Modugno al voto

Gentile signor Michele,

sollecitati dal suo commento relativo all’articolo “Modugno al voto”, che dimostra ancora una volta l’alto livello di attenzione che i lettori di Bari Sud Ovest rivolgono alle notizie che pubblichiamo, siamo contenti di cogliere l’occasione per fornire ai lettori maggiori informazioni relative alla data fissata per le elezioni amministrative della prossima primavera nella nostra città. Per norma deontologica dei propri redattori BSO pubblica da sempre solo notizie verificate preliminarmente e commenti personali di cui si assumono la responsabilità firmandoli.
Per assicurarsi della data delle votazioni la nostra Grazia Tricarico si è basata su quanto scritto nel decreto del Presidente della Repubblica (scioglimento consiglio comunale Modugno) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e consultabile collegandosi a http://www.gazzettaufficiale.biz/atti/2013/20130009/13A00146.htm che di seguito riportiamo e ha approfondito l’argomento esaminando il comma 4 dell’art. 141 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 del Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali consultabile al http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/00267dl.htm (anche questo riportato di seguito) che recita: “Il rinnovo del consiglio nelle ipotesi di scioglimento deve coincidere con il primo turno elettorale utile previsto dalla legge”.
Ad esclusione quindi dei comuni posti in amministrazione straordinaria per gravi infiltrazioni della criminalità organizzata ai sensi dell’art.143 dello stesso decreto (e non è il caso di Modugno, per fortuna) nei comuni commissariati come il nostro, le elezioni si svolgeranno nella data comunicata dal ministro Cancellieri e  indicata da BSO.

 

Gazzetta n. 9 del 11 gennaio 2013
PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA
DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 27 dicembre 2012
Scioglimento del consiglio comunale di Modugno e nomina del commissario straordinario.

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
Considerato che nelle consultazioni elettorali del 15 e 16 maggio 2011 sono stati rinnovati gli organi elettivi del comune di Modugno (Bari);
Viste le dimissioni rassegnate, con atti separati contemporaneamente acquisiti al protocollo dell’ente, da venti consiglieri su ventiquattro assegnati al comune, a seguito delle quali non puo’ essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi;
Ritenuto, pertanto, che ricorrano gli estremi per far luogo allo scioglimento della suddetta rappresentanza;
Visto l’art. 141, comma l, lett. b), n. 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
Sulla proposta del Ministro dell’interno, la cui relazione e’ allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante;

Decreta:
Art. 1
Il consiglio comunale di Modugno (Bari) e’ sciolto.

Allegato

Al Presidente della Repubblica

Nel consiglio comunale di Modugno (Bari), rinnovato nelle consultazioni elettorali del 15 e 16 maggio 2011 e composto dal sindaco e da ventiquattro consiglieri, si e’ venuta a determinare una grave situazione di crisi a causa delle dimissioni rassegnate da venti componenti del corpo consiliare.
Le citate dimissioni, presentate personalmente da oltre la metà dei consiglieri, con atti separati contemporaneamente acquisiti al protocollo dell’ente in data 30 novembre 2012, hanno determinato l’ipotesi dissolutoria dell’organo elettivo disciplinata dall’art. 141, comma 1, lettera b), n. 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Pertanto, il prefetto di Bari ha proposto lo scioglimento del consiglio comunale sopracitato disponendone, nel contempo, con provvedimento del 3 dicembre 2012, la sospensione, con la conseguente nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune.
Considerato che nel suddetto ente non può essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi, essendo venuta meno l’integrità’ strutturale minima del consiglio comunale compatibile con il mantenimento in vita dell’organo, si ritiene che, nella specie, ricorrano gli estremi per far luogo al proposto scioglimento.
Sottopongo, pertanto, alla firma della S.V. l’unito schema di decreto con il quale si provvede allo scioglimento del consiglio comunale di Modugno (Bari) ed alla nomina del commissario per la provvisoria gestione del comune nella persona del dottor Alfonso Magnatta.
Roma, 18 dicembre 2012

Il Ministro dell’interno: Cancellieri

Art. 2

Il dottor Alfonso Magnatta e’ nominato commissario straordinario per la provvisoria gestione del comune suddetto fino all’insediamento degli organi ordinari, a norma di legge.
Al predetto commissario sono conferiti i poteri spettanti al consiglio comunale, alla giunta ed al sindaco.
Dato a Roma, addì 27 dicembre 2012

