Conosciamo meglio Lella Ruccia

la candidata sindaco Pd alle prossime elezioni amministrative comunali.

1) Buongiorno avv. Ruccia. cosa l’ha spinta con coraggio ad intraprendere questo percorso politico, in tale momento storico?

Il dovere come cittadina di dare una vera opportunità di scelta alla cittadinanza che come me non si vedeva rappresentata in nessuna delle proposte degli altri candidati e, soprattutto, per difendere la coerenza di un impegno per la difesa dei principi di solidarietà e partecipazione democratica che ha radici profonde, convinta come sono che per esserci vera democrazia ci deve essere la possibilità di scegliere e di poter dire di no senza timore di dispiacere qualcuno: questa è “liberta” questa è democrazia.

2) Perchè votare Lella Ruccia?
Per dare finalmente una nuova vita alla città che cresce e si emancipa da vecchi e soffocanti sistemi di interessi che hanno isolato la città dalle vicende del resto del mondo e, soprattutto, hanno reso matrigna l’amministrazione a noi cittadini nel tentativo di soffocare il nostro futuro. Ci sono infinite possibilità di realizzare progetti per far vivere la città e dare forza alle singole iniziative che già ci sono nella società civile, che e’ rimasta inascoltata per troppo a lungo. Adesso e’ giunto il momento di riscattarci!

3) Potrebbe essere una donna-mamma-professionista sindaco: una marcia in più, una maggior fiducia generale, un plauso femminile maggiore?
Sono sicura di poterci mettere il cuore per ascoltare e l’impegno al femminile. Noi donne siamo abituate a fare tutto al meglio, se non di più. Grazie anche alle mie capacità professionali potrei assicurare una buona ed efficiente guida della città. Le donne non perdono mai lo sguardo di insieme, uno sguardo che abbraccia e non trascura niente, nemmeno il particolare.

4) Lei si occupa di giustizia, nel privato e nel pubblico, visto il suo mestiere di avvocato e di membro dell’associazione avvocati di Modugno e membro forense: quali, le categorie prioritarie in fatto di interesse e protezione?
Le persone deboli meritano priorità di intervento, d’altronde la tendenza degli ultimi decenni è quella di assicurare tutela alle donne e ai minori, anche e soprattutto nei luoghi più abusati, agli anziani e ai diversamente abili con interventi mirati. Da proteggere, inoltre, sono, soprattutto, le famiglie e le donne che continuano a farsi carico dei bisogni di cura della società, assistendo i propri familiari, i bambini e i nuovi poveri. E’ questa una funzione sociale che deve essere riconosciuta, per spingere anche i giovani a cercare nuove forme di lavoro nelle attività di assistenza alla persona. Le idee ci sono e sono tante.

5) dovendo fare una scaletta, cosa pensa affronterà prima come problema?
Bisognerà prima di tutto liberare delle risorse per l’occupazione, intercettando fondi europei e regionali, progetti per giovani e donne che vogliono intraprendere un’attività nel campo dei servizi culturali e sociali. Il contributo dell’amministrazione potrebbe essere quello di alleviare i costi mettendo a disposizione a rotazione spazi di proprietà comunale, secondo la formula già attuata in altre città del co-working. Poi darei avvio ai provvedimenti già sulla carta (rigenerazione urbana, rifiuti zero) nel campo delle politiche urbanistiche ed ambientali. sempre nell’ottica della riqualificazione.
Istituire il comitato di quartiere e il consigliere aggiunto degli immigrati per essere più vicina ai bisogni di tutta la popolazione senza esclusione di settori e categorie sociali. In ogni caso, prima di tutto cambierei metodo decisionale, condividerei le scelte amministrative utilizzando tutte le forme di partecipazione che sono in essere nello statuto comunale, perfezionandolo con l’adozione del regolamento lasciando sempre spazio per le politiche culturali, svolte secondo una programmazione seria delle attività utilizzando metodi e contenitori come quello ecomuseale che attiene più alla valorizzazione del territorio con forte attrattiva dall’esterno: bisognerà lavorare per far uscire Modugno dall’isolamento culturale ed economico in cui è stata tenuta in questi anni

6) Come non lasciare i servizi sociali all’ultimo posto in graduatoria, circa il finanziamento, vista la cappa del patto di stabilità e le finanze comunali sempre in rosso?
Le politiche sociali sono invece la rete di connessione di tutto l’intervento che intendo fare: ripeto, bisogna intercettare fondi e opportunità per questo sarà necessario concentrare le energie per realizzare programmi di sponsorizzazione tra imprese e territorio per arrivare a una migliore qualità della vita.

