalla, Lucia, Annalisa, Anna Paola… E’ questione di esserci, di crederci; ovviamente senza sacrificio non si fa nulla… ma è innanzitutto una questione di crederci, di volerlo……..

Era presente a Benevento il selezionatore della Nazionale Femminile, interessato a tre nostre atlete, insieme a Sabino Marsico, segretario del comitato regionale della F.I.R., che ci ha seguito in questa trasferta

Grande soddisfazione negli occhi di Mirko, sia per la grinta dimostrata, sia per la crescita lenta ma preziosa, avvallata dal fatto che a fine competizione , il selezionatore della Nazionale gli dice :

-Mirko posso parlarti un’attimo ?

-Si Franco dimmi tutto

– Ho valutato le tue atlete e ritengo che quelle che mi hai segnalato sono interessanti, in più ho notato anche quest’altra ragazza, bel carattere bella grinta, inserisci anche lei per le selezioni

– ok Franco sarà fatto.

Modugno calcio 5: una vittoria per evitare la retrocessione matematica

Gigi de Antonis autore di una doppiettaBisognava vincere per evitare la condanna della retrocessione matematica e così è stato. Il Modugno chiude 5-1 la partita contro il Palestrina e conquista tre preziosissimi punti in chiave salvezza.
Alle 16 in punto squadre in campo. Mister Magalhaes Schiera Rubino tra i pali e in movimento Colaianni, Cucolicchio, Canavese e De Antonis. I padroni di casa avanzano decisi verso il numero 1 Celletti. Buoni i passaggi tra Canavese e De Antonis che ribadisce in rete il palo di Montelli (4’13’’). Il Modugno passa in vantaggio, Canavese tenta di allungare ma non ci riesce. Ci riprova Montelli che viene però fermato da Giovannetti, riprende palla Cucolicchio che nell’uno contro uno con il portiere ha la meglio e porta il risultato sul 2-0 (9’55’’). Il Modugno no dà segni di cedimento e il Palestrina fa molta fatica ad avvicinarsi alla porta, egregiamente difesa da Rubino. Tutti i tentativi dei romani falliscono, mentre il Modugno va nuovamente in vantaggio con la splendida rete al volo di Montelli (11’43’’). Ottima la prestazione di Canavese, ma la fortuna non gli è amica e non gli permette di centrare mai la porta avversaria. Gli avversari cercano di non demordere. Tomassi e Pasali si muovono verso Rubino ma senza risultato. All’ultimo giro di lancette però su calcio d’angolo Giovanetti riesce a superare il portiere rossonero e a segnare la prima rete (18’38’’).

Si torna in campo per la ripresa sul parziale di 3-1. Il Modugno riprende il gioco in attacco con Canavese, Cucolicchio, De Antonis e Montelli. Dopo qualche buona costruzione De Antonis colpisce ancora al 5’15’’. Intanto scatta il cartellino giallo per Giovanetti e l’autore della doppietta rossonera. Al 13’39’’ il tap-in di Montelli su assist di Canavese mette il risultato sotto chiave.
Il Palestrina cerca di recuperare con Pasali ma Rubino respinge prontamente. Ci riprova Cicerchia ma nulla. A pochi minuti dalla fine De Antonis prova a firmare una tripletta, ma colpisce il palo. Poco male: la partita che valeva la speranza della salvezza è stata vinta.

Modugno-Palestrina 5-1 (3-1 p.t.)

Modugno: Rubino, Cstro, Tissi, Cavalli, Montelli, Cucolicchio, Di Bari, Canavese, De Antonis, Colaianni, Di Maria, Longo. Allenatore: Magalhaes
Palestrina: Celletti, Tramontana, Giovannetti, Cicerchia, Pasali, Menè, Pennacchiotti, Tomassi. Allenatore: D’Onofrio
Arbitri: Andriotto (Adria), Adilardi (Collegno). Crono: Lamanuzzi (Molfetta)
Marcatori: 4’13’’ De Antonis (M), 9’55’’ Cucolicchio (M), 11’43’’ Montelli (M), 18’38’’ Giovannetti (P) del p.t.; 5’15’’ De Antonis (M), 13’39’’ Montelli (M) del s.t.
Ammoniti: Giovannetti (P), De Antonis (M)