Consiglio comunale molto acceso quello che si è tenuto ieri alla presenza di numerosi cittadini.
La seduta, in adunanza aperta, in grado di seconda convocazione dopo il rinvio del 5 gennaio scorso, aveva per argomento la “deliberazione di Giunta Comunale n. 75 del 5 dicembre 2011 avente ad oggetto “Centro Comunale di raccolta. Approvazione”: richiesta di convocazione di un Consiglio Comunale, formulata da alcuni consiglieri comunali ai sensi degli art. 27 e 47 del Regolamento del Consiglio Comunale”. In particolare, il consiglio in questione è stato richiesto dai 6 consiglieri di minoranza in virtù delle polemiche innescate proprio dall’approvazione di tale centro di raccolta(CCR) e che noi abbiamo documentato. Le associazioni che hanno relazionato in consiglio, ossia Modugno Città Plurale, rappresentata dal dott. Agostino Di Ciaula, e il Comitato Pro Ambiente, nella persona del presidente e legale rappresentante Tino Ferrulli, hanno espresso assieme a tutta la minoranza le forti perplessità che accompagnano tale CCR.
Dal canto suo, le posizioni della maggioranza vengono sostanzialmente sintetizzate dal consigliere Scelsi (La Puglia per Vendola), che ha chiesto la rivisitazione dell’ubicazione – peraltro già proposta dai suddetti relatori e dall’opposizione – attualmente pensata in zona antistante il campo sportivo “Palmiotta”, sulla via per Carbonara, zona da molti pensata come possibile “cittadella dello sport” da regalare alla cittadinanza modugnese.
I dubbi che aleggiano sull’intero progetto sono soprattutto relativi a tale ubicazione, che comporterà, secondo Tino Ferrulli, “una coda enorme di traffico veicolare. Come faranno i cittadini di quartieri lontani come Porto Torres o Cecilia a conferire i rifiuti?”. Proseguendo, Ferrulli denuncia anche “le tipologie di rifiuti che verranno ivi conferiti. In base a quanto specificato nel progetto esecutivo, oltre a legno, carta, vetro e plastica, il centro consentirà il conferimento di pneumatici fuori uso, frazione organica umida, terre e rocce, batterie ed accumulatori, farmaci, tubi fluorescenti, oli ed altro ancora. Rifiuti altamente pericolosi e tossico nocivi. Per non parlare delle esalazioni di umido che dovranno sopportare i cittadini presenti nelle vicinanze. Chiedo di rivedere questa delibera, al fine di poter presentare osservazioni. Noi siamo favorevoli ai CCR ma devono essere propedeutici alla raccolta differenziata che, attualmente, è molto bassa. Ciò lascia presupporre una cospicua ed ingiusta “ecotassa”. Questa scelta è stata fatta in modo autoritaristico. Il 16 gennaio scadono i trenta giorni affinché lei, sindaco, mi fornisca tutti i documenti”.
L’ing. Velluzzi, responsabile del progetto, specifica che “recupero e riciclo devono essere le linee guida. Il CCR in questione non sarà l’unico; tuttavia, non si tratterà un rifiuto che non sia urbano o assimilabile. Il materiale prodotto una volta venduto andrà alle filiere. Il vero significato dei CCR è servizi per la residenza. Il cittadino verrà identificato in modo ordinato e tracciabile. Il rifiuto verrà pesato e lo scontrino si traduce nella restituzione del denaro. Probabilmente i gestori saranno cooperative di giovani. Le modalità seguiranno orari prestabiliti: 4 ore giornaliere per 5 giorni alla settimana”.
Il dott. Di Ciaula ha puntato il dito contro le basse percentuali di raccolta differenziata e, in genere, contro la mal gestita pratica di raccolta rifiuti che “ha rasentato l’illegalità”. Pur congratulandosi per la delibera “Rifiuti Zero” prodotta lo scorso 10 gennaio dall’amministrazione, Di Ciaula pone l’attenzione sulla parte introduttiva del progetto, che recita: “conseguentemente il presente documento, in linea con il Piano d’Ambito, non può che prevedere le seguenti configurazioni impiantistiche costituite da: ipotesi CDR; ipotesi GAS; ipotesti LEF”. A suo parere, tali impianti obsoleti predisporrebbero lo spazio per la dittatura del CDR in Puglia. “Se la strada che il comune ha scelto è diversa dall’incenerimento, deve evidenziarlo. Bisogna stralciare tutta la parte del progetto dove si parla di gassificazione, incenerimento, ecc.”.
