Civati a Bari

“Non ha senso far arrivare Grillo fino al 51%, se n’è accorto anche Enrico Letta che c’è questo rischio. Bisogna recuperare i nostri delusi e fare delle battaglie cariche di senso perché il Pd in questo momento parla un po’ a vanvera” lo ha dichiarato Pippo Civati, “l’outsider” tra i candidati alla segretaria del Pd, durante la sua tappa pugliese.
Il 36enne monzese, già consigliere regionale della Lombardia e deputato PD dal febbraio di quest’anno, considerato uno degli esponenti di punta tra i cosiddetti “trentenni” che potrebbero guidare il ricambio generazionale del Partito Democratico, lunedì 25 novembre, è stato accolto a Bari da una platea non eccessivamente affollata ma piena di giovani e donne.
“Voglio recuperare chi ha votato Grillo, chi magari lo ha fatto per un’esasperazione molto concreta. Io non vivo con snobismo, molti miei colleghi parlano dei grillini come se fossero dei soggetti strani ma io ricordo che coloro che hanno votato il Movimento 5 stelle, erano prima nostri elettori per cui mi rivolgo a tutta questa grande platea, con modestia e umiltà. Non credo di avere la chiave per tutti i problemi ma penso che lo schema della politica debba cambiare anche con soluzioni inaspettate”.
Si mostra sempre chiaro e diretto, e a Bari durante l’incontro svoltosi presso il multicinema Galleria, accompagnato sul palco da Patrizia Calefato, Elena Gentile e Valentina Tafuni dei Giovani Democratici, si è mostrato in tutta la sua semplice schiettezza. “Io sono di sinistra, mi dispiace per gli altri, e penso che lo sia il Paese che vuole più uguaglianza, più rispetto della legge” ha detto, annunciando di volere più che un’alleanza con Sel, un “matrimonio”: “La mia per Sel è una proposta di matrimonio: è inutile che esistano due sinistre di governo”.
Constata le cose per quello che sono: “Ci sono due grandi corazzate come quelle di Cuperlo e di Renzi. Renzi è meno libero dell’anno scorso perche’ ci sono tanti con lui che appesantiscono il suo carro” ma non si perde d’animo: “credo che loro due siano molto più forti ma vinceranno i terzi”afferma.

Magrone e la mistificazione sistematica della realtà

Prosegue la strategia da Soviet russo della maggioranza Magrone con un “manifestino” messo su ad arte per provare a mistificare e stravolgere la realtà dei fatti.

Nello stesso si mette in relazione – con un artifizio funambolico ed ingannevole – la riduzione dell’addizionale comunale IRPEF operata da Magrone (e su cui non possiamo che esprimerci favorevolmente!) alla proposta di esentare dall’IMU le seconde case concesse in comodato d’uso ai familiari.
Proposta – giova ricordarlo a chi si finge smemorato – immaginata, elaborata e protocollata in piena autonomia da FRATELLI D’ITALIA MODUGNO in data 14.11.2013 e successivamente fatta propria dalla minoranza consiliare durante lo scorso Consiglio Comunale di lunedì 18.11.2013.

E’ bene chiarire che i due aspetti (RIDUZIONE IRPEF ed ESENZIONE IMU) non sono assolutamente in relazione, né tantomeno la nostra proposta intendeva porli in connessione!
Così come è bene ribadire un particolare volutamente omesso nel manifesto orwelliano partorito da Magrone & C.: l’esenzione IMU è garantita da una Legge dello Stato (n. 124 del 28.10.2013) che destina ben 18,5 milioni di euro a favore dei Comuni.
E Modugno non sarà tra questi Comuni a causa di una decisione politica INUTILMENTE VESSATORIA della maggioranza!

Ma, a quanto pare, la campagna mistificatoria non è finita qui!

Nella “locandina di regime” si omette un altro ‘particolare’ FONDAMENTALE: Magrone e la sua maggioranza hanno aumentato di ben 0,4 punti l’aliquota ordinaria IMU 2013.
E l’hanno aumentata praticamente A TUTTI (seconde case, attività commerciali e artigiane, capannoni, etc.), portandola dal 10,00‰ all’attuale 10,40‰.
Un vero e proprio salasso che Magrone si vede bene dal citare nel comunicato e che costerà altri 100 mila euro alle già provate famiglie modugnesi.