NAPOLITANO
Cancellieri, Ministro dell’interno

Articolo 141 DL n. 267 del 18 agosto 2000,
Scioglimento e sospensione dei consigli comunali e provinciali

1. I consigli comunali e provinciali vengono sciolti con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell’interno:
a) quando compiano atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge, nonché per gravi motivi di ordine pubblico;
b) quando non possa essere assicurato il normale funzionamento degli organi e dei servizi per le seguenti cause:
1) impedimento permanente, rimozione, decadenza, decesso del sindaco o del presidente della provincia;
2) dimissioni del sindaco o del presidente della provincia;
3) cessazione dalla carica per dimissioni contestuali, ovvero rese anche con atti separati purche’ contemporaneamente presentati al protocollo dell’ente, della metà più uno dei membri assegnati, non computando a tal fine il sindaco o il presidente della provincia;
4) riduzione dell’organo assembleare per impossibilità di surroga alla metà dei componenti del consiglio;
c) quando non sia approvato nei termini il bilancio.

2. Nella ipotesi di cui alla lettera c) del comma 1, trascorso il termine entro il quale il bilancio deve essere approvato senza che sia stato predisposto dalla giunta il relativo schema, l’organo regionale di controllo nomina un commissario affinché lo predisponga d’ufficio per sottoporlo al consiglio. In tal caso e comunque quando il consiglio non abbia approvato nei termini di legge lo schema di bilancio predisposto dalla giunta, l’organo regionale di controllo assegna al consiglio, con lettera notificata ai singoli consiglieri, un termine non superiore a 20 giorni per la sua approvazione, decorso il quale si sostituisce, mediante apposito commissario, all’amministrazione inadempiente. Del provvedimento sostitutivo e’ data comunicazione al prefetto che inizia la procedura per lo scioglimento del consiglio.

3. Nei casi diversi da quelli previsti dal numero 1) della lettera b) del comma 1, con il decreto di scioglimento si provvede alla nomina di un commissario, che esercita le attribuzioni conferitegli con il decreto stesso.

4. Il rinnovo del consiglio nelle ipotesi di scioglimento deve coincidere con il primo turno elettorale utile previsto dalla legge.

5. I consiglieri cessati dalla carica per effetto dello scioglimento continuano ad esercitare, fino alla nomina dei successori, gli incarichi esterni loro eventualmente attribuiti.

6. A
l decreto di scioglimento e’ allegata la relazione del Ministro contenente i motivi del provvedimento; dell’adozione del decreto di scioglimento e’ data immediata comunicazione al Parlamento. Il decreto e’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

7. Iniziata la procedura di cui ai commi precedenti ed in attesa del decreto di scioglimento, il prefetto, per motivi di grave e urgente necessità, può sospendere, per un periodo comunque non superiore a novanta giorni, i consigli comunali e provinciali e nominare un commissario per la provvisoria amministrazione dell’ente.

8. Ove non diversamente previsto dalle leggi regionali le disposizioni di cui al presente articolo si applicano, in quanto compatibili, agli altri enti locali di cui all’articolo 2, comma 1 ed ai consorzi tra enti locali. Il relativo provvedimento di scioglimento degli organi comunque denominati degli enti locali di cui al presente comma e’ disposto con decreto del Ministro dell’interno.

MODUGNO AL VOTO

AMMINISTRATIVE 2013, SI VOTA 26 E 27 MAGGIO 2013 L’Italia si prepara per le ormai imminenti elezioni politiche del 24 e 25 febbraio ma ora sappiamo con certezza anche la data delle amministrative.
Il ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri, ha reso noto che nei giorni 26 e 27 maggio prossimo si voterà per l’elezione diretta dei sindaci e per il rinnovo dei consigli comunali e che l’eventuale turno di ballottaggio si svolgerà domenica 9 e lunedì 10 giugno.
Le amministrative riguarderanno più di 650 comuni italiani tra cui figura il nostro comune di Modugno (è tra i primi comuni della Provincia con popolazione superiore ai 15.000 abitanti che andranno al voto).
In provincia di Bari si voterà anche in altri sette comuni: Acquaviva delle Fonti, Conversano, Corato, Molfetta, Monopoli, Noci e Valenzano; molti di questi comuni sono in amministrazione straordinaria a causa delle dimissioni dell’amministrazione eletta.
Probabilmente Modugno si avvia verso un lungo periodo di campagna elettorale di cui, però, i volti dei protagonisti non sono ancora noti.
La domanda che riguarda i cittadini modugnesi è se questi pochi mesi di commissariamento basteranno a riflettere e apprendere dagli errori compiuti dalla classe dirigente (ma evidentemente anche da parte dell’elettorato) e costruire la nuova su un reale rinnovamento.

