Al torneo delle regioni grande prestazione dei pallanuotisti modugnesi

Grande prova dei piccoli pallanuotisti pugliesi che portano in vetta il vessillo della Puglia al trofeo delle Regioni, avvenuto lo scorso 19 e 20 Giugno ad Ancona.
Con una marcia trionfale, i ragazzi guidati dal tecnico Renato Semeraro coadiuvato dal tecnico Alberto Altini, hanno vinto rispettivamente contro Lazio, Abruzzo, Umbria, Emilia Romagna e Marche.
Risultato di prestigio che dimostra l’ottimo operato svolto nella stagione dal comitato regionale FIN Puglia, nell’organizzare un campionato quello Under 13, ricco di un elevato numero di incontri.
“Una prestazione positiva come questa è il risultato dell’ottimo lavoro svolto nei rispettivi Club”. Queste le parole del consigliere e responsabile regionale del settore pallanuoto Alfonso Rossi a margine della manifestazione. “Voglio quindi fare i miei complimenti personali – continua Rossi – a tutte le figure che hanno contribuito a questa crescita, dai presidenti di società che hanno investito tempo e risorse nella pallanuoto ai tecnici sociali che hanno egregiamente svolto il proprio lavoro. Abbiamo avuto la prova che il lavoro e la professionalità uniti alla passione pagano in termini di risultati ma sappiamo anche che il lavoro è solamente appena incominciato”.
La rappresentativa è composta da quindici atleti, provvenienti dalle società G.P. Modugno, Waterpolo Bari, Mediterraneo Taranto, R.N. Tarantro e dal Pianeta Benessere Altamura.

RAPPRESENTATIVA PUGLIA U13:

1. Matera Giuseppe – classe 2000 – P.B. Altamura
2. Scialpi Luca – classe 2000 – R.N. Taranto ( sostituito per motivi di studio da Fusco Riccardo )
3. Introna Luca – classe 2000 – Waterpolo Bari
4. Magrone Pierfrancesco – classe 2001 – Waterpolo Bari
5. Concina Aldo – classe 2000 – G.P. Modugno
6. Pascazio Edgardo – classe 2000 – G.P. Modugno
7. Bellino Luca – classe 2001 – G.P. Modugno
8. De Marco Nicolò – classe 2001 – G.P. Modugno
9. Del Core Biagio – classe 2001 – G.P. Modugno
10. Donadei Giovanni – classe 2001 – Mediterraneo Taranto
11. Carabotto Cosimo – classe 2001 – R.N. Taranto
12. Centonze Vincenzo – classe 2000 – P.B. Altamura
13. De Giorgio Umberto – classe 2000 – Mediterraneo Taranto
14. Latanza Federico – classe 2000 – Mediterraneo Taranto
15. Renna Sharim – classe 2000 – Mediterraneo Taranto

RISULTATI
– PUGLIA vs LAZIO 6-2
– PUGLIA vs ABRUZZO 13-2
– PUGLIA vs UMBRIA 7-2
– PUGLIA vs EMILIA 7-3
– PUGLIA vs MARCHE 7-4

Pallanuoto: il giovane De Luce convocato nella nazionale under 15

De Luce ( a destra) con il compagno di squadra Corallo

De Luce ( a destra) con il compagno di squadra Corallo

Ottime notizie in casa G.P. Modugno: Giuseppe De Luce, classe ’98, è stato convocato nella nazionale giovanile under 15 guidata dal tecnico federale Duspiva. La convocazione è avvenuta in previsione dell’incontro amichevole contro la Croazia. La partita, evento di apertura dell’International Festival Haba Wabadove (torneo internazionale dedicato alla categoria dei piccoli under 11 e acquagoal), è stata vinta dal team azzurro con un sonoro 12 a 4 sui coetani croati.

Il tecnico Francesco Carbonara, allenatore di De Luce alla Gp Modugno, contattato subito dopo la diramazione della convocazione, ha espresso così tutto il suo entusiasmo per la convocazione del suo giovane atleta: “Giuseppe De Luce non è arrivato lì per caso; tutto ciò è il frutto di anni di duro lavoro e di tanti sacrifici fatti da lui e da tutti i ragazzi che compongono la rosa degli under 15. Questo è solo l’inizio per lui e una prima gratificazione agli sforzi fatti”.
Il tecnico non è nuovo a tali risultati con ragazzi convocati in Nazionale. Infatti altri due ragazzi di talento, ora alla corte del Posillipo, hanno già ben figurato in nazionale giovanile: “E’ la conferma che a Bari stiamo lavorando bene e che non è frutto del caso ma del nostro livellamento con le società più blasonate. Infatti Cuccovillo e Foglio nel passato e De Luce ora, sono l’esempio dell’ottimo lavoro prodotto dalla fucina di talenti pugliese. Spero questo sia da sprono per tutti i ragazzi ad impegnarsi sempre al massimo, perchè le basi per poter arrivare ad alti livelli ci sono, però ci vuole umiltà, volontà e la pazienza di atleti, genitori, società e di tutti”.

