MeP: "a Modugno si governa? No, si gioca alle tre carte!"

Ancora una volta il gruppo consigliare dei Moderati e Popolari torna a denunciare alla cittadinanza la criticità governativa di questa amministrazione. “Attualmente – spiegano in un comunicato stampa i consiglieri Sergio Cavallo, Antonello Maurelli, Michele Mastromarco e Vito Libero –  in questo Comune sono presenti solo tre dirigenti, ing. Petraroli, dott.ssa Oreste, dott. Gesmundo, che reggono sette settori. Fin qui nulla di strano, visti i continui tagli fatti dal governo centrale, non si ha la possibilità di nominare e assumere nuovi dirigenti.

Quello che invece è molto strano, è come il sindaco insieme al suo ‘anonimo stato maggiore’ con una indiscutibile abilità dei più famosi campioni del gioco delle tre carte nazionali ed internazionali, riesca a spostare, i tre dirigenti sopraelencati da un settore all’altro senza dare alcuna spiegazione. Per questo il gruppo consiliare dei Moderati e Popolari in nome e per conto dell’intera collettività, queste motivazioni le esige e possibilmente in forma chiara e convincente. Sig. sindaco – chiariscono i MeP – a noi non interessa sapere dove e quando ha imparato il perfezionamento del gioco delle tre carte, quello che invece ci interessa è la motivazione per cui continua a spostare i dirigenti di questo Ente, come fossero delle carte da gioco da un posto all’altro?

Cari concittadini, come in altre circostanze, il gruppo consiliare dei Moderati e Popolari,  con senso di grande responsabilità, anche questa volta proverà a sviscerare tutta questa ipocrisia. Circa un anno fa, il sindaco Gatti, vinceva le Amministrative della nostra Città al ballottaggio con la coalizione del centro-sinistra grazie all’inciucio fatto con l’Udc, o più precisamente con il candidato sindaco dell’Udc, Filippo Bellomo.  Infatti dopo le dimissioni ‘lampo’ di Bellomo, il sindaco dichiarava pubblicamente in Consiglio Comunale che venuta meno la figura di Bellomo, per lui, veniva meno tutta l’Udc e quindi, come suo solito fare, dopo aver usato ogni singolo voto di tutti per vincere, scarica l’intera Udc e la tiene fuori nel rimpasto di Giunta. Conseguentemente all’Udc non resta altro che uscire dalla maggioranza.

Soffermiamoci ora solo ad evidenziare, come il sindaco dal suo insediamento ha dato e sottratto settori ai dirigenti, come fossero delle vere e proprie fiches. Il dirigente del IV settore (Contabilità e Finanze), riceve dal sindaco anche il VI settore ( Servizio socio-assistenziale), il segretario generale  riceve il I settore (Segreteria – AA.GG.)-Personale – Servizi Demografici) e il V settore (Pubblica Istruzione – Cultura – Sport – Turismo), il dirigente del III settore (Lavori pubblici – Verde – Cimitero), riceve il II settore (Urbanistica – Gestione del territorio – Attività produttive – Ambiente) e il VII settore ( polizia municipale – Igiene urbana). Carissimi concittadini, – spiegano i quattro consiglieri dell’opposizione – come si può notare in modo chiaro e nello specifico, una mole di lavoro e responsabilità non indifferente per i nostri tre dirigenti, che con responsabilità e senso del dovere, cercano di svolgere nei migliori dei modi.