Altro che governo PD – PDL ed il tentativo, già messo in atto troppe volte in soli 5 mesi, di spostare l’attenzione dei modugnesi su tematiche di natura nazionale!
Al massimo siamo noi di Fratelli d’Italia che, stando fieramente all’opposizione in Parlamento, possiamo permetterci di denunciare a testa alta le brutture del Governo Letta che, sin dal suo insediamento, sta affamando gli italiani e provando a svendere la nostra Patria a consorterie e gruppi di interesse esteri.
A Magrone non resta che scimmiottare tale atteggiamento, avendo lui per primo nella sua stessa maggioranza fior di sostenitori e simpatizzanti  della politica nazionale del Partito Democratico.

Tra la copia e l’originale, noi di Fratelli d’Italia Modugno, sappiamo chi scegliere!

Danilo Sciannimanico
Portavoce Costituente FdI Modugno

Rigettata la proposta di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale

“La maggioranza che sostiene il sindaco Magrone ha rigettato la nostra proposta con motivazioni risibili e nega la possibilità di esentare ai fini I.m.u. le case concesse in comodato d’uso ai familiari, mostrando tutti i suoi limiti e la sua miopia nel recepire e fare proprie delle idee che non provengono dalla loro parte politica”. Si apre cosi il comunicato diramato da Fratelli d’Italia di Modugno in merito a ciò che è accaduto nel consiglio comunale del 18 novembre scorso. La proposta di Fratelli d’Italia di esentare ai fini I.m.u. le case concesse in comodato d’uso ai familiari, di cui avevamo parlato in un precedente articolo, è stata dunque rigettata. “La minoranza- si legge ancora- ha condiviso e fatta propria la proposta avanzata da Fratelli d’Italia Modugno proponendo la votazione di un atto di indirizzo che avrebbe impegnato il Consiglio Comunale ad approvare un Regolamento I.m.u. in cui, tra le altre cose, equiparare la prima alla seconda casa concessa in comodato d’uso ai parenti di primo grado. L’esito della votazione è stato il seguente: 8 voti a favore (tutti della minoranza che ha sposato compatta l’idea di Fratelli d’Italia Modugno), 13 voti contro (tutti della maggioranza), 2 astenuti (facenti parte della maggioranza ma in dissenso rispetto alla loro stessa coalizione) e 2 assenti. Come mai in altri Comuni (Fiumicino, Aosta, Perugia ed altri) i rispettivi Consigli Comunali hanno recepito le direttive provenienti dalla L. n.124 del 28.10.2013 ed approvato il Regolamento I.m.u. in appena 48 ore accedendo al fondo di 18,5 milioni di euro messo a disposizione dal Governo?. Forse quei consiglieri comunali saranno dotati di superpoteri o cosa? O forse hanno la capacità di farsi sentire maggiormente negli uffici e dettare l’agenda agli impiegati in modo da rispondere in maniera tempestiva alle esigenze della popolazione? Tanto più in tempi difficili come gli attuali? Dopo la pessima gestione  della vicenda Tares -concludono da Fratelli d’Italia- che ha messo in ginocchio tante famiglie modugnesi, la maggioranza Magrone da prova di sé manifestando in tutta la sua evidenza l’impostazione vessatoria che applica in ambito fiscale. Fino a quando continueranno a farci credere di tendere la mano al cittadino quando, pur in presenza di fondi statali certificati con tanto di Legge nazionale, si continua a mettere mani nelle tasche dei cittadini?”

