Strisce pedonali in via d’estinzione sulle strade del q.re Cecilia

 

Il caso della signora Grimaldi: investita da un’auto ad un incrocio ha rischiato di avere torto. In Zona Cecilia scompaiono le strisce pedonali. Indis­pensabili per i pedoni e anche per gli automobil­isti, questi semplici segni sull’asfalto servono a salvare la vita di coloro che, temerariamente, ten­tano di attraversare quei pericolosi fiumi di mac­chine che sono le strade.

Invisibili o, a volte, da interpretare. Sbiadite, prive di contorni. È un fenomeno comune, pur­troppo, in molte zone del quartiere Cecilia. Soprat­tutto in incroci perico­losi come quello di via Molise o di via Lom­bardia. Nell’intento di favorire la circolazione e snellire il traffico, cos­truendo una rotonda e aree spartitraffico di una strada, come quella di via Molise, che corrisponde all’arteria principale che collega la zona Modugno all’Ospedale San Paolo, ci si è dimenticati di ri­calcare le strisce pedon­ali che, già prima della messa in opera dei lavori sulla strada, assolvevano egregiamente il loro com­pito.

“La situazione in via Lombardia è ancora più grave – afferma Giuseppe Loiacono, un residente della zona Cecilia che vive sul territorio da più di 20 anni – soprattutto perché in zona c’è un asilo ed io, quando vado a prendere mio nipote, non mi sento tranquillo”. Ma il problema delle strisce pedonali fantasma risale a tempi remoti. “Sono cinque anni che il Co­mune di Modugno non rifà le strisce pedonali – testimonia il consigliere circoscrizionale Vito Ca­mastra – Forse si dovreb­be pensare maggiormente a ciò che è necessario per i cittadini e lasciare da parte il superfluo”.

Il problema non è da sot­tovalutare. La pericolosità di strisce pedonali sbia­dite può essere testimo­niata dalla signora Rosa Grimaldi che, proprio in una di queste strade, ha rischiato di essere investita. “Stavo attra­versando sulle strisce pedonali – ha commen­tato la signora Rosa – quando una macchina, non rispettando lo stop, mi ha quasi travolta. “Sono caduta riportando delle lesioni non gravi al ginocchio. Ho cercato di fare causa al proprietario della macchina – ha ag­giunto la signora ancora spaventata – ma il mio avvocato mi ha detto di lasciare perdere perché se le strisce pedonali non erano visibili il con­ducente avrebbe potuto anche vincere la causa”. In definitiva un prob­lema semplice con una facile soluzione: un po’ di pittura bianca e la sicurezza potrebbe es­sere ristabilita.

9° Memorial Saverio Stramaglia: trionfa ancora l’amicizia e il ricordo di un Amico

9° Memorial Stramaglia

9° Memorial Stramaglia

La finale si disputerà il 30 luglio al centro sportivo Oratorio. “Con un calcio ad un pallone, il ricordo: un’emozione». Recita così la locandina del memorial Saverio Stramaglia giunto alla nona edizione.

Espressione che racchiude in sé tutto l’affetto che si prova in questi giorni varcando la soglia del “Centro Sportivo Oratorio” dove incrociare occhi e sguardi di amici e parenti giunti per onorarne il ricordo è davvero un’emozione unica ai limiti della commozione.

Saverio nasce il 5 giugno del 1979 e vive tra l’amore dei suoi cari e dei suoi amici mettendo subito in evidenza le sue innate qualità caratteriali quali l’umiltà, la semplicità, la dedizione verso la famiglia, punto cardine della sua vita, e la gioia nel condividere momenti indelebili con le persone a lui vicine. E come accade da ben nove anni, lo spirito di amicizia e fratellanza che accompagna questo memorial ritorna e si esplica all’interno del “rettangolo verde” tanto amato e calpestato dal nostro generoso e adorabile amico.

Era il 30 agosto del 2001 quando nei pressi di Barletta un cedimento strutturale di un carrello elevatore tolse la vita al 22enne e con sé tutte le pregevoli qualità, compresa la grande passione per il suo lavoro. Ma una cosa la morte non riuscì a sottrarre, il grande affetto, emozione e ricordo di questo meraviglioso ragazzo che resterà per sempre nei cuori di tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e che tocca l’apice nel meeting sportivo organizzato in suo onore.

Ogni anno dal 2002 a questa parte si svolge in estate presso gli impianti sportivi locali (prime edizioni svolte presso i campi “Balsignano” poi al centro della città di Modugno presso il “Centro Sportivo Oratorio”), grazie all’encomiabile dedizione del cugino Pino Maurelli in qualità di organizzatore, con il prezioso aiuto di amici e parenti, sotto l’attento paterno e materno benestare dei coniugi Stramaglia, Angelo e Anna e dei fratelli Vincenzo e Fabio sempre presenti durante il torneo. Infatti come ricordare al meglio l’esistenza breve, ma davvero intensa di un ragazzo che del calcio aveva fatto una delle sue ragioni di vita (U.S. Modugno e Pro Inter furono le squadre giovanili che lo videro protagonista), se non attraverso un memorial a lui dedicato?