Il gruppo consiliare dei Moderati e Popolari viene a conoscenza e mette la cittadinanza a conoscenza, che all’improvviso e senza darne motivazione, il sindaco sempre insieme al suo ‘anonimo stato maggiore’, decide di togliere il I settore al segretario generale per darlo al dirigente del IV settore, e di sottrarre al dirigente del IV settore il VI settore per darlo al dirigente del II- III e VII settore. Situazione attuale: Dott.ssa Oreste, segretario generale e dirigente del V settore; Dott. Gesmundo dirigente del I e IV settore; Ing. Petraroli dirigente del II-III-VI- e VII settore. Immaginate solo per un momento, la difficoltà che voi come cittadini, noi come consiglieri comunali, tutta la Giunta comunale e tutti i dipendenti comunali, ogni giorno prima di risolvere qualsiasi problema della nostra città, si deve documentare  in tempo reale  chi è in quel momento il dirigente preposto. A questo aggiungete anche le difficoltà oggettive che inevitabilmente si incontrano a voler parlare a un dirigente. In tutta questa vicenda ovviamente i consiglieri di maggioranza, continuano a tacere ed accettare questo scempio che più volte abbiamo denunciato definendolo un completo stallo della macchina amministrativa. Consiglieri di maggioranza svegliatevi! Cari concittadini – conclude il gruppo consiliare dei Moderati e Popolari – noi non abbiamo nessuna voglia di assistere a lezioni private del gioco delle tre carte, quindi ancora una volta insieme a tutti voi  si ribella a questa casta che ha deciso di seppellire la nostra città!”.

 

Il presente e il futuro ambientale di Modugno raccontato dall’assessore Di Ciaula

Agostino Di Ciaula

Agostino Di Ciaula

Bilancio del primo mese e mezzo di lavoro dell’assessore all’Ambiente Agostino Di Ciaula. Ultimamente è al centro di una polemica innescata dai Verdi di Modugno e dall’associazione Italia Giusta Secondo Costituzione sulla presenza di amianto nella cementeria della Italcementi. Tra cose fatte e proposte da attuare l’assessore ci delinea un quadro in cui c’è molto da fare per la collettività di Modugno e per il “bene comune” in generale.

DOMANDA – I primi interventi da assessore
RISPOSTA – Partiamo dalla faccenda delle discariche abusive. Trentamila metri quadri in cui c’era di tutto: dall’amianto ai prodotti chimici. Su suggerimento di Armenise di “Azione e Tradizione” abbiamo effettuato un sopralluogo: dopo aver redatto un dettagliato rapporto, abbiamo richiesto la bonifica dell’area e inviato comunicazione alla Procura della Repubblica. Il primo risultato importante è rappresentato dall’istituzione della Consulta per l’ambiente, strumento fondamentale di partecipazione sulle tematiche ambientali. E’ un’interfaccia fra l’Amministrazione e la società civile, che sopravviverà anche nelle prossime Amministrazioni. Sarà uno strumento importante nelle mani dell’Amministrazione e della società civile. Essa potrà proporre deliberazioni in Consiglio comunale, l’organismo offrirà enormi strumenti di sviluppo.

 

D. – Continua l’impegno in tema di rifiuti.
R. – Da una adeguata strategia dipenderà buona parte dello sviluppo di Modugno. Fino ad ora il 15% di raccolta differenziata è una vergogna da cancellare. L’Amministrazione ha aderito con delibera di Consiglio comunale alla strategia “Rifiuti zero 2020” che, da un lato prevede la riduzione dei rifiuti, dall’altro la raccolta differenziata spinta porta a porta su tutto il territorio. E’ una strategia fatta di step. Piccoli passi li ho già ottenuti. Abbiamo utilizzato fondi provinciali per avviare a Modugno misure di riduzione della produzione dei rifiuti: erogatori di acqua pubblica nelle scuole (stop alle bottiglie di plastica), eco-shoppers a tutte le famiglie (contenitori di materiale biodegradabile per evitare il consumo di buste per la spesa), campagne informative, potenziamento della comunicazione informatica negli uffici comunali per ridurre drasticamente l’utilizzo di carta e toner. Sono misure che vanno nel senso verso la riduzione dei rifiuti.

D. – Nei giorni scorsi la Giunta comunale ha dato il via libera all’istituzione dell’Osservatorio Rifiuti Zero.
R. – Un tappa  fondamentale verso l’obiettivo “Rifiuti Zero” recentemente assunto dall’Amministrazione comunale. L’Osservatorio monitorerà costantemente in continuo il percorso verso Rifiuti Zero, indicando criticità e soluzioni per renderlo verificabile, partecipato e costantemente in grado di aggiornarsi.

