Il Consiglio comunale del 28/04/2014 non ha prodotto un bel nulla!

Comunicato del “Movimento cittadini senza fili”

Ho promosso la convocazione di un Consiglio Comunale (condiviso, peraltro, dall’opposizione e per il quale si è fermamente protestato presso il Ministro dell’Interno e il Prefetto di Bari per la totale illegalità nel rispetto dei tempi di riunione del Consiglio stesso), affinché i cittadini del Comune d i Modugno avessero tutti gli strumenti per conoscere ciò che avviene nel Palazzo, nel nostro Municipio e, così, partecipare direttamente alla vita amministrativa.

Purtroppo così non è stato. Il Consiglio Comunale del 28 aprile non ha prodotto un bel nulla. I consiglieri di maggioranza presenti, dopo aver malamente scopiazzato la mia proposta di risoluzione, ne hanno votata una completamente svuotata degli impegni da assumere a favore dei cittadini Con il vago impegno di nominare una commissione chissà come e chissà quando e con quali tempi di lavoro per partorire una proposta di atti deliberativi, l’Amministrazione Comunale non darà corso ad alcuna innovazione nel rapporto con i Modugnesi che, in tal modo, si vedranno ancora più esclusi dalle Istituzioni cittadine. Con l’aggravante che gli stessi dipendenti comunali non potranno essere più celeri ed efficaci nel rendere i loro servizi.

Che dire? Un bel disastro, questa Amministrazione Comunale che, purtroppo, temo ­ vista la deriva democratica anche in sede di approvazione del bilancio – continuerà a far male per altri quattro anni ancora. A noi toccherà assistere malinconicamente allo spettacolo umiliante di molti consiglieri proni o in ginocchio, in primis presidente e capoclasse, ai piedi di un capo che ripete stancamente inutili richiami alla Costituzione con un linguaggio vecchio in una gestualità a volte stravagante.

Lella Ruccia Consigliere Comunale
MOVIMENTO CIITADINI SENZA FILI

Un comunicato di "Italia Giusta secondo la Costituzione"

Che cosa va accadendo nel consiglio comunale di Modugno grazie all’isterico ostruzionismo di una minoranza a guida bicefala PdPdl

Il 30 aprile scorso in consiglio comunale la maggioranza ha approvato il bilancio consuntivo 2013, un atto necessario perché l’amministrazione prosegua nella sua opera di riequilibrio sociale, ripristino della legalità, costruzione di una migliore convivenza civile e di una migliore qualità della vita in un paese in gran parte disastrato da favoritismi e speculazioni.
La minoranza – invece di contribuire al dibattito democratico intorno a uno strumento, in gran parte elaborato sulla base delle scelte della passata gestione commissariale – ha tentato di far saltare la seduta, facendo mancare il numero legale, ma ha sbagliato i conti. I soli 4 consiglieri dell’opposizione che erano presenti al momento dell’appello iniziale sono usciti dall’aula appena si sono accorti di alcune assenze anche tra le fila della maggioranza. Ma proprio quando i 4 dell’opposizione uscivano, arrivavano, con un po’ di ritardo, due consiglieri della maggioranza che hanno contribuito fisiologicamente al mantenimento del numero legale e alla votazione del bilancio, un bilancio già ampiamente noto nei suoi elementi costitutivi perché, in quanto bilancio consuntivo, non poteva che dare atto della realizzazione del programma tracciato nel bilancio preventivo 2013 approvato nel novembre 2013. In sostanza, si trattava del consuntivo del solo mese di dicembre 2013. Nessuna “questione di merito”, dunque ma solo il maldestro tentativo della minoranza di far saltare la seduta e il bilancio stesso, con l’espediente truffaldino dell’uscita dall’aula e della conseguente mancanza del numero legale.
Un simile comportamento dell’opposizione è l’ennesima dimostrazione del fatto che essa opera a Modugno unicamente per porre ostacoli all’amministrazione o per farla saltare rigettando nel buio la comunità; invece di una critica costruttiva, essa produce tatticismi frutto di una vecchia politica e di vecchi partiti e non mostra alcun interesse per i reali bisogni del paese.
Il tentativo di far “saltare i consigli” si va ripetendo, tra l’altro, con insistita spregiudicatezza soprattutto le volte che il Consiglio è chiamato a discutere e a decidere di questioni vitali per la città. Il precedente più vistoso è stato quello del 16 aprile scorso quando, con lo stesso ‘giochetto’ dell’’entri ed esci’ dall’aula, la minoranza fece saltare la seduta che avrebbe dovuto approvare importanti regolamenti in materia urbanistica. Per poi, il 28 aprile, tentare in ogni modo di intralciare il percorso regolare di una gara di appalto in corso con la quale si va mettendo riparo alla prassi ventennale del sistema delle proroghe indebite.
Il Consiglio comunale del 30 aprile scorso (bilancio consultivo 2013) ha, dunque respinto e annullato il tentativo di una minoranza, per giunta conflittuale con se stessa e divisa, di fermare l’attività dell’Amministrazione che all’evidenza sta letteralmente terrorizzando i soliti uomini e ceti di affari.
[IGsC ]