7) Come intende potenziare i maggiori canali di sviluppo della città di Modugno, come il terziario, la z.a. , la z.i. e la cultura intesa anche come lavoro?
Scommettendo sulle opportunità dell’area metropolitana attivando un serio confronto con la città di Bari da cui Modugno è inevitabilmente attratta e deve tessere un rapporto di utile collaborazione per sviluppare nuove politiche di intervento e sviluppo e nuovi servizi integrati che producano nuove risorse per settori. C’è la esigenza di metter pace tra territorio e imprese si può creare un perfetto circolo virtuoso tra attività culturali e sociali e imprese che insistono sul territorio per sperimentare nuove forme di sponsorizzazione sempre governate da regole e procedimenti trasparenti.

8) Il tempo libero, al giorno d’oggi è scarso, ma avendone, come lo occuperebbe?
Sono molto legata ai miei figli e alla mia casa e a tutto ciò che mi dà senso di condivisione con amici e parenti, ma amo anche l’arte e approfitto di ogni momento per poter visitare mostre e luoghi d’arte, convita che la bellezza “sorge improvvisa e colma ogni abisso”.

INTERVISTA A SAVERIO FRAGASSI


E’ arrivato nella nostra sede il candidato sindaco per la coalizione di centro destra avvocato Saverio Fragassi. Dopo i convenevoli di rito si va subito all’intervista che riportiamo anche in formato video.
Buon giorno avvocato Fragassi vorremmo farla conoscere meglio a chi non ha ancora deciso per quale candidato sindaco votare. Ci racconta per favore il suo primo giorno di scuola?
“Eh Il primo giorno di scuola. Oggi è difficile ricordarlo a distanza di 45 anni. Io ho 51anni ma il ricordo indelebile è quello del bambino portato a mano dal nonno Nicola, che è il papà di mia madre, il percorso che si faceva da casa all’unico edificio scolastico presente sul territorio, la scuola elementare De Amicis. Il ricordo è ancora indelebile perché vedevo nella figura del nonno una sorta di protezione. Il primo giorno di scuola lo sto vivendo anche in questa fase elettorale perché essendo un debuttante tutto ciò che mi sta circondando, tutto ciò che sto vivendo, per me è molto simile al primo giorno di scuola.”
Le piace leggere? Qual è il libro che ha sul comodino?
“In questo momento il libro che ho sul comodino è soltanto impolverato, nel senso che non riesco a sfogliarlo già da oltre un mese e mezzo. Comunque se mal non ricordo il libro è “L’onestà” di Hans Fugg. E’ un libro dove ci sono i principi dell’etica applicati all’economia. E’ un libro che mi è stato regalato a Natale. Ma le mie letture preferite, comunque, sono un po’ più leggere. Mi piacciono molto i filoni delle spystory, Ken Follet Richard Harris, autori un po’ più leggeri dove la storia si coniuga con la fantasia”

Una buona ragione non politica per votare per lei?
“Intanto con un po’ di presunzione, sono un debuttante, sono un neofitta, sono un sognatore e quindi credo nei principi della lealtà, dell’onestà, della trasparenza, vengo dalla società civile, credo nei valori forti della famiglia e dell’amicizia.”
Il messaggio che il nuovo papa ripete continuamente è quello della solidarietà fraterna. Come intende applicare questo principio cristiano-cattolico nei confronti dei bambini e delle donne che sono in serie difficoltà economiche nella nostra città?
“Nell’ombra e nell’silenzio. Queste sono le peculiarità principali per poter porgere la mano a chi è più bisognevole, alle fasce deboli della popolazione e quindi ai piccoli, ai minori e anche alle donne”