 

'Una nuova finestra sull'Universo'

La dott.ssa Montaruli al polo sud

Presso l’Osservatorio Astronomico Pubblico del Parco Naturale di Lama Balice, ospite la Prof.ssa Teresa Montaruli dell’Università di Ginevra, si è svolta la conferenza dal titolo : “Una nuova finestra sull’universo”.

La Prof.ssa Montaruli, barese, Professore Ordinario presso il Dipartimento di Fisica Nucleare e ricercatrice del Cern di Ginevra, ha parlato con un linguaggio semplice dell’osservazione dell’universo realizzata utilizzando i fotoni, dei raggi gamma e delle grandi strutture dei molti telescopi che si stanno realizzando per studiare i buchi neri, gli shock residui di esplosioni di stelle e tutti i fenomeni non termici nel cielo.

– Prof.ssa Montaruli, in che modo possiamo capire l’Universo attraverso l’uso delle su menzionate particelle?

L’astronomia che tutti conosciamo è fatta usando la luce visibile. Essa è una piccolissima finestrella dello spettro elettromagnetico, costituito da onde di diversa energia. Il visibile è la piccola finestrella a cui il nostro occhio è sensibile. Queste onde sono onde ed allo stesso tempo corpuscoli, di nome fotoni. Essi sono abbondantissimi nel nostro universo. A seconda dell’energia che hanno si usano telescopi di tipo diverso. Il secondo corpuscolo più abbondante nell’universo è il neutrino. Questa è una particella che interagisce molto poco e attraversa strati di materia enormi senza essere disturbato o deflesso. Quindi è un mezzo ancor più potente per osservare il nostro universo e portarci informazioni da molto lontano.

– Come funziona l’acceleratore di particelle (il più grande del mondo) presente al Cern di Ginevra? E quale è il suo scopo?

Il Large Hadron Collider (LHC) accelera protoni in un verso e nel verso opposto anti-protoni, in tutto uguali ai protoni ma di carica opposta. Tanto più circolano ciascuno nel loro tubo sotto vuoto, tanto più sono accelerati da magneti superconduttori. Quando hanno raggiunto sufficiente energia vengono fatti scontrare in corrispondenza di grossi rivelatori che misurano il risultato di questo scontro ad energie elevatissime. Si fa questo per capire la composizione della materia in condizioni estreme, simili a quelle nelle quali la materia si trovava all’origine dell’universo, il Big Bang.

Di che si tratta? Ci sono esperimenti in corso di cui può parlarci?

Come detto sopra stiamo cercando di inaugurare un nuovo tipo di astronomia e proprio in questi giorni ci stiamo riuscendo in quanto stiamo vedendo per la prima volta i neutrini che hanno origine fuori dell’atmosfera, ovvero nelle sorgenti cosmiche. L’esperimento IceCube (http://www.icecube.wisc.edu), in cui lavoro, ha scoperto in questo periodo questi neutrini ricercati per molte decadi e la cui esistenza era stata già immaginata negli anni ‘60. IceCube si trova al Polo Sud tra 1.5 e 2.5 km sotto la superficie del ghiaccio. Esso è un ‘telescopio per neutrini’ che ricopre un enorme volume di 1 km^3. Questa scoperta inaugura una nuova finestra osservativa e probabilmente serviranno telescopi ancora più grandi di IceCube per vedere sempre meglio cosa accade nell’universo più remoto e cosa sono oggetti misteriosi come i buchi neri.

Un simile esperimento, a cui anche partecipo da molti più anni di IceCube, si chiama ANTARES e si trova di fronte alle coste di Marsiglia a 2.4 km sotto la superficie del mare. E’ più di un fattore 10 più piccolo di IceCube. Ma anche esso è un’impresa sorprendente anche in grado di monitorare tra le altre cose i terremoti e la bioluminescenza marina.

– Sappiamo che Lei ha lavorato negli USA e, più precisamente, nel Wisconsin. Ci può parlare della sua esperienza americana?

Una fantastica esperienza di vita e lavoro. Le università americane sono realtà meritocratiche e di alta qualità. In tutto la società americana premia il merito ed è veramente la terra delle grandi possibilità per chi vale. Però la vecchia Europa ha qualcosa che in America non c’e’ ancora, la profondità di una cultura più antica, il senso del bello e del buono…per esempio, la qualità del cibo è sempre un problema negli Stati Uniti…

– Facendo seguito ai suoi studi in Italia, Lei si è trasferita all’estero per svolgere la sua professione. Da che cosa è stata dettata la sua scelta? E’ una scelta che rifarebbe alla luce di come sono andate le cose?

