Un incrocio pericoloso e l'accesso al campo sportivo diventa off limits

L’incrocio non è segnalato né da cartelli né da segnaletica orizzontale. “In accordo con il sindaco, abbiamo deciso per la chiusura dell’ingresso di via Santa Caterina a causa della pericolosità dell’incrocio” così il consigliere comunale Sante Lomoro motiva la chiusura.

Già un paio di volte sono stati evitati gravi incidenti sia per coloro che, transitando verso Modugno, arrivano a gran velocità nei pressi dell’incrocio, sia per coloro che si intrattengono con le “passanti” che sono solite sostare nei pressi dell’ingresso. Un altro motivo è che da che mondo e mondo, non si è mai visto che mezzi privati entrino nel campo sportivo. Abbiamo comunque concesso la possibilità di accedere alla struttura durante le partite ufficiali, considerando che la responsabilità della struttura in quelle occasioni è della società.

Durante la settimana, invece, in cui prevalentemente vi sono gli allenamenti dei bambini, si creava un viavai di automobili che dava origine solo ad una gran confusione. Un altro problema dell’ingresso principale è che coloro che entrano dall’ingresso principale, per recarsi sugli spalti, sono costretti ad attraversare lo spazio riservato ai giocatori. 

Per questo motivo, onde evitare disagi ai giocatori, abbiamo fatto in modo che l’area degli spogliatoi sia di utilizzo esclusivo degli atleti e del personale sportivo. L’ingresso da via Paradiso permette inoltre a coloro che vogliano assistere agli allenamenti di potersi recare sugli spalti o di assistere alle attività sportive del campo piccolo e usufruire dei bagni pubblici.

Il duro sfogo di Zizzari presidente dell' ASD Modugno

 

Palazzetto dello Sport non a norma: le nostre serie A costrette a vagabondare. Zizzari: «Ci sono paesi con due palazzetti. Cosa troviamo invece a Modugno? I palazzi. Sottometterci o mollare tutto».

Quando l’eccellenza è costretta a fare un passo indietro per cause di forza maggiore. È questo il caso di due realtà che hanno portato lustro e prestigio nello sport a Modugno. La ASD Modugno Volley e la ASD Modugno Calcio a 5, hanno raggiunto l’ambito traguardo della serie A2 con gli onori ma soprattutto con le difficoltà che tale obiettivo comporta. Quando si disputa un campionato di seria A2, infatti, i parametri delle strutture imposti dalle federazioni sono molto più tassativi.

Il palazzetto di Modugno, purtroppo, non raggiunge gli standard imposti e, piuttosto che vedere punti assegnati a causa del soffitto troppo basso, il Modugno Volley si è visto costretto a ritirarsi dalla serie A2 e ad iscriversi in serie C. Anche il Modugno Calcio a 5 soffre di queste inefficienze.A questo proposito, abbiamo avuto modo di riprendere la conversazione iniziata nel numero di gennaio di BariSudOvest con Vittorio Zizzari, presidente dell’ASD Modugno Calcio a 5, per capire se la situazione è migliorata. “Il problema – sostiene Zizzari – non è che le strutture non sono adeguate: è che non ci sono strutture! L’unico modo che ha la nostra squadra, per poter sostenere un campionato in maniera efficiente, è vagabondare alla ricerca di un campo che sia agibile.

All’inizio dell’anno abbiamo giocato nel palazzetto di Ruvo. Ora, poiché sono dirigente federale in divisione, abbiamo ricevuto una delega che ci permette di giocare nel “palestrone” di Modugno (cominciamo a chiamare le cose con il loro nome) sino alla fine di quest’anno”. Il palestrone di Modugno, infatti, è agibile sino a novantanove unità compresi anche giocatori e tecnici. Se consideriamo giocatori, arbitri, commissari di campo e paramedici del pronto intervento, siamo a quota sessantotto. “Restano solo trentuno posti – continua Zizzari – che ogni settimana sorteggiamo tra i tifosi. Il sottoscritto deve mantenere un sistema complesso a cominciare dalla scuola di avviamento al calcio a 5. Tali corsi, tenuti gratuitamente, saranno obbligatori per le squadre di A2 a partire dall’anno prossimo per non incorrere né al deferimento preso la commissione disciplinare, né in sanzioni disciplinari che possono arrivare siano a 10.000 euro di multa.

