Patto di stabilità, Longo: "Rivederne i vincoli"

peppino longo - udc“Facciamo in modo che questo nuovo appello dell’Anci Puglia non cada nel vuoto, bisogna lavorare per rivedere i vincoli del patto di stabilità degli enti locali”. Peppino Longo, il consigliere regionale dell’Udc, interviene sull’argomento all’indomani della nota diffusa dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani, sezione pugliese, che ha fornito persino un termine ultimo per la modifica del patto di stabilità da parte del Governo, “entro e non oltre il mese di febbraio”, “per consentire – sostiene l’Anci – agli enti locali di effettuare pagamenti in deroga al patto stesso, dando ossigeno alle imprese, sostegno all’economia e impulso alla crescita”. Per Longo “lo sforzo deve essere comune e bipartisan e mi auguro vivamente che tutti i soggetti che ricoprono cariche istituzionali, al di là della colorazione politica, facciano fronte comune per evitare che il patto di stabilità sia sempre più un cappio al collo degli enti locali. In Puglia c’è una infinità di Comuni che hanno soldi in cassa ma che non possono spendere per le regole così restrittive del patto: in questo modo si blocca l’economia”.

Il PD comunica le dimissioni dell’Assessore Vacca

altQuando le dimissioni sono un contributo e non sono una bocciatura né di colui che le offre, né dell’amministrazione per cui si è operato. Inizia così la nota diffusa della coordinatrice modugnese del PD Lilly Del Zotti in merito alla dimissioni ufficializzate in data odierna dell’assessore – ormai ex – Vacca. Segue il testo integrale.
Preannunciate più volte all’interno del PD, al Sindaco e alla maggioranza come una primo possibile strumento per il rilancio dell’operato dell’intera Amministrazione, oggi 3 febbraio sono pervenute le dimissione dell’Assessore  Saverio Vacca, con delega alle Politiche Sociali, Lavoro e Sanità.
A lui va il nostro grazie soprattutto per averle condivise, per la sobrietà, lo stile e la inequivocabilità delle sue dichiarazioni e per la disponibilità verso il Partito che lo ha sempre contraddistinto; una scelta motivata come egli stesso ha scritto, anche da ragioni e valutazioni di carattere personale, ma che egli  spera possa agevolare altre soluzioni ed aprire nuove prospettive nel governo della città. Una scelta condivisa con gli organi del PD di Modugno, ampiamente comunicata e motivata al Sindaco e all’intera Giunta, non annunciata a mezzo stampa, non improvvisa, non ambigua, non strumentale! Dilungarsi sull’ operato svolto dall’Assessore, pur tra mille difficoltà, come lui stesso dichiara, sembrerebbe un atto dovuto (che pure meriterebbe ampiamente) e di  rito, e al PD la “ritualità” non piace . Meglio la storia, quella fatta di testimonianze vere e non di sentito dire o di chiacchiere della piazza.
Dallo scorso dicembre, all’indomani delle dimissioni di Bellomo, quando negli incontri di maggioranza si è cominciato a fare il punto sul primo semestre di quest’Amministrazione, sui limiti imposti dalle numerose manovre finanziarie che si sono succedute negli ultimi mesi, sulle continue incognite sempre dietro l’angolo ,il PD ha sempre ribadito, e continua a ribadire, la volontà di proseguire questa esperienza amministrativa lasciando INALTERATA la compagine di forze politiche che hanno contribuito all’elezione del Sindaco Gatti a giugno scorso e con grande senso di responsabilità verso le urgenze del paese NON HA ESITATO ,per primo, a dire e ripetere fino all’ultimo momento di essere disposto, per  rilanciare l’Amministrazione tutta, a rimettere nelle mani del sindaco la sua rappresentanza in giunta.
Rappresentanza  di cui il PD tutto  è andato sempre  sinceramente  fiero e la cui nomina era stata lasciata alla piena libertà del Sindaco, così come la legge prevede e a cui dovrebbe obbedire ogni partito , contrariamente alle logiche ricattatorie e di memoria “cencelliana” che, invece, hanno sempre guidato  la politica di Modugno.
Siamo orgogliosi, per quanto sopra dichiarato, che in questi ultimi due mesi  le diverse posizioni del pensiero politico che animano il dibattito interno del PD locale, siano state impegnate ad elaborare una proposta unica e costruttiva da portare all’attenzione del Sindaco e delle forze politiche della coalizione.
Il voler redistribuire le poltrone all’interno della giunta, approfittando delle dimissioni del vicesindaco Bellomo, risulta una ricostruzione grottesca, capotica, disinformata e animata dalla consueta malafede, che contraddistingue, ormai sistematicamente, una folta schiera di sedicenti osservatori disinteressati.  
Con questo spirito dunque, condiviso nel partito e con lo stesso Vacca, (come lui stesso dichiara ) il PD si rende disponibile ad agevolare in ogni modo il percorso dell’Amministrazione, senza dettare nomi, tempi, e modi della sostituzione di Vacca, ma lasciando al Sindaco le prerogative che la legge gli riconosce, nella scelta di tutti i suoi collaboratori. Anche rinunciando alla propria rappresentanza in Giunta. Il PD chiede al Sindaco di privilegiare la qualità, la competenza, la passione civile e politica e di aborrire sempre ogni forma di compromesso al ribasso, per il raggiungimento degli obiettivi amministrativi che sono già indicati nel programma e sui quali l’Amministrazione ha cominiciato ad  operare.
Questo è stato l’approccio del PD già all’indomani delle dimissioni del vicesindaco Bellomo, queste sono le dichiarazioni ripetute fino alla nausea in tutti gli incontri di maggioranza compreso l’ultimo di ieri sera 2 febbraio, questo è lo spirito con cui vanno lette le dimissioni dell’Assessore Vacca: un responsabile ascolto dell’elettorato che chiede un rilancio dell’azione amministrativa ed una concreta conferma di sostegno al Sindaco e alla sua libertà di scelta
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Dimissioni Vacca: ecco la lettera presentata al Sindaco

altEcco la lettera presentata nel corso della mattinata, che ha sancito la formalizzazione delle dimissioni dal ruolo di assessore del dottor Vacca:

Al Sindaco del Comune di Modugno Ing. Mimmo Gatti

Con la presente le comunico le mie dimissioni dall’incarico di assessore ai servizi sociali, lavoro e sanità del Comune di Modugno. La ringrazio per la fiducia e la stima che ha espresso nei miei confronti. I ritardi e le difficoltà nella copertura dei più importanti ruoli nella struttura burocratica dell’assessorato hanno reso meno proficuo l’impegno che ho profuso in questi mesi. Spero che questa mia scelta motivata anche da ragioni e valutazioni di carattere personale, possa agevolare altre soluzioni ed aprire nuove prospettive nel governo della nostra città, anche per questa ragione ho condiviso con gli organi del PD di Modugno la mia determinazione. Penso di poter continuare a dare il mio più modesto contributo tornando a svolgere le attività tralasciate, proseguendo il mio percorso nel PD e riprendendo a tempo pieno il lavoro di pubblico operatore sociale impegnato sul medesimo territorio. Auspico sinceramente a chi dovrà assumere tale importante delega di trovare una congiuntura più favorevole e di poter valorizzare tutte le attività e le iniziative avviate per migliorare l’offerta complessiva di servizi.

L'Assessore Vacca ha rassegnato le dimissioni

L'assessore dimissionario Saverio VaccaUn’altra tegola, dopo quella relativa alle dimissioni da vice sindaco di Filippo Bellomo, si abbatte sull’amministrazione Gatti. Apprendiamo appena adesso delle dimissioni ufficiali dell’Assessore ai Servizi Sociali, Lavoro e Sanità dott. Saverio Vacca.

Le motivazioni sono da ricercare nella nota apparsa sul sito del comune di Modugno: “I ritardi e le difficoltà nella copertura dei più importanti ruoli nella struttura burocratica dell’assessorato hanno reso meno proficuo l’impegno che ho profuso in questi mesi. La scelta condivisa con gli organi del PD di Modugno, è stata motivata anche da ragioni e valutazioni di carattere personale, con la speranza che possa agevolare altre soluzioni ed aprire nuove prospettive nel Governo della nostra Città“. La nota continua evidenziando come “in un clima di serenità il Sindaco ha ringraziato l’Assessore uscente per l’impegno comunque dimostrato anche in una oggettiva difficoltà ad operare per i vincoli imposti dalle normative nazionali vigenti. Ha annunciato che sono stati già attivati contatti per rapporti di collaborazione con altri Comuni per sopperire alla carenza di personale anche dirigenziale. In tempi brevi provvederà ad individuare un assessore altrettanto professionale e competente”.

Il Sindaco: "Per 3 mesi più vigili e assistenti sociali".

Mimmo Gatti Assunti a tempo determinato, avranno il compito di coadiuvare il personale di ruolo, nell’attesa di nuove assunzioni a tempo indeterminato. In sintesi, è quello che riferisce Gatti in una nota apparsa nella giornata di oggi sul suo gruppo Facebook.

 

“Le assunzioni effettuate – scrive il sindaco –  sono al tempo determinato di 3 mesi e, dovendo essere perfezionate entro il 31/12/2011, si è dovuto attingere da graduatorie preesistenti; effettuare, comunque, un’altra selezione sarebbe stato assolutamente antieconomico. Le assunzioni riguardano n° 04 vigili urbani a scorrimento da graduatoria di idoneità di altro Comune (tra i Comuni più vicini Polignano ne era in possesso) e n° 02 assistenti sociali a scorrimento da graduatoria dell’ente (Modugno). Già dal 31/12/2011 i vigili urbani e gli assistenti sociali sono stati inquadrati nell’organico dell’Ente. In tal modo si potrà assicurare una maggior copertura del territorio da parte dei vigili urbani (che risultano essere in numero assolutamente inadeguato rispetto alla grandezza del territorio) e una maggiore assistenza alle fasce più deboli della popolazione”.

A detta del sindaco, la copertura economica per le assunzioni a tempo inderteminato c’è, ma sarebbe la normativa attuale ad impedirle: “In tema di assunzioni a tempo indeterminato – continua – la normativa nazionale è molto rigida e stringente. Impone, infatti, un rapporto di 5 a 1 anno per anno; in altre parole, anno per anno, ogni cinque dipendenti che vanno in pensione è possibile assumerne “più o meno” soltanto uno. Salvo, poi, verificare se la spesa complessiva del personale abbia copertura finanziaria. Nel caso del comune di Modugno, infatti, abbiamo buona possibilità di spesa (solo in tema di personale in quanto tali risorse sono ivi vincolate), ma il limite del rapporto 5:1 ci impedisce di assumere anche andando oltre. In una fase storica in cui il lavoro manca sarebbe necessario che questo governo riveda questi vincoli (Legge Brunetta) per permettere un più agevole accesso al mondo del lavoro”.