Gianvito Armenise candidato alla Camera con Forza Nuova

Gianvito Armenise - candidato per Forza Nuova

Gianvito Armenise – candidato per Forza Nuova

Gianvito Armenise, responsabile del Movimento Politico Cattolico “Azione e Tradizione-Due Sicilie” di Modugno, ha comunicato in una nota apparsa sul proprio profilo facebook di essersi candidato alla Camera dei Deputati nelle elezioni del 24 e 25 febbraio prossimi. Armenise sarà candidato nella Circoscrizione della Puglia con “Forza Nuova”.E’ una novità rilevante, se si pensa ad un nostro concittadino candidato per uno scranno così importante.

Di Armenise e delle sue battaglie abbiamo parlato lungamente in precedenti articoli. Tuttavia è lui stesso a spiegare i motivi di questa scelta.”Forza Nuova- si legge- costituisce, allo stato attuale, l’unica forza politica credibile e, pertanto, degna di fiducia. La crisi economica e finanziaria che l’Europa intera sta attraversando è – a sua volta – figlia di uno sfilacciamento spirituale e morale dei popoli europei. Recuperare il senso della religiosità e della Comunità e dello Stato attraverso la diffusione e la promozione dei valori cristiani e della fede nella Chiesa Cattolica, costituisce un imperativo categorico per la risoluzione di ogni altra problematica nell’ordine materiale. Le dinamiche demografiche e “culturali” imposte dalle centrali mondialiste fanno passare per “conquise civili” vere tragedie esistenziali come i “matrimoni” tra omosessuali, la diffusione della droga libera, l’omicidio-aborto elevato a “dogma di fede” intoccabile ed una “cultura della morte” che prende il sopravvento soprattutto tra i giovani. Ad una società che si sta lentamente ma incessantemente autodistruggendo occorre fornire gli anticorpi e ridestare le energie vitali per invertire la rotta”.

Armenise spiega inoltre che “sul piano della risoluzione dei problemi di ordine economico e finanziario, Forza Nuova ha da sempre abbracciato ed elaborato le teorie (alla prova dei fatti dimostratesi sempre più realistiche) del prof. Auriti sulla “Proprietà Popolare della Moneta”. Infatti, ogni discussione di politica fiscale diventa evanescente ed ipocrita se prima non si restituisce allo Stato il potere-dovere di emettere moneta attraverso il ritorno della Banca d’Italia sotto il controllo pubblico. Occorre applicare l’art. 19. co. 10 della Legge 262/2005 che recita: “(…) è ridefinito l’assetto proprietario della Banca d’Italia, e sono disciplinate le modalità di trasferimento, entro tre anni dalla data di entrata in vigore della presente legge, delle quote di partecipazione al capitale della Banca d’Italia in possesso di soggetti diversi dallo Stato o da altri enti pubblici (…)”.Solo con il ritorno ad una sovranità in campo monetario, lo Stato potrà liberarsi dal cappio dell’usura bancaria e non imporre ai popoli italiani manovre da lacrime e sangue decise nei covi dell’unione sovietica europea. Inoltre, per chi ha ben compreso il pericolo, Forza Nuova è l’unico movimento politico che inserisce sin dalla sua fondazione sotto la protezione dell’Arcangelo Michele, la messa al bando della massoneria e di tutte le conventicole libero- muratorie che, come un cancro, mandano in necrosi il tessuto spirituale e materiale dell’Europa.” La nota si conclude con un accorato appello a tutti gli elettori per una sfida che lui stesso definisce “impossibile”. “Per questo, e per altro ancora, ho quindi deciso di accettare quest’ennesima sfida impossibile per impedire che i popoli italiani debbano scegliere se morire all’ombra di una moschea o di una banca. L’Europa o sarà Cattolica o non sarà”.

