schermaglie consiliari

palazzo Santa Croce

Ore 18,05: appello – molti gli assenti;
ore 18,10: invito a moderare i toni delle discussioni in aula; solidarietà al consigliere Udc Musy colpito con quattro proiettili da uno sconosciuto;
dalle 18,15 alle 18,16 come richiesto dal consigliere dell’Idv Pino Tedeschi viene osservato in rispettoso silenzio un minuto di raccoglimento per le vittime innocenti del killer antisemita francese e subito dopo, ancora una volta, si accendono gli animi, si alza il tono della voce e iniziano i duelli verbali.

Interrotto varie volte dal presidente Scippa il consigliere Sante Lomoro riesce finalmente a spiegare che lascia l’aula perché si ritiene offeso dal comportamento tenuto dalla maggioranza allorché la stessa “non si è presentata in aula il 15 marzo scorso e così facendo ha fatto saltare il consiglio comunale convocato per quel giorno”. Altre schermaglie verbali del presidente del consiglio con i rappresentanti dell’opposizione che preannunciano il loro allontanamento dall’aula in concomitanza della votazione per la nomina del presidente del collegio dei revisori dei conti.

Al momento della votazione, assente il consigliere Mangialardi e allontanatasi momentaneamente la consigliera Bellino, sono presenti in aula solo i tredici consiglieri di maggioranza, compreso il sindaco, mentre alla successiva votazione per dare immediata esecutività al provvedimento sono presenti solo in dodici, assente anche il consigliere Scelsi, e qualcuno fra le fila degli spettatori fa notare che se la votazione si fosse svolta in prima convocazione la maggioranza non avrebbe avuto i voti necessari.

Con il rientro in aula dei consiglieri di opposizione è stato possibile discutere sugli altri punti in esame. Alle dispute fra i consiglieri e il presidente Scippa si è aggiunta una schermaglia fatta di sciabolate di principio e colpi di fioretto di diritto fra i duellanti Enzo Romito e la dott.ssa Maria Oreste segretario/a generale del comune. Oggetto del contendere il mancato invio alla procura regionale della corte dei conti del fascicolo relativo ad un debito fuori bilancio del comune. La segretaria generale del comune ha affermato che tale invio non è stato effettuato in quanto non è sufficiente che la richiesta venga formulata in aula da un singolo consigliere ma è necessario che sia l’intero consiglio comunale ad esprimere tale volontà.

Il consigliere Romito, in punta di principio, chiedeva come mai solo in data odierna venisse comunicata, fra l’altro solo verbalmente, tale motivazione e non ricevendo alcuna risposta dalla dott.ssa Oreste si rivolgeva al sindaco chiedendone l’intervento. Si giungeva alla decisione di sospendere il consiglio comunale per stilare un documento da sottoporre alla votazione del consiglio stesso per deliberare sull’invio o meno dell’intero fascicolo alla procura regionale della corte dei conti per l’accertamento dell’eventuale danno economico derivante dagli aumenti del canone di raccolta e smaltimento dei rifiuti deliberati negli anni scorsi e portati come debito fuori bilancio.

Approvato all’unanimità l’invio del fascicolo e la richiesta dell’Udc avanzata dal consigliere Marcello Valerio di anticipazione di alcuni punti all’Odg è iniziata, con la limitazione temporale di un’ora, la discussione sulle interrogazioni indirizzate alla maggioranza. Relatori i consiglieri Sergio Cavallo e Antonello Maurelli dei moderati e popolari; il primo chiedeva subito alla dott.ssa Elena Di Ronzo assessore con delega alla pubblica istruzione quali accertamenti fossero stati compiuti in merito alla diffida presentata da alcune ditte di trasporto che hanno denunciato alcune irregolarità nell’affidamento del servizio di trasporto degli alunni. La risposta fornita dalla dott.ssa Di Ronzo “al momento non ci sono risposte da dare perché la diffida è giunta solo lunedì 19 e ci sono ancora da fare le necessarie verifiche tecniche dopo le quali saranno adottati i provvedimenti del caso”  non ha soddisfatto a pieno il capogruppo dei Mep in consiglio e ciò ha creato i presupposti per un’ulteriore incrocio dei ferri verbali fra le varie componenti del consiglio comunale.