D. – Chi ne farà parte?
R. – A titolo gratuito, il sindaco o un suo delegato (con funzioni di presidente), un componente designato dall’azienda di raccolta rifiuti operativa sul territorio comunale, due consiglieri comunali della Commissione consiliare permanente sull’Ambiente (uno di maggioranza e uno di opposizione), un componente della Consulta per l’ambiente, un rappresentante delle associazioni di categoria del settore dell’agricoltura, uno delle associazioni di categoria del settore del commercio, uno delle associazioni di categoria del settore dell’artigianato, uno delle aziende della Gdo (grande distribuzione organizzata) presenti sul territorio comunale, due rappresentanti del mondo della scuola (uno per le scuole primarie ed uno per le scuole secondarie). L’ingresso di ulteriori membri potrà essere consentito su proposta dello  stesso Osservatorio.

D. – Prossimo passo sarà l’apertura del centro comunale di raccolta, riparazione e riuso.
R. – E’ imminente è la creazione di un centro inizialmente nato come Ccr (centro comunale di raccolta) dove i cittadini avrebbero potuto conferire ciò che non si smaltiva nel cassonetto. Ho proposto una modifica al progetto: da Ccr a centro comunale di raccolta, riparazione e riuso. Nel senso che, accanto all’area destinata alla raccolta di questo tipo di  materiali, sarà affiancata un’altra area in cui saranno presenti 2 laboratori artigianali. Questi oggetti verranno rimessi in circolazione e verranno dati a chi ne ha bisogno. Si darà nuova vita a ciò che è a fine vita. Questa modifica non solo è stata approvata, ma sarà estesa ad altre Ato, ad esempio quello di Foggia.

D. – Siete già al lavoro per la nuova raccolta rifiuti?
R. – Ad agosto scadrà il contratto con la Scarl, un’esperienza disastrosa. Adesso è il momento di scrivere le nuove regole ferree che dovranno prevedere una raccolta porta a porta estesa su tutto il territorio. Questo ci garantirà di raggiungere percentuali di differenziata degni di nota nel giro di pochi mesi. E’ già successo che in 6-8 mesi si siano raggiunte percentuali del 60%. Ho proposto un impianto di compostaggio a servizio intercomunale perché la raccolta e il conferimento dell’umido dovrebbero essere messi in impianti di compostaggio. Noi, però, non abbiamo impianti di compostaggio pubblici, quello della Tersan, infatti, è privato. Metteremmo insieme 4-5 comuni limitrofi: così l’impianto sarebbe di grande vantaggio con considerevoli risparmi per ogni comune per il conferimento dell’umido.

D. Qual è il futuro delle centraline per il monitoraggio dell’aria?
R. – La Regione Puglia vuole razionalizzare la rete delle centraline per il monitoraggio della qualità dell’aria su tutto il territorio regionale. Praticamente saranno tutte dimezzate. Per Modugno volevano lasciare solo una centralina, la En 02 vicino alla centrale Sorgenia. In sede di conferenza di servizi ho presentato osservazioni scientifiche accolte da Regione e Arpa: ci hanno concesso 3 centraline e il monitoraggio di metalli pesanti. Non era mai stata fatta una ricognizione di metalli pesanti. Le tre centraline della rete regionale saranno in Viale Magna Grecia, al Quartiere Cecilia e la En02. Poi i risultati della rete Sorgenia, centraline create per monitorare la centrale, verranno pubblicati in maniera leggibile da tutti sul portale ambientale del Comune di Modugno.

