Gillet e Kamata all'inaugurazione dell'Oratorio intitolato a Don Marotta

Il nuovo oratorio intitolato a Don Marotta per l’impegno parrocchiale. All’inaugurazione erano presenti Gillet e Kamata del Bari. Il sindaco Rana: “Nuovo impegno per il sociale sul territorio”.

Il campo è stato realizzato con fondi regionali e con quote di contributi volontari giunti spontaneamente alla parrocchia. E’ stato inaugurato il nuovo oratorio della parrocchia San Agostino, intitolato a don Vito Marotta, morto 54enne il 2 aprile 2009. “L’intitolazione a don Vito – ha spiegato Don Luigi Trentadue – come riconoscimento da parte della comunità parrocchiale per l’incoraggiamento a presentare richiesta alla Regione Puglia ma, soprattutto, per aver animato col suo entusiasmo giovani e adulti quando questo spazio, così rinnovato, era solo un campetto in terra e sassi”. Alla cerimonia ufficiale di inaugurazione, ha partecipato anche il sindaco.

“Con questa nuova struttura – ha detto Pino Rana – la parrocchia potrà continuare il suo impegno sociale sul territorio”. Sono intervenuti, per rendere onore all’evento, due giocatori del Bari, Gillet e Kamata. Dopo aver scoperto la targa con l’intitolazione a don Vito Marotta, sul nuovo campo in erba sintetica si è disputato un torneo triangolare tra i ragazzi del Bari Primavera, il Real Modugno (squadra di terza categoria vincitrice del campionato e promossa diretta in seconda) e la squadra dei ragazzi della parrocchia. “

L’auspicio è che questo campo – spiega ancora don Luigi – che don Vito aveva utilizzato come strumento di unione e comunione dell’intera comunità, possa d’ora in poi essere fruibile da tutti i parrocchiani con lo stesso spirito che egli ci ha indicato”. Il campo è stato realizzato in parte con fondi regionali (150mila euro) e per la restante parte della spesa (altri 59mila euro) con contributi parrocchiali. La legge regionale del 4 agosto 2004 ha infatti introdotto la “Nuova disciplina concernente il servizio sociale per l’attività motoria e sportiva”, inserendo tra i soggetti beneficiari gli oratori afferenti alla Chiesa Cattolica per progetti nell’ambito dell’impiantistica sportiva, a patto però di convenzioni con il Comune per l’utilizzo di quegli spazi, come in questo caso, per le scuole del quartiere nelle ore mattutine.

Appartamento abbandonato viene "okkupato" dai volatili

Appartamento abbandonato all’incuria è divenuto nido per colombi. Allarme volatili. I condomini di un palazzo del quartiere Cecilia lanciano l’allarme. I volatili, nidificando sul balcone dell’appartamento hanno creato gravi disagi agli inquilini, che sono costretti a combattere ogni giorno contro la sporcizia e il cattivo odore. Per ora una denuncia anonima, ma le famiglie del palazzo fanno sapere che si rivolgeranno alle magistratura.

Visita Pastorale dell'Arcivescovo Cacucci a Modugno

E’ durata due settimane la visita pastorale dell’Arcivescovo di Bari – Bitonto. Mons. Cacucci saluta la città. Ha incontrato i rappresentanti dell’industria, della chiesa e la giunta comunale.

E’ durata due settimane la visita pastorale a Modugno dell’arcivescovo di Bari-Bitonto, monsignor Francesco Cacucci. Ha incontrato per primi i rappresentanti dell’industria e delle attività produttive. Un modo per dimostrare la vicinanza della chiesa cattolica al difficile tema del lavoro, soprattutto in un momento storico come quello che stiamo vivendo, in cui il precariato, la disoccupazione e le preoccupazioni che ne derivano, mettono sempre più a rischio la nascita di nuove famiglie e con essa il valore stesso della famiglia.

Ha poi partecipato ad un appuntamento interparrocchiale nell’oratorio. La mattina del 10 marzo ha celebrato una messa solenne e ha poi incontrato l’amministrazione cittadina. Altri 4 giorni sono stati dedicati alla visita pastorale nella parrocchia Matrice. L’11 marzo, dopo l’accoglienza in piazza Sedile da parte di tutti i ragazzi e i genitori, si è tenuta l’assemblea parrocchiale con l’arcivescovo e in serata, presso il cinema teatro Oratorio, una rappresentazione in suo onore a cura del gruppo teatrale parrocchiale. La mattina del 12 è stata dedicata da monsignor Cacucci alla visita di alcuni ammalati.