Il consigliere Maurelli quindi con puntigliosa elencazione rivolgeva “solo ai consiglieri della maggioranza e non al sindaco o al presidente Scippa e nemmeno agli assessori dai quali non era mai giunta alcuna risposta agli stessi interrogativi”  l’invito a rispondere ad alcune questioni di pubblico interesse fra le quali suscitava la generale ilarità il quesito concernente la misteriosa scomparsa dalle aiuole dei giardini pubblici dei pali di sostegno e dei cartelli metallici sui quali si invitavano “i proprietari degli animali che sporcano di provvedere alla pulizia dei luoghi”.

Ritornata ad essere seria l’assemblea ha discusso sulla necessità del completamento degli organi istituzionali da realizzare con la nomina dei componenti delle commissioni consiliari. Su posizioni diametralmente opposte ancora una volta il presidente del consiglio Scippa e il capogruppo Mep Sergio Cavallo; il primo perorava la conclusione definitiva dell’iter relativo alle nomine come richiesto anche dal regolamento comunale; il secondo asseriva, mentre sempre più consiglieri – esausti – abbandonavano l’aula, che le commissioni consiliari oltre ad essere inutili in quanto poco rappresentative delle volontà dell’intero consiglio comunale rappresentano uno sperpero di denaro pubblico e che in tempi di crisi economica come quelli attuali risparmiare i gettoni di presenza dei consiglieri è un dovere verso la città.
Ore 23,15 – buonanotte a tutti.

Aggressione verbale a Scippa, Mastromarco (MeP): "Ho solo espresso il mio pensiero"

Michele Mastromarco (MeP)

Michele Mastromarco (MeP)

Sulla “aggressione verbale” subita dal presidente del Consiglio comunale, Tonio Scippa, da parte di un consigliere, dice la sua Michele Mastromarco, protagonista dell’episodio.

 

Consigliere Mastromarco ci può spiegare la sua versione dei fatti su tale “aggressione verbale”?

“Si. In realtà devo partire da più indietro, ossia dal 15 marzo, giorno della conferenza dei capigruppo.”

Ci spieghi allora cosa è successo in quella occasione.

“In quella occasione non c’era stata alcuna avvisaglia di una possibile mancanza del numero legale in consiglio per il 16. Alla fine della conferenza dei capigruppo il presidente Scippa specificò che avrebbe voluto anticipare gli ultimi tre punti all’ordine del giorno e posticipare al 21 marzo i primi tre punti. Finita tale seduta ho successivamente appreso da alcuni cittadini che il consiglio comunale non si sarebbe più tenuto e laloro fonte sarebbe stata un consigliere del Partito Democratico.”

Arriviamo dunque all’episodio “incriminato”.

“Il 16 marzo poi, dopo la prima chiamata, ho avuto modo di chiedere a Scippa il perché di tale mancanza della maggioranza e lui mi ha risposto di non saperlo. Allora l’ho incalzato chiedendogli se i rinvii li decidono nelle sedi di partito e perché i cittadini lo sapevano prima dei consiglieri. Egli  mi ha fatto ancora capire di non saperne nulla. Non c’era stata alcuna motivazione ufficiale di tale mancanza della maggioranza. Se non le sa Scippa le motivazioni dell’assenza chi le dovrebbe sapere? E’ stata una grande mancanza di rispetto verso tutti noi essere stati avvisati solo poche ore prima del consiglio. In più ero molto deluso dal fatto che al punto 5 “interrogazione ed interpellanze” c’erano da discutere i problemi che vivono quotidianamente i cittadini. Allorchè poi ho espresso solo un mio pensiero.”

E cioe’?

“Dinanzi a tanta superficialità, con l’ennesima assenza ”ingiustificata”, ho detto a Scippa che sarebbe auspicabile che la magistratura faccia piena luce sulle nubi che attanagliano parte del consiglio comunale. Queste vi sembrano “aggressioni verbali”? A mio giudizio questa è libertà di espressione che non si può negare a nessuno. In più poi eravamo all’esterno del consiglio ed in pochi presenti. A tali parole incomprensibilmente egli è andato via, rimanendo quindi solo noi consiglieri dei Mep e non ha effettuato più neanche la seconda chiamata prevista per le 19.”

