Conferenza stampa del sindaco Magrone

A Modugno, 5 agosto 2014, ore 11.00 Palazzo della Cultura, piazza Umberto I, conferenza stampa del sindaco, Nicola Magrone
A Modugno 15 anni di ‘abusi edilizi’, lo dicono la Regione Puglia e l’Amministrazione Comunale di Modugno. Per il ripristino della legalità, il sindaco, Nicola Magrone, ha elaborato una proposta di delibera che sarà discussa dal consiglio comunale il 25 agosto. La proposta sarà illustrata da Magrone ai giornalisti in una conferenza stampa che si svolgerà a Modugno il 5 agosto 2014, ore 11.00, Palazzo della Cultura, piazza Umberto I.
Partecipano i capigruppo consiliari Valentina Longo (Italia Giusta secondo la Costituzione), Antonio Alfonsi (Movimento democratico), Nicola Loiacono (Legalità e libertà)
Modugno è un Comune nel quale si è costruito per 15 anni – dal 1999 al 2014 – con norme illegittime che la Regione Puglia non riconosce come ‘efficaci e vigenti’: lo ha ribadito ancora una volta il 23 luglio scorso la Regione al Comune di Modugno, con una nuova nota (la quinta nel giro di un paio di mesi) nella quale dà ragione all’amministrazione Magrone, ripetendo che sono illegittime le norme tecniche di attuazione adottate dal consiglio comunale di Modugno nel dicembre ’99 e mai sottoposte all’approvazione della Regione Puglia, ente sovraordinato per la pianificazione del territorio.
Nella nota, la Regione sottolinea la necessità che il Consiglio comunale oggi si esprima al riguardo e rileva che, pur avendo l’ente regionale “fornito indicazioni in merito alle possibili modalità di risoluzione delle problematiche”, l’assemblea, nella seduta del 20 giugno scorso, “non ha inteso adottare alcun provvedimento in tal senso”. Per questo, la Regione chiede di conoscere quali iniziative si intendono intraprendere affinché sia “garantita la legittimità dell’azione amministrativa in materia urbanistico-edilizia”. La nota della Regione riafferma un principio per propugnare il quale il sindaco, Nicola Magrone, ha perso la maggioranza che lo sosteneva: nella seduta del consiglio comunale del 20 giugno, infatti, a causa della questione edilizia, Magrone è stato messo in minoranza da dieci dei 16 consiglieri di maggioranza per aver proposto che, come aveva chiesto la Regione Puglia, si prendesse atto dell’inefficacia delle norme del ’99 e si avviasse il ripristino della legalità decidendo se riadottarle o cancellarle definitivamente.
In quella e in numerose altre circostanze, contro ogni cinica strumentalizzazione, Magrone ha rassicurato consiglieri e cittadini che nessun impatto avranno le decisioni del consiglio su quanto è avvenuto negli scorsi 15 anni e ha spiegato che, tuttavia, è assolutamente necessario che non si perpetui il saccheggio di spazio pubblico e di verde consumato sinora con norme illegittime.
Per il ripristino della legalità Magrone ha fatto un appello, caduto nel vuoto, anche ai gruppi consiliari di opposizione (centrodestra, Pd, Udc), i quali tuttavia non hanno ancora oggi espresso una posizione chiara sulla questione e si sono astenuti nella votazione del 20 giugno, favorendo di fatto il nuovo gruppo consiliare dei dieci ‘dissidenti’ formatosi attorno alla difesa delle norme illegittime. Il sindaco, ad ogni modo, è fermamente intenzionato a fare in modo che la legalità torni a Modugno e auspica che il consiglio deliberi; comunque ritenga, ma deliberi. Per questo, ha presentato una nuova “proposta di delibera” dopo quella bocciata il 20 giugno: “in un Paese civile – conclude – farebbe uscire, secondo legalità e giustizia, l’intera comunità dalla brutale crisi che la va soffocando”. E’ la proposta che sarà illustrata in conferenza stampa il 5 agosto, a Modugno, nel Palazzo della Cultura, piazza Umberto I.

Comunicato stampa di Lella Ruccia

Sono mesi che l’Amministrazione Magrone è nella bufera. E i colpi di scena, ormai, sono quotidiani: dimissioni varie, sfiducia, documenti, conferenze stampa, gossip, passaggi di consiglieri all’opposizione, eloquio volgare e improprio, il tutto condito da un modo di intendere la politica e la guida di una coalizione che ha creato malcontento e disapprovazione nella stragrande maggioranza dei consiglieri, i veri rappresentanti dei cittadini modugnesi.

Il sindaco Magrone ha manifestato con nettezza, in questo anno, la sua incapacità a governare. I pochi provvedimenti assunti vanno tutti contro il bene comune o al massimo si sono rivelati generici annunci e sterili proclami.

I cittadini di Modugno sono stanchi di una gestione solitaria che ha lavorato per alimentare discordie e inimicizie laddove, invece, bisognava tessere quotidianamente una tela per tenere unite le espressioni della vita politica locale che è pur dotata di interessanti e vitali potenzialità, piuttosto che assurgere agli onori della cronaca come una città di illegalità in un costruito processo mediatico proprio a cura del suo sindaco.

