La maggioranza diserta l’aula, salta il Consiglio comunale

 

Non c’è il numero legale. Per la verità manca l’intera maggioranza, fatta eccezione per il presidente Scippa. Ma l’opposizione, ora al completo con l’Udc, è tutta in aula.

Il Consiglio comunale salta. Rinviato a data da destinarsi. E porta con sé i punti all’ordine del giorno che erano in calendario, dall’approvazione dei verbali delle sedute precedenti, al regolamento sulla Consulta comunale per l’ambiente, per finire all’interrogazione presentata dai consiglieri di minoranza sui “provvedimenti di proroga del contratto per il servizio di manutenzione ed assistenza al software e gestione del centro elaborazione dati con la ditta Csipa srl”. “Abbiamo protocollato la richiesta di convocazione su questo punto il 27 gennaio scorso – spiega lasciando palazzo Santa Croce Sergio Cavallo, consigliere dei Moderati e Popolari e capogruppo dell’opposizione – Nella richiesta chiedevamo la presenza in aula dei dirigenti interessati dai suddetti provvedimenti, dell’assessore al ramo (fino a qualche giorno fa Roberta Chionno, ora Paolo Marra, ndr) e il responsabile dell’ufficio legale e contratti del Comune, l’avvocato Carlucci. Nelle more della convocazione del Consiglio, l’ingegner Petraroli, uno dei dirigenti interessati, ha comunicato le ferie dal 15 al 17 febbraio. E’ stata quindi riconvocata la conferenza dei capigruppo con la proposta, da parte del presidente Scippa, di rinviare Consiglio al 20. Noi Abbiamo insistito per la convocazione del Consiglio il 16, ottenendo l’appoggio dei consiglieri Liberio e Vitucci. Oggi veniamo in aula e il Consiglio non si celebra”.

Poche righe accompagnano l’assenza della maggioranza. “Il sindaco e le forze politiche di maggioranza – si legge nella nota distribuita in aula ai consiglieri – comunicano che l’imprevista assenza del dirigente del II, III e VII settore Emilio Petraroli dal Consiglio comunale odierno che vede all’ordine del giorno la discussione di provvedimenti che interessano quei settori amministrativi, rende lo stesso Consiglio comunale infruttuoso, come già anticipato in occasione della conferenza dei capigruppo. Pertanto si ritiene opportuno celebrare il Consiglio comunale alla prima data utile, al fine di evitare spreco inutile di denaro pubblico e fornire elementi per una discussione più compiuta sul nuovo programma politico”. La convocazione del Consiglio sulla proroga del contratto alla Csipa era stata chiesta dalla minoranza, che si era detta disponibile a soprassedere all’assenza di Petraroli pur di portare in aula la discussione. “Circa 2 milioni di euro – dice Enzo Romito, consigliere comunale del Pdl andati sistematicamente senza gara. Se è legittimo o meno non spetta a me giudicarlo, però è immorale perché le gare dimostrano che si abbattono i costi e in un momento di difficoltà come quello in cui versa il Comune di Modugno, tutto dovrebbe andare a gara. I soldi in un Comune come Modugno si possono ancora recuperare, basta avere il coraggio delle scelte come ha detto il sindaco Gatti nel suo slogan elettorale”.

La Giunta Gatti perde un altro assessore: Bozzi si dimette

Leonardo BozziL’assessore alla Polizia Municipale, Traffico e Protezione Civile, Leonardo Bozzi, ha rassegnato le dimissioni.
“La scelta – ha dichiarato Bozzi – è scaturita dalla linea politica del proprio partito di appartenenza (UDC) di disimpegno dalla maggioranza”.
Il sindaco ha ringraziato l’assessore uscente per l’impegno profuso con passione e professionalità in questi otto mesi di lavoro e annuncia che a breve provvederà a completare l’assetto di Giunta.

L'Udc lascia la maggioranza

altGiuseppe Montebruno, segretario dell’Udc di Modugno, ci ha trasmesso la seguente nota: “Preso atto della nuova nomina di vicesindaco operata dal Sindaco Gatti, l’UDC di Modugno esprime profondo dissenso per il clamoroso spostamento dell’asse politico della compagine governativa verso l’estrema sinistra, in tal modo negando al nostro partito l’emblema della figura del vicesindaco, e di conseguenza, scongiurando gli accordi sulle linee programmatiche di fondo.
E’ inevitabile, pertanto, l’uscita dei componenti UDC dalla maggioranza, nella certezza di garantire ai nostri elettori un impegno ora più profondo, vigilando sull’operato dell’amministrazione nell’interesse della città”.

Rimpasto di Giunta, Marra da revisore dei conti a vicesindaco

altPaolo Marra ha lasciato l’incarico di presidente del Collegio dei Revisori dei Conti ed è il nuovo vicesindaco con deleghe assessorili a Finanze, Programmazione e Bilancio, Personale, Contenzioso, Servizi Demografici e Contratti.
“Con lo stesso atto – si legge in una nota del Comune – il sindaco, Mimmo Gatti, ha provveduto a rivisitare parzialmente il conferimento di alcune deleghe assessorili”.
In particolare a Roberta Chionno vengono assegnate le deleghe alle Attività Produttive, Sport e Cimitero; all’assessore Vito Signorile le deleghe di Ambiente, Qualità della Vita e Verde. Gli assessori Leonardo Bozzi, Elena Di Ronzo e Carmine Viola conservano le deleghe precedentemente assegnate.
“Con questa ridefinizione – ha dichiarato Gatti – si è inteso dare nuova linfa all’Amministrazione comunale, individuando nella persona del vicesindaco una figura di alte capacità professionali. Nel giro di qualche giorno si provvederà alla nomina dell’assessore alle Politiche sociali e del lavoro e Sanità. Così come operato per Marra si procederà ad individuare l’altra figura assessorile guardando oltre la stretta appartenenza partitica e considerando la passione politica e la competenza”.

Politica modugnese nel caos: spaccato anche il partito d’opposizione

altPolitica modugnese nel caos. Ormai le dimissioni, nella nostra Modugno, sono l’unico modo che i politici conoscono per comunicare tra loro, esprimere il proprio disagio. E se il Pd e l’Udc sembra che vivano una fase di discreta difficoltà, anche l’opposizione ha i suoi problemi. In otto hanno lasciato i Moderati e Popolari. “Il segretario Vito Romano, il presidente Saverio Maurelli, ed il gruppo fondatore del movimento di Moderati e Popolari di Modugno (gli ex consiglieri Fabio di Cristo, Giuseppe Pascazio e Giuseppe Lacalamita con l’ex assessore Antonello Corriero, e ancora Nicola Cecere e Antonio Nigro, ndr) non condividendo già da tempo le linee politiche poste in essere, manifestano il proprio dissenso comunicando la non appartenenza a tale movimento”. E’ quanto scrivono gli 8 dimissionari in una nota. “L’intero gruppo – concludono – oggi è protagonista di una nuova realtà di cittadini pronti a dare un contributo sociale fattivo”.