E’ stata una scelta in parte dettata dal caso, in quanto ho avuto la fortuna durante la mia tesi di Dottorato di aver partecipato a una scoperta nell’esperimento MACRO presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso, una stupenda realtà in Italia. Questo mi ha portato un premio americano molto ambito nel settore in cui lavoro, la Fisica dei Raggi Cosmici, e a seguito di ciò e del mio lavoro in ANTARES sono stata contattata dal capo di IceCube. Quindi ho partecipato a un ‘concorso’ per Assistant Professor presso l’Università del Wisconsin. Un concorso in una università americana è un fatto collegiale: si presenta un seminario al grande pubblico nell’università, tutti possono fare domande, e poi si incontra tutti gli altri professori che vogliono discutere di cosa fai tu e cosa fanno loro. E’ stato il primo concorso che ho fatto (e ne avevo fatti svariati prima di ottenere il mio posto in Italia come ricercatore Universitario) dove ero circondata da gente che voleva capire quanto avevo realizzato, cosa veramente sapevo fare, cosa avrei potuto realizzare in futuro. L’intero Dipartimento in Wisconsin mirava a prendere una persona in cui credevano veramente! Ricordo invece con dispiacere alcuni concorsi fatti in Italia in cui ho visto persone che hanno fatto di tutto per chiedermi ciò che non sapevo. Comincerei proprio da una sana riforma dei concorsi per cambiare la situazione dell’Università in Italia.

– In conclusione,  per la Prof.ssa Montaruli che prospettive ci sono nell’osservazione dell’Universo e quali sono i vantaggi concreti che l’umanità potrebbe trarne?

I vantaggi della conoscenza sono sempre illimitati e difficili da prevedere. Io mi auguro che presto troveremo la risposta su cosa compone l’Universo e come si evolverà. A me piace la Natura, quella che mi circonda, e il cielo stellato e questo mi basta per ritenere che ciò che facciamo è fondamentale. Peraltro io insegno e questo per me è un aspetto meraviglioso del mio lavoro. Quindi penso che avere un lavoro in cui credo è un ottimo risultato.

‘Errore in Medicina’

La complessità dell’assistenza sanitaria.
‘Errore in Medicina’  è il workshop selettivo, annuale, che si occupa dello stato dell’arte della Medicina, in base a varie branche. Quest’anno è toccato alle Malattie respiratorie e loro comorbilità’;  an up date sulla situazione: ciò che si è fatto e ciò che potrebbe essere innovativo fare per mettere al centro dell’attenzione innanzitutto il paziente.
Patrocinato da: Istituto Superiore di Sanità, Ministero della Salute, M. per le pari Opportunità, Università degli Studi di Bari, Az.Ospedaliera Policlinico, Regione Puglia e Assessorato alle Politiche della Salute, Ag.Reg.Sanitaria, Comune di bari e Ass.alla Solidarietà Sociale, Ordine dei Medici, AIPO(Ass.Italiana Pneumologi Ospedalieri), FIMMG(Fed. It.Medici di Medicina Gen.), GARD Italia(Global Against Rares Disease), Giseg(Gruppo It. Studi di Genere), Ordine dei Farmacisti, SIFO(Società It. Di Farmacia Osp.) e SIMG(Soc.It. di Med.Gen.).
Il congresso, tenuto presso il Palazzo Ateneo di Bari, nel Salone degli Affreschi, il 7 giugno,  è stato ricco di specialisti del settore, pneumologi nello specifico, che hanno fatto un excursus sugli studi scientifici passati e sulle innovazioni future. Un approccio diverso è previsto, nel senso della diminuzione dei ricoveri, soprattutto in reparti che non siano strettamente pneumologici, poiché è stato visto che se un paziente viene trattato in ambiti ibridi, il ricovero e quindi la guarigione, è più lunga.
“La complessità ha bisogno di strutture e competenze” ha detto il prof. P.Livrea, attuale Preside della Facoltà di Medicina, riferendosi all’avanguardia nelle strategie sanitarie attuali, paragonandole però, in complessità, al P-47, piccolo aereo USA, che ha permesso agli Americani di vincere la II guerra mondiale, ma che essendo troppo complesso e articolato, provocò  la morte del pilota, che non aveva altri ausili che se stesso, per poterlo dirigere. Dinamicità, dati aggiornati  per prevenire e contrastare le malattie croniche, come quelle polmonari, ma anche le altre; piano d’azione completo su più livelli: dall’ospedale all’ambulatorio di Pneumologia territoriale, di cui  E.Sabato ha parlato, come rete integrata ospedale-territorio, già funzionante a Brindisi. Appropriatezza prescrittiva condivisa fra pneumologo e medico di famiglia, Medicina di genere, ancora in sordina, visto che dati e statistiche sono formulati e aggiornati sul modello maschile, ma ciò è errato, in quanto alcune patologie colpiscono più gli uomini e viceversa ,e non si può più approssimare o adattare. Di disturbi respiratori notturni ed obesità, mettendo in evidenza che la Puglia è diventata una delle prime regioni italiane ad alto tassodi obesi, nonostante la dieta mediterranea,  ha parlato O.Resta: “L’obeso, anche se sano, è infiammato cronico e, già di giorno ha una capacità polmonare del 68- 70%, di notte diminuisce, con apnee notturne: inferiore al 40%, può creare scompensi cardiaci”.

