Un cinquantenne sui "benefici" del Viagra

“Voglio un’ottima prestazione”  “Io prendo il farmaco da molto tempo e provo imbarazzo ad acquistarlo”. Confermare o rendere pubblico l’utilizzo del citrato di sildenafil, il cui nome notoriamente più diffuso è Viagra non è cosa semplice e soprattutto da tutti perché sarebbe per un uomo, come ammettere agli altri e a se stessi la perdita del proprio vigore.

Anche se si è consapevoli che la realtà è un’altra, questo è un pensiero che si insinua nella mente di un uomo e accomuna la stragrande maggioranza del genere maschile come sottolinea anche il nostro amico G.M. che per ovvie ragioni di privacy ha voluto celare i suoi dati anagrafici concedendoci solo le proprie iniziali, la residenza che coincide con il luogo di nascita ovvero Modugno e la propria età che va da i 55 a 60 anni.

“Io utilizzo la pillola blu (dose 50 mg) non da molto tempo, da un anno e mezzo circa e non ti nascondo anche l’imbarazzo nel dover acquistare tale farmaco. La decisione di prendere la “magica” pillola è nata più per curiosità che per una vera e propria necessità, perché ad essere sincero ho un’ottima relazione con mia moglie sotto tutti i punti di vista, anzi lei si è più volte opposta a questa mia voglia di provare questa “strana alchimia” confermandomi con estrema sincerità il suo appagamento tanto che si è rischiato anche di cadere nell’assurdo, ma comprensibile equivoco di essere accusato di avere una relazione extraconiugale, ipotesi però dissolta nel vento prima ancora di essere coniata.

La condizione utile, necessaria e sufficiente però imposta dalla mia consorte, ma su questo ero pienamente concorde, era che ci saremmo consultati con un andrologo sul fatto che non ci sarebbero state controindicazioni future in relazione alla mia persona fortunatamente priva di patologie cardiovascolari o comunque incompatibili con l’utilizzo del farmaco. I risultati per quanto concerne l’utilizzo della pillola sono stati e sono tuttora più che soddisfacenti in quanto l’effetto del farmaco ingerito in media un’oretta prima del rapporto si protrae sino a quattro, sei e in certi casi otto ore dopo l’assunzione, ma naturalmente questi sono dati soggettivi che immagino possano mutare da soggetto a soggetto”.

L'autosilo e i tempi della burocrazia

Più lo stile di vita diventa frenetico e più i tempi (paradossalmente) si dilatano. Parliamo del difficile rapporto tra realtà e burocrazia -istituzioni. Come può un progetto che alleggerirebbe il centro di Modugno dalle troppe auto in transito, snellendo la viabilità in uscita e in entrata, rimanere sulla carta per anni?

La risposta è appunto: i tempi della politica, la burocrazia. Riunioni dopo riunioni, tavoli tecnici e commissioni esaminatrici. E così passano i mesi, gli anni, le amministrazioni comunali. E intanto le opere, quelle stesse opere che avrebbero dato un impulso vero alla crescita della città, alla modernizzazione della viabilità e dei trasporti, diventano ormai vecchi, ormai inutilizzabili. Tutto da rifare. Con la speranza che non passino altri decenni prima di vedere la “Modugno di domani”.

Consulenza e assistenza fiscale offerti dal "patronato" INAS

Pietro Baldasarre è il fiduciario locale dell’Inas. L’Istituto Nazionale Assistenza Sociale notoriamente conosciuto come “patronato INAS” nasce nel 1949.Presente nel territorio comunale dal giugno 2005 si è sempre contraddistinto per l’impegno quotidiano nel garantire la tutela gratuita a chi non può sostenere delle spese per difendere i propri diritti.

“Assistere, tutelare, offrire consulenza a tutti i cittadini – sottolinea Pietro Baldasarre – impiegato al patronato di Modugno ubicato in via Principessa Elena al numero civico 40, rappresenta il nostro modo di operare caratterizzato da quei valori di solidarietà sociale su cui si fonda il sindacato di cui facciamo parte.