Cavallo a Scippa: "La sua maggioranza preferisce dedicarsi ad altro"

 

Sergio Cavallo, capogruppo MeP Modugno

Sergio Cavallo, capogruppo MeP Modugno

Dal capogruppo dei “Moderati e Popolari” di Modugno, Sergio Cavallo ,riceviamo e pubblichiamo la seguente nota:

Prestigiosissimo Presidente del Consiglio comunale di Modugno, nella sua nota del 20 marzo u.s. non fa altro che confermare quanto esplicitato dal sottoscritto nelle ripetute dichiarazione rese, ovvero: lei, per il ruolo istituzionale che riveste e nel rispetto di tale ruolo, HA IL DOVERE di convocare i Consigli comunali purché gli stessi si celebrino, anche quando la sua stessa maggioranza non è pronta ad affrontare alcuni punti all’ordine del giorno, tenuto conto che, nel caso di specie, vi erano altri argomenti iscritti che potevano essere regolarmente discussi.
E’ facile trincerarsi dietro il ruolo super partes del Presidente del Consiglio evitando, così, spiegazioni e motivazioni, a lei ben note, circa l’atteggiamento assunto dalla maggioranza di disertare il Consiglio comunale, in virtù del fatto che lei stesso fa parte di tale maggioranza.
La circostanza che il giorno 15 Marzo u.s. (ovvero il giorno precedente al consiglio), nell’ulteriore conferenza dei capigruppo da lei sì convocata, ma non anche allargata a tutti i consiglieri (dov’è il coinvolgimento????), lei stesso non fosse certo della presenza della maggioranza per il Consiglio comunale del giorno successivo, e la circostanza che il 16 Marzo u.s. alle ore 12.30 l’ufficio di presidenza comunicava ai capigruppo l’assenza della maggioranza dallo stesso Consiglio, NON RAPPRESENTA UN’ATTENUANTE e MEN CHE MENO ESULA la maggioranza dalla RESPONSABILITA’ di una completa paralisi dell’attività amministrativa.
Mi spiace doverle evidenziare che le assenza della sua maggioranza dai Consigli comunali (tenuto conto che non è la prima volta che accade), che lei stesso ha convocato certo non depongono a vostro favore e ancor più non depone a vostro favore questa necessità impellente di nominare le commissioni permanenti, non solo per il notevole risparmio, circa € 11.000, che l’assenza delle stesse ha determinato per le casse comunali, ma ancor più perché, la trattazione dei provvedimenti attraverso costruttivi tavoli di lavoro, senza gettone di presenza, o all’interno dello stesso Consiglio comunale, permetterebbe a tutti i consiglieri di apportare il proprio contributo.
E’ chiaro che, se la SUA maggioranza preferisce dedicarsi ad altro, disertando le sedute Consigliari, piuttosto che affrontare le numerosissime problematiche cittadine, il sottoscritto, non solo quale capogruppo del maggior partito di opposizione, non solo quale consigliere comunale, ma soprattutto quale CITTADINO MODUGNESE, con la responsabilità che lo contraddistingue e che non gli consente di tacere su tali vicissitudini, non può che continuare ad URLARE IL PROPRIO SDEGNO.
Cordialmente
Sergio Cavallo

Consiglio comunale: Scippa risponde a Cavallo (MeP)

Antonio Scippa - presidente del Consiglio Comunale

Antonio Scippa – presidente del Consiglio Comunale

Dal presidente del Consiglio comunale di Modugno, Tonio Scippa, riceviamo e pubblichiamo la seguente nota:

Leggo l’articolo sul vostro portale, e ritengo doverose alcune precisazioni circa il pensiero espresso dal capogruppo dei “Moderati e Popolari”;

quanto affermato dal capogruppo, risponde più o meno a verità, fatto salvo alcuni aspetti, a mio avviso non trascurabili:

–          In quanto Presidente del Consiglio, ho deciso di partecipare all’appello, semplicemente per il rispetto del ruolo e delle Istituzioni, pur appartenendo alla maggioranza, ho assunto un ruolo super partes. Il rispetto di tale ruolo e dell’intero consiglio comunale, mi impone di svolgere regolarmente il compito, pur consapevole delle reazioni che potrebbero esserci;

–          Non spetta al presidente del consiglio, dare spiegazioni circa l’atteggiamento della maggioranza; non è certo il presidente ad avere tale dovere, ma, come sempre accaduto, il sindaco o chi per lui fornirà le motivazioni;

–          Come giustamente il capogruppo dei MeP fa rilevare ho provveduto ad effettuare, come consuetudine e prassi, conferenza dei capigruppo propedeutica alla convocazione del consiglio, in tale conferenza sono stati stabiliti i punti da trattare in consiglio comunale insieme alle date di prima e seconda convocazione. È opportuno precisare che il regolamento del consiglio comunale, da facoltà di prevedere “seconde convocazioni”, al fine di concludere l’iter procedurale in seno al consiglio comunale.