Rettifica comunicato stampa Angiulli

Riceviamo in data odierna una richiesta di rettifica inviataci dalla prof.ssa Margherita Biscotti, dirigente scolastico del I° circolo didattico statale “Edmondo De Amicis”

I° CIRCOLO DIDATTICO STATALE
“EDMONDO DE AMICIS”

Modugno 11 03 2013

OGGETTO: richiesta rettifica.-
Modugno 11 03 2013
Alcuni giorni fa mi è capitato di leggere sul Vs. sito n.2 “lettere aperte”, inviateVi dal sig. Massimo Angiulli e da Voi pubblicate alle ore 12,40 ed alle ore 12,46 del giorno 04/03/2013, dal titolo “Trasferimento alunni a Modugno” e “Trasferimento alunni a Modugno – 2″, di contenuto pressoché
identico.
A prescindere dalla circostanza che entrambi i documenti terminavano con la locuzione “seguono firme dei componenti del cdc della componente dei genitori l.c.s.”, senza la specificazione (ritengo necessaria) dei nominativi dei sottoscrittori del detto documento, entrambe le “lettere aperte”, contenendo gravi imprecisioni, arbitrarie intepretazioni e gratuite illazioni circa il mio operato di dirigente scolastica del I Circolo Didattico “8. De Amicis” di Modugno in occasione della riunione del Consiglio di Circolo tenutasi in data 1410212013, impongono le dovute precisazioni e la conseguente presente richiesta di rettifica, avanzata all’occorrenza anche ai sensi dell’art. 8 I. 08/0211948 n. 46 e succ. mod.
Infatti, come testualmente risulta dal verbale della medesima riunione del Consiglio di Circolo del l4/02/2013, affisso all’Albo dell’istituzione, quale dirigente scolastica del I° Circolo Didattico “E. De Amicis” di Modugno non ho mai invitato il Consiglio stesso a deliberare alcunché in ordine a quanto comunicato dall’lll.mo Sig. Commissario Prefettizio, Dott. A. Mignatta, con la nota prot. N. 8678 del 12/02/2013, ma ho solo “informato” il Consiglio di detta comunicazione, pervenuta nelle mie mani nell’incontro del 12.03,2013, presso il Comune di Modugno. Inoltre, non ho mai “condizionato” le valutazioni dei partecipanti a detta riunione consiliare con mie presunte o’rassicurazioni e giustificazioni frettolose e poco complete”, né ho mai “sollecitato” alcun parere da parte dei medesimi intervenuti, né tantomeno ho fornitocertezze” di alcun tipo. Inoltre, come risulta sempre per tabulas dal verbale della medesima riunione, fornitomi proprio dal sig. Massimo Angiulli, nella qualità di Presidente del Consiglio di Circolo, non ho mai “addotto ragioni a favore del trasferimento degli alunni” perché in tal modo – secondo quanto si legge nel citato documento – “si liberava la scuola dalla presenza di Associazioni (SEMPREVERDI e ARETHUSA) che occupano irregolarmente da tempo le aule della stessa scuola G. RODARI”.
Tanto premesso, essendo evidente le gravi imprecisioni, le gratuite illazioni e le arbitrarie intepretazioni, contenute nei i documenti da Voi pubblicati, che rasentano – non si comprende a quale fine (ma di certo non didattico-educativi) – la falsità, espressamente richiedo di voler pubblicare la presente richiesta di rettifica, dettata solo per amore per la verità e decoro per l’Istituzione che mi onoro di dirigere e rappresentare.
Resto in attesa di cortese riscontro e porgo distinti saluti.

Il Dirigente scolastico
Pof.ssa Margherita Biscotti