Sempre più spesso per le strade di accesso alla città si vedono auto ferme davanti a donne seminude che offrono il loro corpo in cambio di danaro. Qual è la sua proposta per eliminare questo indecoroso spettacolo?
“L’amore mercenario affonda le sue radici ormai e anche nell’antica Roma. La piaga della prostituzione è difficile, come dire, da essere debellata. Tuttavia ritengo che facendo vivere il territorio e quindi ravvivarlo in qualche modo in parte potrebbe esserci un rimedio a quello che tocca soprattutto i passanti e i minori. Tuttavia nei poteri del sindaco c’è anche quello non solo dell’ordine pubblico ma anche quello legato alla viabilità del traffico, quindi sarebbe sufficiente adottare dei provvedimenti sulla presenza di veicoli che potrebbero costituire dei dissuasori alla piaga della prostituzione.
Avv. Fragassi può raccontarci il percorso politico che ha seguito per arrivare fin qui, quali sono le tappe fondamentali di questo percorso?
“Questo percorso nasce da un’idea di qualche caro amico che dopo natale 2012 mi ha fatto visita e mi ha detto tu sarai il futuro sindaco della città di Modugno , tu potrai essere il sindaco del 99% . la qual cosa io la pressi come una semplice battuta fatta tra amici. Nel successivo mese di febbraio iniziarono ad arrivare telefonate, ma delle più disparate. E quindi iniziai a realizzare che questo processo politico stava assumendo le prime e vere sembianze, la mia candidatura è nata quindi da un movimento delle associazione cittadine che hanno creduto in me anche attraverso la redazione di una sorta di magna carta. Dove sono stati racchiusi i principi e valori della città che vogliamo. Un progetto che poi è stato intercettato sapientemente e con lungimiranza dal mondo moderato del centro e del centro destra e oggi eccomi qua a sostenere questa coalizione che speriamo il 27 maggio possa risultare vincente per dare il cambiamento per dare il rinnovamento tanto desiderato e sperato dalla città che tanto amiamo.”
Avvocato e collega Fragassi Modugno da qualche anno conta una serie di etnie residenti, circa una quarantina ad oggi ben integrate sul territorio, come pensa da sindaco di poter potenziare questa istituzione? Pensa di istituire una consulta cittadina multietnica? O per esempio di istituire una figura come quella della consigliera della interculturalità?
“Quest’ultima ipotesi la vedo più concreta, più calzante a quella che è la realtà odierna della nostra città, dove convivono e dove sono ben coagulati al nostro territorio le più disparate etnie. Modugno è giusto che abbia in seno al consiglio comunale una presenza che sia il segnale concreto della fratellanza tra il modugnese indigeno e quello che solo tra virgolette deve essere considerato straniero ma che invece deve essere parte integrante del territorio.”
Lei dalle pagine della gazzetta del Mezzogiorno per diversi anni fra l’altro raccogliendo la lusinghiera eredità di suo padre, ha raccontato Modugno. Oggi si sente pronto ad affrontare per risolverli i problemi di Modugno?
“Si , sono pronto con la giusta ambizione e con il giusto amore per la mia città, anzi il motivo scatenante del mio sì alla candidatura di sindaco nasce e muove proprio dalla esperienza che ho maturato sulle colonne della gazzetta del mezzogiorno dove ho dato ospitalità alle voci e alle denunce dei miei concittadini.”
Avvocato in due parole cosa e come intende potenziare il prodotto delle attività produttive modugnesi a fin che questo possa essere un punto di riferimento oltre confine e ovviamente non solo provinciale e regionale e nazionale ma anche internazionale?
“Mi piace molto questa domanda nel momento in cui si parla di globalizzazione sarebbe davvero bello circoscrivere il prodotto locale in una sorta di marchio di qualità e quindi ideare ed istituire un otti locali un “Made in Modugno.” Sarebbe bello per quanto oggi possa sembrare un sogno utopistico. Sarebbe bello invece una sorta di percorso che porti ad un marchio di qualità ideale è istituire un Made in Modugno in questo momento di globalizzazione, quindi individuare l’identità del territorio e valorizzare le libere espressioni presenti a Modugno e portarle fuori confine, sarebbe veramente una cosa molto bella, un progetto ambizioso da coltivare.”
Il territorio di Modugno presenta delle zone critiche e mi riferisco al qte Cecilia e al Centro Storico e tanti altri. Quali sono i progetti di risanamento e di sviluppo urbanistico che Lei intende realizzare qualora venga eletto?
“L’idea è quella di eliminare la parola periferia. La periferia deve stringersi la mano con quello che è il centro del tessuto cittadino. Nella fattispecie in questo momento sono molto vicino al qte Cecilia, sto avendo numerosi incontri con i miei concittadini nel intento di poter far meno avvertire la differenza che si sente e si respira, tra residenti di serie A e di serie B. Per quanto concerne il centro storico l’idea è quella di farlo rinascere, di farlo rivivere facendo pullulare le nuove attività commerciali. Nel centro storico ci deve essere la vecchia bottega artigiana, il pub, l’artista di strada che devono, come dire, calamitare la presenza del cittadino. In merito al qte Cecilia mi preme comunicare e mi sia consentito un pizzico di orgoglio di essere riuscito da semplice cittadino a collegare il qte al ipermercato Auchan. Richiesta espressamente formulata dai miei concittadini che lamentavano questa lacuna, dalla settimana prossima il qte sarà collegato all’iper mercato Auchan.”
In breve avvocato Fragassi qual è la sua visione della Modugno del futuro?
“Bene la Modugno che vogliamo è la Modugno migliore e più prospera da consegnare ai nostri figli e ai nostri nipoti.”