 

IL RIDICOLO NON HA LIMITE. E LA CITTA’ OSSERVA STANCA.

L’amministrazione ha convocato D’URGENZA per il 16 aprile un Consiglio Comunale, il cui ordine del giorno è dimagrito sino a che è arrivato in Consiglio riducendosi a soli due punti significativi.
La minoranza sin dal mese di  febbraio aveva richiesto un Consiglio Comunale su un  tema con risvolti sulla trasparenza e sulle regole anticorruzione ma deve ancora aspettare sino al  28 aprile!!!: il Sindaco dilaziona nel tempo e annacqua un consiglio comunale dai temi così delicati,  nonostante i suoi proclami di Procuratore in pensione.
Tuttavia, nonostante l’urgenza ed i proclami, LA MAGGIORANZA NON AVEVA I NUMERI PER RIUNIRSI!!
Pare che in merito a richieste – formalizzate in una lettera – di chiarimenti di consiglieri di maggioranza, stanchi dell’arroganza e dell’autoreferenzialità dell’amministrazione, sia seguito il silenzio e la noncuranza del sindaco e della sua ristretta maggioranza.
E’ ormai conclamato l’atteggiamento del già parlamentare e oggi Sindaco, che, dall’alto dei suoi scranni, nella imprevista difficoltà di amministrare una città,  ignora, esclude, comprime e sopprime la voce dei consiglieri eletti dal popolo, risolvendo le scarne e scarse proposte di provvedimenti  e il dibattito in Consiglio a mera lettura (di testi preconfezionati) teleguidata  di “signorine buonasera”, con tutto il rispetto per la figura femminile.
Abbiamo assistito, senza strumentalizzazione alcuna, al progressivo disfacimento di una maggioranza eterogenea e talvolta opportunisticamente apartitica, priva e/o privata di iniziative, idee e  libertà democratiche.
CRONISTORIA DELLO SFALDAMENTO DELLA MAGGIORANZA: il gruppo consiliare di maggioranza si scinde in due senza spiegazione alcuna, perde in corso d’opera un altro suo componente,  si forma un gruppo misto di un Consigliere; su di un Consigliere, più volte diffidato, è stato sfoderato il cartellino rosso; quattro consiglieri sono attualmente  in odore di scomunica, rei di aver fatto mancare i numeri al Consiglio del 16, perché osano dignitosamente rivendicare il diritto di conoscere e di pensare, in virtù del mandato ricevuto.
Al di là di ogni commento e satira, la verità è che è palpabile dentro e fuori il palazzo  L’INCONSISTENZA DELL’AZIONE AMMINISTRATIVA gestita da pochi “eletti” dal Sindaco: nessun consiglio comunale con provvedimenti concreti in favore della Città ma solo restrizioni e punizioni;  la gran parte dei Consigli si tengono grazie all’iniziativa della minoranza costruttiva, di cui spesso si appropria la maggioranza con intensa, quella sì, attività di propaganda.
La propaganda del Sindaco vorrebbe ora coprire il fallimento dell’ultimo Consiglio presentando i provvedimenti all’ordine del giorno quali strumenti di moralizzazione urbanistica.
LA VERITA’ è che i provvedimenti proposti e definiti “regolamenti edilizi” all’OdG  del Consiglio del 16 aprile, sono da un lato un adempimento richiesto da una legge regionale che ne impone l’adozione da parte dei comuni; dall’altro una iniziativa lasciata alla dirigente (dov’è l’assessore?), già smentita di recente dalla Regione su una delle sue interpretazioni in materia urbanistica.
I provvedimenti potevano essere già adottati da tempo, senza costi per la comunità, se si seguiva ciò che è previsto da legge. Purtroppo si prende atto ancora una volta che la coalizione del sindaco non è in grado di governare la nostra città.
La pomposità autoreferenziale della propaganda pagata con soldi pubblici ha del ridicolo. Speriamo tutti che da quel ridicolo non venga ricoperta la città intera.