Il centro storico tra topi, cattivi odori e “monnezza”

 

Passando davanti al centro per l’impiego tra cumuli in decomposizione di escrementi di colombi. Di notte gli odori attirano branchi di cani randagi. Anche se con un mese di ritardo il caldo è finalmente ar­rivato.

“Bene!” – diranno coloro che approfitteranno di queste giornate di sole per rilassarsi in riva al mare. Lo stesso non potranno dire però i cittadini che abitano il centro storico di Modugno.

L’innalzamento delle tem­perature a Modugno, ormai da qualche anno, implica un netto peggioramento della situazione igienico-sanitaria del borgo antico. Continua, infatti, la “scellerata” rac­colta porta a porta dei rifiuti umidi e solidi con gli abit­anti del centro storico che, loro malgrado, sono cos­tretti dall’assenza di qual­sivoglia contenitore di rifiu­ti, a depositare i sacchetti di spazzatura agli angoli delle strade.

“Scellerata” per­ché il sacchetto sarà recu­perato dalla società che ha in concessione la gestione della raccolta dei rifiuti ur­bani, solo il mattino seg­uente. Durante l’inverno, la situazione può presentare qualche problema igienico allorquando le piogge, in assenza di un adeguata rete fognaria che riduca il flusso piovano, si trasformano in un fiume vorticoso che trasporta di tutto: dal gua­no dei piccioni ai liquami risultanti da qualche sac­chetto d’immondizia bu­cato.

Problema minuscolo se lo si rapporta alla situazi­one estiva. Quando la tem­peratura aumenta è, infatti, possibile percepire per le strade del centro storico il caratteristico olezzo d’immondizia in decompo­sizione che, aggiunto al mi­asma del guano di volatili di ogni genere che si accu­mula sulla strade da mesi, attira ogni genere di paras­sita dagli insetti, agli sca­rafaggi ai – ben più prob­lematici – topi.

Gli odori attirano anche branchi di cani randagi che non ris­parmiano certo i sacchetti d’immondizia arricchendo il manto stradale con ri­fiuti di ogni genere dalle bucce di banana ai pan­nolini usati. La situazione è davvero problematica: la signora Romita Nicoletta, abitante del centro storico, lamenta infatti la precarietà della condizione igienica della zona di via Zanchi a partire da Piazza Sedile, passando per il Centro per l’impiego cittadino (cir­condato da vere e proprie montagne di escrementi di uccelli), sino a raggiungere l’arco del Palazzo “La Mot­ta”.

Tutti pazzi per il Bari: Inaugurato il club "Amici curva Sud"

La nuova sede inaugurata il 22 aprile. Il tifo, l’amore incondizionato verso la propria squadra, condividere le gioie e le delusioni sportive, associate al puro piacere dello stare insieme confluisce spesso nella voglia di riconoscersi all’interno di un gruppo. Nasce con questo spirito aggregativo, e da un’iniziativa di amici di vecchia data di Bari e Modugno amanti dei colori bianco-rossi, il Bari Club “Amici Curva Sud 2010”.

Inaugurato il 22 aprile nella sede di Via Arciprete Pilolli 5 a Modugno, alla presenza di rappresentanti delle istituzioni cittadine e dei calciatori Koman, Stellini e Gosztonyi, il club è presieduto da Michele Calia con la vice presidenza di Francesco Paolo Lucatorto, segretario Francesco Valente, cassiere Vincenzo Di Mauro, consiglieri Tommaso Volpe e Michele Di Fonte, revisori dei conti Giuseppe Di Mauro e Nicola Calia, responsabile del club Domenico Calia, soci Tommaso Lepore, Antonio Tedesco, Giuseppe Valente, Antonio Valente. Ora che questa stagione sportiva è terminata e il club ha potuto mettere a rodaggio il proprio entusiasmo, nella prossima si presenterà ai nastri di partenza nel pieno vigore, facendo sentire quell’indispensabile calore e supporto necessari per il sostegno dell’amato galletto.

Lo Sportello sociale a servizio delle famiglie del q.re Cecilia

Aiuto per i residenti, guida nell’intricato labirinto burocratico. Lo sportello sociale, progetto all’interno del Piano di Zona, è nato per snellire l’iter burocratico e far sentire meno soli gli abitanti del quartiere Cecilia.

Si occupa di dare un supporto burocratico amministrativo, con compilazione di pratiche sociali e offerta di servizi socio-sanitari. Obiettivo è dare delle risposte precise nel più breve tempo possibile. Due giovani educatrici scout si occupano del progetto: Claudia Lorusso, e Teresa Sonia Attolico. La sede dello sportello è nei locali di pertinenza della chiesa San Pietro, messi a disposizione da Don Giuseppe Bozzi. Tre i giorni di apertura: martedì, mercoledì e giovedì. “Il progetto durerà fino alla fine dell’anno – spiega Teresa Attolico – ma se darà buoni risultati potrà diventare un servizio permanente”.