 

I candidati Udc Musceo e Quaranta si presentano con idee e proposte

i candidati udc musceo e quaranta si presentano con idee e proposteContinua il tour elettorale del candidato sindaco Saverio Fragassi. Ieri sera è stata la volta di un dibattito nella sede Udc di Modugno in cui sono stati presentati Francesco Adriano Musceo e Giusy Quaranta, due giovani candidati nelle liste Udc. Per l’occasione era presente anche Giuseppe Longo, consigliere regionale. “Il messaggio degli ultimi giorni – ha detto Fragassi – è che, aldilà del risultato, noi continueremo a fare squadra. Non dobbiamo disperdere questo patrimonio. Qui mi sento a casa perché io provengo da una storia che mi avvicina a questo partito. Il 70% delle liste che mi sostengono sono persone che si affacciano per la prima volta nell’agone elettorale. Questa di stasera è una platea di giovani con una freschezza di idee”.

Per Longo, invece, “Saverio è la persona giusta al posto giusto. Saverio ha una famiglia legata alla Democrazia Cristiana. Nell’Udc siamo all’80% facce nuove. Io credo in questo gruppo. Spero in una vittoria al primo turno. Dobbiamo dimenticarci del recente passato in cui è stata catapultata Modugno”. Poi è stata la volta dei due candidati Musceo e Quaranta che si sono presentatati ad una folta platea con le loro credenziali. Il primo è un ingegnere civile e libero professionista. La seconda è laureata in giurisprudenza ed è al secondo anno della scuola di specializzazione in magistratura. “Un passo alla volta mi basta” è stato questo il leit motiv dei due candidati che hanno illustrato il loro programma con idee innovative per Modugno. “L’idea di stasera era quella di una tavola rotonda. E’ la seconda volta che mi candido – ha esplicitato Musceo -. Dopo l’esperienza di due anni fa la gente è sfiduciata. Il programma è sulla falsa riga di quello con cui mi presentai alle scorse elezioni, anche perché Modugno non è cambiato molto. Io sono favorevole al riciclo e al cambiamento della classe politica. E’ giusto che la gente creda nella politica. Mi piacerebbe molto una diretta streaming dei Consigli comunali, in modo da rendere tanta gente partecipe della vita amministrativa”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche la candidata Quaranta che si è soffermata soprattutto sulla partecipazione e “sulla corretta gestione dei finanziamenti. Dobbiamo fare squadra e cercare di cambiare le cose un passo alla volta. Non si può avere tutto e subito, servono piccole vittorie per Modugno”.