Tenere i rapporti con gli enti previdenziali e curare le pratiche per ottenere prestazioni per l’invalidità civile, pensioni, disoccupazione, assegni familiari, infortuni e malattie professionali, sono solo alcune delle nostre attività tradizionali a cui si aggiungono la difesa dei diritti sociali e dei diritti alla salute”.

Gli urologi lanciano l'allarme sull'uso sconsiderato del Viagra

E’ pericoloso acquistare on-line il farmaco senza prescrizione medica.Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità il viagra è il farmaco più contraffatto nei paesi occidentali.Nel corso del 2009, in occasione del proprio congresso nazionale, la Società Italiana Urologi (S.I.U.) ha denunciato le preoccupanti sfaccettature che il consumo di Viagra sta assumendo in Italia. Concepito per la cura della disfunzione erettile, nel corso degli ultimi anni il farmaco ha acquisito erroneamente i connotati di sostanza dopante, di afrodisiaco destinato anche a soggetti sani.

 Con i dati in loro possesso, gli esperti hanno individuato un nuovo target di consumatori: lavoratori tra i 30 e i 40 anni, desiderosi di ottimizzare il breve weekend abbattendo la timidezza con alcool e droghe, e ricorrendo poi al Viagra per garantirsi una prestazione sessuale più che soddisfacente. Se fino a qualche tempo fa il ricorso a questo farmaco era una pratica imbarazzante, da tenere nascosta, negli ultimi anni il trend sembra essersi modificato: secondo i dati forniti dall’azienda produttrice, la Pfizer, l’Italia è il terzo Paese in Europa per consumo di Viagra, con 27 milioni di pillole utilizzate dalla messa in commercio nel 1998 e una media di una pastiglia a settimana per ogni cittadino. 

Oltre alla fascia principale di consumo, costituita da un’utenza mediamente cinquantenne che acquista il farmaco su regolare prescrizione, esiste perciò una fetta di mercato che vi fa ricorso non per risolvere un reale problema fisiologico, ma per raggiungere prestazioni da record, talvolta in combinazione con altre sostanze stupefacenti. Alla base di questa preoccupante situazione vengono collocati due fattori: una malintesa percezione della sessualità ed un approccio “fai da te” ai farmaci, agevolato dall’incontrollabile processo della vendita on-line. 

Il primo campanello d’allarme fu lanciato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2003: già allora ci si era accorti di come il Viagra fosse divenuto il farmaco più contraffatto dei paesi occidentali, grazie alla crescente domanda di coloro che, spinti dalla curiosità ma refrattari all’idea di presentarsi dal proprio medico per la ricetta, si affidavano ad acquisti effettuati mediante siti internet. Il numero di acquirenti online, dal 2003 ad oggi, non ha fatto che crescere: e con esso sono proliferati i rivenditori.

Chi acquista in questo modo si espone ad un rischio inutile: i farmaci acquistati su siti di incerta provenienza possono infatti non contenere ilprincipio attivo (sostituito, nella migliore delle ipotesi, da un placebo) o contenerne una quantità sbagliata. Ma anche gli acquisti controllati possono nascondere delle insidie, se alla loro base non vi sono un confronto con il medico e un uso corretto. Intervistati all’interno dei locali notturni pugliesi, i trentenni disposti a parlare di Viagra affermano di vederlo come una garanzia, come un supporto a cui affidarsi per evitare che la stanchezza o l’imbarazzo facciano loro perdere un’occasione.

Gli effetti collaterali legati all'uso del Viagra

Con l’uso del viagra possono comparire la cefalea e il priapismo. Gli effetti collaterali che possono comparire in seguito all’uso di Viagra spaziano dalla cefalea alle vampate di calore, dalle difficoltà digestive al priapismo (erezione prolungata in assenza di desiderio).

Il farmaco è controindicato in soggetti affetti da cardiopatie, da retiniti, da disfunzioni epatiche o renali e in pazienti già in cura con nitro-derivati, in quanto il principio contenuto nel Viagra provoca un aumento del flusso di sangue ai corpi cavernosi grazie ad un effetto vasocostrittore. Ricordiamo pertanto come il farmaco possa essere assunto solo su prescrizione medica, e non vada considerato come un coadiuvante della prestazione sessuale.