Ora che Magrone ha lavorato perché la concordia non fosse alla base dell’agire quotidiano, si vedono i risultati: i nostri concittadini vivono un clima di diffidenza, di inimicizia, di schieramento manicheo, di ostilità preconcetta, di disaffezione verso le istituzioni: insomma sembra sia stata pericolosamente coartata la Democrazia.

Di fronte a tanto degrado è necessario, da subito, avviare le iniziative utili perché Modugno viva una stagione degna delle sue tradizioni cui tanti nel tempo, nelle istituzioni, nell’impegno civico hanno profuso, nel tempo impegno e sacrifici.

Non è possibile proseguire su questa linea di scontri frontali !

Intendo farmi promotrice, già dai prossimi giorni, di ogni azione utile tesa a ridare certezze e speranze ai miei concittadini e a quanti, nel Palazzo e fuori vivono questo momento con sofferenza e privazioni.

Modugno 3 agosto 2014 Lella Ruccia
Consigliere Comunale

COMUNICATO STAMPA PD MODUGNO

Lo abbiamo già scritto. A Magrone interessa solo fare prigionieri e alleanze pur di sopravvivere. L’ ultima è quella con Maria Maugeri, che senza informarsi dei fatti urbanistici, presso tutti quelli che lo stanno affrontando, incluso il circolo locale del PD, ha emesso sentenza alla pari del suo nuovo e ultimo mentore. L’esempio più becero di come non dovrebbe farsi politica: parlare superficialmente e demagogicamente di questioni delicate che non si conoscono a fondo oppure affatto. L’invito alla sig ra Maugeri è quello di informarsi e, se ne ha voglia, di studiare carte e fatti. Il PD locale ha già dato un contributo sulla vicenda, continuerà a farlo in consiglio comunale e nella città senza farsi intimidire da un ex PM che ha fallito su tutti i fronti ma ha scambiato la città per la sua ultima arringa in tribunale.

Comunicato deI Pd modugnese

Sfiduciata la presidente del Consiglio. Dimessa. Sfiduciato il vicesindaco. Dimesso? Il vicepresidente del consiglio comunale si dimette oggi per l’ingovernabilità dell’assise, dopo aver per giorni tentato di convincere il Sindaco a tenere il consiglio comunale che la stragrande maggioranza dei consiglieri ha chiesto nell’ultima seduta del 23 luglio. Per discutere della Città, per chiedere dello spostamento del mercato settimanale, per discutere di raccolta differenziata ed ecotassa, di bilancio e addizionale comunale Irpef schizzata alle stelle.

Ma lui, il Sindaco, fa orecchie da mercante: insiste ad addormentare tutto, insiste a rinviare tutto alla fine di agosto, insiste, insiste. Ma su che cosa insiste? Ha deciso che se ne andrà, a breve, e lo ha deciso in accordo pieno con certa stampa che, come nei regimi, fiancheggia indisturbata.

Ha deciso di lanciare la sua campagna di autunno: il martire della libertà, il santo dell’urbanistica legalitaria, il cane sciolto insofferente ai rituali e ai partiti se ne va contro il malaffare e il partito del mattone!

Forse nel paese dei balocchi a questa storiella ci credono. Nel paese normale, a Modugno, ce ne siamo accorti tutti: Nicola Magrone non ce la fa più, non ce l’ha mai fatta. Fare il Sindaco, per sua stessa ammissione non è il suo mestiere. Tra una gaffe e l’altra, tra una incompetenza e l’altra, con l’inconcludenza per compagna di viaggio e l’ipocrisia per consigliera ha deciso di passare la mano. Ma ha deciso a modo suo, come ha sempre fatto: BISOGNA PRIMA SCATENARE LA GUERRA SANTA, bisogna fare prigionieri, bisogna metterli alla gogna, bisogna scalare la montagnola dell’isolotto e issare la bandiera con l’elmetto in testa. Come gli ultimi giapponesi, Nicola Magrone e il suo clan hanno bisogno di sentirsi in guerra, per sapere che esistono. Troppo doloroso riconoscere che hanno fallito su tutti i fronti. Troppo doloroso o troppo onesto? Chissà, avanti il prossimo.

Si è dimesso Raffaele Barile

Il sottoscritto Consigliere Comunale Raffaele Barile, con la presente COMUNICA
formalmente le proprie dimissioni dalle cariche di vice Presidente del Consiglio e di Presidente del Consiglio pro tempore.
Purtroppo,il clima politico creatosi e, l’ormai radicata violenza dialettica, non mi consentono di proseguire serenamente nello svolgimento della carica assegnatami e, di tanto ne sono prova gli asprissimi scontri verbali dell’ultima seduta consigliare nonché quelli dell’ultima riunione dei capigruppo dello scorso 28 luglio.
E’ chiaro ormai che i lavori, in qualunque sede, sono diventati ingestibili ed ingovernabili.
Il senso di inadeguatezza rispetto a questo modo di fare politica e, l’impossibilità di esercitare dignitosamente il mio ruolo, mi impongono, mio malgrado, di rinunciare agli stessi.
Porgo massimo rispetto ed un sentito ringraziamento a tutti coloro che eleggendomi hanno riposto fiducia nella mia persona e manifestato apprezzamento per il mio operato