Invito al voto ai Modugnesi

Lella Ruccia leader centrosinistra Modugno

COMUNICATO STAMPA
con preghiera di diffusione

Invito al voto ai Modugnesi
L’eventuale vittoria del Centrodestra a Modugno sarebbe deleteria per le sorti della città.
Elettori del Centrosinistra a raccolta per il ballottaggio del 9 e 10 giugno 2013

Modugno 6 giugno 2013

La lista di Coalizione di Centrosinistra che ha candidato l’avv. Lella Ruccia a Sindaco della Città di Modugno, non ha ottenuto un risultato tale da entrare nella fase di ballottaggio che avverrà, invece, tra la lista civica del dott. Magrone e quella del Centrodestra dall’avv. Fragassi.
La Coalizione del Centrosinistra auspica che Modugno abbia un’Amministrazione che della legalità e della trasparenza ne faccia una ragione di principio per assicurare un corretto ed efficace governo proiettato per lo sviluppo della città: applicazione della carta di Pisa o codice etico per gli amministratori, la rigenerazione urbana in una visione metropolitana, dare risposte concrete alla domanda economica e sociale esasperata dal perdurare della crisi.
Pur registrando una scarsa attenzione riservata dalla lista civica di Magrone nei confronti del programma del Centrosinistra, riteniamo che una eventuale vittoria del centrodestra sarebbe deleteria per le sorti della città in quanto verrebbero recuperate vecchie liturgie di quei poteri che hanno segnato nella carne e nel vissuto dei modugnesi guasti e interessi affatto trasparenti.
Rivolgiamo quindi un appello ai nostri elettori di recarsi al voto del ballottaggio il prossimo 9 e 10 giugno 2013, affinchè Modugno ritrovi lo spirito di una Politica al servizio esclusivo dei cittadini scevra da inganni e delle false promesse di una destra che non ha più nulla da raccontare.

INVITO AI MODUGNESI DI CENTROSINISTRA

A poche ore dal termine della campagna elettorale in vista del turno di ballottaggio, in rete è stato diffuso un “Invito al voto ai modugnesi di centrosinistra”.
Nel comunicato, le liste della coalizione di centrosinistra che hanno sostenuto l’avv. Lella Ruccia, candidata sindaco risultante perdente al primo turno, esprimono la loro vicinanza al candidato sindaco Magrone (pur senza chiedere esplicitamente di votarlo) scongiurando la scelta del centrodestra domenica 9 e lunedì 10 giugno 2013.
Nel comunicato si legge: “La Coalizione del Centrosinistra auspica che Modugno abbia un’Amministrazione che della legalità e della trasparenza ne faccia una ragione di principio per assicurare un corretto ed efficace governo proiettato per lo sviluppo della città: applicazione della carta di Pisa o codice etico per gli amministratori, la rigenerazione urbana in una visione metropolitana, dare risposte concrete alla domanda economica e sociale esasperata dal perdurare della crisi.
Pur registrando una scarsa attenzione riservata dalla lista civica di Magrone nei confronti del programma del Centrosinistra, riteniamo che una eventuale vittoria del centrodestra sarebbe deleteria per le sorti della città in quanto verrebbero recuperate vecchie liturgie di quei poteri che hanno segnato nella carne e nel vissuto dei modugnesi guasti e interessi affatto trasparenti.
Rivolgiamo quindi un appello ai nostri elettori di recarsi al voto del ballottaggio il prossimo 9 e 10 giugno 2013, affinchè Modugno ritrovi lo spirito di una Politica al servizio esclusivo dei cittadini scevra da inganni e delle false promesse di una destra che non ha più nulla da raccontare”.
Una settimana fa il Partito Democratico si asteneva dal parteggiare per l’uno o per l’altro schieramento politico affermando chiaramente in un comunicato datato 1 giugno “Non ci riconosciamo nella proposta politica di Saverio Fragassi” ma aggiungendo anche “Non ci appartiene d’altronde, il giustizialismo del tutti colpevoli comunque e senza distinzioni di Nicola Magrone, la demagogia, la pratica del facile e cattivo discredito dell’avversario politico, così come non ci appartiene la politica priva di idee fattibili e concrete ma animate tuttavia da una chiara tensione ideale ed etica. Il cittadino elettore ha la sua intelligenza e libertà, saprà scegliere con coscienza qual è il profilo del candidato sindaco più adeguato a governare Modugno in questo difficile passaggio della sua storia democratica. Saprà scegliere chi si richiama ai nostri stessi principi e chi è animato dalla stessa tensione ideale ed etica”.
Forse la tensione ideale ed etica (più volte ripetuta all’interno del comunicato) ha avuto la meglio sulle incompatibilità con lo schieramento di Magrone ma in molti si chiedono perché questa precisa presa di posizione (seppur fuori dalla logica di apparentamenti o loschi accordi) sia avvenuta solo agli sgoccioli della campagna elettorale e dopo essersi dichiarati “neutrali”.