Secondo Velluzzi, “noi apparteniamo ad un Ambito Territoriale all’interno del quale ci sono molti comuni che hanno scritto un Piano d’Ambito, il Piano Regolatore dei Rifiuti. Il Piano d’Ambito è datato 2005 e gli stralci riportati dal dottore non sono condivisibili. Il CDR è antieconomico ed è ovvio che se il comune ha deciso di intraprendere la raccolta differenziata, va in contrasto con l’impiantistica vecchia”.
Chiamato in causa diverse volte dai relatori, talvolta con toni aspri, l’assessore all’ambiente Signorile ricorda il valore della delibera “Rifiuti Zero” da poco attuata, segno di un fattivo impegno dell’amministrazione, chiedendo scusa per precedenti dichiarazioni rese a proposito della anti-economicità della raccolta differenziata perché, a suo dire, era “preso da altro. I centri di raccolta e la raccolta differenziata sono fondamentali e non accetto che si associ il CCR ad una discarica. Il Comune di Rutigliano, con tale sistema, in due mesi è giunto al 70% di raccolta differenziata. Io mi vergogno dei cassonetti aperti in Piazza Sedile. Noi vogliamo arrivare al 40% di RD entro il 2012”.
Al dibattito hanno preso parte anche diversi consiglieri. Libero (MEP) ha dichiarato che “devo fare plausi a Di Ciaula e Ferrulli, che stanno ancora combattendo contro l’inceneritore della Marcegaglia. Per rimanere in tema ambientale, voglio citare anche le onde elettromagnetiche, molto dannose per la salute. COREPA e CONAI, gestiti dal dott. Sartori, si rendono disponibili a raccogliere i nostri rifiuti a costo zero, senza che mia nonna porti il frigorifero con il tre ruote al centro di raccolta”. Ricco di domande il contributo del capogruppo dei MEP Cavallo: “la fretta fa i figli ciechi. Il sito deve essere per forza quello o può essere modificato? Visto che l’ingegnere ha detto che ci sono gestori che possono farlo, perché dobbiamo occuparci noi del CCR? Io mi sarei augurato di partire prima dalla raccolta differenziata, per poi passare al CCR. I solventi raccolti porteranno esalazioni? Ma il Comune di Modugno la fa la raccolta differenziata?”.
Rincarando la dose, Maurelli (MEP) si è chiesto come mai la stessa fretta posta nel progetto CCR non abbia incentivato il servizio di Raccolta Differenziata porta a porta. Anche Romito (PdL) ringrazia per l’impagabile lavoro svolto dalle Associazioni rappresentate e si rivolge provocatoriamente all’ing. Velluzzi chiedendogli “Qual è il suo ruolo e il suo compenso? Lei andrebbe a vivere vicino al CCR?”. Parole forti vengono rivolte dallo stesso anche al sindaco, chiedendone ancora una volta le dimissioni, e all’Amministrazione: “Questa delibera è un autogol clamoroso. O voi siete incompetenti o siete in malafede. Perché su questa materia non avete coinvolto nessuno? Non sarebbe stato opportuno chiedere delucidazioni? Ma evidentemente su certe cose è sempre meglio partire in sordina. Chiedo che venga messa ai voti il ritiro della delibera in oggetto e venga predisposta una Commissione speciale mista presieduta da uno dei due esponenti delle Associazioni qui presenti”.
Dopo le osservazioni del consigliere PD Cramarossa e del consigliere SEL Blasi, chiude la carrellata degli interventi il sindaco Gatti, il quale ha fatto tra l’altro intendere che la consulenza dell’ing. Velluzzi è di 1000 euro, che ha proposto agli addetti ai lavori di trovare un altro sito di proprietà comunale in cui realizzare l’impianto.
Ancora una volta, il Consiglio Comunale ha riservato uno spettacolo non sempre adeguato al contesto istituzionale nel quale si svolge. In particolare, polemiche
e battibecchi tra Ferrulli e l’assessore all’ambiente, per l’operato del quale il primo ha espresso “vergogna”, suscitando l’indignazione dei consiglieri e la sospensione temporanea del Consiglio, episodio per cui il consigliere Cramarossa si è lasciato sfuggire la parola “vastasi”. Scintille sono emerse anche tra i consiglieri Romito e Maurelli che hanno denunciato l’assenza del sindaco durante i loro discorsi e il presidente Scippa. In tale clima incandescente anche i numerosi cittadini presenti hanno fatto sentire la loro voce chiedendo le dimissioni dell’intera Amministrazione. La nota positiva è nelle parole di Scelsi che pur denunciando l’asprezza dei toni utilizzati nel dibattito ha sottolineato l’utilità di tale assemblea, nella quale è stato consentito a tutti di informarsi o aggiornarsi su tali importanti questioni.