La Minoranza in Consiglio Comunale.

Replica del consigliere Ragnini

Comunicato stampa: replica a dichiarazioni inopportune del “Movimento Democratico”

Gruppo dei Verdi di Modugno (BA) – C. so V. Emanuele, 9/a –  70026 – Modugno
Tel.: 080/532.60.20 – Cell.: 333.595.24.10

Ritengo opportuno fare alcune  precisazioni in merito alle dichiarazioni rese da un non meglio identificato “Movimento Democratico” di Modugno e apparse su alcuni organi di stampa  riguardanti una mia assenza ingiustificata nel Consiglio Comunale del 16 aprile u.s.. Dichiarazioni che riporto testualmente: “era assente ingiustificato il consigliere Giancarlo Ragnini (che per gli atti compiuti e le posizioni assunte nei dieci mesi trascorsi dalle elezioni si è “dichiaratamente” schierato ormai con l’opposizione)”.
La mia posizione è ed è sempre stata nella maggioranza, con senso critico ma costruttivo, usando un linguaggio appropriato e rispettoso nei confronti di tutti sia che appartenessero alla maggioranza che alla minoranza. Gli atti compiuti sino ad ora dal sottoscritto riguardano problematiche di interesse collettivo quali:
– il disastro ambientale presente a tutt’oggi nella ex cementeria, nella cava attigua e nella falda acquifera sottostante;
– il risanamento ambientale legato anche al pericolo di ulteriori insediamenti altamente inquinanti, come   Biochemtex e  Ecofuel nei confronti del quale ho depositato delle mie personali osservazioni di contrasto all’insediamento presso il Comitato di Valutazione Impatto Ambientale della Regione.
Se questo mio impegno procura fastidio ad  alcuni, il problema non sono certo io ma sono loro!  
Pertanto proseguirò la mia attività di Consigliere Comunale all’interno della maggioranza nella quale sono stato eletto, con la fermezza e lo stile che mi hanno da sempre contraddistinto e senza, peraltro, farmi intimorire da comunicati di movimenti che, evidentemente, di democratico mantengono solo il nome!

Modugno, 23 aprile 2014

Giancarlo Ragnini – Consigliere Comunale Verdi di Modugno

Polemiche sistematicamente false

Modugno, nota  del “Movimento Democratico” sul consiglio comunale del 16 aprile

Per aver fatto saltare la seduta del Consiglio Comunale del 16 aprile scorso, che aveva all’ordine del giorno importanti argomenti di natura urbanistica, l’opposizione (Pdl-Pd in testa) cerca di ribaltare sulla maggioranza le proprie colpe alimentando polemiche basate su affermazioni palesemente false, com’è facilmente dimostrabile. D’altro canto, questa opposizione continua da mesi a cercare di suscitare polemiche agitando falsità puntualmente rivelatesi tali come è stato per esempio per la questione Ecofuel.
E dunque vediamo su quali falsità si basa questa polemica.