Lettera aperta a Nicola Magrone

Lettera consegnata a mano da un lettore di Bari Sud Ovest, oggi pomeriggio alle ore 16,00

 

 

Signor Magrone,

Ho seguito attentamente la sua campagna elettorale perciò le scrivo oggi che è l’ultimo giorno in cui la vedrò come candidato. In effetti, da lunedì prossimo o di lì o di là sarà un membro del nuovo governo della città.  Per me votare è una cosa molto seria che non prendo mai sotto gamba, il mio voto matura man mano la campagna elettorale va avanti. Mi documento sulle persone che si presentano all’elettorato chi sono, cosa fanno, quali sono i loro principi morali, quali sono i loro motti ( sono estremamente importanti nella vita di una persona, perché è il modo in cui ciascuno definisce se stesso e quindi la dice lunga). Seguo i dibattiti, gli incontri, sono sempre presente ai comizi e osservo le persone che parlano fra loro, ho osservato lei, come parla, come gesticola, come si veste, il tono di voce. Tutto questo allo scopo di fare una scelta ponderata e ragionata per il bene della città, per il bene della mia famiglia, per il bene dei miei figli per il loro futuro. Non bado molto ai programmi perche penso che siano uguali o simili la città è questa, i problemi le sappiamo tutti quali sono. Bado alla persona e mi domando perché dovrei scegliere o questo o quello come sindaco. Mi faccio delle precise domande e attraverso discorsi, comizi, comunicati stampa, articoli sui giornali,  interviste, leggo le pagine su Fbook  finche ottengo le risposte  a quattro domande fondamentali che sono:
1-perché si candida?
2-qual sarà il modo in cui si comporterà una volta eletto?
3-quale tipo di persona gli sta accanto?
4-qual è il suo motto?
Se trovo le risposte giuste, allora decido per chi votare. Perciò le sto scrivendo questa lettera. Sono scrupoloso e severo nel cercare le risposte e se manca anche una sola risposta, la mia scelta cambia.
Nel suo caso le risposte che ho avuto non mi hanno convinto.
Al primo quesito lei asserisce di voler portare la legalità all’interno del comune; ma anche Rana e Gatti dicevano la stessa cosa e poi perché come magistrato non li ha contrastati?
Per il secondo quesito: ho timore di quale potrà essere il suo comportamento una volta eletto; ho notato spesso in lei una tale irascibilità che non mi pare garantisca la serenità necessaria e sufficiente per prendere decisioni relative al governo della città.
Al terzo quesito non ho trovato alcuna risposta perché non vedo persone che le sono vicine; la gente non stà volentieri con lei e lei ne è contento.
Per quanto riguarda l’ultimo quesito il suo motto è asettico “Italia giusta secondo la Costituzione”; mi sarebbe piaciuto invece che fosse secondo coscienza o secondo giustizia. Perciò, signor Magrone io non voto per lei. Lei comunque stipulerà un contratto d’onore con tutti quelli che la voteranno e anche con me. Per quanto mi riguarda, starò lì a osservarla e a giudicarla e se lo riterrò opportuno anche a bacchettarla.
Donato Genchi

Lettera aperta a Saverio Fragassi

Lettera recapitata a mano in redazione da un lettore di Bari Sud Ovest, oggi pomeriggio alle ore 16,00

 