Primarie a Modugno

Risultati primarie PD a Modugno
ANTONACCI      71

DE CARO        218

DE NICOLO         5

EMILIANO         49

FUSCO                 2

GIANNINI           12

GINEFRA            69

GRASSI               9

BINETTI             20

CAMPANELLI    30

CAPANO             5

LOFANO             3

MAUGERI         21

SERVODIO      103

VENTRICELLI    14

ZACCARIA      116

NULLE                1

BIANCHE           1

totali Modugno    440

"Modugno città Plurale" indica nella politica le responsabilità della crisi modugnese

Dopo le prese di posizione degli ex consiglieri comunali Maurelli e Mastromarco, delle vicende giudiziarie che hanno colpito Modugno parla l’associazione “Modugno Città Plurale”. In un documento l’associazione “esprime tutta la sua indignazione e il suo sgomento di fronte ai drammatici e pesanti sviluppi dell’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Bari sulla gestione comunale dell’urbanistica e delle attività edilizie, che ha portato all’emissione di 12 provvedimenti di custodia cautelare e di altri 15 avvisi di garanzia a carico di sindaci, consiglieri, dirigenti e tecnici comunali. Le responsabilità individuali di ciascuno dei soggetti coinvolti saranno valutate dalla magistratura nei tempi e nei modi più opportuni. È però opportuno rilevare come da anni la “questione urbanistica” e le distorsioni da questa prodotte nella nostra comunità in ambito ambientale, culturale, sociale ed economico sono al centro dell’attenzione di partiti e società civile e hanno rappresentato il fulcro intorno al quale si sono spesso create e smontate alleanze di governo. L’augurio è che la dimostrazione giudiziaria dell’infiltrazione di illeciti interessi privati nella gestione della cosa pubblica contribuisca nel futuro prossimo a sviluppare anticorpi più efficaci contro questa diffusa patologia del sistema democratico ed a portare serenità e lucidità di giudizio sia nei partiti che nella società civile”. “Città Plurale” punta il dito soprattutto nei confronti delle responsabilità politiche dell’attuale condizione in cui versa Modugno. L’indice è riversato soprattutto sul principale partito di maggioranza del centro-sinistra, ossia il Partito Democratico.

“Va riconosciuto come la politica (e non un singolo partito) non abbia saputo, voluto o potuto evitare il danno amministrativo e di immagine che la nostra città ha subito. Il principale dei partiti di maggioranza, il Partito Democratico, avrebbe dovuto saper evitare candidature potenzialmente “a rischio” non per una persona o per un partito, ma per un’amministrazione e per il futuro di una comunità. Gli strumenti di partecipazione democratica messi in campo (primarie), assolutamente apprezzabili dal punto di vista politico, hanno sofferto di questo pesante e miope errore iniziale, lasciato consapevolmente correre dai livelli provinciali e regionali del partito per probabili fini elettoralistici. Il risultato conseguito, inoltre, ha ottenuto per gli stessi motivi certificazione di validità da parte degli altri partiti della coalizione di centrosinistra, che hanno commesso esattamente gli stessi errori del Partito Democratico. Ai partiti e movimenti di opposizione e alla società civile va riconosciuto il limite di non aver saputo offrire una valida e convincente alternativa politica alle candidature proposte, al di là degli schieramenti”. In conclusione, “Modugno Città Plurale” vuole fare un plauso al lavoro svolto dall’amministrazione Gatti che, a parer loro, ha dato “segnali positivi di cambiamento nell’atteggiamento e nelle iniziative politiche dei partiti di maggioranza, l’utilizzo frequente degli strumenti di trasparenza e di partecipazione, una proficua e fertile gestione di alcuni assessorati e della conduzione complessiva del Consiglio Comunale, che ha visto spesso la condivisione di iniziative da parte di un’opposizione critica ma anche collaborante su temi di interesse generale e utile per il bene comune.
Anche se questa fase è stata di breve durata ed è stata bruscamente interrotta dall’auto scioglimento del Consiglio (quanto mai opportuno e giustificabile dal punto di vista politico) seguito ai provvedimenti giudiziari, rappresenta un valido punto dal quale ripartire”. Il fine ultimo da ricercare, dunque, è sempre il bene comune e l’etica nei partiti che “sono gli unici strumenti che possano evitare il rischio che salti ogni possibilità di adeguata rappresentanza politica degli interessi collettivi”.