1)    Prima affermazione falsa: Il consiglio comunale non si è tenuto per le assenze dei consiglieri di maggioranza.

Il consiglio comunale si è aperto regolarmente, con la sussistenza del numero legale, come certificato dal primo appello. Erano assenti giustificati quattro consiglieri di maggioranza (Massimiliano Spizzico, Massimo Angiulli, Lorenzo Gianvecchio e Vito Libero); erano assenti giustificati due consiglieri di minoranza (Saverio Fragassi e Antonello Maurelli); era assente ingiustificato il consigliere Giancarlo Ragnini (che per gli atti compiuti e le posizioni assunte nei dieci mesi trascorsi dalle elezioni si è “dichiaratamente” schierato ormai con l’opposizione).
Constatata, dunque, l’assenza di sette consiglieri sui 25 complessivi, i consiglieri di minoranza presenti (Pdl-Pd-Udc-Movimento senza fili-Puglia prima di tutto-Movimento Schittulli) hanno calcolato che, se avessero lasciato l’aula, sarebbe saltata la seduta, impedendo così al Consiglio di approvare gli importanti Regolamenti edilizi che i gruppi di maggioranza, pur con le assenze, avevano ben la forza di approvare. E così, per questi motivi, proprio per impedire che la maggioranza approvasse i Regolamenti edilizi, i sette consiglieri di opposizione presenti hanno abbandonato i banchi, facendo venir meno il numero legale e, quindi, sciogliere la seduta.

2)    Seconda affermazione falsa: Il consiglio comunale era stato convocato d’urgenza.

Il consiglio comunale del 16 aprile è stato convocato l’11 aprile NON in forma urgente. I punti all’ordine del giorno erano stati regolarmente portati all’attenzione sia delle competenti commissioni sia della Conferenza dei capigruppo.

3)    Terza affermazione falsa: I Regolamenti non devono essere portati in Consiglio comunale ma approvati dalla giunta.

Secondo l’art.4 comma 1 dello Statuto comunale è previsto che sia il Consiglio comunale ad adottare i Regolamenti: quindi l’adozione spetta, ovviamente, al Consiglio comunale e non alla giunta.
Sia detto per inciso: è paradossale che Consiglieri comunali ai quali vengano sottoposti importanti provvedimenti rifiutino di esercitare la propria autorità in materia cercando, su questioni così rilevanti, non solo di scaricare le proprie responsabilità ma anche di porre impedimenti a chi è pronto ad assumersi l’onere di adottare controlli e regole (ricordiamolo, SU QUESTIONI URBANISTICHE,  a Modugno).

4)    Quarta affermazione falsa: quattro consiglieri si erano assentati perché avevano chiesto, con una lettera protocollata, chiarimenti al sindaco sui Regolamenti edilizi e non avevano ottenuto risposte.

I quattro consiglieri avevano chiesto NON al sindaco ma alla segretaria generale e alla presidente del Consiglio chiarimenti urgenti NON sui Regolamenti edilizi bensì sulla necessità di approvare tutti insieme i precedenti verbali delle sedute comunali. Il sindaco non doveva dunque alcuna risposta. I chiarimenti sarebbero stati forniti dalla presidente del Consiglio se la seduta si fosse tenuta regolarmente e se Pdl-Pd-Udc e movimenti contigui non avessero voluto impedire l’approvazione dei Regolamenti edilizi, facendo venir meno il numero legale dopo che la seduta si era regolarmente aperta.
Nel contesto di queste falsità sistematiche e di queste alterazioni deliberate dei fatti, ogni polemica con siffatti interlocutori diventa quanto meno inutile.
Questa vicenda prova che l’ urbanistica a Modugno è ancora per molti un settore che dovrebbe procedere senza regole e senza controlli, come è stato nei passati decenni, che hanno fatto la fortuna di pochi e noti. Lo dimostrano le falsità messe in campo per mascherare questa unica, triste, dura verità. E, soprattutto, lo dimostrano i comportamenti.