Signor Fragassi,
Ho seguito attentamente la sua campagna elettorale perciò le scrivo oggi che è l’ultimo giorno in cui la vedrò come candidato. In effetti, da lunedì prossimo sarà di sicuro un membro del nuovo governo della città. Per me votare è una cosa molto seria, che non prendo mai sotto gamba, il mio voto matura man mano che la campagna elettorale va avanti. Mi documento sulle persone che si presentano all’elettorato, chi sono, cosa fanno, quali sono i loro principi morali, quali sono i loro motti (sono estremamente importanti nella vita di una persona, perché è il modo in cui ciascuno definisce se stesso). Seguo i dibattiti, gli incontri, sono sempre presente ai comizi e osservo le persone che parlano fra loro, ho osservato lei, come parla, come gesticola, come si veste, il tono di voce. Tutto questo allo scopo di fare una scelta ponderata e ragionata per il bene della città, per il bene della mia famiglia, per il bene dei miei figli, per il loro futuro. Non bado molto ai programmi perche penso che siano tutti uguali, la città questa è, i problemi sappiamo tutti quali sono. Bado alla persona e mi domando perché dovrei scegliere questo o quello come sindaco. Mi faccio delle precise domande e attraverso discorsi, comizi, comunicati stampa, articoli sui giornali, interviste, Fbook  finchè ottengo le risposte alle quattro domande per me fondamentali che sono:
1-perché si candida?
2-qual sarà il modo in cui si comporterà una volta eletto?
3-quale tipo di persona gli sta accanto?
4-qual è il suo motto?
Se trovo le risposte giuste, allora decido per chi votare. Perciò le sto scrivendo questa lettera. Sono scrupoloso e severo nel cercare le risposte e se anche una sola risposta non mi convince, la mia scelta cambia.
Le ho trovate e qui di seguito le elenco:
Alla prima domanda lei ha risposto “perchè amo Modugno”.
Alla seconda domanda lei ha risposto “sarò prudente nel prendere decisioni, ma le prenderò”.
Alla terza domanda lei ha risposto “non ho padroni né padrini” .
Alla quarta domanda lei ha risposto “aiutare nell’ombra e nel silenzio”.
Ebbene signor Fragassi quest’ultima frase mi ha fatto decidere, perché è cosi che un buon padre di famiglia si comporta, un buon lavoratore fa il suo dovere, un buon figlio aiuta la famiglia, una persona di cuore aiuta chi ha bisogno, senza vanto e senza aspettarsi riconoscimenti o altro. Ed è cosi che penso debba essere un buon amministratore della cosa pubblica. Perché non è un privilegio che io le concederò ma un compito e sono certo che lei lo svolgerà bene e lo porterà a termine per il bene di tutti. Lei ora ha un contratto d’onore con me e con tutti quelli che la voteranno. Per quanto mi riguarda, starò lì a osservarla e a giudicarla e se lo riterrò opportuno anche a bacchettarla.  Sono certo che si comporterà come un ottimo padre di famiglia. Ad Majora signor Fragassi!
Donato Genchi

Modugno – Giudice V/s Avvocato

Comunque vada a finire il ballottaggio, il “duello” fra Nicola Magrone e Saverio Fragassi non si esaurirà con lo scrutinio dell’ultima scheda elettorale.

Non si rischia di sbagliare prevedendo di assistere a confronti di alta “tensione” dialettica nell’aula consiliare che, dopo il prossimo lunedì, accoglierà la nuova compagine di consiglieri comunali divisi tra vincitori e sconfitti. I duellanti in questione già durante questa competizione elettorale non hanno risparmiato le loro forze nel tentativo di screditare l’avversario con veementi  e spesso urlati comizi tenuti sulla balconata della torre di piazza Sedile. Il già candidato sindaco ed ex magistrato Nicola Magrone ha completato un cursus honorum che il suo antagonista invece gli rinfaccia vantandosi di non averne affatto. Se per l’ex deputato Magrone (eletto nell’aprile 1994 come indipendente nel gruppo misto della XII° legislatura e poi confluito, dopo due settimane, nel gruppo parlamentare dei progressisti- federativo fino al maggio di due anni dopo), la frequentazione delle aule  parlamentari non è cosa di cui menare vanto, per il suo competitor, invece, è una dimostrazione di inefficienza in quanto “nulla ha fatto (Magrone) per Modugno, la città che io (Fragassi) amo”. Se per il neo settantatrenne (li ha compiuti lo scorso 17 maggio – auguri) candidato sindaco l’aver fatto parte della I° commissione parlamentare (Affari costituzionali, della presidenza del consiglio e interni) e della commissione parlamentare d’inchiesta sul terrorismo in Italia e sulle cause della mancata individuazione dei responsabili delle stragi; di aver presentato 52 progetti di legge e 120 atti di indirizzo e controllo, non è cosa da sbandierare ai quattro venti di un comizio in piazza (timidezza?) per il cinquantunenne avvocato, invece, diventano la dimostrazione di un difetto d’amore verso la terra d’origine di entrambi. Insomma un “progressista” d’antan che difende a spada tratta la costituzione (molto meglio del visto che poche ore fa Napolitano ha dichiarato di volerla cambiare) contrapposto ad un “conservatore” che dichiara “il nuovo siamo noi”. Le premesse quindi ci sono tutte per affermare, senza ombra di dubbio (come si dice nelle aule di tribunale note ad entrambi i contendenti) che i prossimi consigli comunali si svolgeranno in un clima che dire incandescente è poco. In ogni caso, comunque vada a finire “speriamo che Modugno se la cava (!)”.