–          Alla vigilia del consiglio comunale, giovedì 15/03, fu da me convocata una ulteriore conferenza dei capigruppo allargata a tutti i consiglieri, per dare l’opportunità all’assessore all’ambiente dott. Di Ciaula di relazionare sullo stato del “centro raccolta rifiuti”. Alla fine della conferenza fui proprio io a comunicare che in quel momento non riuscivo a dare certezze della presenza della maggioranza per il regolare svolgimento del consiglio comunale del giorno successivo, e che mi sarei preoccupato, appena avuta notizia di avvisare tutti. Infatti alle 12 del 16/03 tutti i capigruppo furono informati dall’ufficio di presidenza, che vi sarebbe stata l’assenza della maggioranza.

–          Al margine di quella conferenza, si ebbe altresì modo di affrontare anche il problema delle commissioni consiliari permanenti, e forse per la prima volta avvertivo nelle parole del capogruppo dei MeP la possibilità di chiudere definitivamente un argomento fondamentale che andava definito già da tempo.

–          Realizzare le Commissioni Consiliari Permanenti, non è una volontà che viene lasciata ai consiglieri comunali, piuttosto, un dovere per il completamento dell’intero quadro istituzionale. Come certamente tutti i consiglieri comunali sanno, le commissioni, non a caso definite “permanenti”, sono un organo istituzionale previsto dalla legge e pertanto non sono facoltative. Inoltre non condivido assolutamente il pensiero, secondo cui “le commissioni non servono a nulla”, tutt’altro, le commissioni, sono necessarie per il coinvolgimento di tutti i consiglieri comunali, per una maggior trasparenza e per snellire i lavori del consiglio comunale. Infatti gli argomenti approdano comunque in consiglio, ma arrivano con alle spalle un lavoro di studio effettuato dalle commissioni di pertinenza, che oltre a migliorarlo, ne rendono la discussione in consiglio comunale più semplice. Poiché si presuppone che i 5 consiglieri componenti delle commissioni, relazionino ai propri gruppi di appartenenza, piuttosto che affrontare ed approfondire tutto in consiglio. Ultimo ma non per importanza, non fare le commissioni, ma discutere tutto in consiglio, dubito faccia risparmiare del danaro all’ente, in quanto fare poi numerosi consigli fiume comporta un costo assai più elevato. Infine per una parte dell’opposizione che lamenta il mancato coinvolgimento, mi chiedo quale strumento migliore delle commissioni consiliari ossia coinvolgere se stessi?

Voglio sperare che le dichiarazioni rilasciate dopo il consiglio comunale andato deserto, siano solamente frutto di rammarico e delusione, e che il capogruppo del maggior partito di opposizione, responsabilmente riveda le sue posizioni e dia l’opportunità a tutto il consiglio comunale e soprattutto alla città intera, di completare l’intero quadro istituzionale e procedere secondo i dettami del nostro statuto e regolamento.

In quanto al mio comportamento ritengo superfluo rimarcare che la mia presenza, forse a lui non gradita, è legata al prestigioso ruolo che ricopro,e che farò ogni sforzo possibile affinché sia sempre salvaguardato e rispettato, non certo per me, ma esclusivamente per il bene delle istituzioni in cui ho sempre creduto e continuo a credere.

Concludo con un piccolo appunto al giornalista che scrive l’articolo, il quale, con minuziosa premura, cita tutto quanto accaduto, dà giustamente spazio alle dichiarazioni dei presenti, ma poi dimentica primo di chiedere al Presidente del Consiglio una dichiarazione,e secondo di citare l’aggressione verbale fatta ai danni del “Presidente del Consiglio” da parte di un consigliere comunale, avvenuta sotto gli occhi di tutti ma conoscendo chi ha scritto l’articolo si tratterà sicuramente di una “semplice svista”.

Cordialmente.

Il Presidente del Consiglio del Comune di Modugno

Tonio Scippa

Nomina presidente del Collegio dei Revisori dei conti: la maggioranza diserta il Consiglio

palazzo S. CroceE’ durato poco più di un’ora il Consiglio comunale di venerdì, saltato per mancanza del numero legale dell’intera maggioranza. Alle 18, ossia alla prima chiamata, oltre al presidente del Consiglio Scippa erano presenti i quattro consiglieri dei Moderati e Popolari e Lomoro della Lista di centro.

