Maggioranza "senza paura"
seguici su www.sudcritica.it e su
https://www.facebook.com/home.php#!/ltaliaGiustasecondolaCostituzione
come da atto di indirizzo del Consiglio del 7/9/2013, si impegna a spostare al 30 novembre 2013 la scadenza delle prime due rate (fissate dal regolamento rispettivamente al 31 luglio e 30 settembre) e della rata unica (fissata dal regolamento al 30 settembre).
Come illustrato dall’Assessore alle Politiche Fiscali, Leonardo Banchino, viene confermata la esenzione totale per i nuclei famigliari in condizioni di indigenza – con un reddito cioè non superiore a 8.000 euro – introducendo, però, una modifica: ai fini dell’attribuzione delle esenzioni e delle agevolazioni si terrà conto anche dei redditi provenienti dalla locazione di immobili per uso abitativo, si è ritenuto di considerare nella somma degli 8.000 euro – come pure in tutti i passaggi in cui è indicata una fascia reddituale – non solo il reddito imponibile Irpef propriamente detto ma anche il reddito soggetto alla cedolare secca (importo inserito in dichiarazione dei redditi ma soggetto ad un’imposta sostitutiva e che quindi non entra a far parte del reddito imponibile) questo per evitare disparità. Ci potrebbero essere, infatti, soggetti che beneficerebbero dell’esenzione o dell’agevolazione pur avendo una forza patrimoniale maggiore.
Fissate anche le agevolazioni per i nuclei familiari in condizioni di difficoltà economica nella fascia di reddito che va da 8001 a 15.000 euro come determinato ai fini Irpef per l’anno precedente, includendo anche qui l’importo costituente base imponibile per l’applicazione dell’imposta sostitutiva sui redditi da locazione di fabbricati, la cedolare secca. La riduzione che riguarda le parti fissa e variabile è così stabilita: per nuclei famigliari costituiti da 1 o 2 soggetti la riduzione è del 25%; per nuclei famigliari di 3 soggetti la riduzione è del 30%; per nuclei famigliari di 4,5,6 o più soggetti la riduzione è del 33%.
Per quanto riguarda l’art. 20, riduzione della raccolta differenziata delle utenze domestiche, nella precedente stesura del regolamento era prevista una riduzione del 25% della parte variabile della tariffa subordinata alla presentazione di una documentazione attestante l’attivazione del compostaggio domestico in modo continuativo e corredata dalla documentazione comprovante l’acquisto dell’apposito contenitore. Recependo le indicazione del consiglio, la riduzione è stata portata dal 25 al 50% sempre della parte variabile della tariffa.
Rivisitata e portata al 75% sulla parte variabile della tariffa inoltre l’ agevolazione ex art.23 comma 8 (tariffe relative alle aree adibite a parcheggio coperto, annesse e pertinenziali ad attività economiche, aventi superficie complessiva superiore a mq 5.000,00) ed è applicata sulla parte eccedente detta superficie che viene per contro tassata senza riduzioni.
La discussione in aula si è accesa sul tema della risoluzione n.9 del Dipartimento delle Finanze che chiarisce che i Comuni possono prevedere il pagamento di una o più rate della Tares 2013 nel 2014. Inutili al riguardo i tentativi dell’opposizione di rinviare l’approvazione del regolamento ad una successiva riunione, in quanto pur denunciando un vizio di forma: “i consiglieri non hanno potuto confrontarsi in merito alla documentazione relativa al parere dei revisori dei conti sulla presenza delle necessarie coperture” si è proceduto alla votazione. Pertanto l’approvazione delle modifiche alla Tares è avvenuta senza il voto delle opposizioni (Pd-Pdl e gli altri movimenti di centrodestra) i consiglieri di minoranza, infatti, pur essendo presenti in aula, si sono dichiarati assenti al momento di esprimere il proprio voto.
P.S. Nella giornata di giovedì 26 Italia giusta secondo la Costituzione ha divulgato un comunicato relativo allo stesso argomento che riportiamo a parte.
COMUNICATO SEGRETERIA SINDACO MAGRONE
La dura eredità del passato, la Tares del Governo e del Commissario prefettizio, la mancata raccolta differenziata, le periferie ed il centro storico, le nuove povertà, il lavoro che si perde, le prospettive. Sono i temi che il sindaco e la giunta comunale di Modugno affronteranno dialogando con i cittadini di Modugno, insieme con i consiglieri comunali di maggioranza, giovedì 26 settembre, alle ore 18.30 nell’auditorium dell’Istituto T.Fiore (Itc) a Modugno
Tra le questioni più scottanti, in questo momento, a Modugno come nel resto d’Italia, c’e’ quella della Tares, il tributo su rifiuti e servizi imposto dal governo e regolamentato a Modugno dal Commissario prefettizio. Il tributo nel comune modugnese è reso ancor più gravoso dalla mancanza di una raccolta differenziata. Il sindaco ha spesso sottolineato al riguardo: “Paghiamo oggi scelte del passato osceno, ma serve una svolta per accrescere la differenziata da subito”. L’impegno dell’attuale amministrazione, con la collaborazione essenziale dei cittadini, è di migliorare il livello della raccolta differenziata e di ricondurre – dice Magrone – ad equità e tollerabilità ogni forma di tassazione. “Abbiamo messo mano alla Tares per ridurne gli effetti devastanti su famiglie, artigiani e imprese. Abbiamo per questo, come amministrazione, previsto graduazioni e ampliamenti di esenzioni ed agevolazioni, ma tutti dobbiamo essere consapevoli che si tratta di attenuazioni e aggiustamenti: il vero problema, a proposito della Tares a Modugno, esosità impressionante della tassa a parte, è e resta la raccolta differenziata, ferma da molti anni al 13%”.