Nel pomeriggio la via Crucis e in serata un incontro con alcuni gruppi di extracomunitari. Il sabato successivo è stata la volta dell’incontro in chiesa con tutte le confraternite e del successivo appuntamento con i giovani e i giovanissimi della chiesa “Madre”. Infine, una visita nel centro anziani della città. Anche la IV domenica di Quaresima il vescovo l’ha trascorsa a Modugno. Dopo la messa gli sono stati presentati i gruppi dei fidanzati del corso prematrimoniale (che quindi si sposeranno entro la prima metà dell’anno) e gli sposi che nel 2010 celebrano il primo, il venticinquesimo o il cinquantesimo anniversario di matrimonio. La visita pastorale si è conclusa con un momento di festa nell’Oratorio.

Nella  seconda settimana monsignor Cacucci ha visitato la comunità parrocchiale di S. Agostino, partecipando ad una serie di appuntamenti e incontri. Tra i mesi di aprile e maggio tornerà nella nostra città per incontrare i parrocchiani delle altre comunità del territorio.

I bambini del q.re Cecilia volontari per un giorno in favore dei senza tetto

 

Pesca di beneficenza. I bambini del quartiere Cecila si sono mobilitati a favore dei poveri. Aiutati delle insegnanti di catechismo di quarto anno, hanno organizzato una pesca di beneficenza il cui ricavato è stato devoluto interamente al gruppo Caritas. Gli oggetti in vendita sono stati forniti dagli stessi bambini. Ciascuno di loro ha rinunciato a qualcosa per solidarietà.

Il problema dei Rom a Modugno

La prima emergenza da risolvere è quella igienico – sanitaria. Zingari invisibili e soli, senza cultura alla ricerca d’identità. I bambini incontrano notevole difficoltà nel linguaggio e con l’istruzione scolastica. Molti non sanno scrivere. Cinque o sei i nuclei familiari che vivono a Modugno ormai da otto anni.

 Anni di duro lavoro e reciproca conoscenza-diffidenza per tentare di avvicinare la loro cultura alla nostra. Mariella Liberio, vicepreside della scuola primaria Terzo Circolo di Modugno, la “Don Lorenzo Milani”, è stata fino all’anno scorso funzione strumentale per l’intercultura e continua ad occuparsi delle problematiche legate all’inserimento delle comunità rom.

“Finchè sono invisibili – spiega Liberio – non hanno bisogno di adattarsi”. Ma a Modugno qualcuno si è accorto di loro. Quattro anni fa Mariella Liberio ha preso contatti con l’Opera Nomadi di Roma, con il cui contributo di esperienza si è potuto partecipare al bando regionale per “Avviamento e formazione lavoro” degli stranieri. Il progetto, approvato e finanziato, consentirà prima un censimento dei rom, poi il tentativo di dare loro un lavoro. Per esempio quello che chiedono da tempo: un mercatino dell’usato. La professoressa Liberio ci ha fornito inizialmente qualche dettaglio tecnico sulla presenza dei rom sul territorio comunale, soprattutto per quanto riguarda l’inserimento scolastico dei bambini. 

A Modugno ce ne sono 13, di età compresa tra i 6 e gli 11 anni. Dieci frequentano la Don Milani, 2 l’Aldo Moro e 1 la De Amicis. Altri 11 frequentano la scuola media Francesco D’Assisi, nota da anni per i progetti di interculturali.La prima e più importante emergenza da risolvere è quella igienico – sanitaria. Lo scorso anno il Comune ha stanziato 5mila euro destinati a lavori di ristrutturazione degli spogliatoi della Francesco D’Assisi, dove per due mesi, 2 volte la settimana, i volontari dell’associazione “Vox Amica” di cui è presidente Tonia Colaianni, di comune accordo coi genitori, lavavano i bambini. Il progetto non ha avuto vita lunga, ma da quando il campo rom in via dei Gelsomini nella zona industriale non c’è più, dopo un periodo transitorio in cui le famiglie rom sono state sistemate in un edificio semi diroccato, il Comune di Modugno, col contributo del Comune di Bari e dell’Asi, ha fornito un nuovo campo in via delle Rose: non più fango ma brecciolina, bagni chimici, e soprattutto, a partire dal mese di febbraio scorso, cisterne con acqua.