Questi i 6 punti all’ordine del giorno: 1) Delibera di C.C. n. 56 del 14/10/2012. Determinazioni; 2) Approvazione verbali delle sedute precedenti; 3) Elezione del presidente del Collegio dei Revisori dei Conti; 4) Elezione dei componenti delle commissioni consiliari permanenti; 5) Interrogazioni ed interpellanze; 6) Elezione del vice Presidente del Consiglio Comunale (2^ convocazione). Alle 19 circa si è concluso il tutto. Della maggioranza abbiamo incontrato il solo capogruppo del Partito Democratico Fabrizio Cramarossa che era a Palazzo Santa Croce per motivi personali. Non ha voluto rilasciare dichiarazioni, ma ha lasciato intendere il motivo di tale assenza della maggioranza: il sindaco non era pronto sull’elezione del presidente del Collegio dei Revisori dei Conti e sulle commissioni. Si torna in aula il 21 marzo sempre alle 18. A margine del Consiglio “mancato” abbiamo raccolto i commenti del capogruppo dei Moderati e Popolari, Cavallo nonché dei consiglieri MeP Maurelli e Libero.

CAVALLO – Per il Consiglio di oggi (16 marzo per chi legge, ndr) si era già tenuta una conferenza dei capigruppo per decidere l’ordine del giorno. In più anche ieri sera (il 15 marzo, ndr) si era tenuta un’altra conferenza di capigruppo per altri argomenti. Gli esponenti della maggioranza presenti con i capigruppo non ha detto nulla sul far venir meno il numero legale in Consiglio. Oggi non sono venuti e non hanno dato neanche le motivazioni per cui non sono venuti. Al Consiglio della Csipa che andò deserto almeno diedero motivazioni dicendo che non c’era Petraroli. Oggi neanche questo. Su un punto possono essere in disaccordo ma, sugli altri, potevano farlo il Consiglio. Noi dei MeP e Lomoro della Lista di Centro, per far risparmiare soldi all’Ente, non facciamo le commissioni. Facciamo i tavoli di lavoro o discutiamo ogni provvedimento in Consiglio comunale. Facciamo più Consigli comunali, qual è il problema? Avevano stanziato – da giugno 2011 a dicembre 2011 -15mila euro in posta di bilancio per i gettoni di presenza dei consiglieri e ne sono stati spesi 7500 perché non ci sono state le commissioni. Abbiamo fatto risparmiare all’Ente oltre 7500 euro. Non volevo partecipare in solitudine alla conferenza dei capigruppo tenutasi nei giorni scorsi, per questo erano presenti anche tutti i consiglieri Mep per discutere del centro di raccolta con l’assessore Di Ciaula. I problemi nelle commissioni non vengono risolti. Le commissioni non servono a niente. Della maggiorana c’erano solo i capigruppo ieri (15 marzo, ndr). Faccio un esempio: se avessi fatto una domanda a Di Ciaula facendomi portavoce di Vito Libero, l’assessore avrebbe dovuto rispondere a lui e non a me. Ecco perché ho detto a Libero di partecipare alla conferenza dei capigruppo così l’assessore si sarebbe relazionato direttamente con lui. In ogni caso Scippa avrebbe fatto meglio a non venire oggi (16 marzo, ndr) in Consiglio. Tra l’altro non ha dato alcuna motivazione ufficiale di tale assenza. Scippa avrebbe potuto non presentarsi come ha fatto la maggioranza: uno di noi avrebbe potuto fare il presidente e l’appello lo avrebbe fatto Vito Libero come consigliere anziano. Il che, quindi, è ancora più grave. Questa è un’offesa all’intelligenza dei consiglieri e della Città.

 

MAURELLI – Il motivo ufficioso dell’assenza della maggioranza era che oggi (16 marzo, ndr) c’era la nomina del presidente dei Revisori dei conti e non si erano messi d’accordo. E’ una maggioranza sul filo di lana. Il sindaco vuole tutto blindato altrimenti in Consiglio non viene. Noi rappresentiamo la città. D’ora in poi, per ogni singola determina, chiederemo un Consiglio comunale. Annuncio che una delle prossime assise aperta a tutti sarà sulla Global Service.

 

LIBERO – E’ una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini. Questa storia ha già dei precedenti e, qualora qualcuno di noi dovesse scendere per le vie della città e qualche cittadino ci chiedesse perché non si è tenuto il Consiglio, noi non saremmo in grado di dare spiegazioni in merito. Potremmo avere la nostra interpretazione. Ma, in maniera ufficiale, non sappiamo i motivi. L’aggravante è che non ci hanno avvisato ieri (15 marzo, ndr) ma solo oggi (16 marzo, ndr) alle 12:30 che il Consiglio non si sarebbe tenuto”.