Molti i quesiti posti dai presenti fra cui: bandi per la legalità per le scuole, il contrasto agli abusivi presenti in maniera illegale e le questioni sospese fra cui Porto Torres e Piazza Pio XII. Longo ha annunciato che si farà portavoce di segnalare l’idea del registro tumori per Modugno, peraltro già pensato dalla Regione Puglia. Le idee ci sono e sicuramente anche le proposte. Sarà il tempo a dirci se saranno realizzate. Intanto per oggi è previsto un incontro alle 18:30 presso l’istituto tecnico commerciale “Tommaso Fiore” di Modugno in cui verrà presentata l’intera coalizione di Saverio Fragassi. Presenzierà all’evento l’on. Raffaele Fitto del Pdl.

Le precisazioni di Giovanna Bellino

Giovanna Bellino

In merito all’intervista rilasciata dalla sig. Di Lella, nonché segretaria del Pd locale, ritengo doverosi e opportuni alcuni piccoli chiarimenti nel rispetto dei lettori di BSO e del mio elettorato. Rileggendo l’intervista, mi rendo conto quanto la mia persona e nella fattispecie i miei 625 consensi, siano ancora argomento di discussione all’interno del circolo locale. Vorrei ricordare alla segretaria che il mio allontanamento dal Pd locale, già a febbraio, è avvenuto per incompatibilità di vedute e del modo di intendere e condurre la politica nell’ambito locale. Per quanto riguarda le mie iniziative intraprese nella scorsa amministrazione, inesistenti a suo dire, invece, vorrei sottolineare alla Di Lella che sono stata l’unica consigliera del Pd ad organizzare incontri di quartiere, specie quelli periferici, facendo successivamente sopralluoghi con gli assessori al fine di risolvere le problematiche che i cittadini sollevavano. Rimembro ancora alla Di Lella che in quei diciotto mesi di amministrazione, avevo iniziato con il gruppo donne Pd a discutere della possibilità di realizzare a Modugno: un mensa sociale, case famiglia per bambini, un centro antiviolenza per donne maltrattate e con la stessa Di Lella, eravamo alla ricerca di immobili disponibili sul territorio per concretizzare i progetti predetti. Questo avrebbe dato alla città la possibilità di usufruire di una rete di servizi di cui la città è carente, dando anche la possibilità di lavoro a diversi giovani occupanti del settore. Argomenti e temi molto cari anche alla ex segretaria Del Zotti, la quale condivideva pienamente il progetto. Obiettivi questi, che se dovessi essere rieletta vorrei concretizzare. A questo punto mi chiedo: se il numero dei miei voti è tanto “strano” al punto da far sorgere dubbi sulla loro provenienza, come mai nonostante il mio allontanamento dal partito già da febbraio, sono stata invitata a ricandidarmi nella lista Pd o a creare una mia lista civica a sostegno del candidato sindaco Lella Ruccia? Come mai la Di Lella nella fase di composizione della lista si è preoccupata di “recuperarmi” e oggi si preoccupa di capire la provenienza dei miei consensi? Augurandomi che le dichiarazioni da lei rilasciate, siano di carattere personale e non condivise con il coordinamento, mi permetto poiché chiamata in causa, di darle dei “consigli”, ovvero: si preoccupi di ottenere risultati decenti a queste amministrative, si preoccupi di recuperare quella base del partito costituita da giovani e anziani delusa dalle dinamiche nazionali e locali, si preoccupi delle sorti presenti e future del circolo locale, ma soprattutto eviti di perdere tempo con valutazioni inerenti il mio passato, presente e futuro, cercando di ricoprire al meglio il ruolo per il quale è stata eletta.

(Giunto in redazione il 13 maggio. ndr)