Alla scuola calcio vanno aggiunti il campionato juniores, che comprende atleti sino ai 18 anni, il campionato degli under 21, e quello della prima squadra più le varie attività organizzate per la scuola calcio. Se in tutto questo contenitore dobbiamo aggiungere il fatto che non c’è una struttura adeguata che risponda sia alle nostre esigenze che a quelle delle altre realtà sportive modugnesi, onestamente da soli non ce la facciamo. Non riusciamo a vedere nessuno spiraglio. Sono già due tornate elettorali che abbiamo e sentiamo promesse e vediamo il progetto del nuovo palazzetto.

Don Giuseppe e la personale lotta al degrado e all'incuria

 

Verde pubblico: 125 piante donate dalla Regione per due aiuole. Il Comune ha inviato una squadra di giardinieri per estirpare le erbacce mentre i ragazzi della parrocchia hanno ripulito dai rifiuti le aiuole in questione.

Il nostro periodico ha già trattato, nei numeri precedenti, il problema della mancanza di manutenzione ordinaria delle aree destinate a verde pubblico nella Zona Cecilia. Riteniamo doveroso, però, dare notizia degli sviluppi che ci sono stati in tal proposito. Le aree interessate sono le due aiuole pubbliche site in
Via Ancona, una nel bel mezzo della rotonda spartitraffico e l’altra nella zona antistante il campo della chiesa San Pietro. Ancora una volta don Giuseppe Bozzi,
parroco della chiesa San Pietro, a darci la buona notizia.

“Continuando a combattere per il bene del quartiere e non volendo arrendermi al degrado – commenta fermamente don Giuseppe – ho deciso di scrivere alle Regione Puglia, all’area competente lo Sviluppo Rurale e il servizio forestale, per chiedere se fosse stato possibile avere delle piante da poter sistemare nelle suddette aiuole. “La risposta è stata positiva”.

Il parroco mostra un documento nel quale si certifica la concessione di un totale di 125 piante divise in: 5 biancospini in vaso, 50 ligustri, 5 lecci, 5 cedri, 10 cipressi, 40 allori, 10 Hibiscus. Le piante dovevano essere ritirate, dal Vivaio Forestale Fungipendola di Cassano, entro 15gg dall’arrivo della comunicazione. Purtroppo però un’amara sorpresa attendeva gli speranzosi scout che si sono prestati al ritiro delle stesse.

“Le piante non erano più alte di qualche centimetro” fa sapere il parroco. “Prima di poterle utilizzare dovevano essere lasciate a dimora per circa 2 anni risultando inservibili alla causa”. Ma non è finita qui. Almeno una delle aiuole, entro metà gennaio, sarà sistemata. Grazie alla generosità dell’Istituto Agronomo di Valenzano, l’aiuola antistante il campo della chiesa ospiterà presto 8 Acacee, 5 Camerops, 4 Schino (o finto pepe) e 4 Chicas.

Il IV°"Trofeo Santa Claus" disputato alle Piscine Comunali lo conquista la G.P.Modugno

730 atleti, tra i quali spiccava la presenza della signora Marisa Giannoni di anni 70, suddivisi in 39 squadre. La manifestazione la vince la G. P. Modugno. Alla manifestazione nuotatori da sette regioni italiane. In una cornice di pubblico che ha letteralmente gremito gli spalti. Solo un grande evento sa calamitare e tra l’entusiasmo generale che ha coinvolto partecipanti e spettatori, si è svolto alle “Piscine Comunali” della città di Modugno il “Trofeo Santa Claus” giunto alla quarta edizione.

 

Il meeting di nuoto che rientra nel circuito supermaster, ha visto protagonisti nei giorni 11 e 12 dicembre circa 760 atleti provenienti da ogni zona della regione e non, considerata la presenza di nuotatori giunti dalla Basilicata, Molise, Campania, Sicilia, Lazio, Abruzzo. Suddivisi in squadre, gli amanti delle varie discipline acquatiche si sono misurati a suon di bracciate nei diversi stili cui gareggiavano.

Ogni atleta poteva partecipare a due gare e ogni singolo risultato veniva sommato con gli altri del proprio team, determinanti poi per il risultato finale del propria squadra. Diversi erano gli stili in cui gli atleti, suddivisi in categorie in relazione alla fascia di età (Under 25 fuori classifica, M25, M30, M35, M40 e via discorrendo) hanno gareggiato cercando di migliorare il proprio tempo d’ingresso.