D. – L’annoso problema cementeria.
R. – Non capisco perché la cosa si sia trasformata in un attacco sul piano personale. La storia è iniziata all’inizio degli anni ‘90, sono circa 13 anni di carte. Intanto il rapporto tra Italcementi e Comune di Modugno è sempre stato conflittuale. Ci sono stati ben tre ricorsi al Tar da parte di Italcementi contro il Comune che, nel corso di questi anni, ha mosso una serie di obiezioni di natura legale. L’ultimo di questi ricorsi: una contestazione che il Comune ha fatto sul Piano di caratterizzazione dell’area. Ricorso discusso al Tar il 5 aprile scorso e aspettiamo la sentenza. Il Comune ha sempre contestato e vigilato su aspetti poco chiari di questa vicenda. Per quanto concerne l’amianto nell’area sono stati effettuati più sopralluoghi: hanno sempre certificato notevoli quantità di amianto. L’ultimo è del luglio 2005 con un rapporto di Arpa Puglia che certificava la presenza di amianto. Successivamente Italcementi ha avviato procedure volte alla rimozione dell’amianto negli stabili che poi ha demolito. Procedura seguita da Asl e Spesal che, nel 2007, con 4 certificati di “restituibilità degli ambienti” dichiaravano che negli stabili – tuttora in corso di demolizione -, non vi era più amianto. Dal 2007 in poi non risultano più sopralluoghi né dell’Arpa, né dei Noe, né dell’Asl. Per questo alcuni giorni dopo la nomina di assessore
ho inviato formale richiesta ad Arpa e Noe per un sopralluogo. L’obiettivo: sapere se ad oggi c’è amianto o meno.
D. – Ha ricevuto riscontri?
R. – Arpa e Noe hanno comunicato di aver fatto un sopralluogo circa tre settimane fa. Hanno messo a disposizione i risultati alla magistratura. È in corso un procedimento penale. Il Comune di Modugno ha sollecitato la trasmissione dei risultati del sopralluogo nel caso in cui si debba prendere provvedimenti urgenti a tutela della sicurezza per i residenti. Non ci hanno ancora risposto e proprio nei giorni scorsi ho interessato gli uffici legali per un ulteriore sollecito dichiarandoci parte lesa in questo procedimento penale per avere accesso agli atti. Quando il magistrato è stato coinvolto come con Eco Energia ha emesso avvisi di garanzia poi trasformati in rinvii a giudizio. Il fatto che un magistrato si stia interessando alla vicenda è garanzia di legalità e di tutela della salute pubblica. Appena l’Arpa e il Noe ci comunicheranno i risultati saranno immediatamente resi pubblici.

D. – Ha lavorato anche su un’altra strada. Quale?
R. – La domanda alla quale è necessario rispondere è capire se a Modugno ci sono stati casi di mesotelioma pleurico e se qualcuno di questi casi possa essere causato dall’esposizione ambientale. Ho avviato una raccolta di dati epidemiologici dal registro regionale per i mesoteliomi e sto analizzando i dati. E’ necessario non abbassare la guardia su cosa succede sul monitoraggio degli inquinanti e a livello ambientale. Mi auguro di poter seguire i vari filoni di lavoro, di riuscire ad avere risultati a medio e lungo termine e che possa rimanere la collaborazione tra società civile ed amministrazione.

Degrado, personale comunale e cooperative sociali, MeP: “La maggioranza continua a tacere”

“I consiglieri di maggioranza tacciono in Consiglio comunale”. Così il gruppo consiliare dei Moderati e Popolari  denuncia nuovamente quella che definiscono “l’arroganza che la maggioranza continua a mantenere in sede di adunanza comunale  dinanzi alle difficili problematiche che ogni giorno attanagliano la nostra Città”. Sergio Cavallo, Antonello Maurelli, Michele Mastromarco e Vito Libero fanno riferimento ad uno specifico  punto all’ordine del giorno del Consiglio comunale del 21 marzo scorso: interrogazioni e interpellanze. “Un confronto fortemente ricercato dal gruppo consiliare dei Moderati e Popolari che –  spiegano in una nota -, con grande senso di responsabilità, si fa costantemente portavoce dei quesiti dei cittadini, che vogliono ed esigono risposte e soprattutto soluzioni. Ecco tre degli interrogativi posti dai consiglieri dei MeP alla maggioranza:

1- l’invito a rispondere sul perché  la nostra città, giorno dopo giorno, risulta essere sempre più sporca e degradata, nonostante ogni anno escano dalle casse comunali circa 5 milioni di euro per assicurarne il decoro e l’igiene, affidato alla ditta Modugno Scarl.