Fratelli d’Italia Modugno:

“Eliminare l’I.m.u. sulle seconde case cedute in comodato gratuito ai familiari” Il Circolo di Fratelli d’Italia Modugno ha protocollato ieri una richiesta indirizzata all’Amministrazione ed a tutto il Consiglio Comunale per l’approvazione in tempi stretti delle agevolazioni, a favore dei cittadini modugnesi, riguardanti gli immobili abitativi concessi in comodato d’uso gratuito ai parenti in linea retta entro il primo grado. Nel comunicato diramato dal movimento politico si legge come ”in caso di approvazione della proposta avanzata da Fratelli d’Italia tanti modugnesi, che hanno concesso una unità abitativa in comodato gratuito ai parenti, usufruirebbero dell’esenzione sull’I.m.u. come per la prima casa e non sarebbero più gravati da una tassa che fino ad oggi è sembrata ai più una vera ingiustizia. Punto forte della proposta è il non gravare sulle casse comunali in quanto il mancato gettito per il Comune verrà garantito da fondi statali che il Governo ha messo a disposizione nella fase di conversione in legge del  D.L. n. 102 del 31.08.2013”. Per Danilo Sciannimanico, responsabile di Fratelli d’Italia di Modugno, “in un periodo di ristrettezze economiche come l’attuale occorre aiutare le famiglie in tutti i modi, tanto più se lo Stato lo consente. Chiediamo all’Amministrazione ed al Consiglio Comunale in particolare che è sovrano in materia, di approvare un Regolamento I.m.u. che equipari la prima casa alla seconda casa concessa in comodato d’uso gratuito, seguendo l’esempio di tanti altri Comuni italiani. L’auspicio di Fratelli d’Italia è che la nostra proposta raccolga un consenso bipartisan, permettendo a tanti modugnesi di evitare l’ennesimo salasso fiscale”.

L'opposizione informa

Modugno, 25/9/2013. COMUNICATO STAMPA a firma SANSEVERINO, PENTASUGLIA, SILVESTRI, BARILE, CRAMAROSSA, RUCCIA, FRAGASSI, MAURELLI, VASILE Dopo aver richiesto un CC che ponesse all’ordine del giorno la discussione sulla possibilità di rinviare alcune rate TARES al 2014, la minoranza aveva auspicato di celebrare un unico CC in cui si modificasse il Regolamento Tares già adottato con deliberazione commissariale. Nonostante questa palese inefficienza dei lavori del CC, nel corso di quello odierno la minoranza ha formulato ulteriori proposte migliorative del regolamento stesso, con previsione di ulteriori agevolazioni e chiarimento di alcuni articoli; ha chiesto, con spirito costruttivo, di prevederne l’approvazione in occasione del prossimo cc. Infatti è già previsto, a breve, un CC per discutere il possibile rinvio di alcuni pagamenti al ’14. Questa possibilità è stata assurdamente negata, invocando ancora una volta improbabili sospetti e negando, invece, l’attendibilità delle proposte formulate, così come riconosciuto nel corso del cc stesso. Inoltre la minoranza ha verbalizzato la raccomandazione di evitare di incorrere in ben tre vizi di forma, che rischiano di invalidare l’adozione delle modifiche stesse, con evidente danno per i cittadini: 1) il ritardo con cui è stato depositato il parere del Collegio dei Revisori dei Conti sul Regolamento modificato; 2) l’errata modalità di votazione con cui la maggioranza avrebbe adottato oggi le modifiche, ovvero votazione unica dell’intero regolamento modificato anziché, come previsto dal regolamento del CC, la propedeutica votazione di ciascun articolo modificato; 3) la mancata votazione dell’immediata eseguibilità delle modifiche apportate al Regolamento.

La minoranza rimarca che tutte le modifiche apportate al Regolamento Tares, all’OdG oggi, erano state proposte nell’atto di indirizzo votato all’unanimità nel corso del CC del 7 settembre, richiesto peraltro dalla minoranza stessa.

Oggi la minoranza ha abbandonato l’aula, prima del voto, in segno di protesta verso l’arroganza e la superficialità dell’amministrazione e della maggioranza, che di fronte a proposte concrete e accettabili e in totale disprezzo delle regole democratiche e dei regolamenti vigenti, continuano a opporre inutili prove muscolari. Ci auguriamo che di queste prove di forza e dei vizi di forma segnalati non ne facciano le spese i cittadini ignari.

 

I Consiglieri comunali di minoranza.

SANSEVERINO STELLA

PENTASUGLIA FRANCESCO

SILVESTRI BARTOLOMEO

BARILE RAFFAELE

CRAMAROSSA FABRIZIO

RUCCIA PASQUA

FRAGASSI SAVERIO

MAURELLI ANTONELLO

VASILE LORENZO