Erano diverse le ambizioni, le aspettative e gli obiettivi dei nuotatori e delle singole squadre come ad esempio l’Associazione dilettantistica Sport e Fun di Acquaviva delle Fonti (giunta al 32° posto) alle sue prime gare, nata da pochi mesi dalla voglia di creare qualcosa di nuovo e dall’amore per lo sport, come ha affermato il vicepresidente dell’associazione, nonché tecnico Nicola Alfonzo. Dalle emblematiche espressioni sul viso di ogni singolo gareggiante, si potevano percepire i diversi umori e stati d’animo.

Volti tesi, concentrati, sorridenti o sereni come il caso dell’atleta M70 Mosca Domenico (classe ’38) della squadra “Il Gabbiano Napoli” partecipante alle gare 1500 stile libero (30’34’’54) e 800 stile libero (15’52’’68), o del nuotatore Portoghese Oscar M75 (classe ’35) della Melior Club S.r.l. di Cassano Murge, o della signora Giannoni Marisa, (classe ’40) atleta M70 della squadra Gestione Polivalente Modugno. L’atleta partecipante alle gare 50 rana (1’28”61) e 50 dorso (1’38”60) con buoni risultati, ci ha spiegato o meglio dalle sue parole è stato possibile carpire tutto l’amore smisurato per questo sport, che quotidianamente la porta ad allenarsi con costanza e passione escluso il lunedì, ma solo perché la piscina del Cus Bari in cui si allena (perché motivi logistici non le permettono di raggiungere con quotidiana frequenza le
Piscine Comunali di Modugno), è chiusa.

Se pensassimo che la signora Giannoni ha iniziato a gareggiare all’età di 55 anni, questo ci fa comprendere non solo la sua forza d’animo, ma è un input e uno stimolo per ognuno di noi, nel dare sempre il meglio in ogni situazione. Punto cardine della sua vita sportiva è Gigi Cagnetta, nonché allenatore della Gestione Polivalente Modugno che si è aggiudicata il Trofeo Santa Claus di questa edizione. Obiettivo di Cagnetta (classe ’62), tecnico dal 1984 e allenatore dal 1991, da quando segue le squadre master, in cui crede fermamente, è quello di richiamare gli ex atleti del territorio e accomunarli ai frequentatori dei corsi e del nuoto libero, tutti con un denominatore comune: uno sport puro e amore per l’acqua, il tutto contornato da uno spirito di entusiasmo e amicizia.

Amici per il teatro in "Pazzie di Carnevale" di Eduardo Scarpetta

La prima della commedia il 18 Dicembre 2010. Ultima replica fissata il 16 Gennaio 2011.“Pazzie di Carnevale”, gli Amici per il Teatro mettono in scena tre atti di Scarpetta 16 personaggi coordinati dallo storico regista del gruppo, Lello Nuzzi.

Tre atti. Sedici personaggi, un chitarrista, uno scenografo, una costumista e un coordinatore. Sei date, dal 18 dicembre al 16 gennaio. Sono i numeri del prossimo lavoro che “gli amici per il teatro” metteranno in scena per festeggiare i 20 anni della compagnia. “Pazzie di Carnevale”, tra le prime opere di Eduardo Scarpetta, scritta nel 1890, è una tipica commedia dal classico intreccio plautino: il vecchio che ama la giovane che ama a sua volta, riamata, un giovane, che il vecchio le impedisce di sposare.

E il giovane, aiutato da un amico o da un servo, con una serie di beffe e di inganni, di scherzi e di tranelli architettati ai danni del vecchio, alla fine riesce ad avere la giovane, con buona pace del vecchio stesso. Incendi, statue, bebè, mummie, francesine belle ed egiziani misteriosi, tutti a dar vita a scene esilaranti e situazioni ridicole: vere e proprie “pazzie di carnevale”. 

Abbiamo sbirciato le prove degli amici per il teatro. In platea Lello Nuzzi, guida storica della compagnia, attento a studiare i movimenti e le espressioni dei suoi attori e pronto a suggerire come perfezionare le singole parti. In un angolo la piccola sartoria di Mena Ardito, che da qualche anno ormai, confeziona i costumi di scena per l’Oratorio. E sul palco loro, ancora con i copioni in mano, a cercare di immedesimarsi nei ruoli assegnati, senza mai perdere di vista il senso del loro lavoro: un gruppo di amici che si diverte e si impegna per far divertire gli altri.