2- l’invito a spiegare le motivazioni per cui questa amministrazione, che in diverse occasioni, (per voce dello stesso sindaco), lamenta la carenza di personale nei vari settori comunali, non riesca ad impiegare proficuamente risorse umane che già possiede a pieno titolo. Il riferimento è alle 9 dipendenti comunali categoria C., impiegate  per garantire il servizio di asilo nido che quest’anno non è ancora partito, le quali sono state letteralmente parcheggiate dallo scorso settembre a tutt’oggi.

3- l’invito a chiarire il perché solo alcune cooperative sociali, associazioni e scuole di ballo usufruiscono di strutture del Comune  a titolo di comodato d’uso gratuito, (tanto per fare qualche esempio, la  cooperativa sociale Spazi Nuovi, le associazioni I sempre verdi, Lega Ambiente, ma ce ne sono  diverse),  mentre tutte le altre,  magari non sono vicine a questa Amministrazione, devono normalmente pagare il canone di affitto e le relative utenze.

Per i MeP “nel silenzio dell’Amministrazione e in assenza di giustificazioni, questa situazione è chiaramente un caso di clientelismo, uno scambio di voti. Questa è la sintesi di alcune perplessità che il gruppo, per nome e per conto di ogni singolo cittadino modugnese, ha esposto ed  evidenziato nel Consiglio comunale del 21 marzo scorso ai consiglieri di maggioranza che, in maniera scellerata, hanno deciso di tacere. Cari concittadini, non sappiamo se e quando arriveranno queste risposte, ciò che è certo – concludono i quattro consiglieri della minoranza  – è che il gruppo dei Moderati e Popolari continuerà con impegno, pazienza e dedizione a contrastare questa omertà”.

Altre divisioni fra i Moderati e Popolari

palo del colle

Palo del Colle

COMUNICATO  STAMPA relativo all’avvenuta divisione interna del movimento politico “Moderati e Popolari” di Palo del Colle .
In attesa di un positivo riscontro, Vi porgiamo cordiali saluti.
Palo del Colle, 23/03/2012
Francesco Liantonio
Paolo Franchini
Rocco Pace
Matilde Attolico

Già da mesi erano emerse diverse difficoltà da parte dei “Moderati e Popolari” nella capacità di attuare le linee politico-programmatiche a livello locale e garantire un rilancio del movimento a carattere organizzativo.
A seguito di ciò, si è verificata una divisione “insanabile” interna nell’assemblea  del 9 marzo c.m. di iscritti e simpatizzanti “MeP”, in merito al metodo adottato “poco democratico” per l’indicazione e l’elezione del Segretario Politico con la scarsa osservanza delle regole statutarie e la mancanza di proposte concrete per la risoluzione delle varie problematiche che riguardano il nostro Paese.
I signori Francesco Liantonio, Paolo Franchini, Rocco Pace (già dissidente da giugno 2011), Matilde Attolico comunicano ufficialmente la “fuoriuscita” dal movimento, assumendo una posizione critica sull’attività svolta sino ad oggi dai “MeP”.
Le ultime “fibrillazioni”  politico – amministrative accadute al Comune di Palo del Colle che hanno visto come protagonisti i “Mep” e le decisioni politiche  adottate da alcuni esponenti locali dello stesso movimento, senza un confronto serio e condiviso, confermano le motivazioni che hanno determinato tale “scissione”.
Il neo – gruppo intende contribuire alla vita politica locale mediante idee e proposte nuove per il bene comune e nell’interesse della collettività palese.