Oltre a tutti i problemi che affliggono Modugno, retaggio di 12 anni di scempi amministrativi, si parlerà anche della difficile situazione occupazionale e delle difficoltà economiche nelle quali sono precipitate le famiglie, si parlerà della situazione OM per la quale il sindaco di Modugno si è impegnato a compiere un percorso giudiziario che impedisca all’azienda di danneggiare ulteriormente i lavoratori e a favorire un percorso cooperativistico tra i lavoratori e con chiunque voglia intervenire per strappare la fabbrica alla morte. “La chiusura di un insediamento industriale – ribadisce Magrone – e’ una tragedia per la nostra comunità. Devo prendere atto delle parole che si dicono altrimenti gli incontri e le riunioni che facciamo diventano vuote e retoriche”.
Ci è stato inviato, da un affezionato lettore, l’intervento in aula del consigliere Antonio Alfonsi sabato 7 us
Premesso che la questione Tares resta l’oggetto centrale e il fulcro del disquisire non fine a se stesso, ma con il chiaro intento di portare degli accorgimenti e delle modifiche concrete e reali, ovviamente nelle possibilità circoscritte al nostro ruolo e al consentito, resta il mio profondo sconcerto per il becero sciacallaggio perpetuato in questo periodo da una parte dell’opposizione. Le istigazioni e gli attacchi alla maggioranza, alla giunta, al sindaco e addirittura all’operato del presidente del consiglio, attraverso comunicati dall’effimero significato politico in bacheche reali e virtuali, con la preghiera di una rapida diffusione, sino a giungere ad articoli di giornale e persino al tappezzare autovetture qui e là, sfiorano il limite della patetico.
Ora in virtù di questo e del delicato momento storico, politico e sociale in cui versiamo, ritengo, che non sia più opportuno, ne’ saggio, che frustrazioni di carattere personale, per mancati perseguimenti di obiettivi singoli o di gruppo, debbano sfociare nella demagogia propria, figlia di una disonestà intellettuale. Oggi (7 settembre) celebriamo il terzo consiglio ed è ormai evidente, l’atteggiamento ostativo di alcuni consiglieri di minoranza, dove emerge fulgida e lampante l’abilità di questi nell’agitare tempeste in un bicchier d’acqua.
Ha ragione la cittadinanza nel protestare per la mancata possibilità di effettuare una degna raccolta differenziata, oggi ferma al 13,6 %, ma francamente il dato oggettivo del 25 luglio come data d’inizio del nostro iter amministrativo ci ha permesso solo di constatare questo triste primato, con la piena consapevolezza che un gran lavoro ci attende lungo la direzione che permetta di incrementare il dato percentuale.
Detto questo, mi piacerebbe conoscere invece quale mansione abbia distolto qualche anno fa coloro che avrebbero potuto, ma soprattutto dovuto monitorare l’effettiva applicazione del contratto in materia di servizio di igiene urbana, oggi ancora in essere.
Solo per citare alcuni articoli del contratto: Pulizia e disinfezione fontanine pubbliche (art. 42), diserbo (art. 44), lavaggio stradale (art. 43) addirittura ogni settimana dal 1 maggio al 30 settembre e mensile negli altri periodi, lavaggio di cassonetti e disinfezione (art. 29) bimensile nel periodo invernale (1 ottobre – 31 marzo) e settimanale nei periodi estivi (1 aprile – 30 settembre), obbligo della società appaltatrice di realizzazione di campagne di sensibilizzazione (art. 49). Questi sono solo alcuni dei punti non rispettati o onorati parzialmente.
Quindi, poiché la campagna elettorale si è conclusa ormai da un pezzo e presumibilmente andremo a votare tra circa cinque anni, esorto quella parte dell’opposizione interessata ad alimentare situazioni pirotecniche, a rivedere i propri piani e a collaborare nel pieno rispetto dei ruoli e delle persone, allineandosi nell’intento di trovare soluzioni di utilità pubblica, alla maggioranza e quella parte dell’opposizione che non ha come hobby la caccia alle streghe.